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Autore: Jack83    13/01/2018    2 recensioni
8 Anime 8 vite che stanno per essere sconvolte ma qualcuno proverà a evitare ciò
Genere: Azione, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ichigo e Kisshu, una volta sistemata la loro roba, erano scesi in soggiorno con un libro di testo in mano ma, invece di mettersi vicini per studiare, si erano divisi.
L’alieno su un divano e la ragazza su un altro, quella tensione era percepibile da tutti così che Keiichiro e Zakuro si guardarono un attimo e poi, con tacito accordo, agirono.
La ragazza dai capelli viola salì in camera, prese due grossi asciugamani e due più piccoli, e tornò nella sala.
-Ichigo vuoi farmi compagnia? Ci facciamo una sauna assieme?- propose Zakuro alla sua leader.
La rossa sbatte gli occhi sorpresa, poi annui capendo le intenzioni della amica.
-Certo- quindi si alzò e segui l’amica verso il luogo proposto, non senza prima aver lanciato uno sguardo a Kisshu che rispose con un sorrisetto.
Quando le due furono sparite fu la volta del pasticcere di agire.
-Senti Kisshu- il richiamo gentile fece girare l’alieno -Potresti venirmi a dare una mano? Devo prendere un po’ di roba in magazzino per la cena e da solo non ci riesco-.
-Dov’è il biondino e mio fratello Pei?- Chiese lui non proprio contento
-Stanno discutendo di domani ed io ho preferito lasciarli da soli per preparare la cena.-
Fu la risposta docile del moro.
L’alieno sbuffo, poi si alzò e raggiunse l’uomo.
Intanto nella sauna Ichigo e Zakuro si stavano godendo il calore della stanza.
La più grande delle due guardava in alto pensierosa mentre la più piccola teneva lo sguardo chino.
-Senti Ichigo- fece la mew lupo -sei preoccupata per stasera?-
La schiettezza dell’amica fece sussultare la mew neko -Sì, si nota tanto?- rispose lei
-E’ naturale che sia così, anche perché da quanto tempo non passi una nottata nello stesso letto con il tuo ragazzo? Anni- fece comprensiva Zakuro. -Inoltre so che tu l’hai già fatto e quindi hai paura che questo non faccia piacere a Kisshu.-
Ichigo annui imbarazzata, intanto l’altra continuava -Io non è che mi fidi molto di Kisshu ma negli ultimi tempi lo rivalutato un po’, sembra molto più maturo e poi stasera mi è sembrato anche lui... come dire…-
-Intimidito- fece ridacchiando Ichigo.
Zakuro sorrise -Sì, mi sembra tanto che le sue battute siano tutto fumo e niente arrosto, adesso che ha capito come comportarsi con te lo trovo che sia, giustamente, un po’ contratto.-
La rossa a quel punto lo sguardo verso l’amica -Che devo fare secondo te?-
L’altra sospirò -Se fossi in te cercherei di non correre se non vuoi fare determinate cose non farle ma devi essere chiara fin da subito con lui.
Dovete parlarvi e mettervi d’accordo, poi ho notato che i letti si possono dividere quindi potete dormire in letti separati e non in stanze diverse.-
Ichigo si sentì rincuorata dal discorso della più grande, ringrazio, uscì e andò nella doccia per lavarsi via il sudore.
 
