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Autore: _Lakshmi_    27/01/2018    3 recensioni
[AU Scolastica]
Dal primo capitolo:
Il pullman è la barca, l'autista è il tristo traghettatore di anime.
Se Dante avesse scritto la Divina Commedia nel XXI secolo, probabilmente lui e Virgilio avrebbero viaggiato su un mezzo pubblico, schiacciati nella calca di teste pensanti -chi più, chi meno- ed ansiogene, concentrate unicamente sull'imminente verifica o interrogazione.
Caronte aspettava gli spettri imbottiti di caffè e di zuccheri, tamburellando le ossute dita sul volante a ritmo della colonna sonora delle sue lunghe traversate: [...] lui, infatti, in mezzo a tutta quella vita, si limitava ad ascoltare e a cantare le note della sua amata canzone, guidando la nave sul fiume di nero asfalto.

[Attenzione: rivisitazione miti in chiave moderna ed utilizzo di stereotipi]
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Crack Pairing
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Aptera e Icaro

Nickname:

Ǿinøs: Dioniso
Kërỳkëion: Ermes
Panndistellee_007: Pan


Aptera e Icaro
[raccolta di One-shots]


[Login]



Dungeon: Labyrinth;
Hours: 00:43;
Level: God Mode;
Players: 1;
Guild: Lakedaimon.


    Le mura del labirinto erano strette ed opprimenti, quasi claustrofobiche, tanto che la giovane Aptera dovette ricorrere a tutta la propria forza per resistere e non soccombere alla tremenda pressione che esercitava il nemico dormiente, signore di quel luogo maledetto.
La fanciulla correva ansimante, sfinita, ma estremamente determinata ad uscire da quel dannato posto: era una questione di pochi minuti, ormai, prima del risveglio del mostro e non doveva perdere alcun attimo prezioso.


[00:43:10][Guild][Ǿinøs]: piscio due min
[00:43:14][Guild][Kërỳkëion]: grazie per l'info
[00:43:23][Guild][Kërỳkëion]: non avrei dormito senza
[00:44:03][Guild][Panndistellee_007]: ma tutta sta gente loggata a quest'ora?
[00:44:04][Guild][Panndistellee_007]: ma ooooohhhh! Andate a lavorare!
[00:44:17][Guild][Kërỳkëion]: ...parla il bidello -_-
[00:44:29][Guild][Panndistellee_007]: almeno io ci sono in sede...
[00:44:35][Guild][Kërỳkëion]: ehi
[00:44:35][Guild][Kërỳkëion]: inmsulti=
[00:44:38][Guild][Kërỳkëion]: *insulti)
[00:44:41][Guild][Kërỳkëion]: **insulti?
[00:45:03][Guild][Ǿinøs]: looooool Ermes sta chiaramente morendo sulla tastiera


    La fanciulla si trovò davanti ad un bivio: da un lato una via luminosa, ancora rischiarata dal tenue bagliore della dea bendata che l'aveva protetta fino a quel momento; dall'altra un'oscura strada tenebrosa, velata dalla penombra creata dalle foglie di intricati rampicanti.
Inspirò a fondo, socchiuse gli occhi, ascoltò il proprio cuore che batteva ad un ritmo sempre più scandito, a tempo con i cupi tamburi di sottofondo. All'incalzante rullare, ormai era certa che il mostro si sarebbe svegliato a momenti.


[00:47:19][Guild][Ǿinøs]: mi sento così solo... T_T
[00:47:30][Guild][Kërỳkëion]: perché lo sei.
[00:47:41][Guild][Ǿinøs]: Ma quanto sei acido!! Quando il nostro matrimonio??? <3
[00:47:45][Guild][Kërỳkëion]: amore mio!!1! <3
[00:47:51][Guild][Kërỳkëion]: a quando smetterai di molestarmi con i tuoi cazzo di perizomi
[00:48:01][Guild][Ǿinøs]: Cosa?! MiA adoratA mi insulti
[00:48:23][Guild][Ǿinøs]: INSENSIBBBBBILEHHHHhhHH
[00:48:40][Guild][Kërỳkëion]: EHI
[00:48:49][Guild][Kërỳkëion]: qui dentro sono solo io ad avere il giorno libero
[00:48:51][Guild][Kërỳkëion]: andate a dormire
[00:49:01][Guild][Ǿinøs]: Brv
[00:49:08][Guild][Ǿinøs]: metti a dormire i piccoli
[00:49:17][Guild][Ǿinøs]: che poi ci divertiamo :))))))))
[00:49:18][Guild][Kërỳkëion]: =_=


    Aptera avanzava nell'oscurità fitta ed opprimente, tanto che tutto intorno a lei si era tinto del nero più tetro; più proseguiva per quella strada, più sentiva le energie vitali venir meno, le gambe tremavano e la vista a tratti si faceva offuscata.
Le ricordava l'addestramento per diventare un'Assassina, quasi riusciva a sentire le ultime parole del maestro prima di lasciarla nella foresta sola, alla ricerca di se stessa.

