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Autore: Ciel    18/01/2018    0 recensioni
Erased Bonds è una fan fic interattiva in cui scoprirete Caelum, un assistente di Ansem il Saggio durante gli ultimi giorni di Radiant Garden.
La fic risale al 2012, in occasione del decimo anniversario della serie, scritta per il forum The Sora's Dream Reloaded (ora trasferitosi sul sito Sora's Dream). Quella che state per leggere è una versione riveduta e corretta, con qualche scena o dettaglio in più.
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ansem, Kairi, Nuovo personaggio, Xehanort, Xigbar
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: KH Birth by Sleep, Kingdom Hearts
Capitoli:
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Nella lettura vi sarete sicuramente imbattuti in alcuni Secret files, posti fra capitoli in maniera casuale (seguendo la tradizione dei Diari di Ansem nei videogiochi). Qui pubblicherò tutti e sette i files nell'ordine cronologico, così da poterli leggere e comprendere pienamente tutti i piccoli momenti che questi mini-capitoli coprono. Detto questo, il mio consiglio è di leggere tutti gli altri capitoli che non avete scelto al primo tentativo per comprendere alcuni passaggi o piccole spiegazioni che altrimenti potreste aver perso nella lettura.
Spero che abbiate apprezato questa piccola fic interattiva.


Secret file 1
 
Xehanort alzò per un secondo la testa dai libri per massaggiarsi un po' le tempie. Erano parecchi giorni che non dormiva, assorto nei suoi studi; la scrivania era colma di testi da analizzare, ma per quanto si sforzasse c'era una cosa che non riusciva a capire.
Qualcosa di cui probabilmente non avrebbe trovato risposta in nessuno di quei trattati: il suo interesse per il cuore. Più studiava e contribuiva alle ricerche dei suoi colleghi, più aveva la convinzione che nulla di quanto imparato finora non la sapesse già... più che imparare tutte quelle nozioni, gli sembrava di ricordarle.
E più pensava tutto questo e se ne convinceva, non poteva fare a meno di studiare.
Si girò e nell'angolo opposto della stanza si trovava un'armatura blu. E un'enorme chiave. Quella 'ferraglia' era l'unica cosa che Ansem aveva trovato assieme a lui, e ogni volta che le guardava Xehanort cominciava a soffrire una tremenda emicrania.
A dir la verità, l'emicrania non era l'unica conseguenza: ogni volta, gli veniva alla mente una parola: 'amica'. Ma non era mai riuscito a ricordare di chi fossero e perché si trovassero lì con lui quel giorno...
Ormai esausto, Xehanort cercò di dimenticare tutto e si distese sul letto. Il giorno dopo Ansem avrebbe eseguito un esperimento psicologico e si era offerto come volontario. Chissà, magari avrebbe trovato qualche risposta alla sua amnesia...
Mentre si sfilava gli stivali, l'apprendista notò un foglio sotto la scrivania, probabilmente caduto dai vari tomi che il Saggio gli aveva prestato.
La calligrafia era proprio quella di Ansem. Cominciò a leggere. Sembrava un trattato, oppure un diario, ma solo la prima pagina.
 
Ho assimilato un'enorme conoscenza per lungo, lunghissimo tempo. Nessuno può negare che sia grazie ad essa se in questo mondo, tutt'oggi, regna la pace.
Il popolo è felice e mi rispetta. Tutti mi chiamano “Il sapiente”, ma anche per me esiste un oscuro mistero che non sono ancora in grado di decifrare.
In fondo al cuore dell'uomo, anche nel cuore della più innocente creatura, si cela l'Oscurità. Ne è sufficiente un frammento...
Troppe volte l'ho potuto vedere con i miei occhi... Basta un motivo qualsiasi perché il frammento si espanda ed il cuore dell'uomo venga avvolto dalle tenebre. L'Oscurità del cuore...

