Anime & Manga > Kilari
Segui la storia  |       
Autore: lonewolf87    07/01/2018    2 recensioni
A causa di un brutto incidente stradale in cui il povero Na-San perse la vita, Kilari si ritirò dal mondo dello spettacolo e si trasferì a New York, abbandonando tutti i suoi amici e il ragazzo di cui era innamorata. Quindici anni dopo, un improvviso malore del padre costringerà l’ex idol a tornare in Giappone, dove farà la conoscenza di una ragazzina che la spingerà ad affrontare il proprio passato.
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hiroto Kazama, Kilari Tsukishima, Nuovo personaggio, Seiji Hiwatari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La mattina seguente, Shizuka, che era rimasta in albergo in attesa di tornare sul set, seguì per caso in TV un talk show in cui si discuteva del grande scoop che aveva fatto il giro del Giappone in un battibaleno, ovvero il ritorno di Kilari Tsukishima nel mondo dello spettacolo, seppur come agente. In quella trasmissione, organizzata dalla signora Higashiyama, furono dette di tutti i colori su Shizuka e sulla stessa Kilari. Alcuni ospiti definirono la ragazza come la fotocopia mal eseguita di Kilari, destinata col tempo a scomparire com’era accaduto a lei, altri come un modo da parte di Kilari di far parlare di sé dopo tanto tempo e altri ancora che Shizuka è una ragazzina senza personalità. Tutte queste critiche feroci scossero non poco la ragazza, che non si accorse che nel frattempo un’altra persona era entrata nella camera in cui alloggiava.
“Shizuka, dobbiamo andare. Sei pronta?” domandò la signora Kumoi. La ragazza però non rispose e continuava ad avere lo sguardo perso nel vuoto. “Shizuka! Eh? Ma quella…”
“Direttrice Higashiyama, qual è il suo pensiero?” domandò il conduttore.
“Credo che sia patetico da parte dell'agenzia Muranishi continuare ad aggrapparsi al suo passato. Hanno tirato fuori una ragazzina senza personalità che emula in tutto e per tutto Kilari Tsukishima, tra cui la passione sfrenata per il cibo, come potete vedere in queste foto.” rispose la signora Higashiyama, mostrando al pubblico una foto di Shizuka e un’altra di Kilari di tanti anni fa mentre mangiano.
“Come immaginavo. Quei paparazzi sono stati mandati da lei.” pensò la signora Kumoi.
“Abbiamo qui alcuni fan di Shizuka. Voi cosa ne pensate di questa storia?” chiese il conduttore.
“Sono rimasto molto deluso. Credevo che Shizuka fosse una ragazza sincera e invece ha ingannato tutti noi.” rispose uno spettatore.
“Già. Credo che non la seguirò più.” aggiunse un altro.
“Adesso basta!” esclamò la signora Kumoi spegnendo il televisore. “Questi sono programmi spazzatura e non devi assolutamente seguirli, sono stata chiara?”
“Ma signora Kumoi…”
“Niente ma. Tra poco avrai le riprese del film, quindi datti da fare, altrimenti finirai per preoccupare Kilari e sai bene che nelle sue condizioni non può stare dietro di te.”
“D’accordo.”
“Andiamo, forza.”
Appena Shizuka uscì dall’albergo, i giornalisti e i paparazzi la presero d’assedio nella speranza di avere sue dichiarazioni, ma Hiroto, Iguchi e la signora Kumoi riuscirono a tenerli alla larga, aiutati anche dallo staff di Daimonji. La ragazza però non smetteva di pensare a quello che si era detto su di lei in quel talk show e questo finì per ripercuotersi sulle riprese del film. Shizuka infatti non fu in grado di recitare alla perfezione, dimenticandosi o sbagliando le battute, e questo fece innervosire anche il regista.
“Stop! Stop!!!” gridò spazientito Daimonji, prima di raggiungere Shizuka. “Shizuka, si può sapere che ti prende? Sei stata così brillante nei giorni scorsi, ma oggi non ne hai azzeccata una.”
