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Autore: ashtonslaugh    30/01/2018    0 recensioni
Quando la vita ti mette alle strette è difficile dire di no.
Sophie e Harry si detestano dal loro primo incontro e farli stare anche solo nella stessa stanza è sempre stata un'impresa eroica.
Quando però si trovano davanti alla prematura scomparsa dei loro due migliori amici scopriranno di essere stati nominati tutori legali della loro bambina.
Un'avventura che sconvolgerà le loro vite per sempre, riusciranno mai a mettere da parte i loro dissapori per mettere al primo posto la piccola Emma?
Genere: Commedia, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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L'ufficio dell'avvocato Stendall era un gran casino.
Si capiva che, essendo un avvocato della parte minorile, aveva molto a che fare con i bambini. Piccoli giocattoli e peluche erano sistemati un po' a caso ai lati delle pareti e su qualsiasi superficie fosse libera per poterli ospitare. 
Era una stanza molto grande e stravagante ma le foto di tutte quelle famiglie sorridenti la rendevano accogliente.

"Dove siamo finiti? In un fottuto Luna Park?" Harry si muoveva agitato sulla sua sedia mentre malediceva ogni oggetto che fosse alla sua portata

"l'avvocato sarà qui a momenti, concentrati su di lui e ce ne andremo velocemente" bobottai.

Neanche io ero felice di quella situazione ma con Harry ogni cosa sembrava così difficile da sopportare.

"o lei" aggiunse ammiccando, gli rivolsi uno sguardo perplesso e lui continuò " questo non può essere l'ufficio di uomo dai, guarda quante stronzate ci sono in giro!" prese tra le lunghe dita una paperella prima di lanciarmela sul viso

"Harry!" strillai infastidita "smettila di fare il bambino santo cielo!" presi la paperella e la misi di nuovo al suo posto

"santo cielo" ridacchiò "ma chi è che dice ancora cose del genere Sophie?" esplose in una risata nervosa mentre io gli lanciavo un'occhiataccia.

Sapevo che il suo era solo un modo per mandare via la tensione, ma per me non stava funzionando. Potevo dire di conoscere Harry Styles, non molto, ma quanto bastava per sapere  che l'unico modo che conosceva per smaltire il nervosismo e l'agitazione era prendersela con qualcun'altro, con o senza sarcasmo.

La porta dell'ufficio si aprì e i miei pensieri si dissolsero mentre mi alzavo dalla comoda sedia di pelle. A fare capolino non fu una donna, con grande rammarico di Harry, ma un uomo. E che uomo avrei aggiunto io. 

"buongiorno, scusate il ritardo, voi dovreste essere i signori Styles" disse ponendocela più come una domanda che come un'affermazione mentre si sedeva di fronte a noi

"no!" mi affrettai ad aggiungere guadagnandomi un'occhiata perplessa "lui è Styles io sono Gauthier" specificai, aveva degli occhi blu tanto intensi quanto affascinanti e mentre annuiva potei notare uno splendido sorriso

"perdonatemi, sui file che ho ricevuto c'era scritto che voi due foste sposati"

Harry esplose nella sua seconda risata fragorosa della mattinata mentre io mi affrettavo a tirargli una gomitata, sembrava un camionista. In confronto all'avvocato poi

"no guardi, piuttosto che anche solo uscire con questa pazza acida preferirei la sedia elettrica" dichiarò, le mie guance erano rosse di rabbia, non risposi solo per non peggiorare la situazione

"mmh, bene" meditò un po' l'avvocato davanti a noi "posso percepire che non scorra tanto buon sangue tra di voi" ridacchiò poco convinto

"esatto, il buon sangue tra di noi ha smesso di scorrere alla nascita, quando neanche ci conoscevamo" proclamò sicuro Harry

"ci vuoi stare zitto maledizione?!" esclamai ribollendo di rabbia, possibile che non riuscisse a capire la situazione in cui ci trovavamo?

"calma signori, calma" sorrise in un modo che mi fece calmare almeno un po' mentre Harry girò la testa dall'altra parte "vi abbiamo convocati qui per discutere della custodia legale di Emma Hutcherson" dichiarò scarabocchiando qualcosa su un quaderno mentre noi annuimmo "non so se i vostri amici vi avevano parlato di questo prima d'ora"

"certo, perchè questo è un tipico argomento da grigliata -ehi sapete, abbiamo deciso a chi spedire nostra figlia in caso morissimo prematuramente,non è fantastico-?" Harry sbuffò, e capii che all'avvocato non stava simpatico

"no immagino, bè senza tirarla troppo per le lunghe, i signori avevano scelto voi due, in coppia"

Aveva lanciato una bomba.