Da dove trae origine...
Quale fine la manovra...
Sento il dovere di regnare su questo mondo e perciò devo scoprirlo... prima che la pace venga devastata dagli esseri dominati dalle tenebre.



Secret file 2
 
“Heartless”.
Il piccolo essere nero dagli occhi gialli si guardava intorno come se fosse disorientato. Muoveva un po' le antenne, a volte per restare in equilibrio doveva poggiarsi anche sulle mani, tanto la testa era troppo grossa rispetto al resto del corpo.
“Heartless” disse ancora Xehanort, ma la creatura sembrava non reagire più ai suoi richiami. Lo scienziato sospirò. Tutti uguali: come le cavie precedenti, anche quest'ultima era più interessata all'ambiente che lo circondava.
Prese in mano una penna e cominciò a buttare su carta le ultime riflessioni. Da quando aveva trovato per caso il diario di Ansem qualche settimana prima, anche lui aveva cominciato a tenerne uno suo. Era già la terza pagina che scriveva di suo pugno.
Tuttavia il Saggio non sapeva nulla di quel diario, tanto meno di quegli esperimenti che stava conducendo. Se avesse saputo la verità, avrebbe fatto in modo di distruggere tutti quegli studi...
La sua mano scorreva veloce e le parole comparivano sul foglio l'una dietro l'altra. Quando ebbe finito rilesse tutto, dopodiché lanciò un'altra occhiata all'Heartless. Sospirò di nuovo e aggiunse le ultime tre righe.
 
Non possiedono emozioni, però sono creature intelligenti.
Purtroppo, non so come comunicare con loro. Ma ora che ci penso... l'Oscurità del cuore che ho perseguito per tanto tempo... è davvero questa?

 
Da quando si era sottoposto all'esperimento psicologico di Ansem, dei ricordi gli erano balzati in mente. 'Tornati' non era il termine più adeguato, visto che erano le memorie di due differenti persone, un anziano e un giovane che apparentemente avevano ben poco in comune: un'arma chiamata Keyblade. Il primo era un maestro detentore, mentre il secondo un allievo che studiava assieme ai suoi compagni per diventare maestro. L'unico ricordo che aveva di loro due insieme era un dialogo che l'anziano maestro teneva al giovane, dicendogli che l'oscurità può essere controllata.
Xehanort avrebbe voluto sapere come. Ma dopo quel frammento di ricordo, più nulla, e fu così che realizzò di trovarsi in una fase di stallo. Sentiva che i suoi esperimenti potevano aiutarlo a ricordare ogni cosa, a capire perché avesse i ricordi di quei due individui... mancava così poco per risolvere ogni enigma, ma aveva ancora bisogno di quel qualcosa che gli avrebbe fornito tutte le risposte... un elemento chiave.
Xehanort si girò verso l'Heartless. La creatura era scesa dal tavolo dove si trovava e si diresse verso la porta. La trovò chiusa, ma non si fece troppi problemi: in pochi secondi il suo corpo si appiattì sul pavimento come un'ombra e strisciò al di sotto dell'uscita.
Lo scienziato si alzò in piedi di scatto e uscì dal suo ufficio, inseguì l'Heartless per i corridoi fino a raggiungere il laboratorio sotterraneo dove aveva iniziato i suoi esperimenti.
“Fermati!” ordinò Xehanort. “Hai idea di cosa sarebbe successo se Ansem ti avesse visto?”
Ma la creatura sembrava interessata ad altro. L'uomo alzò lo sguardo e la notò solo in quel momento: una porta. Priva di maniglia, solo un'enorme serratura incastonata... apparentemente chiusa.
Lo scienziato si avvicinò ad essa, stupefatto, e la toccò delicatamente. Un formicolio risalì su per il braccio e nella mano comparve un fascio di luce, da dove si materializzò un'enorme chiave nera.
Dall'estremità del Keyblade si scagionò un raggio che andò a fondo nella serratura, aprendola. La porta si aprì, mostrandolo: ciò che il suo maestro tanto agognava. Il cuore del mondo.
Xehanort tornò per un attimo ad osservare la strana arma comparsa dal nulla, poi al cuore. In quell'istante un brusco terremoto gli fece perdere l'equilibrio e cadde. Giù, oltre la porta, in quella profonda voragine dove l'unica illuminazione era il cuore del mondo.
 