L'oscurità è il tuo elemento, Aptera: non lasciare che le tue paure ti facciano soccombere alle tenebre, impara a controllarle e a domarle per essere il nuovo Sole di questo millennio”.
Aveva ragione, non doveva temere l'oscurità: lei dopotutto era un'elfa del Sole, nata nei bassifondi di una città e cresciuta nella più estrema povertà, grazie alla quale aveva imparato a sopravvivere e al contempo a vivere.
Doveva riuscire in quell'impresa, doveva tenere alto l'onore del suo maestro, morto in quel luogo nefasto.


[00:51:11][Guild][Ǿinøs]: Ermy ti invio su whatsapp le foto dei miei nuovi perizomi
[00:51:14][Guild][Ǿinøs]: a leopardo
[00:51:16][Guild][Ǿinøs]: a giraffa
[00:51:17][Guild][Ǿinøs]: e anche zebrati
Kërỳkëion has gone offline.
[00:51:35][Guild][Ǿinøs]: ...
[00:51:35][Guild][Ǿinøs]: ehy
[00:51:41][Guild][Ǿinøs]: siamo rimasti noi due :)
[00:51:59][Guild][Panndistellee_007]: dai che ci sono dei minori
[00:52:03][Guild][Ǿinøs]: OH-
[00:52:05][Guild][Ǿinøs]: Icaro!
[00:52:09][Guild][Ǿinøs]: vuoi unirti? :))))))))
[00:52:14][Guild][Panndistellee_007]: …


    Aptera riuscì ad arrivare alla fine della strada scelta, scoprendo un vicolo cieco.
Era ancora più buio e terrificante del resto del labirinto, tanto che quasi faticava a respirare correttamente, oppressa dalla tensione del momento, dai tamburi sempre più assordanti, dal cuore che batteva fin nei timpani.
Il mostro dormiente ruggì feroce da qualche parte nell'intricato dedalo, facendo tremare addirittura il suolo.
Era forse tutto finito?
No, non poteva essere giunta la sua ora: doveva ancora vendicare il suo maestro, doveva dimostrare di essere cresciuta, di non essere più quella ragazzina sola ed indifesa.
Con una determinazione rinata, vide nella coltre oscura un improvviso scintillio, una piccola luce in mezzo a tante tenebre. L'afferrò senza sprecare attimi preziosi e, all'improvviso, sulla sua schiena si formò una magnifica, maestosa ala bionica, la cui frigida luce azzurrognola riuscì a districare le nubi oscure che la circondavano.
Prima che il tremendo mostro taurino potesse raggiungerla, la giovane riuscì a spiccare il volo, liberandosi così dalla pressione del labirinto.
Era finalmente diretta verso quel Sole ormai non più così distante.


Aptera has earned the achievement [One Winged Angel]!
[00:55:02][Guild][Ǿinøs]: Oh! GG Icaro!
[00:55:03][Guild][Panndistellee_007]: GG
[00:55:05][Guild][Ǿinøs]: ta-ta-ta... I-CA-RO!
[00:55:08][Guild][Ǿinøs]: ci sta anche con la musichetta
[00:55:08][Guild][Panndistellee_007]: quell'achi è praticamente impossibile da fare
[00:55:13][Guild][Panndistellee_007]: però la mount che tanta roba
[00:55:16][Guild][Ǿinøs]: l'unicorno arcobaleno è più stiloso <_<
[00:55:20][Guild][Aptera]: grazie mille ragazzi ^_^
Aptera has gone offline.


[Logout]


    Dopo un attimo di attesa, ricomparve la schermata di login, con il nome dell'espansione “The Chronicles of Elláda” in primo piano con lo sfondo di un tempio incantato. Gli occhi d'un caldo castano di Icaro guardarono confusi la gentile schermata che dettava: "Siamo spiacenti, ma la connessione a internet è momentaneamente assente".
Fece allora cadere per la stanchezza il biondo capo contro la tastiera corvina, quasi sul punto di addormentarsi lì, totalmente scarico dell'adrenalina che fino a pochi attimi prima l'aveva tenuto sveglio al pari di un'abbondante dose di caffeina.

