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Autore: Summer11    06/01/2018    1 recensioni
Brittany: BASTA!! Oliver, se te ne vai adesso non tornare mai più!
Oliver: Mi dispiace Britt, io ti amo, ma non sono pronto per questa cosa. E' troppo grande!
-Brittany riprese a piangere mentre Oliver si voltava per andare via. Alex non si trattenne e urlò.-
Alex: NON TORNARE MAI PIU', CHIARO?
Oliver: Stanne certo!
-Quella fu l'ultima risposta di Oliver, che, voltava l’angolo, anche lui con le lacrime che gli scendevano sul viso. Probabilmente non l’avrebbe più dimenticata, pensò.-
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Unconventional Family
Capitolo 48
-Houston, abbiamo un problema! O due?-


-Il mercoledì mattina, la famiglia Hunt partì per Parigi, dopo aver salutato tutti quanti la sera precedente a cena. Tutta la famiglia fu davvero felice in quei giorni. Una notte Brittany si soffermò a guardare i suoi figli dormire. Penso che se non avesse rincontrato Oliver, una vacanza del genere non sarebbe riuscita nemmeno a sognarla. La ragazza, aveva passato la sua vita ad insegnare a sua figlia l’importanza delle piccole cose e non l’importanza dei soldi. Ora, però, che i soldi non mancavano, doveva ammettere a sé stessa che si sbagliava. Anche i soldi danno la loro bella fetta di felicità, rassicurazione e pace. Durante quella vacanza si erano tolti tutti gli sfizi. Volarono su un bell’aereo in prima classe e alloggiarono in un bellissimo appartamento al centro di Parigi. Oliver avrebbe preferito un hotel, ma Dylan era ancora troppo piccolo e Brittany preferiva avere un appartamento con tutte le necessità per il piccolo.
In quei dieci giorni, videro tutti i monumenti o almeno, i più importanti. Ammirarono la bellezza della Tour Eiffel illuminata di notte, mangiarono delle calde crepes alla nutella e assaggiarono quanto più cibo francese possibile. Ebbero il tempo anche di fare shopping nel lungo viale delle Champs-Élysées. Lily e Brittany non ebbero alcuna pietà di Oliver a cui interessavano solo i negozi di sport. E poi come non alloggiare un paio di giorni a Disneyland Paris?
Certo, Brittany e Oliver dovettero darsi il cambio per salire sulle attrazioni con Lily, dato che uno dei due doveva stare con Dylan. Oliver fece con sua figlia le attrazioni più adrenaliniche e spaventose, mentre Brittany preferiva quelle più calme e meno spaventose.
Trascorsero dieci giorni fantastici, quella sì, che si poteva definire “vacanza”. Però rimasero tutti molto colpiti dalla diversità delle persone, il modo di vestirsi e di comportarsi. Sembravano tutti avere la puzza sotto il naso. Oliver e Lily adoravano prendere in giro i francesi imitando il loro accento e la loro camminata. A malincuore però, dovettero tornare a casa dopo aver sfruttato al massimo ogni momento.
Ci volle qualche giorno per riabituarsi agli orari, ai ritmi americani e anche al cibo. Lily tornò giusto in tempo per il compleanno del suo fidanzato, che organizzò come sempre una bellissima festa.
La scuola stava per ricominciare, mancavano solo tre giorni e Daniel, Lily e Jordan si trovavano tutti in camera di Rebecca che aveva appena fatto il primo test di gravidanza. Jordan la vide uscire dal bagno.-

Jordan: E adesso?
Rebecca: Adesso aspettiamo!

-Rebecca in quel periodo aveva ripreso a essere più se stessa. Ormai si era rassegnata, avrebbe tenuto il bambino, però. Si sedette sul letto poi si alzò guardando Lily e Daniel.-

Rebecca: Ragazzi, se dovessi essere incinta, cosa molto probabile, sarete voi i diddini della bambina!

-Lily sorrise, era onorata di quella decisione. Poi tornò alla realtà.-

Lily: Finiscila Becky! Non sei incinta!

-Daniel rise.-

Daniel: Già, anche secondo me. Sei troppo te stessa per essere incinta
Lily: E poi niente nausee per tutto questo tempo…

-Rebecca alzò gli occhi al cielo. Lei ormai credeva di essere incinta.-

Rebecca: Le nausee non sono obbligatorie e poi credo sia ancora presto. Comunque, la chiamerò Maya!

-Subito Jordan si accigliò.-

Jordan: Non sarà una femmina! Sarà un maschio, Declan!
Rebecca: Declan? Ma che razza di nome è?! Scordatelo! Se dovesse essere maschio Zane o Aiden
Jordan: Zane assolutamente no!

-Si alzò e le tese la mano.-

Jordan: Vada per Aiden!

-Rebecca si avvicinò a lui.-

Rebecca: Tanto sarà una femmina!
Jordan: Io scommetto di no! Sarà Aiden Carter
Rebecca: Non gli darò il tuo cognome!
Jordan: E’ anche mio figlio!
Rebecca: Figlia!
Lily: BASTA!! PIANTATELA! Dovete litigare anche per questa cosa? Non è possibile, è una questione seria!

-Lily esplose mentre Daniel si dava una manata in fronte quando il timer suonò. Tutti rimasero di sasso e nessuno aveva il coraggio di guardare.-

Rebecca: Io non ce la posso fare ragazzi! Lily, ti prego, guarda tu!

-Lily si alzò lentamente e prese il test. Rebecca, senza pensarci, prese la mano di Jordan, che si avvicinò e la strinse a sé. La ragazzina dagli occhi blu guardò i suoi amici sorridendo.-

Lily: Non aspettate nessun bambino!