“Mi dispiace, signor Daimonji.” si scusò lei. “Rifacciamo la scena.”
“Hmm… per oggi è meglio lasciar perdere. Riprenderemo domani pomeriggio.” decise il regista.
“Ma non è necessario. Le assicuro che sto benissimo.”
“Ne dubito. Mi sembri poco concentrata. Non preoccuparti, è una cosa normale per un attore. Capitano giornate in cui ogni cosa gira male e in quel caso non ha senso sforzarsi. Sono certo che domani tornerai a recitare come sai fare tu.”
“Mi dia un’altra possibilità, la prego. Non sbaglierò.”
“Shizuka, non insistere.” la fermò Hiroto. “Il signor Daimonji ha preso la sua decisione e non tornerà sui suoi passi. Tanto con questo stato d’animo non puoi recitare.”
“Ma Hiroto, non capisci? Se non ci sbrigheremo con le riprese, tu e Kilari…” balbettò lei con gli occhi lucidi.
“Stai tranquilla, abbiamo ancora tempo prima del matrimonio.” la rassicurò lui. “Mia madre e la famiglia Tsukishima si stanno occupando dei preparativi. Niente verrà rimandato, io e Kilari ci sposeremo per la data stabilita. E anche se malauguratamente non dovessimo finire in tempo, nessuno ti darà la colpa per un eventuale rinvio. È il tuo primo film e, come ha detto il signor Daimonji, è normale avere dei momenti di difficoltà durante le riprese. Devi pensare solo al film e a non dare importanza a quello che dicono in TV su Kilari e su di te.”
“D’accordo.”
“Adesso vai in albergo e riposati. Più tardi passeremo da Kilari, che ne dici?”
“Okay.” annuì Shizuka, non molto convinta. Prese la strada dell’albergo, ma ancora una volta i pensieri su quel talk show presero il sopravvento su di lei, e a quel punto scoppiò a piangere e corse via da un’altra parte.
 
Nel tardo pomeriggio, Hiroto e Iguchi bussarono in camera di Shizuka, ignari di quello che era successo.
“Shizuka, sei pronta?” la chiamò Hiroto.
“Strano, non risponde.” notò Iguchi.
“Shizuka, guarda che la signora Kumoi non vuole che stiamo fuori fino a tarda notte. Quindi sbrigati a uscire.” l’avvisò il moro, ma nessuno rispose.
“Forse non è in camera.” ipotizzò Iguchi.
“Faremmo meglio a chiedere in portineria.” decise Hiroto.
I due scesero all’ingresso dell’albergo chiedendo informazioni al portiere, ma…
“Sono spiacente. La signorina Takeda non si è fatta vedere completamente qui. Come potete vedere, abbiamo ancora la chiave della sua camera.” spiegò l’uomo.
“Non ci posso credere. Ma dove si è cacciata?” domandò preoccupato Iguchi.
“A quanto pare quello stupido programma l’ha mandata in confusione.” mugugnò Hiroto.
“Programma? Di cosa stai parlando?”
“Me l’ha detto la signora Kumoi, poco prima delle riprese. Stamattina hanno trasmesso un talk show in cui era presente tra gli ospiti la signora Higashiyama. Hanno accusato Shizuka di copiare Kilari e alcuni fan hanno detto che non l’avrebbero più seguita.”
“Ma è terribile. Dunque quei paparazzi che hanno assalito Kilari ieri sera sono stati mandati da lei. Era tutto un piano per danneggiare Shizuka.”
“Proprio così.”
“Dannata strega! La pagherà cara!”
“Questa volta ha davvero esagerato.” disse una voce familiare alle sue spalle.        
“Fubuki.” esclamò sorpreso Iguchi.
“Che ci fai qui? Vattene via. Tu e quella serpe della tua direttrice avete combinato un gran casino e per colpa vostra Shizuka è scomparsa.” l’accusò Hiroto.
“Ero venuta per scusarmi. Non sapevo che Kilari fosse incinta.” replicò la diva.