Si risvegliò disteso per terra, nel laboratorio, come se non fosse mai successo nulla.
Si rimise in piedi, massaggiandosi la testa. Era certo di essere precipitato oltre quella porta, e poi... era finito in quello che sembrava un santuario immerso nel buio. Lì aveva sentito due voce distinte, entrambe che gli dicevano di ricordare chi veramente fosse.
Xehanort si girò e la porta misteriosa era scomparsa. Che fosse solo un sogno?
Eppure era certo del contrario, sembrava tutto così reale. A conferma di tutto, ora altri ricordi riempivano la sua mente, sempre di quei due guerrieri del Keyblade. Stavolta però giungevano ad un nuovo punto di incontro: quello più vecchio, dopo aver lottato con l'altro, si era estratto il cuore indirizzandolo verso il ragazzo, che per proteggersi richiamò una strana armatura. Ora era conscio di tutto il piano che il maestro aveva ordito ai danni del giovane, che voleva solo difendere i suoi amici... ma ancora non capiva quale fosse il suo legame con quei due.
Il vecchio si era estratto il cuore. Era possibile una cosa del genere? Aveva usato il Keyblade... Xehanort tese il braccio e nella sua mano ricomparve l'enorme chiave nera.
Lo studioso la fece sparire e uscì dal laboratorio, massaggiandosi la fronte. Era sempre più confuso... ma ancora più convinto che mancava sempre meno per giungere alla soluzione.
Mentre il giovane apprendista faceva ritorno nei suoi alloggi, la città era presa dall'emozione e dalla curiosità che di quella pioggia di meteore che quella notte aveva illuminato il cielo sopra Radiant Garden.


Secret file 3
 
È stato un lungo cammino, Topolino, ma alla fine hai dimostrato di essere degno del titolo di Maestro del Keyblade”.
Yen Sid osservò il piccolo Re esultare assieme ai suoi compagni, Paperino e Pippo, che lo avevano sempre sostenuto.
“Grazie, ragazzi!” esordì Topolino con un largo sorriso. Si girò verso lo stregone e disse: “Grazie anche a lei, maestro”.
L'uomo si alzò dalla sedia di legno e si diresse verso una finestra della sua torre, dalla bizzarra forma di una mezzaluna. Osservando il cielo stellato, disse: “Non dobbiamo permetterci distrazioni, tuttavia. Luce e oscurità non sono ancora tornate in equilibrio. Non vorrei assegnarti una missione così presto, subito dopo il tuo esame, ma non vorrei nemmeno vanificare i tuoi sforzi”. Yen Sid si girò verso il suo piccolo allievo. “I tuoi e quelli di nessun altro”.
Topolino scattò subito sull'attenti. “La ascolto, maestro”.
Lo stregone tornò al suo posto e porse al Re un frammento di stella. “Usalo per dirigerti a Radiant Garden, sento una grande oscurità riposare in quel mondo. Lì dovrai incontrare Ansem il Saggio. Egli è uno studioso del cuore, dovrai scoprire se le sue ricerche possano aver in qualche modo coinvolto il cuore del mondo”:
“Certo” rispose Topolino. Poi con aria preoccupata chiese: “Ma è sicuro che riuscirò a controllare il frammento di stella, stavolta?”
“Senza dubbio. Non sei più un piccolo apprendista, adesso...” Yen Sid cominciò a lisciare la sua lunga barba grigia con la mano. Sul suo viso si allargò un sorriso rincuorante. “Possa il tuo cuore essere la tua chiave guida”.


