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Autore: TheSlavicShadow    01/01/2018    1 recensioni
Raccolta delle storie partecipanti alla Maritombola http://www.landedifandom.net/maritombola8/
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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« O, what a noble mind is here o'erthrown!
The courtier's, soldier's, scholar's, eye, tongue, sword;
The expectancy and rose of the fair state,
The glass of fashion and the mould of form,
The observed of all observers, quite, quite down!
And I, of ladies most deject and wretched,
That suck'd the honey of his music vows,
Now see that noble and most sovereign reason,
Like sweet bells jangled, out of tune and harsh;
That unmatch'd form and feature of blown youth
Blasted with ecstasy: O, woe is me,
To have seen what I have seen, see what I see! »

C’era qualcosa nel modo in cui Steve lo aveva guardato che lo aveva ferito molto più dei pugni. O dello scudo. C’era qualcosa nel suo sguardo, e anche nelle sue parole, che lo aveva distrutto.

Tutto era stato un tradimento. Steve gli aveva mentito per troppo tempo. Una menzogna per salvarlo. Per non farlo cadere nel baratro dell’odio e della vendetta. Se stava zitto, Tony non poteva sapere che lui era a conoscenza di chi fosse l’assassino di Howard e Maria Stark. Aveva mentito. Aveva accusato lui di mantenere segreti, di non mettere a conoscenza nessuno di quello che aveva intenzione di fare fino a quando non era almeno a metà dell’opera. Tony aveva sempre avuto questo modus operandi. Faceva da solo e poi coinvolgeva gli altri.

A quanto pare lo faceva anche Steve. Steve che coinvolgeva i loro compagni di squadra alle sue spalle. Steve che lo guardava negli occhi e mentiva.

Quel semplice sì come risposta davanti al video della morte dei suoi genitori lo aveva spezzato, distrutto. Tutto quello che ne era seguito era come attutito dal dolore che provava a causa di quella semplice breve e concisa risposta. Si sentiva svuotato. Privo di qualsiasi motivazione. Combatteva solo per sfogare il dolore di quel tradimento.

Era stato uno sciocco. Aveva creduto che l’amore di Steve nei suoi confronti potesse essere sincero. Aveva riposto fiducia in quello che avevano costruito negli anni in cui erano stati assieme.

Suo padre glielo aveva sempre ripetuto che non poteva fidarsi di nessuno. Erano uno dei primi insegnamenti del vecchio Stark. Ma lui era uno sciocco sentimentale che si lasciava fregare. Da Obadiah anni prima. Da Steve ora. Persone di cui si fidava così tanto da non dubitare mai di loro e che al contrario non vedevano l’ora di pugnalarlo alle spalle.

“Lui è mio amico.”

Avrebbe voluto urlare. Avrebbe voluto piangere. Avrebbe voluto affogare per sempre nell’alcool.

Ora capiva tutte quelle eroine sfortunate della letteratura che si suicidavano per colpa dei loro amanti. Capiva il dolore di un cuore spezzato a cui non sembrava essere rimasta alcuna speranza.

Steve lo aveva tradito. Steve lo aveva lasciato. Steve che non si era neppure voltato verso di lui mentre si allontanava. E lui urlava. Ed era assolutamente patetico.

Suo padre avrebbe avuto ragione a disprezzarlo in quel momento, in cui quasi piangeva come una donnetta.

Solo che…

Solo che amava davvero quell’uomo. Steve gli aveva dato la calma, la stabilità che cercava da troppo tempo. E poi gli aveva tolto tutto senza nemmeno pensarci. Il terreno stabile e compatto su cui aveva camminato si era trasformato in sabbie mobili nel momento in cui Steve gli aveva voltato le spalle.

Davvero Steve aveva pensato che non lo avrebbe aiutato a trovare Barnes e portarlo al sicuro? Davvero pensava che non sarebbe potuto andare oltre al dolore per la perdita dei suoi genitori per aiutare qualcuno che non aveva colpa di quanto era successo?

Se davvero avesse voluto farli imprigionare, lo avrebbe già fatto. Trovare il quinjet con cui erano scappati sarebbe stata una passeggiata. Ancora più semplice sarebbe stato usare il telefono che Steve gli aveva mandato. Se davvero avesse voluto lo avrebbe trovato, li avrebbe trovati entrambi e con loro anche gli altri che erano fuggiti. Era sicuro che anche Natasha fosse con loro alla fine.

Ma aveva mentito. Quando Ross gli aveva chiesto di trovare Rogers e gli altri criminali, lui gli aveva detto che non sapeva come fare. Che aveva disattivato il gps del quinjet e che non aveva altri modi per trovarli. Che non aveva potuto seguirli fuori dal bunker perché la sua armatura era distrutta. Aveva però fatto un accenno che forse T’Challa avesse una tecnologia più avanzata e potesse rintracciare i fuggitivi. Ma il principe del Wakanda lo aveva solo guardato come se avesse con lo sguardo potuto trafiggerlo con centinaia di lance. Sapeva dov’erano. Sapeva che T’Challa li aveva accolti. Ma non sarebbe andato a cercarli.

Steve aveva fatto una scelta. Probabilmente si era anche pentito visto che gli aveva mandato quel cellulare. Ma Tony era troppo ferito per poter anche solo pensare di perdonarlo.

 
   
 
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