<< Icaro?>>

Il giovane si rianimò un poco, voltandosi verso la porta.
E, come un ladro colto sulla scena del crimine, desiderò solo fuggire da quella sedia girevole.

<< Icaro, devi andare a dormire, è tardi.>> sospirò il vecchio padre, contrariato per i passatempi notturni del figlio.
<< Sì, ora spengo.>> sbuffò stanco il ragazzo.

Ora non era più la bella Aptera, Assassina di massimo livello che combatteva nella prima gilda del server, nonché esempio per tutti gli altri giocatori della stessa classe; ora era di nuovo quel ragazzino di terza superiore che bivaccava da qualche tempo sulla soglia del sei.
Niente seni prosperosi, niente ammiratori da tutte le parti del mondo, niente banca straripante di monete d'oro.
Era solo un semplice ragazzo che campava con cinque euro alla settimana (mancetta gentilmente offerta dal padre Dedalo).
Quanto avrebbe voluto vivere nel videogioco, piuttosto che alzarsi la mattina presto per prendere il pullman ed affrontare la scuola.




Lunedì, arrivo a scuola, atrio.

Ampi sbadigli, occhiaie marcate e nessuna voglia di studiare.
O anche detto “tre semplici modi per descrivere il piccolo Icaro”, studio iniziato e portato avanti da Teseo, in quel momento intento, come ogni altra mattina, a vantarsi con lo stuolo di dieci o venti ragazze che gli ronzava intorno: d'altronde tutti riconoscevano la sua incredibile bellezza, la sua smisurata forza, il suo sconfinato senso del dovere e, soprattutto, la sua modestia leggendaria.
Insomma, come non amare i suoi riccioli castani, i suoi occhi d'un freddo blu mare o il suo sorriso smagliante? Sarebbe come negare la bellezza nel mondo, un peccato gravissimo, nonché atto di pura, semplice invidia e di pochezza d'anim-...
Oh, aspetta, ho perso il filo del discorso... di chi stavamo parlando?

<< Oh, Icaro... hai dormito male sta notte?>> Arianna, giovane ragazza della 4A Linguistico, si avvicinò al giovane da poco arrivato, mostrando in volto un'amorevole apprensione materna.

Ah, sì, giusto! Icaro!” Teseo, dopo aver rimuginato a lungo sui propri pensieri, sorrise soddisfatto per essersi ricordato da solo il nome del proprio devoto fedele. O altresì detto “amico”.
Ma devoto fedele suonava mille volte meglio.
No?

<< No... non preoccuparti... con un caffè si risolve tutto.>> sorrise Icaro in risposta a quelle preoccupazioni.
<< Te lo offro io, se vuoi.>> la ragazza iniziò a cercare la chiavetta persa chissà dove nello zaino, ma la bianca mano dell'amico occhialuto la fermò.
<< Tranquilla, non serve, non voglio che-...>> ma le parole di Icaro furono sovrastate dalla voce ben più cupa e tonante di Teseo.
<< Io, Teseo, eroe dei vostri cuori, offrirò al mio amico Icaro la colazione!>>

Un'ovazione femminile accompagnò l'eroica gesta dello studente, mentre Arianna, esausta, si massaggiava le tempie nascoste dalla mossa chioma d'un caldo fucsia, una tonalità tanto simile al mosto più pregiato.
Niente poteva far maturare quel ragazzo.
Teseo, senza chiedere nulla a nessuno (oh, che cuore d'oro! <3), rubò letteralmente Icaro, trascinandolo in giro per i corridoi; purtroppo, forse per colpa del vociare degli altri ragazzi, forse per colpa del proprio leggero, piccolo ego, non riuscì a sentire le proteste del ragazzo.

<< Cosa vuoi? Espresso? Cappuccino? Cappuccino con cioccolata? Sì, sì... tu sei il tipo da cappuccino con cioccolata, senza alcun dubbio.>> domandò l'eroe della scuola, talmente in gamba da rispondersi pure da solo.
<< Teseo... in realtà mi va bene anche solo un espresso. Ho già fatto colazione e-...>> Icaro, il povero Icaro, cercò di spiegare la propria situazione, ma nulla. Come parlare al vento.
<< Vuoi anche dei biscotti? Ci sono gli Oreo, a tutti piacciono gli Oreo.>>
<< Teseo.>>
<< Ah, giusto. Quanto zucchero nel caffè? Suppongo tre pallini. Sì, tre pallini è il giusto, se no è tremendamente dolce.>>

Icaro sospirò, appoggiandosi sconfortato alla macchinetta delle bevande, mentre l'amico faceva e si complimentava addirittura, ignorando totalmente il mondo circostante.
In tutta onesta sincerità, non poteva immaginare nulla di peggio.

