Serie TV > Grey's Anatomy
Segui la storia  |       
Autore: esserre93    21/01/2018    1 recensioni
Amelia Shepherd decide di trasferirsi a Seattle e iniziare una nuova vita con la sua nuova famiglia
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Amelia Shepherd, Arizona Robbins, Callie Torres, Owen Hunt, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più stagioni, Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Amelia intrecciò le dita della sua mano a quelle di Arizona e strinse forte. La bionda la guardò con occhi lucidi e le posò l’altra mano sul braccio, infondendole sicurezza. Amelia, in quegli occhi, riuscì a leggere tutto l’amore che sua moglie provava per lei.
Ora, le due donne, erano nella stanza del ginecologo, in attesa della prima ecografia, da quando avevano scoperto di aspettare un bambino.
Erano trascorsi sei mesi da quando Arizona aveva scoperto di non poter avere figli, erano trascorsi sei mesi da quando le due donne avevano deciso di intraprendere lo stesso una gravidanza, erano trascorsi sei mesi da quando Amelia e Arizona avevano iniziato la fecondazione assistita. Dopo essersi rivolte ad una delle cliniche più all’avanguardia del paese, le due donne avevano iniziato la cura. Non erano stati mesi semplici, ma ce l’avevano fatta ed ora erano lì, emozionate come non credevano di poterlo mai essere.
-Allora, vediamo un po’ la situazione – la ginecologa del “Grey Sloan Memorial Hospital” entrò nella stanza con un sorriso radioso. Arizona si fidava molto di lei; da quando era diventata il capo di chirurgia, aveva rinnovato anche parte del personale medico e la dott.ssa Mckenzie era tra questi.
La donna fece alzare il camice ad Amelia e dopo aver posizionato il gel sul ventre, vi passò l’ecografo.
Non appena il monitor mostrò le prime immagini, Arizona si avvicinò per controllare di persona.
Un sorriso le si dipinse sul viso non appena l’ecografo mostrò una macchiolina
- Amy, guarda – Arizona indicò alla mora dove guardare e non appena anche lei capì, il suo viso si illuminò
- Ma è un fagiolo
- È piccolissimo, ma c’è. Tutto bene, quindi, dott.ssa?
- Si, è tutto nella norma, ma è ancora presto per sentire il battito, mi dispiace, so che avreste voluto sentirlo
Amelia guardò Arizona, che immediatamente le porse la mano
-Ha ragione la dott.ssa, è davvero troppo presto per ascoltare il battito, aspettiamo una settimana e torneremo
Amelia volse il suo sguardo alla ginecologa, che cercò di infonderle sicurezza
- Ok, torneremo la prossima settimana
- Bene, intanto ti prescrivo le varie cure da fare. Mi raccomando, nessuno sforzo eccessivo, beva tanto e prenda queste – la dott.ssa le passò la ricetta che aveva appena compilato
- Non si preoccupi, ho per moglie un chirurgo materno fetale e pediatrico, nonché capo di chirurgia, quindi  non poteva andarmi peggio
A quelle parole, la ginecologa scoppiò in una risata
- Mi fa piacere incuterti un po’ di timore
- Non sai quanto – la mora rivolse a sua moglie uno dei suoi sorrisi migliori, che fecero immediatamente addolcire la bionda
- Bene, possiamo andare. Grazie mille dott.ssa – Arizona le porse la mano e così fece anche Amelia, per poi uscire dalla stanza.
Durante il tragitto che portava le due donne nello studio di Arizona, regnò un silenzio surreale. Entrambe iniziarono a vagare con la mente, erano emozionate per ciò che stavano vivendo, erano felici per ciò che la vita stava per donare loro e non sapevano come esternare quella gioia così pura e vera.
Non appena arrivarono nello studio, Arizona prese Amelia tra le sue braccia e la strinse forte a sé.
In quel momento, la mora, riuscì a sentire i battiti di sua moglie aumentare a dismisura: era emozionata quanto lei.
