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Autore: RosePiaf    11/01/2018    1 recensioni
Sarah Stone una ragazza di ventitrè anni riesce a trovare un lavoro presso Neverland, il Ranch della pop star Micheal Jackson, come una semplice domestica. Ma nel tempo libero va molto spesso in un orfanotrofio dove fa compagnia a molti bambini. Ma ogni persona nasconde un passato infelice. Avendo perso suo fratello a soli diciassette anni per un incidente stradale la giovane non sorride mai e la sua vita è ormai sprofondata in un abisso di oscurità.Ma Micheal dopo un pò di tempo si affezzionerà alla giovane prima come un fratello ed alla infine comincerà ad innamorarsi di lei.
Attraverso la permanenza nella casa del cantante Sarah scoprirà che dietro al successo di popstar, si nasconde un uomo bisognoso di amare.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Michael Jackson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I giorni passarono ed una nuova settimana era appena cominciata.

Sarah ritornò al ranch verso le 7.30 del mattino. Non avrebbe voluto lasciare l'orfanotrofio ma daltronde aveva un lavoro e non avrebbe voluto essere licenziata proprio una settimana dopo la sua assunzione.

Dopo essere entrata nella sua stanza si cambio d'abito indossò la sua divisa e si sistemò i capelli.

" Forza Sarah al lavoro"

 Verso le otto la ragazza incominciò ad occuparsi delle faccende domestiche insieme alle altre dipendenti

" Allora come hai passato il week-end?" le domandò Jennyfer mentre spazzava il pavimento della cucina 

" Sono andata all' orfanotrofio. I bambini erano cosi felici di vedermi sopratutto Grace. Lei e una bambina cosi solare, lo ero anche io in gioventù. Ma quando cresci e diventi un adulto la vita può essere molto complicata"

" Perchè ti stanno cosi a cuore i bambini che vivono in un orfanotrofio?"

A quella domanda la ragazza iniziò a stringere il ciondolo che portava sempre al collo e con voce solenne esclamò

" Perchè nel mondo ci sono tanti bambini che soffrono. Non hanno più i genitori e vivono negli orfanotrofi ma alcuni di loro devono cavarsela da soli, con le loro forze. Il mio desiderio è dare a quei bambini un futuro migliore"

" Anche il signor Jackson desidera la stessa cosa, sai?" 

" E per questo che ha comprato questo Ranch: Per aiutare i bambini malati. Per permettergli di divertirsi anche se sono maldisposti, non è cosi?"

" Esatto. Anche se in giro c'è sempre qualcuno che parla male di lui" 

" Non riesco neanche ad immaginarlo: Chi vorrebbe mai sparlare sul re del pop? Insomma lui è un uomo cosi gentile, generoso, dolce, sempre pronto ad aiutare chi ha più bisogno d'aiuto..."

" Provi qualcosa per lui non è vero? Te lo si legge in faccia"  esclamò Colette mentre le fece l' occhiolino

" Ma no cosa vai a pensare? Lui è una popstar di successo io invece sono soltanto una ragazza come tante. Non credo che provi qualcosa per me. E poi... per me l'amore è una debolezza"

A quella affermazione Colette e Jennyfer ne rimasero impressionate: Non avrebbero mai pensato che una ragazza cosi giovane come Sarah avesse dei pensieri negativi sull' amore.

In quel momento Micheal era uscito dalla sua stanza: Voleva assolutamente comporre nuove canzoni.

Cosi si diresse verso il salotto dove c'era un meraviglioso pianoforte: Si sedette sul comodino di pelle ed iniziò a suonare.

Quando suonava dimenticava tutto ciò che gli stava intorno. Ad un certo punto però si fermò.

 Ormai aveva un pensiero fisso in testa: Sarah.

Quella ragazza ormai aveva annebbiato i suoi pensieri. Per lui era una ragazza gentile e sempre disponibile nell' aiutare gli altri un pò come lui insomma.

Ma nascondeva un passato misterioso e Micheal avrebbe fatto di tutto pur di scoprire la verità.

