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Autore: marie52    20/01/2018    0 recensioni
Durante una missione solitaria, Zhalia viene rapita da delle misteriose figure.
Toccherà alla squadra Huntik, indagare sulla sua sparizione mentre ombre oscure sul passato di uno dei membri della squadra torneranno finalmente a galla.
Lo so vi ho scocciato con questa nuova versione della mia orribile fanfiction ma volevo cambiare molte cose che avevo approssimato nella mia storia.
I hope you enjoyed
marie52
Genere: Avventura, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dante Vale, Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 34: Epilogo
Ospedale della Fondazione.
Cork,Irlanda.
La vita è strana e, Ethon lo sapeva fin troppo bene.
Quando si era svegliato in quell’ospedale, con accanto la sua amata moglie, aveva compreso da quel suo sguardo preoccupato che qualcosa di orribile, era accaduto, durante quella prolungata assenza.
Non ci volle molto prima che la donna, con un po’ di fatica, gli raccontasse ciò che era accaduto a quel segreto, trattenuto per tanti anni, nascosto persino ai suoi figli.
Al termine del racconto, l’uomo sospirò passandosi una mano sugli occhi.
- Dovresti dirglielo- gli disse Sandra, con uno sguardo amorevole nonostante la preoccupazione nei suoi occhi. - Lok e gli altri hanno diritto di sapere ciò che è successo alla giovane Moon, quando lei era ancora, beh, una bambina-
- Lo so- gli disse lui leggermente sorridendo- E lo farò ma non ora, non ancora-
- Quando Ethon?- chiese lei frustata - Quella donna, è in pericolo e tu lo sai, l’hai vista anche tu quella profezia e, se non fosse stato per la piccola Amélie che ebbe il coraggio di scappare lei sarebbe … -
- Non c’è bisogno che tu, me lo ricordi - la interruppe lui, con le lacrime che minacciavano di cadere- perché ricordo perfettamente quella notte. Ricordo la giovane Amélie che bussava alla sua porta, ricordo quella missione insieme a Metz per recuperare la sua bambina, la giovanissima Zhalia Moon-Metz e la sensazione di disgusto nel lasciare, sua madre in quella tana di ratti. -
- Allora capirai il perché loro hanno bisogno di saperlo-
- Così da far diventare anche Lok un’ obiettivo? Dopo tutto quello che ho fatto per far credere a quegli idioti dei corvi e della spirale che ero io la reincarnazione di Lord Casterwill? Dopo tutti quegli anni passati lontano da voi e, da te?-
Lei in risposta, gli strinse dolcemente entrambi le mani, mentre con i pollici gli accarezzava dolcemente i dorsi.
- Quella donna, sta rinunciando a tutto per non perdere nessuno, tesoro. Per evitare, che quel destino si compia e, che loro, muoiano a causa sua.  -
L’uomo sospirò leggero in risposta.
- Quindi la signorina Moon?-
La donna annuì con decisione.
- Ha ricordato ogni cosa, quella notte, la nostra presenza, la profezia e, anche loro.-
L’uomo sussultò in risposta.
- Sta tranquillo però la giovane Casterwill non sospetta ancora nulla. Ma, Lok beh, è tuo figlio e, nonostante la felicità per averti di nuovo indietro, presto scoprirà tutto. E a quel punto quale scusa ti inventerai per giustificare il nostro peccato? Come potremo giustificare, la nostra presenza in quel luogo e la morte della mamma di Zhalia?-
L’uomo non rispose immerso nei suoi pensieri più profondi.
Poi, notando un giovane molto simile a lui, dietro la porta a vetri discutendo animatamente con un infermiera che chiaramente, non voleva farlo entrare sussurrò con voce stanca
- Glielo dirò Sandra, te lo prometto. Dirò a Lok, tutta la verità su quella terribile notte e sul destino dei genitori di Sophie e Lucas. Ma, solo per oggi, ti prego, lasciami vivere come un padre qualsiasi che riabbraccia suo figlio.-
La donna annuì e, lentamente si avvicinò alla porta.
Poi, si voltò nuovamente verso l’uomo sorridendo.
- Resterà tra di noi questo segreto non è così?-
E, lui rise prima di rispondere
- Già, il segreto di un lupo, bugiardo- disse mentre si spostava a guardare quella vecchia fotografia, raffigurante sei giovani, tutte coppie che sorridevano verso l’obbiettivo, nascosta dentro il cassetto e unica testimonianza di quella amicizia mai rivelata- e di un’aquila troppo altruista.
La donna si asciugò le lacrime, poi, ricomponendosi e utilizzando il suo miglior sorriso, uscì, mentre quell’uomo continuava a fissare quella fotografia, sbiadita.
- Se solo l’avessi saputo prima quel segreto che ti portavi dietro amica mia, avremmo potuto aiutarti e forse, tutto questo casino sarebbe finito prima che incominciasse-
 
Angolo autrice:
Ci è voluto un po’ perché i capitoli che avevo scritto non mi piacevano ma sono riuscita a scrivere un’ ottimo capitolo che vi ha spiegato almeno in parte la mia idea iniziale.
Ho deciso di scrivere un sequel quindi non vi preoccupate ma, non so quando perché ora che sono all’università non ho molto tempo da dedicare ai miei progetti.
Spero di avervi aiutato a, beh rispondere qualche domanda.
A presto
marie52
  
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