<< Oh, Icaro! Proprio te cercavo!>>

Il giovane munito di occhiali alzò lo sguardo, incontrando il sorriso del magnifico, unico, inimitabile professor Apollo. Il suo ego, messo accanto all'ego di Teseo, dava il via ad un vero e proprio “Scontro tra Titani” in cui era seriamente difficile decretare un vincitore.
Perché non poteva avere una mattina normale?
Apollo, con il suo magnifico completo di un oro scintillante, avanzò puntando il ragazzo basso ed occhialuto, il quale nella sua bassezza ed occhialutezza sembrava non voler affatto stare lì.

<< Sei tu Icaro, giusto?>> domandò confuso il docente di Discipline Pittoriche, ricontrollando la lista che stringeva tra le mani.
<< Guardi, anche io con i nomi oggi faccio confusione.>> annuì solennemente Teseo, comprendendo appieno lo stato d'animo dell'insegnante raggiante.
<< Sì e poi contando che siete anche tanti...>>
<< Oh, non me ne parli: ho più di duemila amici su Facebook, ma davvero...>>
<< Aspetta, ti avevo accettato l'amicizia, vero?>>
<< Mi pare di sì, ma io la seguo anche su Instagram, Twitter e...>> nel mezzo di quell'importante chiacchierata, Teseo iniziò a sorseggiare il cappuccino al cioccolato e a sbocconcellare qualche Oreo.
<< Oddio, hai visto il mio ultimo selfie? Sono venuto bene, vero?>> luminoso come una vera e propria stella, Apollo si era totalmente dimenticato del motivo per cui era lì.
<< Sì, ovvio: aveva quel gusto retrò, ma al contempo incredibilmente moderno. Lei è un vero maestro.>>
<< Oh, lo so, modestamente.>>

Ad Icaro, in mezzo a quei due, parve di sentire il suono delle campane nuziali.
E invece era solo la campanella di scuola.
Fu sul punto di allontanarsi discretamente, come era stato discreto per tutta quella conversazione, ma improvvisamente fu trascinato di nuovo al centro dell'attenzione: Apollo con la sua immancabile eleganza, gli bloccò il passaggio.

<< Tu eri iscritto al viaggio culturale in Giappone? Quello che io avevo organizzato per voi studenti?>> chiese il docente, muovendo la morbida, lunga chioma d'un caldo biondo.
<< Ah? S-sì...>> annuì il povero, sventurato Icaro.
<< Oh, perfetto: tu, per la tua pagella misera, sei stato escluso.>>

E con un sorriso, il professore si allontanò in tutta la sua perfezione e il suo splendore.
Il ragazzo, nel suo cuore, si sentì sprofondare nei più gelidi, profondi abissi del rimorso: quel viaggio in Giappone era tutto ciò che ambiva da un intero anno e quando, finalmente, ormai era tanto vicino, si ritrovava improvvisamente escluso senza una valida ragione.
Sì, va bene, aveva una pagella da “sei spaccato”, però non era una buona motivazione.
Il cuore pesante, gli occhi lucidi e il fiato mozzato gli fecero ricordare quanto meglio fosse la sua vita virtuale, piuttosto che quella reale. In quel momento, voleva solo nascondersi dietro all'immagine di Aptera, per soffocare quell'insopportabile tristezza.
Lei, dopotutto, era forte... al contrario di lui.




Lunedì, ricreazione, cortile della scuola.

Appoggiato al muretto del campo da calcio, osservava assorto le coppie di fidanzati che camminavano mano nella mano per il cortile, sfilando in passerella e mostrando al mondo quanto erano innamorati.
Come faceva la gente ad essere così spensierata?
Mangiò quel che rimaneva degli Oreo gentilmente offerti da Teseo, poi sospirò ripensando ancora all'opportunità mancata.
Se avesse abbandonato per tempo il gioco, se si fosse concentrato più sugli studi...

<< Ehi... Icaro.>> sorrise Arianna con la dolcezza che sempre l'aveva distinta << Tutto bene?>> aggiunse, notando il suo sguardo triste.

Si conoscevano dalle elementari, da bambini avevano sempre trascorso i pomeriggi al parco per giocare ora a pallone, ora a fantasticare su quello scivolo pericolante, ma estremamente divertente; era davvero una persona gentile, lei, e quasi era un peccato che fosse impegnata con Teseo.

No, non era geloso.
No, assolutamente.
Beh... forse giusto un po'.

