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Autore: Alady    19/01/2018    1 recensioni
- Ma guarda, guarda… Light Yagami e Hideki Ryuga… le nostre nuove celebrità…
I due si voltarono subito verso la ragazza che si era appena avvicinata al loro tavolo, una giovane donna dal lineamenti occidentali, gli occhi azzurri e i capelli castani, corti e spettinati.
- Ci conosciamo per caso? - chiese Yagami.
- Mi chiamo Mel River. Scrivo per il To-Oh journal che, in caso ancora non lo sapeste, é il giornale della nostra gloriosa università. Mi hanno dato da scrivere un articolo su di voi. Ho pensato di intitolarlo "Light Yagami e Hideki Ryuga: fanno il discorso di inaugurazione insieme, giocano a tennis insieme, fanno merenda insieme… cos'altro faranno mai insieme?", allora che ve ne pare? -  chiese con un sorriso beffardo.
Genere: Azione, Commedia, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri personaggi, L, Light/Raito, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Elle

 

 << Ryuzaki... >>

La voce di Watari risvegliò Elle dal dolce sonno in cui era scivolato qualche ora prima.

<< Buongiorno, Ryuzaki... >> lo salutò Watari. Il suo anziano tutore era in piedi accanto al letto, con uno strano sorriso che gli spuntava da sotto i baffi. Elle non fece in tempo a domandarsi la ragione di quell'espressione così buffa che si accorse che, sotto le lenzuola, avvinghiata a lui come un koala, c'era Mel, completamente nuda. Un vortice di flashback relativi alla notte precedente danzarono velocemente nella sua testa, provocandogli un brivido di eccitazione. Proprio in quel momento, la ragazza aprì gli occhi, lo guardò e gli sorrise con una tenerezza della quale non l'avrebbe normalmente ritenuta capace. Poi si accorse della presenza di Watari e si allarmò.

<< Cazzo! >> esclamò imbarazzata mettendosi a sedere di scatto e coprendosi con un lenzuolo. << Buongiorno, Watari... >>

<< Perdonate l'intrusione, ragazzi... >> si scusò Watari << Volevo solo avvisarvi che il sovrintendente Yagami e i suoi uomini sono in soggiorno... Prima ho provato a bussare, ma... >>

<< Non importa, ti ringrazio... >> rispose Elle << Comincia pure a preparare i video, noi ti raggiungiamo subito... >>

<< D'accordo. Mi scusi ancora, signorina River... >>

<< Di niente... >> rispose Mel, rossa dalla vergogna.

Watari lasciò la stanza e i due schizzarono giù dal letto, alla ricerca degli indumenti che qualche ora prima avevano sparpagliato in giro per la stanza.

Elle si sentì travolgere dall'angoscia. Il peso del pericolo che incombeva su di lui gli cadde addosso come un enorme macigno. Per qualche ora era riuscito a dimenticarsi di tutto e a vivere solo nel presente, ma adesso era giunto il momento di tornare alla realtà. Alla luce della sua imminente condanna, i ricordi della loro notte insieme diventarono di colpo estremamente dolorosi.

Devo assolutamente trovare una soluzione... o almeno un modo per prendere tempo...

Elle osservò Mel mentre si rivestiva. Si muoveva in modo rapido e meccanico, assorta nei propri pensieri, in preda ad uno strano umore tetro. Della ragazza accanto alla quale si era risvegliato, quella che gli aveva sorriso in modo così dolce e spensierato, ormai non c'era più traccia.

Finirono velocemente di prepararsi e raggiunsero gli altri membri della squadra in soggiorno. Elle si appollaiò sul divano, mentre Mel si sdraiò sulla poltrona, con le gambe adagiate su di un bracciolo, la testa poggiata contro l'altro e il cellulare in mano.

Ad Elle non sfuggirono i sorrisetti e gli eloquenti scambi di sguardi tra Matsuda e Mogi. Probabilmente avevano intuito che lui e Mel avessero passato la notte insieme.

Avvertì un lieve senso di imbarazzo. Un'altra sensazione abbastanza nuova per lui. Non gli era mai capitato che una parte della sua vita privata venisse esposta in quel modo. Né gli era mai successo, in realtà, che la sua vita privata si arricchisse di eventi tanto significativi.

<< Che c'è di così divertente? >> chiese di punto in bianco Mel, dopo aver intercettato uno dei sorrisetti di Matsuda. Il tono e il viso della ragazza avevano un'aria decisamente minacciosa.

<< Niente! Assolutamente niente! >> rispose Matsuda terrorizzato.

<< Bene. >> disse Mel fulminandolo con lo sguardo.