- Amore, non sai quanto sono felice – la bionda lasciò la presa e si sedette sul divano
- Anche io, ma sono preoccupata, avrei voluto sentire il battito
- È normale che non si sia sentito, è troppo presto, sono sicura che nella prossima visita si sentirà. Tu devi stare tranquilla, però, ora devi pensare anche a questo fagiolino qui – Arizona poggiò le sue labbra sul ventre di Amelia, che per la commozione non riuscì a trattenere le lacrime – perché piangi?
- Non lo so, saranno gli ormoni. Quando ho scoperto di essere incinta la prima volta, non ricordo ciò che ho provato, ero in un periodo della mia vita in cui riuscivo a malapena a pensare a me stessa; ma questa volta è tutto diverso, sto cercando di intrappolare dentro di me tutte le emozioni che tutto questo mi sta dando.
Amelia si sporse verso Arizona e catturò le sue labbra in un bacio profondo. Le dita di entrambe si intrecciarono, creando un legame indissolubile. Se il telefono di Arizona non avesse suonato, molto probabilmente, sarebbero rimaste legate l’una all’altra ancora a lungo.
- Scusami, devo andare, emergenza in pronto soccorso
- Va bene, ci vediamo più tardi
- Mi raccomando, stai attenta
- Non preoccuparti, oggi starò tranquilla
- Brava il mio Amore – Arizona diede un ultimo bacio ad Amelia prima di uscire dalla stanza e dirigersi verso il pronto soccorso. Anche la mora uscì per dirigersi verso il suo studio. Di lì a qualche ora avrebbe dovuto operare, quindi voleva riposare il più possibile. Con Arizona aveva deciso di non dire niente a nessuno per i primi tempi, ma Amelia non vedeva l’ora di poterlo esternare al mondo. Finalmente era felice, finalmente le cose stavano andando proprio come lei desiderava.
Dopo essere entrata nel suo studio, Amelia si sedette dietro la scrivania e una foto catturò il suo sguardo: c’erano lei e Derek abbracciati. Nessuno dei due guardava l’obiettivo. Non ricordava il giorno in cui era stata scattata quella foto, erano passati molti anni, ma era una delle più belle che avesse con suo fratello.
- È fiero di te, puoi starne certa  – Amelia, spaventata, si voltò verso la porta, dove vide Meredith
- Mer, mi hai fatto prendere un colpo
- Scusami, ho bussato
- Non ti ho sentita
- Eri sovrappensiero?
- Si, mi manca ogni giorno
- Anche a me
- Come mai qui?
- Volevo vedere mia cognata. Come è andata la giornata?
- Bene, tra un’ora avrò un intervento, la tua?
- Tutto bene, tra poco torno a casa, sono stremata
- Dà un bacio ai bambini da parte mia
- Certo, qualche volta tu e Arizona potreste anche venire
- Ti prometto che verremo
- Dici sempre così e poi non venite mai
- Dai, lo sai che non lo facciamo con cattiveria, ma ti prometto che il prossimo weekend faremo una cena insieme, abbiamo un annuncio da fare, però non posso anticiparti nulla
- E me lo dici così? Ora devi dirmelo
- Non posso, sarà un’incognita anche per me fino alla prossima settimana
- Dimmi solo se devo preoccuparmi
- Assolutamente no, è una cosa bella
- Mm allora cercherò di resistere
- Bravissima, ora scusami ma vado a prepararmi – Amelia si alzò e si diresse verso la porta
- Ah Amy?
- Dimmi
- Qualunque cosa sia, ti sta facendo bene, hai un’aria serena e ti dona
Amelia regalò un sorriso a sua cognata, per poi uscire dal suo studio. Era vero, da quando lei ed Arizona avevano scoperto di aspettare un bambino, le ombre del suo passato erano scomparse, per dare vita ad una nuova Amelia. Lo squillo del telefono destò la donna da quei pensieri.
-Dott.ssa Amelia Shepherd
- Salve dott.ssa – non appena la mora sentì quella voce all’altro capo del telefono, il suo cuore mancò un battito
- Robert? Sei tu?
- Esatto, sono proprio io, disturbo?
- No assolutamente, come stai?
- Bene, sono tornato a casa, sai?
- Mi fa davvero piacere
- Ora sono a Seattle, rimango qualche giorno e volevo chiederti se ti andasse di incontrarci, solo per un caffè
- Sei in hotel?
