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Autore: cdm05    29/01/2018    4 recensioni
Derek e Stiles non sono mai andati d'accordo, ma grazie ad una strana richiesta da parte del ragazzo il loro rapporto si evolverà in qualcosa di estremamente delicato e particolare. L'ironia di Stiles non mancherà e a volte metterà in difficoltà la pazienza di Derek altre volte lo farà semplicemente ridere.
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Spero che vi piaccia anche questa storia,
Buona lettura.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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I ragazzi, dopo che ebbero ricevuto il messaggio da Stiles, si presentarono a casa Hale sorridendo alla visione di Derek e Stiles che si tenevano per mano mentre li facevano accomodare nel loft.
Scott capì che aveva risolto le cose ed era molto felice per loro, sapeva che non sarebbe stato facile perché sia Stiles che Derek erano molto testardi e, per certi versi, anche orgogliosi ma Scott li conosceva bene e sapeva che avrebbero trovato il modo di andare d’accordo, di stare insieme, avrebbero trovato il modo di amarsi. E si vedeva da i loro occhi che si amavano, dai loro sguardi, si perdevano ad osservare l’altro, cercavano il contatto fisico o visivo, avevano bisogno di sapere che il compagno era al loro fianco, avevano bisogno della certezza di esserci l’uno per l’altro e di non essere soli al mondo, in quel mondo che ad entrambi faceva paura.
 Scott lo aveva capito solo guardandoli e poi conosceva bene sia Stiles che Derek, quindi bastava poco a capire che si erano arresi ai loro sentimenti.
 -Okay, che si fa?- chiese Isaac.
 -Film e pizza?- propose Stiles.
 -Tanto, alla fine, finiamo a fare sempre quello.- disse Scott sorridendo, ogni volta che si incontravano finivano sempre per guardare un film e mangiare la pizza.
 I quattro ragazzi discussero un po’ per scegliere cosa guardare ma alla fine vinsero Stiles e Isaac finendo con il far guardare agli altri due il film di Capitan America. Derek e Scott, d’altro canto, dovettero subire tutti i commenti da ragazzine di 10 anni degli altri due ritrovandosi a ridere spesso per le facce buffe che facevano Stiles e Isaac mentre parlavano.
 Derek poi smise di ridere e si bloccò ad osservare il bellissimo volto di Stiles, il ragazzino aveva una bellezza particolare, quella che si nota piano, la bellezza più affascinante che possa esistere, Stiles era bello, bello veramente, lui possedeva la vera bellezza, quella che ti lascia a bocca aperta, Stiles era meraviglioso con il suo corpo esile, quei nei sulla pelle, quei capelli sempre scompigliati, quel suo modo di ridere o sorridere, quel suo
 modo di parlare, quel suo modo di vivere.
 Derek venne distolto da i suoi pensieri da Stiles.
-Derek il film è finito, ordino le pizze cosa vuoi?-
 -Una margherita, grazie.-
Dopo aver chiesto a tutti le loro preferenze sulla pizza Stiles andò in cucina per prendere il telefono e chiamare in pizzeria ma si accorse che c’era qualcuno che lo aveva seguito.
 Si voltò e vide Derek appoggiato alla porta.
 -Hey.-
 -Hey.- rispose Derek avvicinandosi di poco al figlio dello sceriffo.
-Cosa c’è? Hai paura di avvicinarti?- chiese Stiles con sguardo di sfida.
-No, ho paura che tu non riesca a resistermi.- sussurrò il maggiore all’orecchio del ragazzino dopo essersi avvicinato.
 -Sei sicuro che tu vuoi che resista?-
-In realtà no, non voglio che tu resista, voglio appoggiarti su quel tavolo e baciarti.-
 -Fallo.-
 -No, abbiamo ospiti, li hai invitato tu non ricordi?- rispose Derek per poi andar via lasciando Stiles di stucco.
 Il minore sorrise poi prese il telefono e ordinò le pizza: iniziava ad aver fame.
 ***
 I quattro ragazzi si sedettero a tavola e iniziarono a mangiare.
 -Bhe? Come vanno le cose? Mi sembra che abbiate fatto pace.- disse Scott sorridendo.
-E come se abbiamo fatto pace.- sussurrò Derek tra se e se facendo arrossire Stiles che aveva sentito il commento.