Elle ragguagliò i membri della squadra sul contenuto dei video e sulla teoria del falso Kira. Chiese poi al sovrintendente Yagami di comunicare alla Sakura tv che la polizia giapponese non aveva intenzione di collaborare con Kira e che l'emittente poteva mandare in onda il video numero quattro. Circa un'ora dopo, la voce contraffatta del secondo Kira risuonava nuovamente nelle case di tutti i Giapponesi.

<< Un vero peccato che la risposta sia stata negativa. Visto che, a quanto pare, la polizia sembra decisa a contrastarmi, per prima cosa, esigo la vita del capo della polizia giapponese. In alternativa, voglio che mi consegnate Elle, il misterioso personaggio che dirige il quartier generale. Decidete voi chi sacrificare per non aver collaborato con me alla costruzione di un mondo di pace. Avete quattro giorni per decidere. >>

Ormai sono tre, pensò Elle con una certa ansia.

Guardò Mel. I suoi occhi di ghiaccio avevano assunto un aspetto sinistro, le sue espressioni facciali tradivano i segni di una rabbia repressa e gli scatti nervosi dei suoi movimenti lasciavano intuire che sarebbe esplosa da un momento all'altro.

C'è una tempesta in arrivo, pensò Elle osservandola mentre si aggirava insofferente per il soggiorno, camminando senza sosta, sgranocchiando una tavoletta di cioccolata dietro l'altra e scrivendo al cellulare.

Vorrei tanto sapere cosa ti passa per la testa...

<< Mel... ti è forse venuta qualche idea che vuoi condividere con noi? >> le chiese.

Mel si fermò e guardò Elle.

<< No. >> rispose sbrigativamente << Niente da condividere. >>

In quel momento, il sovrintendente Yagami, che era rimasto al telefono con un pezzo grosso dell'Interpol per circa mezz'ora, finalmente rientrò.

<< Ryuzaki, è come pensavi tu... >> disse con aria grave << I leader di tutto il mondo ne hanno discusso tra di loro ed esigono che in televisione appaia assolutamente il vero Elle. >>

Elle rabbrividì.

Era ovvio che sarebbe andata così. Me lo aspettavo.

<< Bastardi! >> esclamò Mel << Lo sapevo! Lo sapevo che ti avrebbero inculato! >>

<< Io ritengo che questa sia stata la scelta migliore. >> disse Elle con freddo distacco.

Mel lo guardò allibita.

<< Ma che stai dicendo? >> urlò arrabbiata << È della tua vita che stiamo parlando! Come puoi dire una cosa simile con tanta calma? È assurdo! >>

<< Se mostrassi agitazione, cambierebbe forse qualcosa? >>

<< Se tu mostrassi almeno un po' di agitazione, io penserei che te ne freghi qualcosa della tua vita! Forse la cosa mi rassicurerebbe e mi farebbe incazzare di meno! >>

<< Allora puoi stare tranquilla. Anche se non lo mostro apertamente, ti confesso che adesso sono piuttosto agitato. Nemmeno a me va di farmi ammazzare da questo falso Kira... quindi, diamoci da fare e pensiamo ad un modo per aggirare il problema... >>

<< E, dimmi, che succederà se allo scadere dei tre giorni non avremo ancora trovato una soluzione? >>

<< Riuscirò ad escogitare qualcosa... >>

<< E se tu non dovessi riuscirci? >>

<< Perché non dovrei? Dov'è andata a finire tutta la fiducia che Mel River riponeva in Elle? >>

<< La fiducia non c'entra! Giurami che, se allo scadere dei tre giorni non avremo trovato un modo per aggirare il problema, tu ti nasconderai! >>

<< Non posso. Non sarebbe giusto. >>

<< Quindi ti farai ammazzare dal falso Kira? È così? >>

<< Sono stato io a sfidare Kira. Mi sono esposto personalmente. È stata una mia scelta. Ero consapevole fin dall'inizio dei rischi che avrei corso... quindi, se sarà necessario, mi prenderò le mie responsabilità. >>

<< Ryuzaki, porca puttana, ragiona! In questo modo faresti solo il suo gioco! Senza di te, come faremo a combattere Kira? Se ti fai ammazzare in questo modo così stupido, cosa otterremo? Avvantaggerai solo i due Kira! Farai loro un favore e nient'altro! Se gli diamo quello che chiede, abbiamo già perso! Non possiamo cedere al suo ricatto, costi quel che costi! >>

<< Hai perfettamente ragione. Ma se io non mi consegnassi, il secondo Kira potrebbe cominciare ad uccidere persone a caso per indurmi a presentarmi in tv... >>