Kisshu stava reggendo la roba che Keiichiro stava prendendo dalla dispensa, lo sguardo serio rivolto verso il cuoco in attesa che lui parlasse.
-Mi sembri un po’ intimidito Kisshu-san- fece il moro mentre controllava alcune scatole.
-In che senso- chiese l’alieno cercando di svicolare la questione.
L’altro sospirò -So cosa provi per Ichigo-chan e so che adesso ti ritrovi in una situazione che fino a poco tempo fa sognavi solo.-
Il verde ci coloro un poco ma cerco di non darlo troppo a vedere -Secondo voi non saprei come comportarmi in certe situazioni?- chiese lui irritato
-Beh- fece accondiscendente Keiichiro -diciamo che i tuoi trascorsi con lei non sono proprio il massimo della positività.-
Kisshu sbuffò -Ero un ragazzino alle prime armi e abbastanza arrabbiato con voi umani, certo che non sapevo come comportarmi!-
Il pasticcere annuì mentre gli passava un’ennesima scatola di cibo -Ammettere questo fa di te un uomo Kisshu-san-
-Ma non mi aiuta di certo con la mia micetta.- rispose l’alieno assottigliando lo sguardo.
-Invece sì, non tutto in una relazione si basa su qualcosa di dolce ma anche sul salato e l’amaro.-
Spiegò il moro -bisogna saper accettare ciò che ci arriva e poi non sempre i dolci o i piatti più buoni  sono quelli facili da fare e subito pronti.
A volte bisogna saper aspettare che la lavorazione sia al punto giusto, che il forno sia alla giusta temperatura…-
Kisshu ridacchiò divertito -Ho capito cosa intendi Akasaka, devo aspettare Ichigo. Ho aspettato cinque anni posso aspettarne altri cinque.-
Keiichiro annuì -Bravo Kisshu-san cerca di non essere il vecchio Kisshu ma nemmeno il Kisshu di adesso, una via di mezzo sarebbe l’ideale-
L’alieno affilò lo sguardo arrabbiato -La fai facile tu-
-Prova a parlarne con lei, apri il tuo cuore e vedrai che non rimarrai deluso.-
Detto ciò i due uscirono dalla dispensa magazzino e andarono in cucina dove trovarono Retasu intenta a tagliare la verdura.
-Ehi pesciolina- salutò la Kisshu appena la vide -Non sapevo che fossi così brava-
L’altra si avvide di lui e sorrise -Ciao Ki-kun si queste è una delle poche attività dove è richiesta una certa abilità dove non faccio danni-
-Mio fratello ne sarà felice allora- disse lui mentre posava il vario scatolame che Keiichiro gli aveva fatto portare lì.
La battuta dell’alieno fece arrossire la ragazza.
-Dai Reta-chan ti sminuisci troppo, in cucina per certi piatti sei molto più brava di me- la incensò Keiichiro.
-Grazie Keiichiro-san- farfuglio lei
-Scusate ora vado- salutò distrattamente Kisshu -devo fare una cosa.- ed uscì dalla cucina quasi scontrandosi con Pei che stava entrando.
-Kisshu dov’è Retasu?- chiese lui
-In cucina con Akasaka- rispose lui
Il viola rispose con un grugnito e al verde parve di vedere un leggero moto di gelosia negli occhi del fratello.
-La mia koneko-chan è tornata dalla sauna?- chiese invece Kisshu
Pei scosse la testa in segno di diniego ed entro in cucina.
Il verde sospirò e si andò a sedere di nuovo sul divano a leggere il suo libro.
Per sua fortuna dovette attendere poco l’uscita delle  due ragazze e quando la vide si alzò in piedi e si avvicinò a lei.
-Dobbiamo parlare- fecero imbarazzati all’unisono
Zakuro annui in modo da farle coraggio -Io vado a cercare Minto, oggi sembra che debba fare da mamma chioccia-
Detto ciò fece un occhiolino ai due e andò al piano superiore.
-Prima tu- invitò Kisshu
-Ok- fece la rossa prese un respiro e poi iniziò a parlare -Senti Kisshu, io stasera voglio dormire con te nello stesso letto ma non voglio, per ora, andare oltre.
Sono ancora un po’… Come dire… contratta dall’idea di andare oltre.-
Dicendo ciò le spuntarono la coda e le orecchie da gatto, cosa che fece ridacchiare l’alieno.
-Sai anche io sono della tua stessa idea, solo che non sapevo bene come dirtelo.- cominciò a rispondere lui.
-Inoltre- continuò -Mi dà fastidio che io non sia il tuo primo uomo anche in quel senso ma è la vita, come tu non sei la mia prima donna in quel senso.
Ma da qui possiamo fare le nostre esperienze e provare.. beh… cose nuove-
Quest’ultima cosa lo disse con una certa malizia e il suo solito sorrisetto.
-Beh- fece lei titubante e muovendo la coda nervosa -cominciamo a dormire assieme poi si vedrà-
Lui annui e poi la baciò.
 
