Profuma di
dolci, la sua Coccinella.
Di biscotti,
di caramelle, e di indipendenza.
Profuma di
coraggio, di gioventù, di libertà.
Profuma.
Ha un
buonissimo odore, che gli attraversa le narici, gli entra fin dentro le
ossa,
inebriandolo.
Anche
Marinette ha un dolcissimo odore: sa di cioccolata, di timidezza, di
dolcezza e
fantasia.
Marinette
è
bella, buona e gentile, proprio come Ladybug. Gli capita spesso di
associare le
due figure, ma poi il pensiero di una ragazzina dai capelli corvini e
gli occhi
azzurri come il cielo d’estate, un po’ goffa ed
imbranata, e con un grandissimo
cuore, si scontra con l’immagine di una donna forte e
coraggiosa che sa sempre
come salvare la situazione.
Ѐ confuso,
Adrien. Nella sua testa ormai ci sono solo loro due, la dolce ragazzina
e la
donna indipendente. Hanno entrambe lo stesso sorriso, ma lo portano in
maniera
del tutto differente. Uno di essi è fragile, alle volte
insicuro, l’altro è
convinto, alle volte prepotente.
Ѐ innamorato
di entrambe, ormai non ne ha alcun dubbio, ma non può
pensare ad entrambe, non
può amare entrambe, non può volere entrambe. Non
si può, è sbagliato. Tale
pensiero lo perseguita da mesi, è passato quasi un anno. Un
anno di battaglie
al fianco della propria Lady. Un anno di vita assieme a Marinette, sui
banchi
di scuola.
Ha deciso,
l’adolescente confuso. Ha deciso di dire tutto, di urlare,
sfogarsi,
dichiararsi.
«Sei sempre
bellissima, M’Lady.» Sorride il Gatto Nero.
Ladybug alza
gli occhi al cielo, un ghigno divertito ad incorniciarle le labbra.
«Sei sempre
ruffiano, Chaton.»
Per un solo
istante, Chat Noir crede di perdere un battito. La sua Lady lo ha
chiamato Chaton. Mai nomignolo gli
parve più
dolce, bello, tenero.
Ma poi
ripensa a Lei. E a come le somigli.
«Lo sai? Tu
mi hai sempre ricordato una persona, per me lei vale moltissimo: quanto
tutti i
momenti passati assieme a te.»
La giovane
sembra vacillare. Ha sempre pensato che Chat ammirasse lei. Non le
erano mai
dispiaciute le sue avances. Ma
decide
di mettersi da parte. Lei ama Adrien, non può mandare tutto
all’aria a causa di
un gatto randagio e quel suo sguardo magnetico e malizioso.
«E chi sarebbe
questa fortunata damigella?»
«Mi
dispiace, ma dovrei rivelarlo prima a tale donzella, anche se conosco
la mia
Lady, e so che terrebbe il segreto. Sarebbe un controsenso, se lo
dicessi alla
te stessa civile. No?»
Prima che
Ladybug possa aprire bocca, Chat si è già
ritrasformato.
Davanti alla
Coccinella, si mostra fiero il ragazzo confuso, ora sicuro dei propri
sentimenti. Sicuro di non aver sbagliato, sicuro del fatto che sia
Marinette,
la sua dolce Lady.
La ragazza
non emette alcun suono. L’unica cosa che può fare
è sciogliere la propria
trasformazione, e buttarsi tra le braccia dell’amato,
luminose stille ad
incorniciarle le gote rosso acceso.
«Ti
amo
anch’io, Chaton.»
Angolo autrice che non pubblica da un anno e passa:
Sono tornata, è passato tantissimo tempo e non so davvero come giustificarmi. Vai che c'è il blocco dello scrittore, vai con vari motivi senza apparente motivo valido, vai con un po' di depressione, ed ecco che passa un anno, o anche di più. Sono mortificata. Scrivere è una cosa che faccio con piacere ma durante quest'arco di tempo non riuscivo a vedere la scrittura come un hobby, e mi sentivo forzata e per nulla motivata. Tralasciando ciò, questa ff è nata così, a caso, durante una lezione di danza, mentre guardavo fuori la finestra e osservavo il cielo notturno. Lo dico sempre di avere una mente malata.
E niente! Spero che questo mio piccolo aborto possa piacervi.
Alla prossima,
Hikari