<< Se il secondo Kira facesse una cosa simile, andrebbe contro i principi del primo Kira! >>

<< Direi che lo ha già fatto questa notte... >>

<< Ma, a lungo andare, il primo Kira cercherebbe di contattare il secondo Kira per rimetterlo in riga ed evitare che il suo programma morale venga infangato! E, a questo punto, il secondo Kira, la cui motivazione più grande è quella di compiacere il primo Kira, gli ubbidirebbe e smetterebbe di uccidere persone a caso! >>

<< Il tuo ragionamento ha senso, ma come potrebbe il primo Kira contattare il secondo? >>

<< Che cazzo ne so! Potrebbe spedire anche lui un video da far trasmettere in tv! Oppure diffonderlo lui stesso sui social network! Non lo so, ma in qualche modo ci riuscirebbe! >>

Un video... Un video in cui il primo Kira si rivolge al secondo... interessante...

Un'idea cominciò a prendere forma nella mente di Elle.

<< E quante persone moriranno nel frattempo, eh? >> la provocò Yagami.

Giusta osservazione, pensò Elle.

<< Speriamo il meno possibile! >> rispose Mel senza scomporsi troppo.

<< Non possiamo permettere una cosa simile! >> replicò Yagami.

<< Si tratta di un sacrificio necessario e inevitabile, se davvero vogliamo combattere Kira! >> ribattè Mel.

In effetti non ha tutti i torti...

<< Le autorità hanno parlato chiaro! >> disse Yagami perentorio.

<< Quei fascisti vogliono solo pararsi il culo! Piegandosi al volere di Kira, sono passati dalla sua parte! >> attaccò Mel, infervorandosi sempre di più.

<< River, vedi di darti una regolata! >> la riprese Elle, ma lei lo ignorò completamente e continuò ad esporre il suo pensiero con immutato fervore.

<< Ascoltate, sono rimaste solo due opzioni. O siete dalla parte di Kira o siete contro di lui. Le autorità da oggi sono passate dalla parte di Kira. Voi da che parte decidete di stare? >>

Le sue parole e le sue idee sono estreme, ma non riesco a darle torto.

<< Noi non staremo mai dalla parte di Kira! >> esclamò Matsuda.

<< Quindi non costringerete Elle ad apparire in tv? Giusto? >> li incalzò Mel.

<< Come poliziotti non possiamo permettere che muoiano persone innocenti. >> disse Yagami << Quindi saremo costretti a farlo, se sarà necessario. Mi dispiace. >>

<< E allora anche voi siete dalla parte di Kira, sovrintendente! >> sentenziò Mel.

<< River, stai esagerando! >> la sgridò nuovamente Elle.

<< Ma come ti permetti? >> urlò Aizawa.

<< Rimangiati subito quello che hai detto, ragazzina! >> le intimò Yagami.

<< Non credo proprio. >> rispose Mel << Voi tutti siete dalla parte di Kira e io non posso lasciare che Elle rimanga qui con voi! >>

Mel si mise le mani dietro la schiena, tirò fuori dai pantaloni una pistola e la puntò contro Yagami.

Dannazione! Come ho fatto a non accorgermi che aveva una pistola addosso? Ecco perché oggi ad un certo punto ha indossato il giubbotto di pelle... per nasconderla... ma come ha fatto a procurarsela?

<< River, abbassa la pistola immediatamente! >> le ordinò Elle.

<< No! >> rispose Mel risoluta << Noi adesso andremo via insieme e chiunque ci metterà i bastoni tra le ruote si beccherà un proiettile in fronte! >> lanciò uno sguardo minaccioso ai poliziotti << Ci siamo spiegati o no? Non costringetemi a farvi del male! >>

<< Hai passato il segno, ragazzina! >> esclamò Yagami inferocito.

<< River, tu sei un membro della mia squadra. >> disse Elle con aria severa << Ti ricordo che hai promesso di ubbidirmi e ora esigo che tu lo faccia. >>

<< Non posso, mi dispiace. >> rispose Mel con le lacrime agli occhi << Non mi importa se mi odierai, non mi importa se mi butterai fuori dalla squadra, adesso tu farai quello che dico io! Altrimenti faccio fuori tutti quanti... uno ad uno... a partire dal tuo caro Watari... >>

<< Non lo faresti mai... >> disse il ragazzo.

Mel sparò a Watari in pieno petto e il suo anziano tutore si accasciò al suolo. Elle sentì il proprio cuore fermarsi per un istante.

<< Watari! >> esclamò cercando di andare a soccorrerlo.