 
Il maggiore degli alieni appena entrato cerco con lo sguardo Retasu e Keiichiro, tirando un sospiro di sollievo mentale quando li vide ben distanziati con uno intento a lavorare ai fornelli mentre l’altra era intenta a preparare i vari ingredienti.
Si fece palesare con un colpo di tosse e i due accorgendosi di lui lo salutarono.
-Finito di discutere voi due?- chiese Keiichiro mentre Retasu rimaneva in silenzio imbarazzata.
Pei annui solamente e tornò ad osservare la verde.
Il moro capì che era di troppo prese una tazza da the, una teiera che aveva dell’acqua calda dentro, delle bustine di the e zucchero ed uscì.
-Lo porto a Ryo, Pei per piacere controlli che non si bruci nulla.-
L’alieno si voltò verso di lui -D’accordo Akasaka-san- e mentalmente lo ringrazio per averli lasciati soli.
A quel punto si avvicinò alla ragazza e le accarezzo gentilmente una guancia.
-Sai- fece lui -non sai quanto vorrei in questo momento darti un bacio-
La verde si blocco a causa del disagio che provava, lei aveva sempre quella timidezza che la attanagliava e solo poche volte si sbloccava.
-Anche io lo sai- fece lei balbettando e tenendo la testa bassa.
-Sembra quasi che tutto sia contro di noi- rispose lui con difficoltà -In questi ultimi tempi tra il mio lavoro, il tuo e la scuola non abbiamo avuto modo di stare un attimo assieme.-
Spiegò con un velo di tristezza.
-Poi quando non ci sono queste cose- continuò lei pulendosi le mani sul grembiule -ci si mette la nostra missione… Come vorrei che non dovessimo combattere ma solo vivere la nostra vita.-
L’alieno notò che la sua ragazza stava quasi per piangere e a questo punto l’abbraccio con forza.
-Non temere Retasu-chan, supereremo anche questa cosa.-
Detto ciò si chinò e la bacò con trasporto e con tutta la passione che poteva trasmettergli.
La mew mew però si staccò dopo poco a malincuore.
-Sarà meglio che tu faccia quello che Akasaka-San ti ha chiesto se no rischiamo di mangiare carbone.-
Pei sbuffò contrariato ma fece come aveva detto la ragazza.
 
Keiichiro intanto aveva portato il the a Ryo che sembrava assorto nei suoi pensieri.
-Ehi Ryo tutto bene?- chiese lui al suo ex tutelato.
Il biondo si girò e guardò l’amico con mestizia -Più o meno Kei- fece lui -Sono preoccupato per la missione, ho paura che sia una trappola.-
Il moro capiva perfettamente le paure dell’altro e gli passo la tazza di the.
-Non possiamo fare altro che vedere gli sviluppi della faccenda ma ricordati che le ragazze e i nostri amici sono molto forti e possono trarsi d’impiccio da qualsiasi problema gli si pone di fronte.-
L’americano guardò pensieroso la tazza ed annuì poco convinto -Speriamo.-
 
