Ringrazio
anche solo chi legge.
Ringrazio
anche solo chi legge.
★Autore:
Kamy
★Fandom:
DBZ.
★
Iniziativa: Questa storia partecipa al “NEON Lights
challenge” a cura di Fanwriter.it!
★
Numero Parole: 646.
★
Prompt: NEON 08.
Cap.6
Paura del futuro
Goku
sbadigliò e si grattò la testa, gli occhi gli
dolevano.
“Urca.
Non potevamo aspettare a casa nostra? Ci saremmo teletrasportati
domani” biascicò.
<
Ho così tanto sonno. Chichi non mi ha fatto dormire per
tutta la notte
e mi ha costretto a venire in quest’albergo in
città. Non mi ci trovo bene per
niente > pensò.
Chichi
camminava avanti e indietro per la stanza, Goku si massaggiò
il
collo.
“Assolutamente
no. Dobbiamo essere alla Capsule corporation almeno qualche
ora prima e questo è il posto più vicino che ci
siamo potuti permettere” disse
la donna. Dimenò l’indice davanti a sé.
Goku
si grattò la guancia.
“E
se andassi a vedere come se la cava Goten con Goshin? Il bambino non
era
mai stato così a lungo separato dalla madre”
biascicò.
“Non
me lo ricordare. Si devono sposare e già hanno un figlio!
Per non
parlare del fatto che sono due tali genitori snaturati. Se ne sono
andati agl’Inferi
con il piccolo neonato!” strillò Chichi.
Goku
si grattò il sopracciglio.
<
Ha fatto così anche prima delle nozze di Gohan, per non
parlare di
quelle di Pan. Urca. A questo punto preferirei riaffrontare Majinbu
> rifletté.
“Almeno
posso passare da Gohan?” domandò.
<
Ho sentito benissimo la sua aura che scappava dalla stanza
d’albergo
per raggiungere Junior > rifletté.
“Non
siamo abbastanza ricchi rispetto alla famiglia di Bulma. Lei non
è
come Videl, non ci darà niente. Rischierà solo di
farci fare cattiva figura.
Oh, mancano così poche ore al matrimonio. Riusciremo a
cambiarci per tempo?” lo
ignorò Chichi.
Goku
corrugò la fronte e sbuffò, incrociando le gambe
sul letto.
<
La paura dovuta al sentirsi inadatto la sento anche io >
pensò.
Guardò la luce azzurra che illuminava la stanza
dell’albergo che, nonostante
fosse giorno, era abbastanza buia. Era in parte fulminata, ma si
riusciva
ugualmente a leggere la scritta: “The future will be
confusing”.
<
Mi ricordo ancora il discorso che feci a Gohan quando tocco a lui
sposarsi, qualche giorno prima era scappato convinto che Videl non lo
amasse
> rifletté.
“Sai,
io non sapevo
neanche cosa fosse il matrimonio. Avevo accettato di seguire tua madre
solo per
una promessa, eppure, durante quel viaggio per trovare tutte le parti
del
ventaglio per salvare il palazzo di Yuma, ho capito che la volevo al
mio
fianco. Durante la festa pubblica prima della cerimonia, quando ho
capito che
era una principessa ed io non ero neanche capace di danzare, sono stato
assalito dai dubbi.
Se
lei avesse cambiato
idea? Ero così nervoso durante la cerimonia, che stavo
impettito e non sapevo
bene cosa dire. Non l’ho mai ammesso, ma quello, insieme alla
prima volta che
ti ho tenuto tra le braccia, è stato uno dei giorni migliori
della mia vita.
Non ho avuto il coraggio di dirlo nemmeno a Crilin. Al contrario di
lui, la
notte prima del matrimonio con 18 si è presentato a casa
nostra, per assillarmi
con le sue ansie” raccontò Goku.
Gohan
lo abbracciò e gli
appoggiò la testa sulla spalla, Son lo strinse a
sé con unico braccio.
“Sei
il migliore, papà”
sussurrò il primogenito.
La
voce di Chichi distrasse Goku.
“Con
che soldi Goten manderà avanti la famiglia? Fare il barista
e il
fattorino delle pizze non è un vero e proprio lavoro. Bra
è abituata al lusso e
alo sfarzo, magari rimarrà delusa. E se Goten fosse troppo
giovane per fare il
padre?” si lamentava.
“Per
la casa non ti devi preoccupare. Ne ho fatta apparire una gemella a
quella dove stavano Gohan e Videl prima che prendessero
l’appartamento in città”
la rassicurò Goku. Si alzò in piedi e
l’abbracciò.
“Il
futuro è confuso, amore. Però questa volta lo
affronteremo insieme. Non
me ne andrò più e Goten sarà un marito
e un padre fantastico. Urca, ci posso
scommettere” la rassicurò.
Chichi
scoppiò a piangere, stringendosi a lui.