-Rebecca urlò dalla felicità e abbracciò Jordan che fece un gran sospiro di sollievo mentre Daniel li guardava sorridendo.-

Daniel: Siete stati fortunati questa volta!

-Sentendo le parole del suo amico, Rebecca parve tornare alla realtà, staccandosi immediatamente da Jordan.-

Rebecca: La prima ed ultima!

-Jordan rimase zitto e Daniel capì ciò che provava mentre le ragazze si abbracciavano dalla felicità. Rebecca fece anche gli altri tre test, tutti negativi. Erano stati davvero fortunati.

Passarono tre mesi dal viaggio a Parigi, dai test e dall’inizio della scuola. Lily e Rebecca ormai frequentavano il terzo anno mentre Jordan, Daniel e Victoria l’ultimo. Lily era davvero felice di sapere che non avrebbe più rivisto Victoria per il resto della sua vita dopo la fine di quell’anno, ma allo stesso tempo era triste, quello sarebbe stato l’ultimo anno scolastico trascorso con Daniel. Decise comunque di godersi quell’anno al massimo. Niente avrebbe potuto rovinarglielo.
Intanto, in quei mesi, anche Brittany tornò a lavorare con il suo team che gli diede un grande bentornato. Ormai si erano affezionati gli uni agli altri e avevano tutti trovato la giusta complicità per poter lavorare in serenità.
Ricordate Andy? Sì, il collega di Brittany. Beh, lui non solo decise di lavorare in quell’azienda per suo padre ma affiancò Brittany nella gestione del gruppo e la ragazza ne fu davvero felice. Andy era nato per fare quel lavoro.
Dylan, iniziò l’asilo nido, lo stesso di Sam ed Emy, i quali si accertavano sempre che “il pupo” stesse bene, chiedendo sempre alle maestre. Per Brittany fu orribile lasciare Dylan all’asilo il primo giorno, era pur sempre il suo bambino e lasciarlo nelle mani di qualcun’altro non la faceva stare bene. Tutto sommato non andò male, Dylan era un bimbo molto socievole e sorridente. Brittany si ricordò che portare Lily per la prima volta all’asilo fu un vero trauma per entrambe.
Oliver, invece, iniziò a lavorare al nuovo show televisivo, subito dopo il battesimo di suo figlio e questo lavoro lo rendeva davvero felice. Avrebbero preso dei ragazzi con del talento senza però grandi opportunità economiche. Questo show avrebbe davvero cambiato le vite di tante persone e non quelle già agevolate.
Quei tre mesi volarono per tutti, e si ritrovarono a festeggiare un nuovo Ringraziamento. Quell’anno, tutta la famiglia lo festeggiò a Bonsall a casa dei nonni Hunt. Passarono una gradevole giornata con il cammino acceso, buon cibo caldo e gli immancabili giochi di società che duravano secoli. La sera, mentre Brittany lottava per imboccare Dylan che non ne voleva sapere di mangiare, Lily si andò a sedere sui comodi divani in pelle di quel grande salone e, prendendo il cellulare provò a chiamare il suo fidanzato. Voleva sapere com’era andato il suo Ringraziamento.
Proprio mentre il cellulare squillava, Daniel sentì il campanello suonare. Decise di richiamare Lily più tardi e andò ad aprire la porta della casa dei suoi nonni. Già, lui passò i giorni del Ringraziamento con la sua famiglia a Malibù, proprio nella via in cui abitavano anche i nonni di un’altra persona. Appena Daniel aprì la porta, vedendo quei capelli rossi, sbuffò.-

Daniel: Che diavolo ci fai qui? Ti ho chiaramente detto di evitarmi

-Victoria alzò la testa. Aveva tutto il trucco sparso in faccia e le lacrime che le marcavano il viso. Daniel fu abbastanza stupito, non aveva mai visto Victoria in quelle condizioni. Lei lo guardò cercando di parlare senza singhiozzare.-

Victoria: Lo so! Scusa se ti disturbo, ma ho bisogno di parlarti. Ti prego, non so a chi altro rivolgermi e noi ci conosciamo da sempre, nonostante gli ultimi anni di litigi. Per favore!

-Daniel continuava a guardarla e lo sguardo della ragazza gli fece capire quanto lei fosse disperata, soprattutto perché lei non aveva mai chiesto scusa e tanto meno implorato nessuno. Il ragazzo pensò che la faccenda fosse grave.-

Daniel: Vieni, entra!

-La ragazza entrò in casa e dopo aver salutato da lontano la famiglia di Daniel che lei conosceva da una vita, i due ragazzi salirono le scale, andando poi nella camera in cui dormiva Daniel. Si sedettero sul letto e Victoria prese dalla borsa le salviettine struccanti e si pulì il viso, poi tirò fuori una cartellina mostrandola a Daniel.-

Daniel: Che roba è?

-Lui, curioso, la prese e l’aprì. A poco non gli uscirono gli occhi fuori dalle orbite vedendo quell’ecografia.

Le vacanze per il Ringraziamento ormai erano finite e tutti tornarono a scuola. Lily non ebbe modo di vedere Daniel per tutta la mattinata, poi finalmente lo vide a pranzo, seduto al solito tavolo. Si avvicinò, gli tappò gli occhi e con una vocina parlò.-

Lily: Chi sono?!

-Daniel sorrise riconoscendo il suo profumo.-

Daniel: Mmh vediamo, per caso sei la ragazza più bella del mondo? Ovvero la mia?!

-Lily rise in silenzio.-

Lily: No, sono Victoria!

-Come poteva essersi confuso? Daniel si congelò per un momento.-

Daniel: Victoria?!

-Lily rise abbracciandolo e usando il suo normale tono di voce.-

Lily: Dai scemo, scherzavo, sono io!