Zakuro, dopo essersi messa la giacca e il berretto di lana scese di nuovo in soggiorno dove vide Ichigo e Kisshu seduti vicini a studiare i rispettivi libri.
Sorrise nel vederli di nuovo distessi e quindi uscì sul camminamento.
Ne percorse un breve tratto e finalmente trovò la sua amica, rannicchiata su se stessa che guardava il cielo della sera.
-Cosa ci fai qui fuori al freddo?- Chiese la mew lupo
Minto si voltò verso di lei con gli occhi rossi che fecero intuire alla ragazza più grande che aveva appena smesso di piangere.
-Zaku-sama- fece la mew bird -se desiderassi che la mia nonnina tornasse indietro sarebbe una cosa brutta?-
Lei scosse la testa e andò ad abbracciarla -No, Minto-chan è normale-
-Sai in questi giorni mi sarebbe piaciuto chiedere a Marco-san sarebbe possibile tornare indietro a salvare la mia nonnina- spiegò lei -Ma poi mi hanno riferito gli esiti dell’autopsia.-
La viola guardò interrogativamente l’amica -quali sono stati gli esiti?-
Minto a quel punto esplose di nuovo in un pianto sommesso e si strinse al seno dell’altra -La mia nonnina se non fosse morta a causa dell’infarto provocato dall’attacco di quei bastardi sarebbe morta a breve a causa di un dannatissimo tumore ormai completamente inoperabile e silente.-
La mew lupo massaggio la schiena dell’altra cercando di rincuorarla -Ho paura che Marco-san poco avrebbe potuto fare, ho come l’impressione che non sappia nemmeno lui bene come andrà il futuro o almeno sappia come non deve andare.-
Minto tra un singulto e l’altro annuì -Per questo non voglio chiedere, ho paura della risposta.-
La viola osservò un attimo il cielo -Sai nemmeno io, in questo momento, non so cosa consigliarti ma di una cosa sono sicura.
Dobbiamo impedire che altre persone perdano la vita a causa di quei due e dobbiamo impedire il ritorno dei generali… Sei d’accordo?- fece risoluta lei
la moretta si asciuga la ennesime lacrime della serata e fece di sì con la testa.
-Ora vai a sciacquarti la faccia che fra poco ci tocca fare un briefing per domani.- le consigliò la più
-Ok- detto ciò le due si alzarono e rientrarono in casa.
 
Marco si stava dirigendo verso la doccia  per togliersi l’intontimento del risveglio.
Aprì il getto dell’acqua calda e  lo regolo in modo da non rimanere ustionato.
-Con chi andrai?- chiese la voce di Asia nella sua testa.
-Tirerò a sorte- fece lui sbuffando mentalmente
-non la trovo un’ottima soluzione- lo riprese la voce.
-Lo so- ribatte -ma sappiamo che non è un'unica fonte di energia che produce questi scompensi.-
-Quindi bisogna dividere le forze?- chiese scettica la voce -Sono molto forti i nostri obbiettivi ma potrebbero non farcela stavolta.-
-Lo so- ammise la spia -ma dobbiamo correre dei rischi.-
A quel punto chiuse il getto, si asciugo e tornò in camera dove si rivestì.
Scese quindi in soggiorno dove trovò quasi tutti attorno allo schermo della Tv e fece un cenno di approvazione.
-Mancano solo Purin e Taruto.- constato lui
Minto guardò in alto irritata -Vado a svegliare i due dormiglioni-
 