 -In che senso?-chiese Isaac confuso dal intervento di Derek.
 -Niente, abbiamo solo fatto pace e ci siamo... chiariti.-
 Stiles arrossì ancora di più quando pronunciò l’ultima parola facendo intuire agli altri due ragazzi il modo in cui si erano chiariti.
 Chiacchierarono ancora un po’, parlarono anche dell’Ani-ra, poi Scott e Isaac tornarono a casa lasciando soli Stiles e Derek.
 I ragazzi si cambiarono e poi si sedettero sul divano. Il maggiore giocherellava con le dita del più piccolo mentre l’altro si lasciava coccolare.
 -Sai, sono sempre stato attratto da te, il vero problema era che non avevo mai pensato che le mie emozioni si potesse trasformare in un sentimento così forte come l’amore. All’inizio di tutta questa storia non pensavo che fosse una cosa buona ma poi ho capito che se ti allontanavo peggioravo soltanto la situazione quindi ho lasciato che i miei sentimenti prendessero il controllo e solo ora mi sono reso conto di quanto sia stato stupido a pensare quelle cose, ci ho privato di tutte le belle sensazioni che avremmo potuto provare. Mi dispiace Stiles ma solo ora ho accettato il fatto che ti amo.-
Stiles lo guardava con uno sguardo indecifrabile per il maggiore, in realtà in quello sguardo si nascondeva tutto l’amore che il ragazzino provava per Derek.
 -Ti amo.- disse Stiles.
 -Ti amo.- rispose Derek.
 -Ti amo.-
-Oh Stiles, non sai com’è bello sentirti dire queste parole.-
 -Ti amo Derek Hale. È tutto quello di cui ho bisogno: amarti.-
Derek abbracciò Stiles stringendoselo al petto.
 -Andiamo al letto?-
 -Si, certo.-
I due ragazzi salirono in camera e poi si stesero nel letto l’uno accanto all’altro, erano a pancia in su e fissavano entrambi il soffitto imbarazzati perché nessuno dei due aveva la più pallida idea di cosa fare in quel momento. Alla fine entrambi si addormentarono rimanendo immobili nelle posizioni in cui erano.
***
Derek fu svegliato dalle urla di Stiles, aprì di scatto gli occhi e si voltò verso il minore, era lì, si dibatteva e urlava. Il maggiore cercò di svegliarlo, lo scosse, lo chiamò, provò a calmarlo sussurrandogli parole dolci, tentò di tutto ma non servì a nulla, ogni sforzo risultò vano. Il maggiore non sapeva cosa fare, volle fare un ultimo tentativo, si sentiva stupido ma ci doveva provare, in fondo il loro era vero amore.
Lo baciò.
Sperò con tutte le forze che sarebbe accaduto come nelle favole, che il bacio avrebbe spezzato l’incantesimo, che dopo che le loro labbra si fossero incontrate tutto sarebbe tornato come prima ma purtroppo non accadde nulla di quello che Derek sperava. Loro non vivevano in una favola, loro vivevano nella realtà e quella realtà poteva essere molto dura da affrontare alle volte.
Il maggiore decise di chiamare Scott per farlo venire da lui cercando di spiegare la situazione con un messaggio. La risposta del ragazzo non tardò ad arrivare, Scott sarebbe stato lì in pochi minuti e avrebbe portato Deaton con lui.
Derek non si spiegava come quel uomo fosse sempre disponibile per tutti, era sempre stato molto grato al druido per quello che faceva per tutto il branco ma non glielo aveva mai detto così Derek decise di tenersi a mente il fatto di dover ringraziare Deaton alla fine di tutta quella storia.
Quando Scott arrivò Derek si precipitò alla porta e condusse i due ospiti nella camera da letto.
-Cosa è successo di preciso?- chiese il druido.
-Non lo so, stavo dormendo ma poi l’ho sentito urlare e mi sono svegliato. All’inizio non pensavo fosse qualcosa di molto grave, era già capitato che avesse degli incubi, ma poi quando ho visto che non si svegliava, nonostante lo avessi scosso e chiamato più volte, mi sono preoccupato.-
-Okay.-
Deaton, con gli occhi chiusi, iniziò a girare intorno al letto dove si dibatteva Stiles poi si fermò di botto e si girò verso Scott.