-Lei lo baciò e lui sorrise, facendola sedere sulle sue ginocchia.-

Daniel: Però le assomigliavi!

-Lily alzò il sopracciglio sinistro, seccata.-

Lily: Okay, allora non lo farò mai più!

-Daniel rise e la baciò.-

Daniel: Mi sei mancata piccolina!

-Lei gli accarezzò i capelli biondi.-

Lily: Anche tu, non immagini quanto!

-Lui sorrise, cambiando argomento.-

Daniel: Che lezioni hai adesso?
Lily: Chimica e poi Musical
Daniel: Ti va meglio di me! Io matematica e fisica

-Lily spostò lo sguardo e vide Jordan sbaciucchiarsi con una ragazzina, sicuramente del secondo anno. Aveva i capelli lunghi, lisci, neri con la frangetta e portava gli occhiali. Lily guardò Daniel.-

Lily: Vedo che il tuo amico si è già ripreso!

-Anche lui guardò Jordan.-

Daniel: Si sta solo divertendo!
Lily: Non capirò mai questo vostro concetto di divertimento. Come si può comportarsi così e poi fregarsene completamente di quella persona?

-Daniel fece spallucce mentre Jordan continuava a baciare quella ragazza, di cui non ricordava nemmeno il nome, quando con la coda dell’occhio vide Rebecca passare vicino a loro. Continuando a baciare la ragazzina, la fece tornare indietro andando a sbattere contro Rebecca che teneva il vassoio del pranzo in mano.-

Rebecca: MA CHI E’ IL DEFIC...

-Vide Jordan e alzò gli occhi al cielo.-

Rebecca: E chi altro poteva essere!

-Cassie subito si scusò pensando fosse completamente colpa sua.-

Cassie: Oh scusa, davvero, non volevo!

-Rebecca,visibilmente seccata, la guardò.-

Rebecca: Tranquilla! So che non è colpa tua

-Poi continuò guardando Jordan.-

Rebecca:Tu, stupido idiota, vai a pomiciare da un’altra parte, devo mangiare. Non vorrei vomitare
Jordan: Sto dove mi pare! Evita di guardarmi
Rebecca: Ma chi ti guarda! Ho sprecato fin troppo tempo con te. Ah, ragazzina?

-Cassie guardò Rebecca.-

Cassie: Sono Cassie…
Rebecca: Okay Cassie, non stargli dietro, meriti sicuramente di meglio!

-Rebecca sorrise andando al tavolo di Daniel e Lily. Cassie guardò Jordan confusa e lui subito parlò.-

Jordan: E’ solo invidiosa. Lasciala perdere!

-Riprese a baciare Cassie proprio mentre Rebecca poggiava il vassoio sul tavolo, salutando i suoi amici.-

Rebecca: Ehi piccioncini!
Lily e Daniel: Ciao!
Rebecca: Ma avete visto che roba?

-Lily rise.-

Lily: Sì!
Rebecca: Se fossi rimasta incinta, mi sarei uccisa piuttosto che sopportarlo!

-Daniel, appena sentì la parola “incinta” si estraniò dal discorso e pensò a Victoria.-

Lily: Daaan! Ci sei? Pianeta Terra chiama Daniel, pianeta Terra chiama Daniel!!

-La sua fidanzata gli passò la mano davanti al viso mentre Rebecca scoppiava a ridere. Daniel scosse la testa, tornando alla realtà.-

Daniel: Sì?!
Lily: Bentornato tra noi

-Lei rise con Rebecca e Daniel le guardò offeso.-

Daniel: Voi due vi alleate sempre per prendermi in giro!!
Rebecca: Ma chi noi?!!

-Rebecca rise e Lily baciò il suo fidanzato mentre la campanella suonava.-

Lily: Povero, il mio tesoro!
Rebecca: Noi ora abbiamo chimica e dobbiamo correre in classe. Lily ti aspetto all’uscita della mensa!

-Prese il suo panino dal vassoio e uscì dalla mensa. Daniel guardò la sua fidanzata.-

Daniel: Ci vediamo ai parcheggi questo pomeriggio? Cerca di non essere l’ultima!
Lily: Okay tesoro! Ora scappo

-Lo baciò e andò a lezione, cosa che non fece Daniel. Lui uscì in cortile dove sapeva di trovare Victoria. Si avvicinò alla ragazza dai capelli rossi.-

Daniel: Non dovresti essere qui, tanto meno con la sigaretta accesa!
Victoria: Faccio ciò che mi pare! Non devo avere il tuo permesso
Daniel: Facendo così gli farai del male
Victoria: Non sono problemi tuoi!
Daniel: Invece sì. Lo sono da quando hai bussato alla mia porta in lacrime al Ringraziamento. So che sai recitare bene, non far finta che la cosa non ti interessi!
Victoria: Ero sconvolta quando l’ho scoperto, tutto qua. Mi sono ripresa e sono tornata quella di sempre. Lasciami in pace, non ho più bisogno di te, Daniel. E’ iniziato e finito tutto in quei quattro giorni. Ora se permetti faccio come mi pare. Non voglio averti tra i piedi, chiaro?

-Sentirono un rumore e si girarono vedendo una ragazzina del primo anno tornare dentro. Daniel si rigirò e guardò Victoria.-

Daniel: Devi dirlo a Bryan!
Victoria: Credi che io non glielo abbia già detto?! Non lo vuole, Dan!

-In quel momento Victoria non riuscì a trattenere le lacrime.-

Daniel: Lo conosco, è mio cugino. Sarà pure uno stronzo ma non ti lascerà
Victoria: Lo ha già fatto

-Lei pianse più forte e Daniel avrebbe davvero tanto voluto uccidere suo cugino.-

Daniel: Non posso crederci!