 
La mew bird salì le scale con un certo nervosismo, i due piccoletti stavano facendo tardi e questo le dava fastidio.
Si avvicinò alla porta e cominciò a bussare con forza. -Ehi voi due sveglia! Stiamo aspettando solo voi-
All’interno Purin si morse un labbro per non far capire alla compagna cosa stava facendo con Taruto che si era bloccato, al sentire il bussare alla porta, durante l’ennesima spinta.
-Sì, arriviamo subito- Grido la biondina balbettando.
L’alieno sospirò e si appoggiò su seni di lei -Potrei abituarmi a questi cuscini- Fece lui sorridendo malizioso.
-Lo spero- rispose Purin con lo stesso sorriso -Mi hai fatto passare le più belle due ore della mia vita-
Taruto si fece serio -Però all’inizio ti ho fatto del male- e guardo il lenzuolo bianco macchiato di sangue.
La mew scimmia scosse la testa -Sciocco Taru-Taru non lo sai che le ragazze, la prima volta che lo fanno, perdono sangue?-
Il castano sbuffò -Speravo che ci fosse un altro metodo per vedere se era la prima volta.-
Lei a quel punto lo baciò -All’inizio faceva male ma poi , per tutti kami. è stato incredibile-
Taruto ridacchio -Anche per me- riprese le labbra della sua fidanzata -ma sarà meglio andare se non quell’uccellaccio viene su e sfonda la porta… E non voglio che ci trovi così.-
Detto ciò si alzò e fece sparire le prove di ciò che avevano fatto e, con uno schiocco delle dita, fece riapparire i vestiti di Purin.
Lei, dopo che si era andata a dare una rinfrescata, si rimise la biancheria e poi abbraccio da dietro Taruto.
-Potremmo sempre riprendere da dove ci hanno interrotto dopo cena.- fece lei con una voce da finta innocente.
-Non mi tentare scimmietta- fu la risposta di lui con voce roca.
A quel punto si giro e le bacio la fronte. -Dobbiamo pensare che domani sarà una giornata lunga-
Lei sbuffò ma si accoccolo al petto di lui -Lo so, peccato però.-
-Già scimmietta un vero peccato.- fece lui sorridendo -Ma almeno avrò il piacere di dormire vicino a questi bei cuscini stasera e domani-
Ed io -rispose lei -vicino a tanto ben di kami- intanto disegnava dei cerchietti sul su petto.
Quando furono pronti scesero nel salone dove tutti gli attendevano.
Nessuno disse niente anche se lo sguardo malizioso di Kisshu sembrava dire che lui aveva capito tutto.
-Bene- fece Marco quando i due si misero vicini a Retasu e Pei. -Come avete visto qui in questa zona c’è stata una anomala variazione del tempo atmosferico.
Dovuta probabilmente all’intervento dei nostri carissimi amici Eye e Ringu-
Tutti annuirono guardando lo schermo della Tv su cui appariva una cartina della zona con al centro di essa la casa.
-Questa è la zona dove concentreremo le nostre ricerche- spiegò Ryo -A quanto sembra ciò che provoca il cambiamento e diviso in quattro sorgenti ben distinte che ruotano attorno a questa zona ben delimitata.-
Il biondo indicò quindi quattro quadranti che avevano al centro la casa.
-Abbiamo pensato- prosegui Keiichiro -di dividerci in quattro gruppetti per battere al meglio le quattro zone.
Ci terremo in contato con dei radiotrasmettitori che Marco ci ha fornito e la localizzazione sarà fornita dalle spille delle ragazze.-
-Sfortunatamente- puntualizzo Pei -Due ragazze dovranno fare coppia da sole ma se ci saranno problemi possiamo sempre spostarci tele trasportandoci per venire a darvi una mano.-
-Beh se devo fare coppia con qualcuno io voglio stare con Taru-Taru- gridò contenta Purin mentre l’altro arrossì.
Minto scosse la testa -Beh mia cara scimmietta penso che le coppie siano tutte decise: tu e il nanetto, Ichigo e l’hentai, Retasu e il ghiacciolo, io e Zakuro.-
A sentire com’erano stati soprannominati Kisshu sbuffò irritato mentre Pei lanciò un’occhiata torva così come  Taruto che nanetto non era più.
Gli altri ridacchiarono all’uscita della ragazza.
-Allora- riprese Marco -Io direi che il quadrante Nord-ovest possa essere assegnato a Minto e Zakuro.
Per voi va bene?-
Le due ragazze si guardarono poi fecero un segno di approvazione
-Quello di Nord-Est a Taruto e Purin- un nuovo cenno di intesa fu fatto dai due interpellati
-Sud-Ovest a Ichigo e Kisshu-
-Per me va bene- fece Ichigo che guardò il verde -Anche per me- che ghigno in assenso
-Sud-Est a Pei e Retasu, state attenti voi due- puntualizzo Marco -In quella zona c’è un canyon con al fondo un fiume… Non vorrei dovervi ripescare.-
-Contaci- Fece serio l’alieno -Se vuoi venire con noi per controllarci.-
La spia osservò l’alieno poi sorrise -Ok- Il viola guardò lo male ma non rispose.
Kisshu e Taruto si misero a ridere -Hai bisogno della tata fratellone- chiesero all’unisono i due guadagnandosi un sguardo di fuoco dall’interpellato.
-Bene- fece Ryo -credo che sia tutto. Ora vediamo di mettere qualcosa sotto i denti e poi cerchiamo di riposarci un po’ visto che domani dobbiamo svegliarci presto.-
-Presto?!- Gridò Ichigo indignata -io voglio dormire!-
-Sei certa che tu voglia solo dormire- fece Minto guardandolo di tralice.
-Sì, Minto voglio solo dormire te invece?- rispose lei imbarazzata.
-Io dormo la notte- ribatte, altrettanto imbarazzata la mew bird.
-Basta voi due state dando spettacolo.- le riprese Zakuro notando che avevano fatto sorridere un po’ tutti.
-Comunque- spiego Keiichiro -prima iniziamo e prima finiamo.-
-Ok ok- fece risentita la rossa.
 