“E’ un altra delle tue menzogne, non è così?” aggiunse Iguchi.
“Non vi sto mentendo. Ascoltatemi, so di aver causato un mucchio di problemi. Non vi chiederò di perdonarmi, ma lasciate che vi aiuti a cercare Shizuka.” propose Fubuki.
“Per poi prenderla a schiaffi come l'altra volta? Grazie mille, ma non abbiamo bisogno del tuo aiuto.” rifiutò il moro.
“D'accordo.” disse un’altra voce femminile alle sue spalle.
“Kilari????” domandarono sorpresi Hiroto e Iguchi.
“Mi fido di te, Fubuki. Grazie.” disse Kilari.
“Vado subito.” replicò Fubuki, voltando le spalle per andarsene. “Ah, Kilari.”
“Sì?”
“Tanti auguri per il tuo bambino.” concluse lei prima di cominciare le ricerche per conto suo.
“Grazie...”
“Kilari, che ci fai qui? Credevo che fossi in ospedale.” chiese Hiroto.
“La signora Kumoi mi ha raccontato dei problemi di Shizuka, così ho deciso di scappare per parlare con lei.” spiegò la fidanzata.
“Tu sei pazza. Il medico ti ha ordinato riposo assoluto.”
“Adesso mi sento meglio. E poi più siamo, più possibilità avremmo di trovare Shizuka. Avvisiamo subito la signora Kumoi e andiamo.”
“Okay.” annuì Iguchi.
“Spero solo che non sia troppo lontana.” sospirò Hiroto.          
Kilari, Hiroto e gli altri cercarono Shizuka in tutto l’albergo e nelle vicinanze, senza però trovarla. La ragazza sembrava essersi volatilizzata e a quel punto tutti iniziarono a preoccuparsi.
“L'avete trovata?” domandò Hiroto.
“No.” scosse la testa Iguchi.
“Ma dove si è cacciata? Eppure le avevo detto di dimenticare quello stupido programma.” brontolò la signora Kumoi.
“Spero solo che non si sia perduta.” commentò preoccupata Kilari.
“Kilari, non voglio che ti sforzi ulteriormente. Faresti meglio a tornare in ospedale.” consigliò Hiroto.
“Sto benissimo e devo trovare Shizuka. E’ con me che deve parlare.” rifiutò la fidanzata.
“Hiroto ha ragione. Se ci tieni davvero a diventare una brava madre, dovresti renderti conto quand'è il momento di fermarsi.” la richiamò Kumoi. “Hai avuto un malore ieri sera e te ne sei scappata dall’ospedale senza dire nulla ai medici. Avrei fatto meglio a non dirti nulla.”
“Lo so, ma Shizuka è mia amica e non posso abbandonarla. Quindi la cercherò, anche a costo di camminare tutta la notte.” ribadì decisa l’ex idol.
“Kilari...” mormorò Hiroto. Shizuka significava tanto per lei, avevano legato molto da quando si erano conosciute, al punto da considerarla una sorellina, e nonostante non fosse in ottime condizioni dopo il malore di ieri, avrebbe fatto qualunque cosa per aiutarla.
“Sei proprio testarda.” borbottò rassegnata la sua ex agente.
“Kilari!” la chiamò intanto Fubuki, che l’aveva raggiunta di corsa.
“E tu che ci fai qui?” chiese la moglie di Muranishi.
“Fubuki ci sta aiutando con le ricerche.” spiegò Kilari.
“L’ho trovata. Seguitemi.” disse la diva.
“Aspettate un attimo.” fermò tutti la donna più anziana, fissando male Fubuki. “Pensi di prenderci in giro, Fubuki? Ieri hai organizzato un agguato contro Kilari con la complicità della tua direttrice, che ha poi completato l’opera stamattina con quel programma spazzatura, mentre adesso vorresti farci credere che sei dalla nostra parte? Dì la verità, per caso ci stai mandando dai tuoi amici paparazzi?”