-Lui guardò Victoria e istintivamente l’abbracciò. Gli dispiaceva davvero, in fondo si conoscevano da sempre. Lei poggiò il viso sul petto del ragazzo cercando di smettere di piangere. Singhiozzò.-

Victoria: Non va bene. Piangere non è da me, devo smetterla!

-Daniel le sussurrò all’orecchio.-

Daniel: Sfogati quanto vuoi. Stai tranquilla, Vivi!

-Victoria si staccò dall’abbraccio e asciugandosi le lacrime, lo guardò.-

Victoria: “Vivi”?!

-Improvvisamente rise.-

Daniel: Te lo ricordi ancora?
Daniel: Certo! Ti ho chiamata così per una vita intera

-Lui sorrise facendo sorridere anche la ragazza.-

Victoria: Già, solo tu potevi chiamarmi così! Ricordi quando mi portavi sul tubo della tua bicicletta?
Daniel: Sì! E ricordo anche la volta che perdemmo l’equilibrio e finimmo al pronto soccorso. Tu avevi solo qualche graffio, io il gesso al braccio!!

-Rise.-

Victoria: Però ti feci il primo autografo in assoluto su quel gesso
Daniel: E’ vero!

-Sorrise e si sedettero sulle scalinate mentre Victoria parlava.-

Victoria: Ci prendemmo una bella sgridata da tutti e quattro i genitori!
Daniel: Avevano sgridato più me che te, però!
Victoria: Come sempre del resto

-Lei rise.-

Daniel: Già!
Victoria: Quando è iniziato a cambiare tutto fra noi?
Daniel: Credo, verso i dodici, tredici anni. Quando tu hai iniziato ad interessarti ai ragazzi più grandi, snobbando me

-Victoria abbassò la testa.-

Victoria: Mi dispiace
Daniel: Ormai sono passati quasi sei anni. La cotta per te mi è passata alla grande. Però quando eravamo piccoli mi sembrava un enorme problema
Victoria: Già, sono stata una stupida. Non solo ho rovinato il nostro rapporto, in più mi sono persa un bel bocconcino. Sei cresciuto abbastanza bene!

-Lei rise e poi si avvicinò a lui provando a baciarlo. Daniel si spostò rapidamente. Era abbastanza seccato da quel gesto.-

Daniel: No, Victoria! Adesso ho una ragazza che amo da impazzire. Non riprovarci!
Victoria: Scusami Dan, non so cosa mi sia preso. Mi dispiace, non capiterà più

-Lei riniziò a piangere.-

Daniel: D’accordo, d’accordo. Non piangere però. Senti, io cercherò di aiutarti per quanto mi è possibile. Ma tu devi comportarti bene

-Victoria annuì, poi lo guardò.-

Victoria: Non dire nulla del bambino a Lily. Per favore!

-Daniel ci pensò un momento poi rassicurò la ragazza.-

Daniel: Va bene!
Victoria: Grazie!
Daniel: Forza andiamo a fisica, ci siamo già persi matematica. Non che la cosa mi dispiaccia

-Sorrise e andarono alla lezione successiva.
Dopo che l’ultima campanella fu suonata, Lily parlava con Sharon.-

Lily: Se ti fa stare più tranquilla, okay Shar!
Sharon: Grazie mille, davvero! In questo compito di storia voglio andare benissimo e non ho capito molto di questo periodo storico
Lily: Domani ti porto gli appunti
Sharon: Perfetto!

-Lily sorrise e il cellulare suonò. Vide un messaggio e lo lesse “Daniel: Amore dove sei?”. Guardò l’ora.-

Lily: Cavolo, sono già le 15:30! Daniel mi ammazza!! Ci vediamo domani, Shar!

-La salutò e andò ai parcheggi. Daniel intanto aspettava Lily. Era sempre una delle ultime ad uscire, pensò. La vide arrivare.-

Daniel: Finalmente! Sembra che la scuola ti risucchi
Lily: Scusa tesoro, stavo parlando con Sharon

-Salirono in macchina e Lily fece partire il suo cd mentre Daniel partiva.-

Daniel: No piccolina, risparmiamelo, ti prego
Lily: Dai amore, solo una canzone!

-Lei scelse “That should be me” di Justin Bieber, in quel cd c’erano solo le sue canzoni.-

Daniel: Solo una però!!
Lily: Sì!

-Lei sorrise. Una volta che ne ascoltavano una, poi le altre avrebbero seguito a ruota. Dopo circa un minuto e mezzo, Lily sentì Daniel canticchiare e quando lui se ne accorse smise all’istante. Lily rise.-

Lily: AH AH!! Stavi cantando la canzone di Justin!!
Daniel: Assolutamente no!
Lily: Sì invece. Ti ho sentito benissimo. Non lo dico a nessuno, tranquillo!

-Lei sorrise e lui si giustificò.-

Daniel: Ogni volta che entri in questa macchina fai partire questo cd, è normale che uno impari le canzoni, anche se non vuole!!
Lily: NOO! Sai anche le parole?!

-Rise e Daniel riniziò a cantare.-

Daniel: “That should be me feelin’ your kiss. That should be me buyin’ you gifts. This is so wrong, I can’t go on, till you believe that, that should be me”
Lily: Tesoro, sei bravissimo! Diventa fan di Justin!!
Daniel: MAI!!

-Lui rise e mentre la canzone finiva, Lily parlò.-

Lily: Questa è così triste, ma è una delle mie preferite
Daniel: Non è delle più allegre!

-Lui sorrise, arrivando, poi, a casa di Lily.

Intanto appena Rachel uscì da lavoro andò a prendere i gemelli all’asilo. I bambini erano tutti seduti in cerchio dentro la classe. Appena Samuel vide sua madre, si alzò correndo da lei.-

Samuel: MAMMA!!
Rachel: Amore!