La cena preparata da Keiichiro e Retasu fu molto apprezzata e durante la stessa ci furono vari battibecchi tra Minto e Ichigo, sul fatto che la seconda era una mangiona e che sembrava non avere molte buone maniere; tra, di nuovo, Minto e Kisshu, perché il secondo sembrava fare comunella con la mew neko per mancanza di buone maniere.
Questi piccole scaramucce allietavano la serata che trascorreva tranquilla fino a che Retasu non pose una domanda a Marco.
-Scusa Marco-San- chiese con gentilezza la verde -puoi togliermi una curiosità?-
La spia posò le bacchette e annui -Chiedi pure Reta-chan-
La ragazza deglutì -Vorrei sapere se puoi modificare tutti gli avvenimenti della storia, visto che puoi viaggiare nel tempo.-
La domanda fece calare il silenzio nella stanza e tutti gli occhi furono calamitati sulla figura del castano.
A quel punto si pulì la bocca con il tovagliolo e guardò con serietà tutti i presenti.
-So che questa domanda vi frullava in testa da molto tempo e per una ragione o per un’altra non me l’avete mai posta.-
Alzo il capo per osservare un attimo il soffitto, prese un profondo respiro e poi torno a guardare tutti i presenti.
-Il problema sta nel tempo stesso, ci sono delle cose che non si possono modificare perché tanto accadrebbero comunque perché così devono andare, so cosa state pesando ma posso dirvi che la mia organizzazione ha provato a modificare determinati avvenimenti ma essi sono comunque successi, come la fondazione dell’unità 731* oppure la morte di Yitzhak Rabin per mano di un estremista.
Mentre altri fatti si possono anzi si devono modificare perché ne va della storia stessa.
Voi che siete qui presenti siete uno di quei fatti che devono essere salvati.
Non si sa cosa vi capiterà perché il futuro è oscurato ma si sa che se vi capiterà qualcosa il futuro di questa terra e probabilmente di Gea non sarà rose e fiori.-
Detto ciò Marco prese il bicchiere e bevve un grosso sorso d’acqua.
-Quindi tu non sei qui per dire sì o no all’inizio dei rapporti ufficiali tra noi e la terra?- Chiese Pei con voce fredda e scrutando la spia con rabbia.
-No, io sono qui anche per quello.- spiego Marco affilando lo sguardo -anzi quella all’inizio era la mia missione principale.-
Tutti osservavano Marco con varie emozioni che il castano poteva leggere bene nei loro occhi.
Si andava dal disagio, alla rabbia, alla diffidenza alla…tristezza.
La spia si stupì ma non lo diede a vedere ma quel tipo di emozione non se l’aspettava, di solito sono tutti negativi il massimo della positività era sorpresa, come logico aspettarsi da una notizia del genere ma tristezza mai gli era capitato di leggerlo negli occhi di una persona.
Ma fece quasi subito l’associazione tra chi aveva quella espressione, Minto, e il perché, la morte della sua governante-nonna.
Ichigo a quel punto guardò Pei, Keiichiro e Ryo -Voi ne sapevate qualcosa?- Chiese con una certa irritazione.
-In parte- fece l’americano cercando di trattenere la sua rabbia -sapevamo delle sue missioni passate ma che questa si fosse trasformata non lo sapevamo ma ne avevo il sospetto.-
-Perché non avete detto nulla?- Incalzò Kisshu
Il biondo sbuffò, lanciò uno sguardò furibondo verso Marco e poi tornò a guardare l’alieno.
-Con soli sospetti non potevamo fare nulla e poi abbiamo a che fare con una agenzia di spionaggio.-
Marco sospirò a disagio -Scusate se non ve lo detto prima ma non pensavo che certe cose prendessero una piega così brutta.-
Detto ciò ci alzò -Ci vediamo domani mattina alle sei, così che possiamo cominciare a fare le nostre ricerche per le sette, rientrare per mezzogiorno e riprenderle per l’una e mezza fino alle diciotto.-
Quindi si congedò
 
