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Autore: Lemma    22/01/2018    0 recensioni
Eddie e Annette si sono sposati, la loro sembrava essere una coppia perfetta, ma la popolarità di lui potrebbe causare qualche problema fra i due.
Ann riuscirà a sopportare l'assenza di Eddie e i suoi sbagli?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Amy volle venire a Los Angeles, si sentiva spesso per telefono con suo padre e ovviamente voleva rivederlo come era giusto che fosse. La lasciai davanti al cancello di quella villa che ancora dopo quattro anni era così famigliare "Mamma non vieni almeno a salutarlo?", ci sperava ancora, ma non ero abbastanza forte, mi salivano le lacrime agli occhi solo stando lì "Scusa tesoro, Olive mi aspetta, salutamelo tu ok?" anche se un po' delusa Amy si precipitò al citofono sorridente, la salutai con la mano e misi in moto.
"Mamma dove andiamo? Ed Amy?" Rufus era stufo di stare in macchina nonostante non fosse nemmeno un ora "Dalla zia Olive tesoro, Amy è andata da un amico" non potevo dirgli che era dal padre così mi inventai quella palla al volo.
Citofonai e subito la mia amica mi venne ad aprire, mi accolse con un abbraccio stritolatore dei suoi" "E questo ometto biondo?" si inginocchiò per stare all'altezza di Rufus che si nascondeva timidamente dietro di me "Tu sei la zia?", Live guardò gli occhioni blu del piccolo e gli sorrise rassicurante "Si piccolino" il bambino uscì dal suo nascondiglio e si lasciò prendere in braccio da Live.
"Allora Ann, cosa ti riporta fra noi?" era andata dritta al punto, pur con un nodo in gola parlai "Era Lucas, era sposato e mi ha presa in giro tutto il tempo!" detta così non capì niente, infatti non le avevo detto per telefono perché ero andata via da Parigi. Dovetti ricacciare dentro le lacrime e mentre Rufus se ne stava seduto buono buono a sgranocchiare biscotti io e lei perdemmo la cognizione del tempo parlando di quei lunghissimi anni.
"Se lo sapesse Eddie lo ammazzerebbe e farebbe bene!" quella frase sfuggì a Live mentre parlavamo di Lucas, ma subito se ne rese conto "Scusami Ann, non volevo" la zittii "Non chiedermi scusa, anzi dimmi di lui per favore" non sapevo niente da tanto tempo, ma ancora sentito il desiderio di saperlo "Anche lui si è trovato una, ma poi l'ha piantata!", "E come sta?", "Ultimamente non troppo bene, sta facendo delle analisi" mille preoccupazioni mi assalirono, ma doveva star bene, lui era Eddie!  "Annette, tu lo ami e ti manca e lo stesso vale per lui" stavo per cercare di ribattere ma il rumore della porta di ingresso ci interruppe e la voce di Alex mi fece sobbalzare "Live indovina chi c'era da Eddie? Amy, chissà Ann che fine ha fatto!" entrambe guardammo l'orologio, erano ore che parlavamo. Alex arrivò in salotto dove eravamo "Ciao Alex" il batterista rimase spiazzato, io sorrisi "Sorellina, fatti abbracciare" lo abbracciai, "Mi sei mancato tantissimo!", "Anche tu, che fine avevi fatto?", ma in quel momento Rufus mi chiamò, alex non si era ancora accorto di lui e rimase a bocca aperta "Mamma, chi è lui?" chiese facendosi prendere in braccio siccome Alex lo fissava come se fosse un alieno. Olive me lo prese dalle braccia per lasciarmi spiegare, Alex la seguì con lo sguardo ancora incredulo "Annette quello è tuo figlio?!", "Si chiama Rufus" sorrisi, ormai ero alle strette, la verità doveva venir fuori prima o' poi "E mi dici perché è la fotocopia di mio fratello da piccolo a parte gli occhioni e i capelli? Eddie non mi ha mai detto niente", "Lui è nato quando non stavamo più insieme", Alex se mise una mano sulla fronte "Ann dimmi solo se è o' non è suo figlio", glielo avrebbe detto sicuramente e mi avrebbero odiato entrambi, ne ero certa, ma lo implorai lo stesso "Ti prego, non dirglielo!", "È mio fratello", "Glielo dirò io" fu l'unica soluzione per cercare di salvare la situazione. Alex inaspettatamente mi abbracciò di nuovo con fare fraterno "Ann perché sei scappata?!" non era una vera domanda, bensì era una frase retorica.
