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Autore: someeonelikeu    03/01/2018    1 recensioni
«Prima dimmi come ti chiami.»
Il ragazzo fece per estrarre una sigaretta dal pacchetto, ma una mano lo fermò.
Una voce maschile, con un accento norvegese ben nascosto, seguì il gesto immediatamente.
Cassiope sbatté la palpebre, realizzando poco dopo che il ragazzo stava parlando con lei e non con la sua amica riccia.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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I LOVE THE ADRENALINE IN MY VEINS 


“Non voglio che Grethe mi veda ballare, possiamo cambiare programma?”
 Chiese Aleksander ai sue due amici che, però, non sembravano intenzionati a rinunciare ai loro programmi.
“Ma state insieme?” Domandò Kristoffer, infilandosi una maglietta.
“Sì, ieri mi ha presentato ad una sua amica come 'il suo ragazzo’"
 Affermò fiero l'altro.
 “La smetti di sorridere? Sembri una ragazzina” Disse Dennis ridacchiando, passandogli accanto.
“Lascialo stare, lui non capisce, io si.”
 Replicò Kristoffer, sorridendo e aggiustandosi i capelli.
“Melissa?” Chiese il bruno, l’amico annuì. 

“Io vado a prendere Mel e Cassiope e casa, ci vediamo la fuori”
 Disse Kristoffer uscendo dal palazzo, allontanandosi da i due amici che, vista la vicinanza della casa di Dennis alla discoteca, avevano deciso di avviarsi a piedi. Quando i tre scesero dalla macchina, non ci misero molto a individuare il gruppetto fatto da Dennis, Aleksander e Grethe che li aveva raggiunti. La bionda, come sempre, fu felice di vedere le due ragazze italiane e le salutò affettuosamente.
“Sei un bravo ballerino?” Domandò Cassiope a Dennis, che era rimasto indietro con lei, avendoli le due coppie superati.
“Immaginati un bravo ballerino, io sono meglio.”
Le rispose lui con un tono quasi serio, per poi fare ingresso nel locale. La discoteca era spaziosa e quasi piena, doveva esserci davvero tanta gente. Melissa prese l'amica per un braccio, trascinandola al centro della pista a ballare. Aleksander, un po impacciato, ballava con Grethe che sembrava non fare caso alle mosse del ragazzo, essendo semplicemente felice di stare con lui.
“Vado a ballare con la mia ragazza, Den.”
 Disse Kristoffer all'amico, allontanandosi da lui che, non appena fu solo, fu accerchiato da un gruppo di ragazze bellissime. Il biondo andò dalla rossa per ballare con lei e Cassiope, rimasta ‘sola’, si guardò intorno per cercare qualcuno con cui ballare, ma tutti i suoi amici erano ‘occupati’. Individuò dei divanetti liberi e decise di andarsi a sedere, sperando che dopo poco Melissa sarebbe andata a chiamarla per farla nuovamente ballare con lei, ma così non fu. Al posto dell'amica, si affiancarono a Cassiope due ragazzi sconosciuti, sedendosi uno alla destra e uno alla sinistra della ragazza. La bruna rifiutò il drink che gli stavano offrendo e gli chiese di alzarsi, poichè stava aspettando degli amici; non era vero, ma sperava che presto sarebbe arrivato qualcuno. I due sembravano non voler cambiare idea e, quando uno dei due si avvicinò fin troppo alle labbra della ragazza, Cassiope fece per alzarsi, ma venne bloccata dalle mani dell'altro che, velocemente, cominciavano ad insinuarsi tra le gambe di lei. Istintivamente Cassiope tirò uno schiaffo al ragazzo rosso che la stava toccando fin troppo, ma sentì l'amico di quello spingerle la schiena sullo schienale del divanetto, quasi immobilizzandola. Intanto intorno a loro tutto sembrava continuare normalmente: i ragazzi continuavano a ballare a ritmo di musica e nessuno sembrava accorgersi della situazione. La bruna cominciò a scalciare e a dimenarsi, ma ogni sul sforzo sembrava inutile. Solo l'arrivo di Dennis, dopo poco, fece in modo da far staccare le mani dei ragazzi dal corpo di Cassiope che, dopo aver urlato qualcosa verso il biondo, si alzarono con uno sguardo di sfida. “Stai bene?” Chiese il ragazzo che questa volta non riuscì a nascondere il velo di preoccupazione presente nel suo tono. Cassiope annuì.