-Lei lo baciò, quando anche Emily corse da lei. Rachel strinse a sé anche la sua bambina.-

Emily: Ciao mamma
Rachel: Ciao passerotto!

-In quel momento la maestra si avvicinò a Rachel.-

Maestra Wallas: Signora McKay avrebbe due minuti? Avrei bisogno di parlarle riguardo Samuel!

-Preoccupata, Rachel annuì mandando i bambini da un’altra maestra che gli avrebbe dato i loro zainetti e gli avrebbe messo i giubottini. Videro Samuel spingere Emily per essere il primo e Rachel scosse la testa alzando poi gli occhi al cielo, poi si riconcentrò sulla maestra.-

Rachel: E’ successo qualcosa a Samuel?
Maestra Wallas: No, lui sta bene. Fin troppo. Sta diventando difficile da gestire
Rachel: In che senso scusi?
Maestra Wallas: Viene mai sgridato in casa?
Rachel: Io, vede... Insomma, a volte. Quando le combina grosse sì
Maestra Wallas: Credo sia un po’ troppo viziato
Rachel: Viziato?!
Maestra Wallas: Sì! Vuole tutto per sé e se non lo ottiene picchia, urla e si scatena

-Rachel era senza parole.-

Rachel: Si scatena?
Maestra Wallas: Sì! Picchia i suoi compagni. E’ geloso, estremamente geloso
Rachel: Sì, che sia un po’ geloso è vero, però...
Maestra Wallas: E’ troppo geloso! Oggi giocava con un modellino di camion dei pompieri. Quando abbiamo tirato fuori i palloni è andato a prenderne uno abbandonando il modellino. Appena Samuel ha visto un altro bambino con quel giocattolo, è corso a dargli una manata dicendo che quel modellino era solamente suo

-Rachel non disse nulla, era completamente senza parola e lasciò la maestra continuare.-

Maestra Wallas: Allora ho sgridato Samuel, dicendogli che non si picchiano le persone e che se lo avesse fatto un’altra volta lo avrei messo in castigo. Lui, ha voluto sfidarmi. Si è avvicinato a Tyler, il suo compagno e lo ha spinto facendolo cadere. L’ho preso per mano portandolo nella stanza del silenzio per farlo calmare e mi ha dato un calcio!

-Rachel era sempre più esasperata da quel racconto.-

Rachel: A lei? A casa non si dimostra così aggressivo
Maestra Wallas: Sì, a me! Certo che non si dimostra aggressivo, lei e suo marito gliele date sempre vinte. Ecco cosa succede. E’ aggressivo anche nei confronti di Emily e non va bene. Sta diventando violento, questo perché ottiene tutto ciò che vuole immediatamente e unito alla gelosia non è un bene. Dovete fargli capire che non può avere tutto

-Rachel annuì, sentendosi proprio uno schifo di madre.-

Rachel: Staremo molto più attenti d’ora in avanti!
Maestra Wallas: Bene. Non si preoccupi, anche noi qui con lui faremo del nostro meglio
Rachel: D’accordo!

-Le strinse la mano, prese i bambini e andò in macchina. Li sistemò sui seggiolini e poi partì.-

Rachel: Samuel, mi spieghi cosa è successo oggi all’asilo?
Samuel: James ruba i miei giochi. Io ero molto triste…

-Rachel lo guardò dallo specchietto retrovisore, pensando…-

Rachel: “Ma guarda come rigira la storia a suo favore.” Ma davvero?
Samuel: Sì!
Rachel: Prima di tutto, i giochi dell’asilo sono di tutti e si fanno i turni per poterli usare e secondo, non si picchiano gli altri bambini, tanto meno le maestre!
Samuel: Tu sei arrabbiata, mamma?
Rachel: Sì Samuel, sono molto arrabbiata con te. Anche papà si arrabbierà

-Samuel subito urlò.-

Samuel: NO!! A PAPA’ NO! NON DIRE
Rachel: Sam, questa volta l’hai combinata grossa!

-In casa McKay anche Alex tornò da lavoro e, entrando, vide i gemelli ipnotizzati dalla televisione seduti sul divano. Si avvicinò, diede un bacio a entrambi e poi vide Rachel tornare in salotto con una tazza di caffè in mano. Lei gli sorrise dolcemente e lui corse a baciarla. Non ne avrebbe mai avuto abbastanza di quel dolce sorriso.-

Rachel: Ehi! Com’è andata la giornata?
Alex: A parte il fatto che mi si è rotto il computer in ufficio?! Alla grande! Senza è stato un inferno…

-Alex si lasciò cadere sulla sedia e sua moglie si avvicinò facendogli un massaggio alle spalle.- Rachel: Lo ripareranno!

Alex: Speriamo presto! Come mai Sam lascia guardare in santa pace ad Emy “La principessa Sofia”?
Rachel: Perché in realtà piace anche a lui e poi gli ho detto che Peter Pan è andato in vacanza per un po’!