Era tardissimo "Sentite ho fatto la più grande cazzata di tutti i tempi, ma non posso nemmeno presentarmi a casa sua con Rufus e dirgli tutto così" i due annuirono, era una cosa impensabile "Mi terreste Rufus mentre vado a prendere Amy?", "Certo!" Live era ben contenta di fare la zia, "Vi prego, tenete il segreto, non so se riuscirò a dirglielo questa sera, è complicato! Ma lo saprà, state tranquilli" Alex sorrise compiaciuto, poi mi accompagnarono alla porta "Grazie ragazzi! Amore mio, mamma torna fra poco, stai un attimo con gli zii" fece segno di si con la testa e io andai.
Quando mi trovai davanti a quel cancello rimasi paralizzata un attimo prima di riuscire a fare qualsiasi cosa, poi presi un profondo respiro e citofonai. Eddie aprì la porta e rimase paralizzato anche lui nel vedermi. Era cambiato, aveva tagliato i capelli e li aveva chiari, ma era sempre lui ed ebbi un tuffo al cuore "Anny, sei veramente qui?", "Si, come stai?" Eddie fece segno di entrare, Amy ci osservò dal divano "Bene grazie e tu?" era molto imbarazzante poi nostra figlia si intromise stufa della situazione "Basta con sta sceneggiata, si vede lontano un miglio che avete voglia di salvarvi addosso l’un l’altro, non fate i bambini!" rimanemmo spiazzati, ma entrambi sapevamo che aveva ragione "Sai, ha ragione - un sorriso sghembo gli illuminò il volto - ti va se ricominciamo da capo?", "Si, assolutamente! Ho fatto troppe cazzate!", "Allora Ann, ti andrebbe di frequentare un chitarrista?" acconsentii con la testa e poi mi abbracciò, inutile, quel contatto mi era mancato troppo! "Halleluja! Era ora" Amy esultò contenta, era convinta che finalmente le cose sarebbero tornate come una volta.
Io e Eddie ci mettemmo a parlare di tutto e di più e a ridere. Fu bellissimo, come se niente fosse cambiato e bastarono poche ore per farci dimenticare tutto e tornare complici come una volta. Infondo si dice che l’amore dura per sempre, ma il tempo passa molto in fretta!
 "Cazzo è tardissimo! Devo scappare", "Perché non rimanete qui questa notte? Sai benissimo che di posto ce ne è" non potevo assolutamente, Rufus era da Alex e Olive ed erano passate ore ormai, "Non posso, ho... Un impegno" Eddie mi fissò dritto negli occhi, il suo sguardo mi provocò un brivido sulla schiena. In quel momento l'avrei solamente voluto baciare "Anny se vogliamo ricominciare tutto forse non dovremmo farlo sulle menzogne" mi aveva beccata, non ero capace a mentire, specialmente a lui nonostante non fosse più mio marito! Quanta ragione aveva.
Presi un lunghissimo respiro, era giunto il momento di vuotare il sacco. Ormai non avevo nulla da perdere, potevo benissimo dirlo senza temere reazioni  "Ti ricordi che avevo lasciato il tour un mese prima?", "Si certo, non eri stata bene", "La verità Eddie è che la nausea, i capogiri ecc li avevo per un motivo preciso" mi guardò perplesso "Ero incinta!" Eddie non sapeva come reagire, non sapeva se essere felice o' arrabbiato o' che altro, semplicemente era rimasto senza parole. Diventò serio e preoccupato "Sta bene?", "Dio, Eddie te lo avrei dovuto dire invece sono stata a Pasadena come una stupida finché non è nato!" Eddie mi strinse a lui, stava reagendo bene "Come si chiama?" sorrise un secondo, forse al pensiero di quel figlio che non aveva ancora conosciuto, "Rufus, è a casa di tuo fratello in questo momento!" sorrise, tirai un sospiro di sollievo da quella reazione "È un nome stupendo! E allora andiamo a prenderlo così poi state qui", alzai la testa e lo fissai negli occhi. A quel punto Eddie mi prese il volto fra le mani e mi avvicinò sempre di più. Fu lento per permettermi di fermarlo se non me la sentivo, ma non lo feci.
Ci baciammo, fu come se non ci fossimo mai lasciati, poi Eddie si alzò e mi porse una mano per seguirlo.
   
 
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