" Quando perdi qualcuno che ami ti sembra che la tua vita non abbia più alcun senso. Ti senti incompleta, smarrita. E cadi in preda all' oscurità, alla sofferenza, alla disperazione. Proprio come è successo a me. A volte quando penso a David sto cosi male che potrei persino uccidermi"

" Non dirlo neanche per scherzo" esclamò Jennyfer mentre le teneva la mano in segno di conforto

" Chi ama soffre. Ed è per questo che non voglio provare più questo sentimento" 

" Non dire cosi. Noi siamo tue amiche e ti vogliamo bene. Tu non sei sola. Anche il signor Jackson s' interessa tanto a te"

" E vero. Lo si capisce dal modo in cui ti guarda: Infondo sei una ragazza cosi gentile, graziosa e adori stare con i bambini"  

Sarah a quel punto sorrise: Erano passati pochi giorni da quando era arrivata a Neverland e tutti nel Ranch avevano iniziato a volerle bene, sopratutto Micheal.

Ma pultroppo ci sono ferite del passato che non si rimarginano e per evitare di soffrire si rimane in silenzio.

Come avrebbe potuto dire a Micheal quello che stava passando in quel momento? 

Forse con il tempo avrebbe trovato il modo di esprimergli la sua sofferenza che provava da quasi sei anni e Micheal l'avrebbe fatta tornare a sorridere come solo lui sapeva fare.

Erano le 16.30 e tutti i bambini si stavano divertendo a giocare nelle varie attrazzioni. 

Sarah invece si stava dedicando alle pulizie della casa. Decise quindi di riordinare la stanza del suo padrone: La camera era molto grande con un bellissimo letto a baldacchino i mobili erano di legno pregiato e nell' aria aleggiava un profumo di muschio bianco.

La giovane iniziò cosi a pulire senza indugio. Iniziò a spolverare dappertutto facendo attenzione ai vari oggetti pregiati dopodichè utilizzò la scopa per pulire il pavimento.

Subito dopo aver finito di pulire si diresse verso la scrivania e cominciò a riordinarla.

Ma la sua mente era annebbiata da mille pensieri 

- Oh David che cosa devo fare? Sono cosi confusa forse sarebbe meglio se... no non posso raccontargli tutto. Infondo sono solo una domestica e non devo parlare con lui al di fuori dal lavoro. La signora Middelton mi licenzerebbe se lo venisse a sapere-

A quel punto la porta s'aprì di scatto: Micheal era tornato in camera per cambiarsi ma non avrebbe mai pensato di trovare Sarah nella sua stanza.

Per lo spavento subito la ragazza cadde a terra e cadendo i fogli che erano sulla scrivania si sparpagliarono per tutto il pavimento

" Oh! Ti chiedo scusa non volevo spaventarti. Ti sei fatta male?"

" N-no non si preoccupi sto bene.. oh che disastro!"

" Aspetta lascia che ti aiuti"

" Ma no non si disturbi. Posso farcela da sola" 

Subito dopo Sarah si rialzò da terra e cominciò ad raccogliere ad uno a uno tutti i fogli che le erano caduti per terra

- Accidenti. Come sono stupida. Chissà cosa penserà di me ora-

" Hai bisogno di una mano?" 

" No. Non si preoccupi tanto ho già raccolto tutto. La ringrazio. Le chiedo scusa, mi dispiace"

Sarah per evitare di guardarlo in faccia appoggiò tutti i fogli sul tavolo dopodichè abbandonò in fretta e furia la stanza. 

Micheal osservò intensamente la sua figura mentre scompariva dalla sua visuale: Come mai era sempre cosi nervosa in sua presenza?

Anche se aveva più anni di lei non poteva certo notare che fosse carina e attraente e questo Micheal ne era più che sicuro

-Perchè è scappata via? Era rossa in viso forse era imbarazzata-

All' interno della sua stanza però Sarah non riusciva a stare calma: Il cuore le batteva all' impazzata e aveva la gola secca.