-Alex sorrise.-

Alex: Allora sotto c’è il trucchetto!
Rachel: Volevo accontentare Emy oggi. Comunque, a proposito di Sam…

-Alex la guardò.-

Alex: Mmh, quel tono non mi piace!
Rachel: Oggi la maestra mi ha fermata, ha voluto parlarmi. Samuel ha picchiato due bambini e ha dato un calcio anche a lei!
Alex: Cosa?! Alla maestra?
Rachel: Sì, ha detto che è viziato e che sta diventando violento
Alex: Adesso addirittura violento. Che esagerazione! Capisco che non si debba picchiare, ma qualsiasi bambino di diciannove mesi picchia. Violento mi sembra troppo. E poi non è viziato e neanche Emily

-Rachel sospirò.-

Rachel: Di Emy non ha detto niente. Il problema è Samuel, mi preoccupa ciò che ha detto

-Alex prese le mani a Rachel.-

Alex: Tesoro, Sam è solo un po’ vivace, tutto qui. La maestra ha esagerato. E’ ovvio che per loro è meglio gestire un bambino calmo e tranquillo piuttosto che uno sempre in movimento
Rachel: Io le ho detto che a casa non si verificavano mai situazioni così gravi e lei mi ha detto che è per colpa nostra perché lo accontentiamo immediatamente

-Alex si stava davvero infastidendo sentendo quelle parole.-

Alex: Ma che fesserie! Non sono viziati. Quando è il caso, li sgridiamo
Rachel: Comunque è meglio che anche tu dica a Samuel che non deve più picchiare nessuno
Alex: Sì, su quello non c’è dubbio! Ma la maestra credo abbia troppa fantasia. Insomma è un bambino
Rachel: Non so tesoro, stiamo più attenti ai suoi atteggiamenti d’ora in poi. Possiamo fare solo quello. Ah, prima che mi dimentichi, oggi ceneremo da Brittany e Oliver!
Alex: Preparati a una bella scorpacciata di cinese!

-Alex rise facendo ridere anche Rachel.-

Rachel: Credo proprio di sì!

-Il pomeriggio in casa Hunt, prima di iniziare a studiare, Lily decise di rilassarsi un po’. In casa non c’era nessuno. Brittany e Oliver erano a lavoro e Dylan era all’asilo, perciò in casa regnava la pace. Prese il portatile e si sedette sul divano. Aprì facebook. Ci entrava raramente solo per controllare messaggi, richieste d’amicizia e notifiche. Quel giorno aveva quattro richieste di amicizia e tre messaggi. Aprì le richieste e rise.-

Lily: Non ci posso credere, diddi Alex su facebook!

-Lei cliccò sulla foto del profilo leggendo la didascalia. "Quando finalmente vai vedere la partita dei Lakers dal vivo ma poi la squadra perde!" Lily rise.-

Lily: Non ti smentisci mai, eh diddi?

-Poi cliccò sull’immagine della copertina "Indietro al nostro ultimo anno di liceo a Bonsall!" Lily sorrise e decise di commentare la foto.

“Diddi che piccoli! Siete bellissimi <3”.
Poi guardò le altre richieste d’amicizia. Una era di un suo compagno di corso di storia e le altre due erano di due ragazzine, sembravano piccolissime. Nelle informazioni c’era scritto che frequentavano la sua stessa scuola, così le accettò. Poi guardò il profilo di Daniel. Vide subito la copertina.-

Lily: Che stupido! Metterne una decente mai, eh?!

-Lesse tutti i commenti, quindici. A chi metteva i cuori e i baci, a chi scriveva “bellissimi” e poi i soliti commenti di Rebecca che non erano mai tanto dolci. In questo caso diceva: “Cavolo Dan, non scherzare tanto, ti ci sta tutta la testa della tua ragazza in bocca. Lily bella sorridente ignara della foto idiota che avrebbero scattato a poco ahahah :’)”. Lily sorrise e pensò “Però siamo proprio carini insieme.” Poi aprì l’immagine del profilo pensando a quanto lui fosse bello e scemo allo stesso tempo.

Dopo qualche minuto aggiornò la home. “Rebecca Rivers ha cambiato l’immagine del profilo”.

“Eccomi pronta per la prima guidaaa ;)”
Lily cliccò mi piace, poi decise di cambiare la sua immagine del profilo.-

Lily: Vediamo… Quale metto? Ah sì, questa con Thunder è carina!


-In meno di dieci secondi iniziarono ad arrivare i mi piace, e i commenti, quando le arrivò un messaggio privato da parte di una delle ragazzine che aveva appena accettato.-

Jenette Persons: “Ciao Lily. Piacere, Jenette”
Lily: “Ciao. Piacere :) Sei della mia scuola, giusto?”
Jenette Persons: “Sì, sono al primo anno!”
Lily: “Bene. Come posso aiutarti?”
Jenette: “Volevo solo dirti che tu e Daniel non potete lasciarvi! Siete bellissimi insieme e io e le mie amiche sognamo di avere una storia come la vostra un giorno!”
Lily: “Cosa?! Io e Daniel non ci siamo lasciati!”
Jenette: “Ah, no?! Per fortuna. Siete la mia coppia preferita in assoluto”
Lily: “Oh, grazie!”

-Era imbarazzata a dire la verità. Lei e Daniel avevano delle mini fan, poi si riconcentrò sulla conversazione e continuò a scrivere.-

Lily: “Senti un po’, ma chi ti ha detto che ci siamo lasciati?”
Jenette: “Nessuno. Beh, vedi ieri, a scuola ero nel cortile e ho visto Daniel insieme a Victoria Connors”

-Jenette le scrisse del dialogo che aveva sentito. Sì, era lei la ragazzina del primo anno che tornò dentro a metà del discorso.-

Jenette: “E pensavo fosse una cosa strana, dato che non avevo ma visto Daniel con Victoria. Se ne eri già al corrente mi dispiace averti disturbato. Ora però devo proprio staccare. Devo fare i compiti. Ciao, è stato un piacere conoscerti, spero di vederti a scuola”
Lily: “Grazie per avermelo detto. Ci vediamo a scuola. Ciao!”

-Lily, perplessa, decise di non pensarci, sicuramente era una sciocchezza e il giorno seguente avrebbe parlato con Daniel. Studiò fino alle 19:00 nonostante tutta la famiglia fosse rientrata alle 18:30.
Quando Alex e Rachel arrivarono con i bambini, si sedettero tutti sui divani in salotto.-

Brittany: E va bene. Vada per la pizza!
Oliver: Che miracolo!