<< Fermo! >> gli intimò Mel puntandogli addosso l'arma << Vuoi che spari a qualcun altro? >>

<< No... >> sussurrò Elle alzando le mani << Non ce n'è bisogno... calmati, verrò con te... >>

<< Bene... >> rispose lei. Poi prese da terra il suo borsone e si rivolse ai poliziotti.

<< Ho con me tutte le vostre armi, ho fatto sparire le sim dei vostri cellulari e ho tagliato i fili di tutti i telefoni fissi di questa suite. Chiamerò io i soccorsi per Watari. Se vedo qualcuno uscire da questa stanza e rincorrermi gli sparo a vista! Mi sono spiegata? >>

<< Ti sei spiegata. >> disse Yagami.

<< Ti sbatterò in prigione, River! >> la minacciò Aizawa.

<< Non credo proprio... >> disse lei con un sorriso di sfida << Buona giornata, signori... >>

Mel aprì la porta, costrinse Elle ad uscire dalla camera e poi lo condusse fuori dall'albergo.

Non ci credo... Come ha potuto fare una cosa simile? Spero che Watari stia bene... altrimenti non potrei mai perdonarla...

Mel gli consegnò il casco e salì in sella la propria moto.

<< Sali! Sbrigati! >> gli ordinò. Elle ubbidì e si aggrappò saldamente a Mel, che partì a tutta velocità.

<< River, chiama subito i soccorsi! >> le ricordò Elle cercando di trattenere la propria rabbia.

<< Ma non ce n'è bisogno! >> rispose lei come se la cosa fosse scontata  << Possibile che tu non ci sia ancora arrivato? >>

Elle improvvisamente capì.

<< Watari è tuo complice, non è così? >>

<< Ma certo... >>

<< Perché non me lo hai detto subito? >>

<< Credevo che ormai lo avessi capito! Chi pensavi che mi avesse dato accesso alle armi e ai cellulari dei poliziotti? >>

<< Quindi Watari aveva addosso un giubbotto antiproiettile? >>

<< Sì... >>

Meno male.

Elle si sentì incredibilmente sollevato. Poi però tornò ad agitarsi.

<< Dannazione River, sei nei guai fino al collo! Potrebbero sbatterti in prigione per quello che hai fatto! >>

<< Non mi lascerò prendere tanto facilmente... >>

<< Hai deciso di diventare una fuorilegge adesso? >>

<< Se la legge è dalla parte di Kira, l'unico modo per combattere Kira è diventare fuorilegge, non ti pare? >>

Elle non poteva farci nulla. Una parte di lui, quella più estrema e spericolata, era completamente d'accordo con lei ed era terribilmente affascinata dal suo coraggio. Il suo ragionamento era sensato. Inoltre il modo in cui era riuscita ad elaborare un piano così complesso in così breve tempo non faceva che accrescere la sua ammirazione nei confronti della ragazza. Senza contare che l'idea di essere al sicuro dalla minaccia di Kira era davvero un gran sollievo...

<< Dove stiamo andando? >> le chiese ad un certo punto, notando che si stavano allontanando dalla città.

<< In un posto sicuro. >> rispose lei.

<< Mi pare piuttosto vaga come indicazione, River, non credi? >>

Mel rise.

<< Hai notato che quando sei arrabbiato mi chiami River e quando non lo sei mi chiami Mel? >>

<< Ho notato, River... >>

<< Quindi quando ricomincerai a chiamarmi Mel, vorrà dire che non sarai più arrabbiato con me? >>

<< Non accadrà a breve, credimi... >>

<< Sono sicura che se mi mettessi di impegno riuscirei ad accelerare un po' le cose... >> disse usando un tono di voce molto seducente.

<< Mi ritieni davvero così facilmente manipolabile? >>

<< La notte scorsa hai gradito molto le mie manipolazioni... >>

<< Non mischiare la sfera privata con quella professionale! >> la rimproverò Elle in tono severo << Yagami potrebbe già avere allertato le autorità a quest'ora... e, se lo ha fatto, potrebbero spararti a vista! Lo capisci o no? >>

<< Stai tranquillo, non ci troveranno. E poi Watari adesso avrà già convinto Yagami ad aspettare lo scadere dei tre giorni prima di allertare le autorità. Era previsto nel nostro piano. È tutto sotto controllo... >>

Ha pensato proprio a tutto... È davvero in gamba, ma, se glielo dicessi, la incoraggerei a continuare su questa strada e probabilmente, prima o poi, farebbe il passo più lungo della gamba e ci rimetterebbe la pelle... devo assolutamente continuare a mantenere un atteggiamento critico nei confronti di questo piano... però mi costa molto, sapendo tutto quello che sta rischiando per me...