“Hmph! Non sono e non sarò mai dalla vostra parte. Per colpa vostra sono stata derisa da tutti dopo il matrimonio fallito. Sono un’attrice famosa, e ho avuto il privilegio di lavorare a Hollywood, non avevo bisogno di un matrimonio per aumentare la mia popolarità, per giunta con Hiroto, ma mi sono lasciata influenzare dalle parole della direttrice e dal mio desiderio di vendetta per l’umiliazione subita. La signora Higashiyama è ossessionata da Kilari e continua a temere un suo ritorno nel mondo dello spettacolo, nonostante lei avesse più volte negato questa possibilità. Si è fatta convinta che se avesse distrutto la carriera di Shizuka, Kilari sarebbe sparita per sempre. Come ho già detto agli altri, non sapevo della sua gravidanza e per quanto non abbia scusanti per quello che ho fatto a lei e a quella ragazzina, non sono così meschina da accanirmi contro una donna incinta. Inoltre mi sono stufata di assecondare i capricci della mia direttrice, pertanto, se ci tenete a trovare Shizuka, fareste bene a seguirmi.”
“Dovrai recitare meglio se vuoi che ti creda.”
“Adesso basta, signora Kumoi.” intervenne Kilari. “Fubuki e la signora Higashiyama c’hanno creato tanti problemi, è vero, ma stavolta sono certa che ci voglia davvero aiutare.”
“Kilari…”
“Portaci da Shizuka, Fubuki.”
“Okay.”                                                                   
Dopo una lunga ricerca, Kilari e gli altri raggiunsero Shizuka, che era rimasta seduta sullo scalino di uno dei tanti templi presenti a Kyoto a guardare le stelle.
“Eccola.” indicò la diva.
“Vado io.” decise Kilari, che si avvicinò a Shizuka.
“Kilari, che ci fai qui?” domandò la ragazza appena si accorse della sua presenza.
“E’ proprio bella la prima stella della sera, non trovi?” disse l’ex idol senza risponderle.
“Cosa?”
“Lo sai? E’ stato guardando quella stella che mio padre mi ha dato il nome che porto. Kilari, che vuol dire brillare. Mi diede questo nome perché sperava che un giorno diventassi una brava ragazza in grado d’illuminare le persone che avrebbe incontrato. Proprio come fanno le stelle che vediamo brillare nel cielo.”
“Io non penso di far parte di questo cielo, figuriamoci avvicinarmi a quella stella.”
“E perché mai?”
“Perché sono una fotocopia mal eseguita di te.”
“Io non ti vedo così.”
“Ma è la verità. Io e te siamo uguali, non abbiamo nulla che ci rende diverse. Non fraintendermi, non mi vergogno di questo, perché sono tutte bellissime qualità quelle che possiedi e che mi hai insegnato. Però non voglio che i miei fan pensino che ti stia copiando.”
“E tu pensi che i tuoi fan ti abbandonerebbero solo perché la tua agente era una famosissima idol? “
“Qualcuno l’ha già fatto.”
“Non credo che le persone presenti a quel talk show fossero i tuoi veri fan. Quelli che ti conoscono bene, sanno che non sei una che finge e non ti abbandoneranno mai, nemmeno nei momenti di difficoltà. E comunque anche la signora Kumoi da ragazza era una idol, ma nessuno mi ha paragonata a lei e i miei vecchi fan non l’hanno mai presa come una cosa di cui vergognarsi.”
“La signora Kumoi… era una idol?”
“Proprio così. Si chiamava Kasumi Hoshino ed era molto in gamba. Anche lei, come me, si è ritirata prematuramente dal mondo dello spettacolo, con la differenza che la sua fu una scelta forzata. L’agenzia Muranishi era in crisi e lei decise di sacrificare la propria carriera per sostenere gli ideali del direttore di considerare gli idol come persone e non come oggetti con cui far soldi. Senza il suo sacrificio, io, gli Ships e gli altri non saremmo esistiti o perlomeno saremmo diventati diversi. Ma non è questo che volevo dirti, Shizuka. Come ti sei già accorta durante il concorso Regina di Diamanti e anche durante le riprese del film, il mondo dello spettacolo non è tutto rose e fiori. Ci saranno tante persone, come la signora Higashiyama, che saranno invidiose di te e che faranno di tutto per metterti in cattiva luce. Lei voleva fartela pagare perché Daimonji aveva preferito te a Midori, ma tu devi rimanere forte e non permettere mai a nessuno di darla vinta. Lo devi fare per i tuoi fan, per le persone che ti hanno sempre sostenuta e soprattutto per te stessa.”
