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Autore: Charlie_wea    03/01/2018    1 recensioni
Questa Fan Fiction è basata sulla mia OTP, cioè la Rosander, ovvero Rose Weasley e Lysander Scamander; in questa storia vedrete svolgere la loro vita, la loro maturità e forse, SOTTOLINEO FORSE, il loro amore.
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dominique Weasley, Lily Luna Potter, Lorcan Scamandro, Lysander Scamandro, Rose Weasley | Coppie: Lily/Scorpius
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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QUINTO CAPITOLO
 

Io sono un sognatore; ho vissuto così poco la vita reale che attimi come questi non posso non ripeterli nei sogni.
Vi sognerò per tutta la notte, per tutta la settimana, per tutto l’anno.
Senz’altro domani ritornerò qui, proprio qui, in questo luogo, e proprio a quest’ora, e sarò felice ricordando l’accaduto.
—  Fëdor M. Dostoevskij



 
Era scappato, non poteva fare altro.
Probabilmente quella era stata l’unica volta nella sua miserabile vita in cui Rose Weasley gli avesse detto quel che provava su loro due e lui scappava come uno stupido codardo.
Non era pronto a quella rivelazione, il suo cervello stava cercando di metabolizzare gli svariati rifiuti ricevuti dalla rossa così da arrendersi e lasciarla andare e lei se ne usciva con quell’assurda frase.
Certo, era facile per lei dire che non voleva rinunciare a loro solo dopo che Lysander si era fatto in due per non darle attenzioni ed evitarla, riusciva sempre a mettergli il mondo sottosopra.
“È pazza.”
“Chi? La mamma?” Chiese il gemello
“Cosa? Che c’entra la mamma?”
“Che ne so, hai detto pazza e ho pensato a lei.”
“La mamma non è pazza, Lorcan.”
“Puoi arrivare al punto della questione?”
“Eravamo appena usciti dall’ufficio della preside e Rose mi ha detto che non vuole rinunciare a noi.”
“Ma è fantastico! Non è fantastico..?”
“Lo è per un certo verso. Il punto è che mi sono impegnato per dimenticarmi di lei e ho fatto una lista di cose che m’innervosiscono e che mi avrebbero aiutato a odiarla.”
“Geniale.”
“Il punto è che mi sono reso conto che abbiamo davvero poco in comune.”
“Gli opposti si attraggono, lo dici sempre.”
“Lo dicevo per convincermi che tra di noi sarebbe funzionata, ma siamo davvero troppo diversi.”
“Fratello, ascoltami, non mandare tutto a puttane.”
Lysander guardò il fratello cercando di pensare lucidamente.
“Devo trovare Dominique.”
“Dominique? Devi trovare Rose! Lysander devi cercare Rose!” Le urla del fratello non lo fermarono né tanto meno lo condizionarono, dove cercare Dominique.



 

Quello a cui opponi resistenza persiste.

Carl Gustav Jung
 

 
“Rose?”
La rossa alzò lo sguardo verso la voce familiare di Albus asciugandosi velocemente le lacrime.
“Ehi, Al.”
“Stai piangendo?”
“Stavo leggendo una tragedia.” Alzò il libro come scusa per le sue lacrime.
“Piangi per Peter Pan?”
Era la favola preferita di Lysander, il personaggio era così simile a lui, entrambi dispersi sull’isola che non c’è.
“Ti serviva qualcosa?” Cambiò discorso.
“Ho saputo che hai litigato con Lysander.”
“Chi è stato a.. Lily.” L’avrebbe uccisa un giorno di questi.
“Non capisco perché la fate tanto tragica, finirete per stare insieme, lo sanno tutti.”
“Per Lysander non è così.”
“Che intendi dire? Lui ti adora.”
“Tre giorni fa gli ho detto che non volevo rinunciare a noi due ed è scappato senza darmi una risposta e mi evita da quel momento.”
“Be, gli sarà andato in fumo il cervello dopo una dichiarazione del genere, non saprà come comportarsi.”
“Non voglio perderlo, Albus. So che ho fatto la stronza per tutto questo tempo ma ho bisogno di lui.”
“Si sistemerà tutto, lo fate sempre.”


 
Innamoratevi.
Almeno una volta nella vita,non importa per quanto,come o di chi,ma innamoratevi.
E’ tutto un gran casino,ed è bellissimo.
—  Charles Bukowski