<< Beh... è un po' per il viaggio...>> sospirò Icaro a testa china.
<< Sì... Teseo me l'ha detto.>> annuì la ragazza sedendosi accanto a lui << E l'altro po' per che cos'è?>>
<< Ah? Eh... beh, nulla.>> il rossore sulle gote del giovane lo tradì, come Bruto aveva tradito a suo tempo Cesare con un set di coltelli “Miracle Blade”.
<< Ehi... sei un pessimo bugiardo!>> rise lei e da perfetto prototipo di zia gli strampognò -termine tecnico per quella tortura medievale- le guanciotte tinte di un rosa acceso << Puoi dirmi tutto quello che vuoi, lo sai.>>

Icaro sospirò, ancora una volta, cercando il coraggio perduto in qualche angolo dell'animo.

<< Ecco... pensi che una vita... di fantasia... possa essere migliore di quella reale?>>

Arianna corrucciò la fronte per qualche attimo pensosa, quasi per cercare di capire cosa si nascondesse dietro a quella domanda. Non sapeva della sua dipendenza (beh, sì, insomma... diciamo leggera passione) per i videogiochi, soprattutto per un videogioco in particolare, ma sembrò comunque comprendere la situazione.

<< Beh, sicuramente: se la crei tu, ovvio che una vita di fantasia è effettivamente perfetta.>> annuì la giovane << Ma... vivendo solo di fantasia... non è che rischi di perderti i reali momenti importanti? Ad esempio un'uscita con una ragazza, il matrimonio, i futuri figli...>>
<< COSA?!>> esclamò confuso Icaro dello stesso colore di un pomodoro maturo << Stai correndo decisamente troppo!>>
<< Ah-ah! Su, Icaro, pensa a quanti “achievement” nella vita reale devi ancora guadagnare!>> la ragazza si alzò e si diresse in fretta alla sede, sul suono prolungato della campanella che segnava la fine della ricreazione << Non buttarti giù!>> gli urlò, con il suo solito, caldo sorriso.

Icaro, invece, rimase ancora qualche attimo seduto, senza più alcuna certezza.


Quando tocchi il fondo dell'abisso,
l'unica cosa che puoi fare è cercare di risalire.
Ci riuscirai... Icaro?



Fine One-Shot!

Guild: Gilda, gruppo di giocatori.
Aptera: “Senza Ali”.
Mount
: Cavalcatura.
Loggata: collegata. Si riferisce a quanti giocatori sono online.
Miracle Blade: e non Myracle Blade. Grazie suggerimento della regia, non me ne ero accorta della svista (e di molte altre sviste ancora nascoste per il testo).
One Winged Angel: riferimento a Final Fantasy VII. Sephiroth è praticamente il ricordo della mia infanzia, di quando mia sorella giocava alla play ed io le facevo da supporto morale.
Achievement: obiettivo.



Angolo dell'Autrice:

No. Non ho passato anni della mia vita a giocare a World of Warcraft. No di certo.
Assolutamente.
Comunque, la dipendenza da videogiochi è, come ogni altra dipendenza, incredibilmente insidiosa e difficile da superare. Quando parlo di dipendenza, ovviamente non mi riferisco a quella gente che gioca ad app per cellulare per mezz'ora al giorno, ma per quelli che vivono per un determinato gioco. Ognuno è libero di spendere il tempo come meglio crede, tuttavia bisognerebbe sempre avere una misura.
Come faccio a saperlo?
Eh
... *colpo di tosse*


In ogni caso, devo dire che mi sono divertita parecchio a scrivere i dialoghi tra Dioniso/Ermes e Teseo/Apollo. Le coppie quelle belle.
Cioè, in verità Teseo e Apollo non li avevo mai visti come coppia, è un crack pairing nato in corso d'opera.
Ora non so bene se shipparli o meno, nel dubbio li trovo adorabili (sono l'autrice, ok, ma non mi importa, adoro terribilmente scrivere di personaggi così tanto egocentrici).


In chiusura di questo angolo, ringrazio davvero di cuore tutti quelli che hanno aggiunto la fanfic alle loro preferite/seguite/ricordate. Cioè, davvero, non pensavo che potesse interessare tanto.
Inoltre un grazie anche a quei lettori silenziosi che non si limitano a leggere l'ultimo capitolo uscito, ma riprendono quelli precedenti: mi fa capire che in fondo forse davvero può piacere e ne sono sinceramente contenta.
Un abbraccione a tutti!
Ed ora... è meglio che vada a prepararmi per la settimana di interrogazioni. Sono capitata per prima in Scienze Umane e devo studiarmi tutti gli autori che abbiamo fatto da inizio anno per una simpatica simulazione.
Sigh.
Rivoglio le vacanze.
Davvero.


Un bacio da _Lakshmi_!

  
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