-Oliver rise guardando sua moglie.-

Brittany: Ah ah, che spiritoso!

-Intanto Rachel guardava Dylan che era seduto sul tappeto, vicino ad Emy e Sam. Lily si sedette a fianco ad Alex.-

Lily: Diddi, sai che ti ho ignorato su facebook?
Alex: Cosa?!
Lily: Scherzo!! Ho anche commentato la foto della copertina, eravate piccolissimi
Alex: Se eravamo piccoli noi, figurati tu! Ci hai conosciuto quand’eravamo così giovani. E’ proprio un bel profilo il mio, hai visto?

-Lui sorrise spavaldo e lei lo spinse.-

Lily: Ma che presuntuoso!

-Mentre tutti ridevano e scherzavano, Brittany guardò molto attentamente Rachel. qualcosa non andava.-

Brittany: Rach, oggi ti vedo un po’ strana

-Samuel giocava con un suo aeroplano e Rachel smise di guardare suo figlio guardando poi Oliver e Brittany. Alex subito parlò-

Alex: La maestra le ha messo in testa delle brutte idee e non pensa ad altro!

-Rachel raccontò cosa le disse la maestra e Oliver e Brittany rimasero scioccati. Oliver poi scoppiò a ridere.-

Oliver: Violento?! Cosa mai potrebbe fare un bambino dell’età di Samuel?! Rach ti stai preoccupando per niente
Alex: E’ quello che dico anch’io! Chissà quanti bambini picchiano a quest’età
Brittany: Però ha dato un calcio anche alla maestra, ragazzi!
Rachel: Già! Con voi si è mai scatenato?
Oliver e Brittany: Assolutamente no!

-Rachel guardò Lily che subito scosse la testa.-

Lily: Neanche con me, diddi! Ha sempre fatto da bravo
Alex: Visto?
Rachel: Va beh, voglio stare più attenta d’ora in poi ed evitare di accontentarlo troppo. Voglio vedere come si comporta

-Alex alzò gli occhi al cielo, lasciando cadere il discorso.
Ordinarono le pizze e quando arrivarono, cenarono.
Rachel guardò i suoi bambini giocare, quando vide le ultime due fette di pizza.-

Rachel: Sam, Emy volete le ultime due fette di pizza al prosciutto? Sono una a testa

-Emily si avvicinò e prese la sua fetta mentre Samuel non guardò nemmeno sua madre.-

Samuel: No!
Rachel: Samuel, sicuro?
Samuel: Sì!
Rachel: Okay! Lily, vuoi tu l’ultima fetta?
Lily: Sì, perché no!

-Lei la prese dalle mani di Rachel. Samuel si voltò e vide Emily mangiare la fetta di pizza al prosciutto, la sua preferita mentre lui non ne aveva neanche un pezzo. Si avvicinò a sua sorella cercando di stracciarle la pizza dalle mani.-

Samuel: Dammi!
Emily: No, è mia!
Samuel: La voglio anche io. Mammaa! La voglio

-Lui si avvicinò a Rachel che lo guardò.-

Rachel: Cosa vuoi?
Samuel: Quella

-Indicò la pizza di Emily.-

Rachel: Sam, è finita
Samuel: NO!

-Urlò.-

Rachel: Sì! Hai detto che non ne volevi per due volte!
Samuel: La voglio
Rachel: E’ troppo tardi ora
Samuel: NOOO!

-Il bambino iniziò a piagnucolare e Lily si avvicinò subito a Rachel.-

Lily: Diddi, gli posso dare la mia fetta

-Samuel guardò Lily e si asciugò gli occhi sorridendo. Rachel capì che quella era solo una tattica.-

Rachel: No, Lily. Grazie, ma quella fetta è tua. Lui ha detto di no!

-Ora capiva il senso del discorso dell’insegnante e purtroppo aveva ragione. Non doveva mollare mentre Samuel riprendeva a piangere e iniziava a sbattere i piedi sul pavimento.-

Samuel: NOOO MAMMAAA!

-Alex rimase senza parole vedendo quella scena. Non pensava di avere un figlio così capriccioso.-

Rachel: Samuel, basta! Smettila di fare i capricci

-Samuel si avvicinò a sua madre con gli occhi rossi e le lacrime sulle guance.-

Samuel: Io la voglio

-Lei lo guardò, e seriamente senza dargli importanza…-

Rachel: E’ tardi, le fette di pizza sono finite!

-Lui subito urlò istericamente, facendo svegliare e saltare dallo spavento il povero Red che dormiva beato sul tappeto davanti al fuoco.-

Samuel: PERCHE’?

-Diede due manate sulle gambe a Rachel che gli prese le mani bloccandogliele.-

Rachel: SAMUEL ALAN MCKAY, NON SI FA!

-Lo prese per un braccio, mentre lui si buttava a terra per non farsi spostare, ma Rachel lo trascinò.-

Rachel: Adesso rimarrai qui da solo e non voglio sentire storie, CHIARO?!
Samuel: Ci stai tu!

-Scappò dalla presa di sua madre e corse da Emily per prenderle la pizza. A quel punto intervenne anche Alex, prendendolo, tirandolo su e allontanandolo da Emily, che corse impaurita da Lily che la prese in braccio e l’abbracciò mentre Samuel scalciava per aria, urlava e piangeva con il viso completamente rosso. Cercava di liberarsi dalla presa di suo padre.-

Alex: SAMUEL, BASTA!

-In quel momento Alex sentì i dentini di Samuel conficcarsi sul suo braccio, sì lo aveva appena morso.-

Alex: AHH. CRISTO SANTO!