Nonostante i buoni propositi, Elle in quel momento non riuscì ad impedire a se stesso di stringersi più forte a Mel. Lei se ne accorse e gli accarezzò il braccio.

Non parlarono più per il resto del tragitto.

La moto di Mel si fermò davanti ad una casetta di legno, immersa nei boschi.

<< Di chi è questa casa? >> chiese Elle.

<< Di un mio amico. >> rispose Mel.

<< E come fai a sapere che non ci verrà in questi giorni? >>

<< In realtà, lui dovrebbe già essere in casa con mio fratello in questo momento… ma è dalla nostra parte! Ci aiuterà! >>

<< Mi stai dicendo che hai coinvolto un'altra persona in questa storia? >>

<< Non arrabbiarti, non è una persona qualsiasi! È il mio migliore amico! Ci conosciamo da una vita! È molto in gamba e non mi tradirebbe mai! Non preoccuparti! >>

Per qualche ragione, invece che tranquillizzarlo, quelle parole lo avevano irritato ulteriormente.

<< Dai, vieni! >> Mel lo trascinò in casa.

Nate era seduto a terra, intento a giocare con le sue costruzioni.

<< Benvenuto. >> lo salutò senza distogliere lo sguardo dai suoi giochi << Ci tengo a precisare che sono stato portato qui contro la mia volontà. Non c'entro niente con questa follia. Non condivido questi metodi. >>

<< Capisco. >> rispose Elle. Poi spostò lo sguardo sul ragazzo in piedi accanto a Nate.

Lui deve essere l'amico di Mel...

Era un giovane alto e snello, dai capelli castani e la maglia a righe. Indossava degli strani occhiali dalle lenti arancioni e aveva una sigaretta in bocca e un Nintendo DS tra le mani. Quel tipo aveva un'aria familiare...

Dove l'ho già visto?

<< Ryuzaki, ti presento Mail Jeevas... >> disse Mel indicando il ragazzo con un gesto della mano.

<< Ti facevo più vecchio, Elle... >> disse Mail quasi deluso.

<< Questo perché sei un idiota... >> commentò Nate.

<< Zitto, nano, o ti uso come posacenere! >> lo minacciò Mail.

Mail Jeevas? Ma certo, ecco dove ti ho già visto...

<< Tu sei l'hacker che ha rubato delle informazioni dai server della CIA l'anno scorso. Il tuo nome d'arte è Matt. >>

Mail guardò Mel sbigottito. La ragazza scoppiò a ridere, poi si avvicinò al ragazzo e gli sfilò la sigaretta dalla bocca.

<< È Elle! >> esclamò e si fece un tiro << Di cosa ti meravigli? >>.

Mel gli rimise la sigaretta a posto, estrasse dalla tasca il proprio cellulare e ricominciò a scrivere. Quell'interazione così intima tra Mel e il suo amico aveva profondamente infastidito Elle.

<< Ma se tu conosci il mio viso e il mio vero nome, perché a quest'ora io sono ancora in libertà? >> gli chiese Mail.

<< È molto semplice, Matt... >> rispose Elle più acido e più sarcastico del necessario  << La ragione è che sono stato proprio io ad assumerti per rubare quelle informazioni... >>

<< Cosa? >> esclamò Mail incredulo.

<< Ma certo... >> disse Nate con sufficienza << Quelle informazioni ti saranno servite per quella storia dei servizi deviati... >>

<< Esattamente, Nate... >> confermò Elle.

<< Quindi sei tu Deneuve! >> esclamò Mail.

<< Proprio così. >> dichiarò Elle soddisfatto. Aveva appena fatto una rivelazione assolutamente non necessaria, ma ne era valsa la pena.

<< Non capisco come tu non ci sia arrivato prima, Mail... >> disse Nate.

Mail per ripicca gli buttò giù col piede la costruzione che aveva costruito.

<< Idiota... >> sussurrò Nate. E ricominciò pazientemente a raccogliere i pezzi.

<< Oh, non cominciate a fare i cretini voi due! >> li sgridò Mel. Poi guardò Elle << Se per te va bene, possiamo metterci subito a lavoro… ho una copia dei dati che stavamo esaminando e abbiamo quattro computer a disposizione… Watari potrà procurarci altro materiale se lo ritieni necessario… >>

<< Non occorre. Prima, mentre discutevamo, mi è venuta un'idea... >> disse Elle << Ma avremo bisogno di Light Yagami... >>

   
 
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