Quella sera in tutte le stanze non c’era molta voglia di parlare.
Kisshu non fece battute verso il pigiama di Ichigo, anche se voleva farli e in qualche modo fare qualcosa con lei ma, infilatosi nel letto con lei, si limitò a fissare il tetto della stanza.
Nemmeno la mew neko aveva la capacità mentale di essere imbarazzata perché Kisshu dormisse a fianco a lei con i soli boxer ne aveva la voglia di farglielo notare.
-Sei sveglia koneko-chan- chiese ad un certo punto il verde
-Sì- rispose l’altra -sono solo nervosa per la questione-
L’altro ridacchio -Anch’io sono irritato ma non tanto perché Marco non possa cambiare determinati fatti della storia ma perché non l’abbia detto prima.-
Detto ciò si giro verso di lei, piego un braccio e appoggio sopra la mano la testa, in modo da osservala meglio.
-Per me è la stessa cosa e penso che sia così per tutti.- rispose lei
-Sai odio i misteri, già con profondo blu sono rimasto scottato e non voglio che capiti più.- detto ciò si chino sulle labbra di lei e le rapì un bacio, poi un altro e poi un altro ancora.
A malincuore però Ichigo lo allontanò -Dobbiamo pensare a domani.- fece lei
Kisshu sbuffò -Maledetta missione e maledetti ribelli del cavolo.- e si rimise supino.
La rossa lo guardò triste -Posso dormire sulla tua spalla- chiese lei titubante.
Il verde sorrise malizioso e  poi gli fece un gesto con la testa, lei non se lo fece ripetere due volte, poggio la testa sulla sua spalla e si fece avvolgere dal suo abbraccio.
Così si addormentarono
 
Nella stanza di Purin e Taruto non si ebbe il tempo di parlare e, anche a causa dell’attività pomeridiana, i due si addormentarono subito.
 