-Alex non si trattenne più, mise a terra Samuel e gli bloccò mani e piedi.-

Alex: BASTA!

-Nessuno poteva credere ai propri occhi. Samuel a quel “no” era diventato una furia, incontrollabile. Il bambino riuscì a divincolarsi, buttandosi poi a terra sul tappeto, continuando a piangere. Rachel guardò suo marito.-

Rachel: Meglio ignorarlo!

-Alex annuì e sospirò mentre tutti si risedevano a tavola.-

Alex: La maestra aveva ragione
Brittany: Aiuto, una furia!
Rachel: Adesso spero si calmi da solo. Non ce ne accorgevamo e lo accontentavamo sempre. In questo caso forse avremmo dato a Lily il permesso di dargli il suo pezzo di pizza, dandogliela vinta. Dobbiamo dirgli più spesso di “no”

-Oliver li guardò.-

Oliver: Nessuno lo avrebbe mai immaginato. Ti ha morso!
Alex: Sì, diavolo!
Lily: Houston abbiamo un problema!

-Lily baciò Emily sulla guancia e Rachel sospirò.-

Rachel: Grossissimo problema, direi!

-Dopo aver pianto per ben mezz’ora sul tappeto, Samuel si calmò. Odiava essere ignorato e nonostante i suoi capricci nessuno lo degnava di uno sguardo. Distrutto a causa dello spreco di tutte quelle energie, con il visino tutto rosso, marcato dai segni del tappeto e ancora con le lacrime negli occhi, si alzò e camminando andò da Rachel che stava parlando. C’era in corso una discussione sull’ultimo film che avevano visto tutti insieme, quando la donna si sentì toccare la gamba da una manina. Abbassò lo sguardo e guardò suo figlio che non aveva più neanche la forza di reggersi in piedi e parlare. Inutile dire che le faceva una tenerezza infinita, ma ovviamente non lo diede a vedere.-

Rachel: Oh guarda! Abbiamo finito di fare i capricci?

-Samuel sfregandosi gli occhietti celesti con le mani, annuì.-

Rachel: Sicuro?

-Samuel annuì ancora.-

Rachel: Allora vai a dare un bacino ad Emy e papà e chiedi scusa!

-Il bambino per un momento guardò sua madre, come per decidere cosa fare mentre Rachel pensava.-

Rachel: “E’ la prima volta che non gliela diamo vinta, forse gli sto chiedendo troppo. Almeno si è calmato. No Rachel! Non mollare, è importante che capisca, lo fai per il suo bene!”

-Samuel continuò a fissare Rachel, poi si girò e non solo baciò Emy ed Alex e gli chiese scusa, ma lo fece anche con Lily, Oliver e Brittany. Ancora una volta, Rachel rimase senza parole dal comportamento di Samuel, ma questa volta in modo positivo. Lui tornò da Rachel guardandola ancora.-

Samuel: Scusa!
Rachel: Perdonato!

-Non resistette più e lo prese in braccio e baciandogli la testolina bionda, lo fece sedere sulle sue gambe. Lui poggiò la guancia sulla spalla di Rachel e sospirò mentre lei lo stringeva a sé, accarezzandogli la schiena.-

Rachel: Siamo stanchi, eh?

-Samuel stancamente annuì bevendo, poi un po’ d’acqua dal bicchiere di sua madre per calmarsi completamente.

La mattina seguente passò a prendere Lily, Daniel in macchina. Lui guidava verso la scuola mentre alla ragazzina ronzava ancora per la mente ciò che Jenette le scrisse a proposito di ciò che aveva visto. Daniel mentiva? O mentiva la ragazzina? Lui la guardò sorridendo.-

Daniel: Sei pronta per il compito di inglese?
Lily: Sì, ho studiato tutto il pomeriggio. E ieri, la tua lezione di matematica com’è andata? Sei riuscito a capire qualcosa? Avete fatto argomenti nuovi?
Daniel: Tesoro, sai che non seguo mai…

-Era Daniel a mentire e Lily si alterò.-

Lily: Eri molto attento in cortile con Victoria!

-Lui sospirò.-

Daniel: Lily, senti…

-Lei non lo fece parlare.-

Lily: Voglio scendere, vado a piedi!
Daniel: Lily!
Lily: FAMMI SCENDERE!
Daniel: Non urlare, diavolo! Sai che lo detesto
Lily: Allora fammi scendere!!

-Era veramente arrabbiata, non voleva stare in quella macchina un minuto di più.-

Daniel: Se solo mi facessi parlare...
Lily: Mi hai mentito spudoratamente. Non c’è niente da dire
Daniel: Per favore Lily, non fare così
Lily: MI VUOI FAR SCENDERE, DANNAZIONE?!
Daniel: Vuoi scendere? ALLORA SCENDI!

-Anche lui, seccato urlò. Fermò la macchina bloccando il traffico.-

Lily: BENE!

-Lei scese, sbattendo la portiera. Iniziò a camminare e pensò “Mi ha veramente lasciata a piedi?! Non è possibile!”. Lily sbuffò nervosamente, per fortuna la scuola non era poi così distante.-


Ciao Meraviglieee <3
Eccomi tornata, non troppo in ritardo con un nuovo capitolo. 
Spero non vi dispiaccia troppo il mio soffermarmi sulla famiglia McKay, ma io li adoro. Specialmente ora che i gemelli crescono.
Allora, come al solito... Cosa ne pensate? Cosa vi è piaciuto di più? E cosa vi ha lasciato perplessi?
Spero di scrivere velocemente il prossimo capitolo. Io sono tornata a Londra e si riprende a lavorare. Come sono state le vostre vacanze?
Sapete che adoro chiacchierare con voi.
Un bacione,
Sum <3

  
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