“Kilari...”
“Io sarò sempre al tuo fianco, qualunque cosa accadrà. E ho già in mente un piano. Ascoltami bene.” Kilari le sussurrò qualcosa nell’orecchio e… “Hai capito?”
“Vuoi farlo sul serio? Ma sei sicura che funzionerà?” domandò Shizuka.                   
“Fidati. Ti ho mai delusa finora?” ribadì la sua agente.
“No, anzi...mi stai rendendo la persona più felice del mondo. Grazie, Kilari.” l’abbracciò la ragazza.
“Di nulla. Adesso torniamo dagli altri. Sono tutti in pensiero per te. “
“Sì.” annuì contenta Shizuka, prima di alzarsi e raggiungere il resto del gruppo assieme a Kilari.
 
“Shizuka, stai bene?” domandò Iguchi appena la vide.       
“Mi dispiace. Vi ho fatto preoccupare tutti.” si scusò la ragazza.
“Hmph! Che non si ripeta mai più. Se ti fosse successo qualcosa, tua madre non c’avrebbe perdonati.” la rimproverò Kumoi.
“Suvvia, signora Kumoi. Non è successo niente, Shizuka sta benissimo.” la difese Kilari.  
“Tu adesso tornatene immediatamente in ospedale!” ordinò la sua ex agente.
“D’accordo, d’accordo.” annuì imbarazzata l’ex idol.
“Eh? Fubuki?” domandò Shizuka, sorpresa dalla sua presenza.
“Ah, è stata lei a trovarti. C’ha aiutati nelle ricerche.” spiegò Kilari.
“Ti chiedo scusa per lo schiaffo dell’altro giorno. E anche per i problemi che ha creato la mia direttrice. Sei davvero in gamba e hai molto talento. Continua così.” la elogiò Fubuki.
“Cosa????” domandarono increduli tutti. Nessuno si aspettava che Fubuki si scusasse e soprattutto si complimentasse con qualcuno, tantomeno con una ragazzina appartenente a un’agenzia rivale.
“Fubuki…” mormorò sorpresa Shizuka.
“Hmph! Non montarti la testa. Ne dovrai fare di strada prima di diventare un’attrice discreta. E comunque, per quanti sforzi tu faccia, rimarrò sempre la numero uno. Ohohohoh!” concluse la diva, voltandole le spalle.
“Grazie, Fubuki! Ti prometto che m’impegnerò al massimo per diventare brava quanto te!” la salutò Shizuka.
“Hmph!” sbuffò lei, prima di andarsene via.
“Bene. Direi di tornare tutti quanti in albergo. Aaaahh!” mugugnò Kilari, che ebbe un mancamento.
“Kilari!!!” esclamarono tutti preoccupati, ma fortunatamente Hiroto riuscì ad afferrarla in tempo.
“Sei la solita incosciente. Hai camminato per tutto il tempo e questo è il risultato.” la rimproverò lui.
“Mi dispiace, Kilari. È colpa mia.” si scusò Shizuka.
“Non preoccuparti, Shizuka. Sono la tua agente ed è mio dovere prendermi cura di te.” la rassicurò Kilari.
“Riporto Kilari in ospedale. Voi andate.” disse Hiroto.
“Buonanotte, ragazzi.” salutò Kilari.
“Notte, Kilari.” fecero altrettanto Shizuka e Iguchi.         
“Bene, possiamo tornare in hotel.” concluse la signora Kumoi, prima di rientrare assieme ai due ragazzi.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Kilari / Vai alla pagina dell'autore: lonewolf87