“Non mi seguire.” Disse poi lui, facendosi spazio velocemente tra la folla. La ragazza ovviamente non ascoltò le sue parole e riuscì a vedere dove stava  andando il ragazzo che, essendo più veloce, l'aveva superata. Dopo poco la bruna arrivò davanti alla stessa porta dalla quale aveva visto l'amico uscire: sembrava una di quelle porte delle uscite di sicurezza. Spinse la maniglia con forza e si ritrovò in uno spiazzo che doveva essere l'uscita di sicurezza del locale; fu un verso di dolore che le fece rendere conto dello spettacolo che si ritrovava davanti.
 “Dennis!” urlò lei, vedendo il ragazzo piegato in due, mentre il ragazzo rosso di prima, seguito dall'amico, gli si avvicinava per dargli un pugno.
Cassiope si sentì inutile, aveva le gambe che tremavano e non sapeva come intervenire.
“Chiamo la polizia!” Urlò, portandosi il telefono, senza aver composto nessun numero, all'orecchio. I due ragazzi, di cui non conosceva il nome, si guardarono. “Andiamocene, lo abbiamo conciato abbastanza bene”
 Disse il rosso, guardando l'amico e poi Dennis. L'altro sputò a terra, per poi rientrare all'interno del locale. La ragazza corse verso l'amico, che era rimasto fermo a terra.
“Stai bene?” Chiese preoccupata, aiutandolo ad alzarsi. Lui annuì, facendosi aiutare, per poi rimetterei in piedi. “Ma che è successo? Che vi siete detti dentro al locale?” Domandò lei, cominciando a camminare verso casa del biondo.
“Cose tra ragazzi.” Rispose lui ironicamente, per poi tossire. Fortunatamente casa di Dennis non distava molto.
Per tutto il tragitto Cassiope - forse esagerando - aveva insistito per portarlo in ospedale, ma lui aveva rifiutato dicendo di stare bene. Arrivati nell' appartamento, la ragazza lo fece sedere sul letto e andò a prendere in cucina del ghiaccio che, arrotolato in un panno, posò sull'occhio destro del ragazzo che stava cominciando a farsi viola.
“Sta sanguinando di nuovo” Affermò Cassiope alla vista del labbro roseo di Dennis che nuovamente si tingeva di rosso scuro.
 “Non saresti una buona infermiera, sai? Hai messo troppo poco ghiaccio, il freddo neanche si sente.” Disse lui con tono leggermente sprezzante, levandosi il panno dall'occhio.
“E tu non sei tanto forte come credi di essere, visto come ti sei fatto conciare in questo modo.” Replicò lei, scocciata dal tono del ragazzo. Sapeva che, andando a toccare la sua virilità, avrebbe premuto un tasto debole di lui. Lo sguardo della giovane era fisso sulle labbra carnose del ragazzo mentre le ripuliva  dal sangue rosso intenso che "sporcava" il loro chiarore naturale. Dennis le spostò una ciocca di capelli dal viso, portandogliela dietro l'orecchio. Lei alzò lo sguardo su di lui e incontrò i suoi occhi color ghiaccio, che intanto si erano persi in quelli verdi di lei. Dopo poco sentì le labbra umide di lui sulle sue e le sue braccia furono dietro al suo collo: Dennis l'attirò a se e lei non riuscì a resistere, finendo sopra di lui, con le mani che scoprivano tutto il suo corpo. Intanto le mani di lui facevano lo stesso su di lei, modellando ogni parte del suo corpo, ogni sua curva. Le posizioni si ribaltarono velocemente e in poco tempo Cassiope si ritrovò sotto il giovane biondo, le sue gambe strette intorno alla vita di lui, le sue labbra che mordevano e assaporavano quelle del giovane norvegese. Niente parole, solo azioni che sembravano dire tutto quello che i due pensavano. 

  
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