" Stupida, stupida. Ma perchè quando sono con lui il cuore mi batte cosi forte in petto? Che cosa mi sta succedendo. Che mi stia innamorando di lui? No non è possibile, non è vero. Se non so come e' fatto il vero amore,come lo trovero'?" 

Non voleva ammetterlo ma sapeva che si stava innamorando.

 Stava cadendo in preda dell' amore e Cupido da lassù avrebbe scoccato la sua freccia. 

 Lei era la sua preda e Cupido avrebbe voluto che donasse il suo cuore al famoso re del pop.

Ogni volta che incrociava il suo sguardo non riusciva neanche a parlargli. In quel momento cominciò a distrarsi e decise di trascorrere i pomeriggi in biblioteca per leggere qualcosa che la calmasse.

Amore & Psiche, Il ratto di Persefone, Il filo di Arianna.

Adorava molto quei miti sin da quando frequentava le medie. Quando leggeva si distraeva dal mondo che la circondava e s'abbandonava alla fantasia come faceva da bambina.

" Amore & Psiche. Questo si che è un mito che riguarda l'amore" 

Quando s'accorse che lui era lì Sarah fece cadere a terra il libro. Micheal prontamente lo raccolse e ne accarezzò la copertina

" Signor Jackson. Mi ha spaventata. Non l'ho sentita arrivare" esclamò la ragazza alzandosi in piedi 

" Ti chiedo scusa. Non volevo spaventarti"

" Ha bisogno di qualcosa?"

" Desidero fare due chiacchiere con te. Non ti dispiace se mi siedo, vero?"

" Certo che no. Voi siete il padrone e potete fare quello che volete"

" No Sarah. Se vuoi che io me ne vada devi soltanto dirmelo"

" Ma voi non date nessun fastidio. Oh! Spero che il libro non si sia rovinato" esclamò la giovane preoccupata ma il re del pop la tranquillizzò con un sorriso

" Tranquilla. Il libro è integro e si può ancora leggere. Come ti trovi qui? Il Ranch è di tuo gradimento?"

" Si è... bellissimo. Sembra di stare in un libro di favole" ammise la ragazza mentre iniziò ad incrociare il suo sguardo 

" Mi fa piacere"

" Se ha bisogno di qualcosa io sarò sempre a sua completa disposizione"

" Grazie, Sarah ma cerca di non sforzarti. Non vorrei che ti capitasse qualcosa di brutto, non lo sopporterei" 

Quel pomeriggio mentre Micheal era impegnato a far giocare i bambini la ragazza era impegnata a pulire la sala cinema. Non avrebbe mai pensato che una popstar di successo avesse un cinema privato.

- Che silenzio. Non si sente alcun rumore. Oh se David fosse qui sono sicura che gli sarebbe piaciuto visitare questo posto-

Ad un certo punto sentì degli schiamazzi che provenivano all' interno della casa: In quel momento vide che i bambini si stavano dirigendo verso alle poltrone altri invece si precipitarono a prendere i pop-corn

" Ehi Testa di mela che cosa c'è in programmazione oggi?"

" Oggi c'è un film della disney che vi piacerà molto vedere: La bella addormentata nel bosco. Su bambini prendete posto la pellicola stà per cominciare" esclamò Micheal mentre prese una vaschetta colma di popcorn

Sarah a quel punto decise di allontanarsi: Non poteva restare lì infondo era stata assunta per lavorare e non per divertirsi.

Se ne andò proprio durante la scena in cui Aurora, la protagonista, stava cantando  "Once upon a dream".

Ma non poteva fare a meno di cantarla lei stessa lei che aveva una voce simile ad un usignolo una ragazza che da bambina avrebbe voluto essere una principessa e coronare il suo sogno: Trovare il vero amore e di vivere per sempre felice e contenta.

" I know you, I walked with you once upon a dream
I know you, the gleam in your eyes is so familiar a gleam
And I know it’s true that visions are seldom all they seem
But if I know you, I know what you’ll do
You’ll love me at once, the way you did once upon a dream"
  
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