Ringrazio
anche solo chi legge.
Cap.60
Non saltare
<
Ricordati. Tu sei il portatore del potere del
drago, colui che risuonava con il potere reale >
risuonò la voce del drago
nella testa di Goku.
“Fermo!”
intimò Son, in saiyan. Dalle sue labbra
proruppe una voce arrocchita, più simile a quella del drago.
Gli
occhi di Vegeta tornarono normali, il simbolo
sulla sua fronte spaziosa smise di brillare e ricadde
all’indietro, seduto sull’orlo
della scogliera.
Si
guardò intorno e batté le palpebre.
“Kakaroth?”
chiese, riconoscendo Goku che correva
verso di lui. La sua voce era bassa e la gola gli doleva,
deglutì
rumorosamente, abbassò lo sguardo.
“Una…
scogliera”. Riconobbe, strisciando indietro,
intravedendo le punte affilate in fondo al precipizio, su cui si
abbattevano
delle alte onde.
Goku
lo aiutò a rialzarsi, appoggiandoselo sulla
schiena, anche il potere del drago si spense.
“Vieni,
ti spiegherò tutto per strada” disse.
<
Urca, non pensavo sarei mai stato così felice di
vedere il buon vecchio Vegeta > pensò.
**********
Cilin
era seduto sul divano accanto a Vegeta.
La
risata di Goku proveniva dal salone della Capsule
corporation.
“Tutto
bene quel che finisce bene!” gridò Son.
Crilin
assottigliò gli occhi, guardando il principe
dei saiyan.
“Tu
non mi avresti veramente colpito a morte, vero?”
chiese con voce tremante.
Vegeta
incrociò le braccia al petto e gli diede le
spalle.
“Tu
non mi avresti veramente lasciato svenuto e
ferito, dopo che Cell, divenuto perfetto, mi aveva
sconfitto?” chiese.
<
Diamine… se lo ricorda ancora? Gliene avevo dette
di tutti i colori, aggiungendo che lo stavo salvando solo
perché me lo aveva
chiesto Mirai Trunks > pensò il terrestre.
“Tu
non eri svenuto?” domandò.
“Ci
sentivo lo stesso” rispose Vegeta, nascondendo un
ghigno.
“Se
ti offro una pizza, avrò il tuo perdono?”
domandò
Crilin.
“Ci
penserò” rispose Vegeta.
<
Passare dal torto alla ragione in una semplice
mossa > si disse.
“La
preparerò io!” si propose Jeeth, osservandoli
semi-nascosto in cucina.
<
Nella speranza che questo possa iniziare a
risanare l’amicizia che per superbia ho distrutto >
pregò mentalmente.
“Tsk,
fa pure” concesse Vegeta. Sia Jeeth che Crilin
sorrisero.
“Tu
sei un incosciente!” risuonò l’urlo di
Elly dal
piano di sopra.
“Io?!
Sei tu che ti sei lanciata in un buco nero,
piccoletta!” rispose con lo stesso tono il namecciano. Si
udirono dei colpi,
dei mugolii e poi un tonfo.
Kamhara
guardò il soffitto, era seduta sull’ultimo
gradino della scala e le sue orecchie divennero vermiglie.
<
Direi che quei due stanno facendo pace a modo
loro > pensò.