-Illumina gli occhi.- disse semplicemente.
Il ragazzo diede ascolto al druido e fece come gli era stato detto ma purtroppo non servì a nulla.
-Derek, provaci tu.-
Derek illuminò gli occhi e quelli di Stiles si aprirono di botto mostrando le sfumature verdi e azzurre che li caratterizzava. Il minore si svegliò ma c’era qualcosa di diverso, la pelle intorno agli occhi iniziò a scurirsi fino a diventare quasi nera, le labbra, invece, persero il loro colore e Il respiro di Stiles era quasi inesistente.
 -Cosa gli sta succedendo?- disse Derek.
-Gli hanno lanciato una maledizione che tra poco si ripercuoterà anche su di..-
Deaton venne interrotto da un urlò del maggiore che crollò in ginocchio.
 -..te- concluse il druido avvicinandosi a Derek.
 -Dobbiamo portarli alla clinica veterinaria.- disse ancora Deaton.
-Si, prendo la macchina e poi ti aiuto a portarli giù.- disse Scott prendendo le chiavi della macchina e avviandosi al piano inferiore.
 ***
 Arrivarono alla clinica, posarono Stiles sul tavolo e Derek sulla sedia.
-Inietterò un liquido che vi farà star bene momentaneamente, poi cercherò di informarmi sulla maledizione che vi è stata lanciata e vedremo cosa potrò fare.- spiegò Deaton a Derek che era ancora cosciente.
 -S..si.-
 Il druido fece come aveva detto mentre Scott osservava tutto con occhi molto attenti. Improvvisamente Derek e Stiles sembrarono riprendersi, il maggiore spostò subito lo sguardo verso il ragazzino e notando l’espressione di sollievo sul suo volto si rassicurò, si avvicinò al tavolo dove era steso e gli tese la mano, il figlio dello sceriffo l’afferrò. Per entrambi quella non era una semplice stretta di mano, per i due ragazzi era la conferma della promessa che si erano fatti tempo fa, ci sarebbero stati sempre l’uno per l’altro e in quel momento ne avevano avuto la dimostrazione.
-Ragazzi ascoltatemi, dobbiamo trovare chi è stato a lanciarvi questa maledizione, ci sono pochi branchi di licantropi che praticano anche la magia, sono i Branchi Antichi. Anni fa, prima che voi veniste al corrente del sovrannaturale, tra i Branchi Antichi ci fu una guerra interna, alcuni credevano che la magia dovesse venire utilizzata solo in caso di emergenza, altri, invece, volevano farne un uso troppo ampio e disonorevole per i Branchi Antichi. Ci furono molti caduti ma alla fine ebbero la meglio quelli che credevano nel utilizzo della magia solo in casi estremi mentre gli altri dovettero adeguarsi. Ancora oggi, però, esistono branchi ribelli che si sono allontanati per non dover essere costretti ad adattarsi.- spiegò Deaton.-Io conosco alcuni membri di un branco che potrebbero aiutarci a trovare una soluzione.-
-Okay, come li contattiamo?- esclamò Derek alzandosi, volendo a tutti i costi far stare meglio Stiles e chiudere il prima possibile quella storia.
-Bhe, dovremmo raggiungerli. I Branchi Antichi vivono i villaggi distanti dalle grandi città, nei boschi. Quelli che conosco dovrebbero essere vicino al Nemeton.-
Scott sorrise.
-Ora il problema è solo trovare il Nemeton.- disse l’alpha.
-Cosa ci potrà mai volere per trovare la base di un tronco enorme?- chiese Stiles con ironia sapendo che in realtà non era così facile come sembrava, avevano già avuto a che fare con il Nemeton e di una di quelle avventure, per così dire, Stiles era stato proprio il protagonista.

Spazio Me:
Hola, scusate il ritardo dell'aggiornamento ma ero molto indecisa,
mi era passata per la mente l'idea di cancellare la storia ma visto che mi dispiaceva ho lasciato stare.
Volevo solo chiedervi di essere più attivi,
mi farebbe molto piacere.
Comunque continuerò ad aggiornare,
scusate ancora per il ritardo.
-blue

 
   
 
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