Secret file 4
 
Era passato parecchio tempo da quando quel Re impiccione aveva fatto visita ad Ansem, persuadendolo di controllare gli studi di Xehanort. Da allora il suo laboratorio era stato sigillato, ma nonostante tutto il ragazzo era riuscito a portare avanti i suoi studi. Sempre all'insaputa del suo maestro, ovviamente.
Inoltre era stato assunto un altro apprendista. Strano a dirsi, ma quel novizio era riuscito con poche parole a fargli tornare la memoria, completamente.
In un certo senso, aveva un debito con lui, ma a Xehanort questo interessava ben poco. Ciò che veramente importava era la sua identità, quella vera: lui era Xehanort, il maestro del Keyblade. Nel suo cuore, di Terra non rimaneva che qualche distante barlume di luce. Ora doveva pensare alla sua nuova identità, quella che avrebbe dovuto rubare per far sì che il suo piano, il suo intero piano, non andasse perso dopo un aver sprecato un anno in quel posto.
L'uomo stava scrivendo al computer del suo laboratorio. Gli occhi gialli seguivano scrupolosamente le lettere comparire una dopo l'altra.
Una volta completato il documento salvò. Stava per rileggere quando la porta venne aperta da Even. Con lui c'era Ienzo, tenuto per mano.
“Braig ha detto che volevi vederci” disse lo scienziato.
“Sì” rispose l'altro con tono distaccato. “Devo farvi vedere una cosa. Aspettami nel laboratorio di Ansem, vi raggiungo subito”.
I due uscirono e Xehanort, rimasto nuovamente da solo, rilesse quanto aveva scritto.
 
Oh, figli delle tenebre senza cuore, nati da esso e da esso rinnegati!
Divorate tutti i mondi e create il Regno Infinito! Raccogliete tutti i cuori per un solo enorme cuore! Tutti i cuori in uno solo. Un solo cuore per tutto.
Il cuore del nuovo regno, Kingdom Hearts!
La quintessenza del cuore, dimora delle tenebre.
O progenie delle tenebre, tornate verso l'eterna Oscurità! Le tenebre del cuore vi indicheranno la via. Sette cuori puri, una serratura, una chiave. La porta dell'Oscurità unita da due chiavi. La porta per l'Oscurità che annienterà la Luce.
Solo le tenebre passeranno ed esse all'Oscurità torneranno.
Oh, figli delle tenebre senza cuore, nati da esso e da esso rinnegati! L'ora è vicina! Divorate ogni cuore senza pietà!

 
L'uomo salvò una seconda volta per scrupolo e spense il computer.
Uscendo dalla stanza, Xehanort evocò il suo Keyblade. Quando ancora non aveva recuperato tutta la memoria, non riusciva a capire come fosse possibile estrarre con quello il cuore della gente. Ora invece, gli sembrava così naturale...


