Spero che anche questo capitolo possa essere di gradimento e, soprattutto, che i personaggi restino il più IC possibile.
Buona lettura! ^^
[ PERSONAGGI: Naruto Uzumaki, Hinata Hyuga.
PROMPT: Profumo
RATING: Verde ]
CAPITOLO 2
PROMPT: Profumo
RATING: Verde ]
CAPITOLO 2
Konoha da più di due settimane era diventata un vero e proprio tripudio di colori e profumi — rendendo alquanto felice una certa Yamanaka, pronta a rifornire il suo negozietto di nuovi coloratissimi e incantevoli fiori —.
Profumi e colori che variavano dal rosa acceso delle primule al loro gradevole profumo dolciastro; passando ai tanto agogniati e amati fiori di ciliegio, che donavano un piacevole spettacolo visivo che variava dal bianco al lilla; ai tulipani con il loro colorito cremisi sgargiante, per terminare nell'accostamento cromatico dei vanitosi narcisi.
Naruto allargò le narici nell'atto di prendere un'importante assaggio di quei profumi, reggendo bene tra le mani le borse della spesa che contenevano fin troppo cibo, a suo detto, che avevano lasciato Hinata particolarmente divertita, tanto da ribattere tra una risata e l'altra: « Naruto–kun, hai uno stomaco che farebbe a gara con cento uomini adulti! », lasciando il biondo con le gote di un persistente colorito bordeaux, imbarazzato come poche volte.
“ E poi, anche a me piace il Ramen... Quindi voglio provare a crearne e modificarne alcuni... ” aveva continuato la kunoichi in un borbottio discreto, come a voler farsi perdonare per la precedente uscita che aveva imbarazzato così tanto il suo neo-marito che a udire quella frase aveva sorriso come un ebete senza potersi trattenere, ricordando con crescente godimento il loro primo, indimenticabile e particolarmente piacevole appuntamento che, senza ombra di dubbio, non avrebbe mai abbandonato la sua memoria.
« Naruto–kun, » sussurrò Hinata, girando lievemente il capo in sua direzione, notando il suo sorriso — così bello, genuino, vivido — che la lasciò inevitabilmente senza fiato. « N-n... n-non vuoi una mano?... ».
Il ragazzo scosse convinto il capo, porgendo il suo sguardo — e quei suoi occhi tremendamente celesti e limpidi, come il cielo estivo — su di lei, avvicinandosi poco dopo, lasciando un fugace bacio sui suoi soffici capelli corvini. « Non ti preoccupare, Hina–chan! »
Il profumo dei fiori era buono, sì, ma mai quanto quello della sua Hinata.
Profumi e colori che variavano dal rosa acceso delle primule al loro gradevole profumo dolciastro; passando ai tanto agogniati e amati fiori di ciliegio, che donavano un piacevole spettacolo visivo che variava dal bianco al lilla; ai tulipani con il loro colorito cremisi sgargiante, per terminare nell'accostamento cromatico dei vanitosi narcisi.
Naruto allargò le narici nell'atto di prendere un'importante assaggio di quei profumi, reggendo bene tra le mani le borse della spesa che contenevano fin troppo cibo, a suo detto, che avevano lasciato Hinata particolarmente divertita, tanto da ribattere tra una risata e l'altra: « Naruto–kun, hai uno stomaco che farebbe a gara con cento uomini adulti! », lasciando il biondo con le gote di un persistente colorito bordeaux, imbarazzato come poche volte.
“ E poi, anche a me piace il Ramen... Quindi voglio provare a crearne e modificarne alcuni... ” aveva continuato la kunoichi in un borbottio discreto, come a voler farsi perdonare per la precedente uscita che aveva imbarazzato così tanto il suo neo-marito che a udire quella frase aveva sorriso come un ebete senza potersi trattenere, ricordando con crescente godimento il loro primo, indimenticabile e particolarmente piacevole appuntamento che, senza ombra di dubbio, non avrebbe mai abbandonato la sua memoria.
« Naruto–kun, » sussurrò Hinata, girando lievemente il capo in sua direzione, notando il suo sorriso — così bello, genuino, vivido — che la lasciò inevitabilmente senza fiato. « N-n... n-non vuoi una mano?... ».
Il ragazzo scosse convinto il capo, porgendo il suo sguardo — e quei suoi occhi tremendamente celesti e limpidi, come il cielo estivo — su di lei, avvicinandosi poco dopo, lasciando un fugace bacio sui suoi soffici capelli corvini. « Non ti preoccupare, Hina–chan! »
Il profumo dei fiori era buono, sì, ma mai quanto quello della sua Hinata.