- Si, sono all’Executive Hotel
- Va bene, allora ti richiamo io?
- Prometti che lo farai?
- Prometto, fino a quando starai qui?
- Riparto giovedì
- Perfetto, allora ci risentiamo. Ora scusami ma ho un intervento. Mi ha fatto piacere risentirti
- Anche a me, dott.ssa. A presto
Amelia chiuse la chiamata e rimase a pensare a ciò che era appena accaduto. Non sentiva Robert da quando lo aveva dimesso e rare volte si era ritrovata a pensare a lui. Ora, dopo quasi due anni, l’uomo era tornato a farsi sentire e Amelia non poteva certo nascondere il piacere che aveva provato nel risentirlo.
 
Circa quattro ore dopo, la mora era finalmente fuori dalla sala operatoria. L’intervento era riuscito e non vedeva l’ora di tornare a casa e riposare. Si diresse verso la stanza degli strutturati e si cambiò; infine inviò un messaggio ad Arizona dandole appuntamento nell’atrio.
 
- Ehi amore, eccomi – Amelia era seduta nel luogo dell’appuntamento da ormai mezz’ora, quando finalmente Arizona arrivò – scusami, avevo delle scartoffie da firmare entro oggi
- Non preoccuparti – la mora prese la mano di sua moglie ed entrambe si diressero verso l’auto
- Come è andato l’intervento?
- Bene, ma sono fritta
- Non appena saremo a casa potrai riposare un po’ prima di cenare
- Senti Amore, dovrei dirti una cosa
- Certo, dimmi tutto
- Mi ha chiamata Robert – nonostante stesse guidando, Amelia riuscì a vedere l’espressione di Arizona cambiare nel sentire quel nome – vuole incontrarmi per un caffè
- Gli hai detto che sei sposata e che stai per avere un bambino?
- No Arizona, dovevo andare a prepararmi per l’intervento e non potevo raccontargli la mia vita
- Amelia, avresti dovuto
-  Vuole incontrarmi solo per un caffè, nient’altro
- Beh, certo, dopo averci provato spudoratamente davanti a me
- Non stai un po’ esagerando?
- Quindi hai già deciso di andare?
- Te ne sto parlando proprio per questo, ma ovviamente devi sempre partire prevenuta
Nel frattempo, Amelia parcheggiò l’auto dietro quella di Arizona ed entrarono in casa. La mora si sedette sullo sgabello in cucina, mentre sua moglie iniziò a preparare la cena.
- Sono prevenuta perché so che gli piaci, ci ha sempre provato con te
- Gli ho causato la cecità
- Quindi gli dà diritto a provarci?
- Dio Arizona, non ho nessuna intenzione di continuare con questa discussione inutile. Sei insopportabile quando fai così – Amelia si alzò e si diresse verso la loro camera da letto
- Dove stai andando?
- A dormire, mi è passata la fame
Amelia, dopo essersi cambiata, si mise sotto le coperte. Qualche minuto dopo arrivò anche Arizona, che le cinse la vita da dietro.
- Scusami, ho esagerato, ma sono gelosa, perché so l’effetto che fai su quell’uomo
- Io però amo te e non potrei mai tradirti, non riesco neanche a pensare ad una cosa del genere
- Se vuoi puoi andare
- Grazie, ci penserò. Comunque ho detto a Meredith che fine settimana prossima andremo da lei a cena, così diremo a tutti della gravidanza, che ne pensi?
- Credo vada bene. Oggi è stata una giornata bellissima e non voglio rovinarla con brutti pensieri.
Arizona fece voltare Amelia e le si sdraiò sopra, iniziando a toglierle i vestiti
- Amore, ma non è pericoloso?
- So farti godere anche senza penetrazione
E se ti facessi godere un po’ io? Almeno ti convinci che io desidero solo ed esclusivamente te
- Ma io questo già lo so
- Allora promettimi che non avrai più dubbi
- E tu promettimi di non lasciarmi mai e poi mai
- Al mio tre: 1 – 2 – 3
- Te lo prometto – te lo prometto
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Grey's Anatomy / Vai alla pagina dell'autore: esserre93