“Per la barba di Merlino, ti sei fatto male?” Aveva corso per tutto il castello alla ricerca della ragazza e quando la aveva intravista in un corridoio mentre correva, cercando di fermarsi, scivolò lungo il pavimento sbattendo la testa.
“Sto bene, almeno credo.”
“Perché correvi come un pazzo? Potevi farti seriamente male.” Dominique gli accarezzò il capo dove aveva sbattuto sedendosi al suo fianco.
“Cercavo te.” ammise lui mentre si lasciava controllare dalla ragazza, era sempre così dolce con lui, non ne aveva mai capito il motivo ma ne era grato e cercava di ricambiare sempre nel modo migliore.
“Me? Allora deve essere importante se ti sei quasi ammazzato per trovarmi.” Rise, in modo contenuto, mentre osservava il ragazzo con i suoi grandi occhi celesti.
“È successa una cosa e tu sei l’unica con cui posso parlarne.”
“Se si tratta dell’ennesimo rifiuto di Rose preferisco non saperlo.” Diventò fredda improvvisamente, sbuffando.
“Non sarai mica gelosa.” Disse scherzando il ragazzo ma l’espressione di Dom non cambiò e il dubbio s’insinuò in lui.
“Sei gelosa di Rose? E perché mai?”
“Non ne voglio parlare, devo andare a studiare.” Si alzò agilmente recuperando la sua borsa.
“Dom, aspetta, parliamone.” Come al suo solito, si alzò goffamente raggiungendola.
“Siamo amici, non devi sentirti minacciata da lei, non ti metterei mai da parte.”
“Proprio non capisco, Scamander.”
“Allora aiutami a farlo!”
Si girò di scatto mettendosi davanti a lui e guardandolo negli occhi: “Tu mi piaci. Mi piaci da anni ormai, mi piaci in un modo che Rose nemmeno si sogna ma hai sempre preferito lei a me.”
Non se ne era mai reso conto, era sempre stato troppo preso dalla situazione di Rose che non aveva mai notato i sentimenti di Dominique e adesso poteva capire la sua gelosia e chissà quante volte l’aveva fatta star male mentre le parlava di Rose.
“Mi dispiace, non lo sapevo, non volevo..”
“Lasciamo stare, okay? Struggi il tuo cuore per una persona che non ti merita.”
Era arrabbiata e ferita, si stava mostrando vulnerabile e Lys sapeva quanto le costava farlo.
Al momento non sapeva bene cosa provava per lei, era tutto così confuso, così caotico e per la prima volta non si sentì a suo agio con quello stato d’animo.
Le prese la mano e la strinse forte per non lasciarla scappare.
“Non voglio perderti, Dominique. Ti prego, dammi il modo di capire questa situ—“
Ma la ragazza non glielo diede.
Con un gesto veloce lo attirò a se e stringendolo tra le braccia lo baciò.
Le sue labbra erano morbide, delicate e davano di menta e probabilmente di cioccolato, erano caute nonostante il movimento avventato e piano si lasciò andare a quel bacio stringendola contro al petto e sollevandola di poco per togliere ogni minima distanza tra di loro.
Stava baciando Dominique, aveva la ragazza per tutto il corpo e la mente e si sentiva folle, eccitato e in un certo senso soddisfatto.
“Dovevo farlo.” Si scusò lei dopo essersi staccata da lui, lasciandolo lì imbambolato in mezzo al corridoio.




 
Continui a bisbigliare qualcosa che dovrebbe essere urlato.
—  Jazmin Lóng 



 
Avevano tutti ragione: lei e Lysander erano fatti per stare insieme, per amarsi e sperava con tutta se stessa di non avergli fatto cambiare idea, di non aver spinto tanto da farlo rinunciare a loro perché non desidera nessuno al suo fianco più di Lysander Scamander e glielo avrebbe detto guardandolo dritto negli occhi una volta per tutti così da essere finalmente felice, si odiava per averlo respinto e fatto soffrire, si odiava per essere la causa delle notti insonni e del suo malumore, non poteva rendere una persona così speciale come lui triste e intrappolata solo perché aveva paura di amarlo.
Era pur sempre una Grifondoro, doveva uscire il coraggio che era assopito in se e dirgli tutto prima che fosse troppo tardi.
“Ehi, Lorcan, hai visto Lys?”
“Sta cercando Dominique.”
Perché cercava Dominique? Per quale assurdo motivo quei due erano sempre in sintonia!
Forse non aveva nessuno con cui parlare, forse era una cosa innocente, in fondo erano buoni amici da anni, non c’era da preoccuparsi, sua cugina non gli avrebbe mai portato via Lysander.
Lo cercò ovunque chiedendo a chiunque se lo avessero visto e poi finalmente intravide di sfuggita la su chioma disordinata mentre perlustrava i corridoi, solo che nella chioma c’erano delle mani che lo stringevano attirandolo verso il basso e bastò un piccolo movimento per intravedere i capelli di Dominique che nascondevano parzialmente il loro contatto fisico.
Si stavano baciando, lei era finalmente riuscita a farsi coraggio dicendogli che non voleva rinunciare a loro e lui stava già baciando un’altra.
Sentiva il cuore frantumarsi, diventare polvere e svanire nel nulla, sentiva le gambe cederle, la nausea impadronirsi dei sensi e la vista annebbiarsi.
Perché le stava facendo un torto simile?
“Rose.”
L’aveva vista, si era girato e si era accorto della presenza della ragazza dall’altra parte del corridoio.
“Rose, posso spiegare.” Ma neanche lei gli diede tempo, iniziò semplicemente a correre lontano da lui.

 
   
 
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