Retasu sapeva che fare si sentiva tremendamente a disagio e non tanto perché avrebbe dormito con Pei bensì perché aveva paura che lui fosse irritato con lei per la questione Marco.
Se non avesse fatto quella domanda.
-Retasu calmati non ti mangio mica- la voce seria di Pei si fece sentire dal bagno.
-Ma se non avessi fatto quella domanda…- rispose lei pigolando
-L’avrebbe fatta qualcun altro prima o poi- ribatte l’alieno uscendo dalla stanza con addosso un pigiama
La mew verde batté gli occhi nel vederlo in quella mise -Pensavo che… insomma…-
Pei la guardò di tralice -Non sono Kisshu, lui dorme solo con le mutande e al mattino non è proprio uno spettacolo edificante.-
-Povera Ichigo- ridacchio Retasu -La immagino paonazza e con la coda e le orecchie da gatto.-
-A mio fratello farebbe piacere… è proprio un pervertito- detto ciò Pei si sedette vicino alla ragazza e l’abbraccio
-Domani lo terremo d’occhio se la nostra spia fa qualcosa di strano lo prendiamo in consegna, ok?-
Propose il viola
-D’accordo Pei-chan.- sorrise lei dando un leggero bacio al suo amato.
Si stesero e si addormentarono.
 
La stessa aria tesa si respirava nella stanza di Zakuro e Ryo.
-Quel tipo non mi è mai completamente piaciuto- fece Ryo irritato stendendosi nel letto accanto alla sua ragazza.
-E’ una spia casa vuoi? Che ci dica tutto alla prima occhiata?- fece Zakuro senza nascondere la sua rabbia.
-Lo stai difendendo?- Chiese scuro il biondo
-No- ribatte guardandolo male la viola. -Sto solo dicendo che è nella natura del suo lavoro non dare troppe informazioni al riguardo.-
L’americano sbuffò -Questa cosa non ci aiuta di certo- disse lui voltandosi verso di lei.
-Cosa vuoi fargli?- Chiese sentendosi osservata -cavargli le informazioni con una tenaglia?-
-Non sarebbe male come idea- rise Ryo, risata che fece distendere i nervi anche a Zakurto che sorrise lievemente.
-Lo terremo sottocchio. Se lui ci osserva nessuno ci vieta di fare altrettanto.- propose lui
-Già ma ora tu vieni qua e mi coccoli mio caro scienziato- ordinò la viola con un sorriso malizioso.
-Ma domani non hai una esplorazione da fare?- chiese con voce roca lui.
-Sono un lupo e mi basta poco per riprendermi ma per stasera mi basta che tu mi tenga forte e mi riempia di baci.- ribatté la viola osservandolo provocante.
Ryo sorrise e fece come ordinato dalla sua fidanzata.
 
Keiichiro osservo Minto che si stava pettinando i capelli in bagno.
Era pensieroso e aveva capito che la sua ragazza aveva qualche cosa che non andava.
Probabilmente era  la sua nonnina-governante ma fino a quella sera aveva lasciato correre, aveva pensato che sarebbe stata lei a farsi avanti.
Ma quella sera aveva deciso che Maometto va alla montagna.
Quando la vide stendersi nelle letto l’abbraccio per far sentire il suo calore.
-C’è qualcosa che non va?- chiese gentilmente lui -è per via della tua nonnina?-
Lei annui bloccando un singhiozzo -Ne ho già parlato con Zakuro-Sama- rispose lei -e stasera ho avuto la conferma delle mie paure più profonde.-
Il moro abbasso il capo triste -Mi spiace Minto-Chan, se posso fare qualcosa…-
-Amami- chiese lei divincolandosi dall’abbraccio e girandosi verso di lui -Amami come non hai mai fatto-
Keiichiro la guardo serio -Sei sicura?-
Lei annui -è un giorno sicuro ma solo una volta anche se vorrei di più.-
Così dicendo si lascio cullare dalla dolce mano di lui che aveva preso a stimolarla.
 
* L’unità 731 è stata una unità delle forze armate giapponesi, operante in Cina durante la seconda guerra mondiale, responsabile di efferati crimini di guerra.
 
Nuovo capitolo a distanza di poco dall’altro che pensavo di farne uno unico ma c’era tanta carne al fuoco e le idee mi venivano fuori a spron battuto che ho deciso di spezzare anche questo.
Il prossimo sarà un po’ più movimentato e ci sarà un qualcosa che non vi sto a dire
   
 
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