Una bomba che all'iniziò scoppiò in silenzio, perchè era tutto quello che le mie orecchie potevano sentire. Silenzio.

Avevo la gola secca e mi sembrava di aver perso l'uso della voce. Non potevano averlo fatto davvero, senza mai dircelo poi. Una bambina così piccola, affidata  a me e a Harry,no non poteva essere vero. Ero ammutolita, non sapevo davvero cosa dire.

E poi la boma lentamente la bomba esplose.

Harry scoppiò a ridere, di nuovo. Una risata così fredda e sconvolgente che per non so quale assurdo motivo mi contagiò. Ci guardammo mentre ridevamo così forte che una lacrima si andò a formare ai lati dei miei occhi, più ridevo più mi sentivo intontita, più ridevo più volevo sovrastare con il rumore delle nostre risate ciò che stava succedendo.

Piano piano le risate si affievolirono e solo in quel momento notai l'espressione dell'avvocato Stendall guardarci come se fossimo effettivamente pazzi.

"è uno scherzo" sentenziò Harry alla fine,sicuro delle sue parole

"purtroppo no signor Styles, la bambina in teoria sarebbe affidata a voi fino ai suoi 18 anni"

"avanti" continuò il riccio "non ci crede nemmeno lei, come potremmo noi due prenderci cura di una bambina? Non esiste, senza che poi Lizzie e Bryson non ce ne avessero mai parlato, no, c'è per forza un errore"

"mi rincresce ripetermi signori, ma non è così. Questo prima di capire che effettivamente la bambina non può crescere in un ambiente in cui i suoi tutori non riescono neanche a guardarsi" sentenziò "prenderemo altri provvedimenti".

"Cosa vuol dire questo?" chiesi, ero rimasta in silenzio per tutto il tempo, lo shock aveva preso il sopravvento

"significa che non avendo altri parenti prossimi la bambina verrà affidata al nostro istituto e messa in lista per una potenziale adozione" vedevo il rammarico e la delusione nei suoi occhi "Emma è una brava bambina, non faticherà a trovare qualcuno che voglia davvero prendersi cura di lei" chiuse in quaderno su cui stava scrivendo in un tonfo, e questo mi fece scattare

"no" uscì dalle mie labbra come un sussurrò ma gli occhi blu davanti a me catturarono subito i miei, sentii sospirare Harry al mio fianco "non lascerò che venga data in adozione, ci siamo qui noi per lei" 

"Sophie" il lamento frustrato di Harry mi fece girare verso di lui, non era convinto, ma neanche io lo ero, tutto ciò che sapevo era che non avrei permesso a Emma di essere sballottata di qua e di la senza una valida ragione.

"Harry, Lizzie e Bryson hanno scelto noi, non possiamo fargli questo, si fidavano di noi a tal punto" provai ma lui mise la faccia nelle sue mani appoggiando i gomiti alle ginocchia,sapevo che stava decidendo " o al limite me ne prenderò cura io da sola, posso farcela"

"temo di no signorina Gauthier, gli Hutcherson avevano scelto voi in coppia, o entrambi o nessuno" mi sorrise debolmente, era un sorriso di incoraggiamento e lo apprezzai molto.

"va bene" Harry parlò e per la prima volta mi venne da abbracciarlo.

I nostri occhi si incatenarono per un paio di secondi e in quel breve attimo trovai la forza che lui chiedeva a me. 

"bene" l'uomo di fronte a noi ci fece riprendere da quello stato di trance " io però continuo a non essere pienamente convinto di questa decisione" disse guardandoci severo

"cosa? Abbiamo detto che lo faremo!" esclamò Harry, gli misi una mano sul ginocchio per calmarlo

"non siete esattamente i genitori modello che si dovrebbe provare ad essere in una situazione come questa, vi odiate e si percepisce benissimo" abbassai la testa sconfortata, era vero dopotutto " ma capisco anche voi, e so che volete il meglio per Emma" Harry annuì e io sorrisi "vi do quattro mesi, quattro mesi con la bambina. Andrete a vivere nella casa degli Hutcherson e riceverete controlli periodici, se in quattro mesi sarete ancora a questo livello la bambina verrà affidata a noi"

Harry provò a ribattere ma lo fermai subito "va bene" dissi zittendolo con lo sguardo "grazie per la fiducia"

Lui annuì continuando a parlare "è per il bene di Emma, mi sembra che stia a cuore a tutti"

Harry e io ci guardammo per l'ultima volta, non avevamo la minima idea di cosa di cosa avremmo fatto perchè non avevamo la minima idea in che cosa ci fossimo andati a infilare.

  
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