Secret file 5
 
“Capitan Pietro a rapporto, signora!”
L’enorme gatto balzò fuori dal corridoio oscuro, anticipato unicamente dal sorriso compiacente e dalla tracotanza nei suoi movimenti.
La strega Malefica lo degnò del suo sguardo solo dopo un sospiro rassegnato. “Quante volte debbo ripeterti, Pietro, di non chiamarti più capitano?”
“Oh, sono spiacente, ma è l’abitudine. È più forte di me!”
“Lasciamo perdere…” commentò la donna voltandosi nuovamente. I due si trovavano sopra i tetti dell’acquedotto. Era il primo pomeriggio e il sole illuminava ogni vicolo e muro della città. Da lì, Malefica poteva scrutarne ogni angolo senza sforzi. “Ora, dimmi della tua missione”.
“Ne ho trovati due particolarmente interessanti”, rispose Pietro con la voce colma di soddisfazione. “Uno si chiama Ade, l’altra è una strega del mare di nome Ursula. Entrambi con un’ottima inflessione verso l’oscurità”.
“Non male, mio caro Pietro. Tuttavia, dovrai aggiungere un’altra ricerca, da svolgere in contemporanea”.
“Farò qualsiasi cosa, signora!” ribatté l’altro scattando sull’attenti.
“Un amico, non troppo tempo fa, mi parlò di sette ragazze speciali. Sette creature dal cuore così candido da poter essere definite… principesse del cuore. Quando i tempi saranno maturi, e manca poco, dovrai rintracciarle e portarle a me. Tutto chiaro?”
“Cristallino! Ma… come faccio a trovarle?”
“Ogni cosa a suo tempo, come ho detto. Ma prima ancora, c’è un incarico più… sofisticato”. La donna si voltò completamente verso il sottoposto sfoggiando un ghigno soddisfatto. Alzò in aria il bastone che teneva in mano e la sfera verde sulla cima s’illuminò. Fra i due comparvero due piccoli, inquietanti mostri neri dagli occhi gialli.
Pietro arretrò di qualche passo, spaventato da quegli esseri mai visti, al contrario di Malefica che sembrava a suo agio. Ella proseguì: “Ti presento gli Heartless. L’oscurità che cammina. Un dono di quel mio amico. Ora, Pietro, è giunto il momento di imparare a imbrigliare il potere oscuro… e da questa notte, questo mondo, sarà nostro!”


Secret file 6
 
Caelum si trovava nel suo alloggio, disteso sul letto. Leggeva un libro nella speranza di rilassarsi, ma ogni volta che raggiungeva la fine di una frase i suoi pensieri tornavano da soli a Xehanort. Stanco, sbuffò pesantemente, chiuse il volume e lo poggiò sul comodino alla sua sinistra e si coricò, nella speranza di addormentarsi velocemente. Dopo pochi minuti però un brivido in tutto il corpo lo fece trasalire. Si mise seduto e poggiò una mano sul petto, come se fosse stato proprio il suo cuore che stava cercando di avvertirlo di qualcosa...
 
Qualcosa, in effetti, stava accadendo. Se il cuore di Caelum batteva forte, quello del mondo dove si trovava palpitava senza freno. Una disperata richiesta d'aiuto, che a ben poco servì per contrastare la minaccia in arrivo dal Regno dell'Oscurità. Un portale si aprì nel cielo nero e vuoto di quel posto, permettendo ad un potente flusso di tenebre di uscire per espandersi in tutti i mondi, corrompendoli. Radiant Garden non fu risparmiata: l'Oscurità ne avvolse il cuore, lo strangolò nella sua morsa spietata e lo fece suo. Di quel mondo fiorente e rigoglioso, rimase solo un'oscura fortezza.
Una giovane donna, una Maestra del Keyblade da tempo imprigionata nel Regno dell'Oscurità, non poté che assistere impotente all'avvento dell’apocalisse. Il portafortuna che finora l'aveva guidata, illuminato dalla luce dei suoi amici, si spense fra le sue dita. Aqua strinse il pugno attorno ad esso e si chiese cosa stesse succedendo, ignara di essere ancora all'inizio.


Secret file 7
 
Quella notte, una pioggia di stelle cadenti aveva ricoperto il cielo di ogni mondo.
La mattina successiva il sole tornò ad illuminare ognuno di essi, dando inizio ad un'altra giornata come tante... ma per un piccolo arcipelago accadeva qualcosa di nuovo. Una bambina dai capelli rossi era comparsa dal nulla, sopita sulla sabbia. Non ricordava nulla, nemmeno di aver visto comete che l'avevano portata lì.
Il rumore delle onde che si infrangeva sulla spiaggia la svegliò delicatamente.
“Tu... chi sei?”, sentì. Essa aprì gli occhi e vide la sagoma appannata di un bambino dai lunghi capelli a punta. Ci volle un po' affinché gli occhi riuscissero ad abituarsi alla luce di quel sole sconosciuto. Poi il bimbo chiese ancora, la voce colma di curiosità: “Da dove vieni?”
  
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