Uscii dal nero più totale per ritrovarmi in un grande atrio molto spazioso e completamente grigio, vi erano quattro porte, una per lato, anch'esse grigie. Davanti a me c'era Xemnas che mi guardava quasi con un occhio paterno, ma anche con una soddisfazione che mi avrebbe probabilmente indisposto se avessi avuto un cuore. Stavo per chiedergli cosa fosse quel portale che avevamo usato per arrivare fin lì ma mi sembrò inutile visto quello che avevo scoperto negli ultimi cinque minuti. Con un rapido movimento della mano Xemnas fece comparire uno specchio davanti a me e mi resi conto che non ricordavo per nulla il mio aspetto: ero un ragazzo di circa diciotto anni di altezza poco sotto la media, un metro e sessantacinque all'incirca per l'esattezza, la mia carnagione era estremamente chiara se non addirittura pallida, il mio fisico magro e slanciato, i miei occhi di un azzurro estremamente chiaro se non addiritura glaciale, il mio naso piccolo e dritto, le labbra molto sottili e la forma del mio volto era affilata ma non spigolosa, il mio orecchio sinistro era ricoperti da sei piercing che andavano dal lobo alla parte superiore della cartilagine e ogni pallina era o bianca o nera, alternandosi tra loro. "Insomma, sono un normale diciottenne con un'insana passione per i piercing", non riuscii a pensare altro, visto che non sapevo ancora niente della mia storia. Perlomeno fino a quel momento. Non so come, ma il guardarmi allo specchio aveva fatto riafforare qualcosa nella mia mente e senza che me ne accorgessi nella mia mano comparve uno scettro grigio poco più alto la cui asta era decorata da quello strano simbolo a mo' di cuore rovesciato con un globo, anch'esso grigio, che levitava leggermente sopra esso; sembrava essere fatto di qualche fibra metallica estremamente leggera. Sentivo che sapevo usare quello scettro, anzi, sentivo che lo avevo già usato. "Ma perché dovrei averlo usato? Che il posto da dove provengo sia in guerra?". Interruppi presto i miei pensieri: dovevo solo avere pazienza e probabilmente avrei avuto altri flash di ricordi del genere. < Non avevo mai visto un'arma del genere. > disse sorpreso, ma sempre con estrema compostezza, Xemnas osservando lo scettro con la stessa espressione soddisfatta di chi vince un premio importante. < Scusa Xemnas, poco fa hai fatto accenno anche alla parola "elemento", cosa intendevi esattamente? > chiesi io con fare educato, pensando che probabilmente mi sarei rivolto così a una persona di rango apparentemente superiore al mio. < Oh, perdonami, non devo essermi spiegato al meglio prima: per "elemento" intendo la base dei tuoi poteri, ogni Nessuno ne possiede uno, anche quelli che in vita non hanno mai combattuto; non si sa esattamente da quali parametri dipenda ogni elemento, ma in genere ogni Nessuno ne ha solo uno. In questa Organizzazione ve ne sono cinque: il Metallo, il Fuoco, il Vento, il Nulla, ovvero il mio, e il tuo, che al momento è sconosciuto. Avrai modo di provarlo in battaglia > rispose lui. < Contro cosa dobbiamo combattere esattamente? > chiesi subito. < Contro i cosiddetti "Heartless": essi sono esseri che si vengono a generare dall'Oscurità nel cuore delle persone; sono creature corrotte che seguono solamente un solo istinto: divorare il Cuore delle persone per creare altri Heartless e, infine, distruggere i Mondi facendoli cadere nelle tenebre più profonde. Si dividono in due categorie: i "Purosangue" che sono Heartless che vengono a crearsi naturalmente, se così si può dire, e gli "Emblema", che a differenza dei primi vengono creati artificialmente; li riconoscerai facilmente perché hanno, per l'appunto, un emblema da qualche parte nel loro corpo. Anche se noi il Cuore non ce l'abbiamo gli Heartless tendono ad attaccare ogni cosa che si muove e respira, quindi stai attento, perché compaiono quando meno te l'aspetti. > Stavo per chiedergli ulteriori spiegazioni, ma appena apriì la bocca Xemnas fece per zittirmi < Tra poco saprai altro Xailm. Pazienta. Seguimi piuttosto nella sala a sinistra: sto per presentarti agli membri dell'Oraganizzazione. > Proseguimmo verso la porta grigia a sinistra ed entrammo in una sala esattamente identica a questa con la differenza che in essa vi erano cinque sedie, di cui quattro disposte a coppie di due sui lati della stanza e un'altra, sempre grigia ma più alta e finemente decorata, al centro della stanza. Tre delle cinque sedie erano occupate da tre differenti Nessuno: avevano un aspetto giovane come il mio e tutti indossavano un mantello nero come quello di Xemnas, la quarta e la quinta sedia erano libere, e immaginai che una fosse la mia e quella centrale fosse di Xemnas. Nel momento in cui Xemnas si mise seduto, gli altri tre Nessuno si alzarono come a dimostrare rispetto, poi spostarono la mia attenzione su di me e quasi iniziarono a squadrarmi: c'era in particolare un ragazzo olivastro che mi guardava con insistenza e curiosità, ma senza alcun'ombra di diffidenza. Probabilmente non mi sarebbe piaciuto ritrovarmi in una situazione del genere se fossi stato un umano, anzi, probabilmente non lo avrei sopportato: per quanto non avessi ricordi, pensai che quando avevo un Cuore non dovevo essere una persona aperta, né un ragazzo a cui piace stare al centro dell'attenzione. Xemnas mi fece cenno di sedermi sulla sedia vuota, non appena lo feci lui si alzò in piedi e distendendo il braccio verso di me sostituì i vestiti che avevo precedentemente con un cappotto nero come il suo degli altri. < Ora che la Nuova Organizzazione è ufficialmente al completo è tempo che vi spieghi perché essa si è venuta a formare: circa tre mesi fa avevo già formato un'altra organizzazione chiamata "Organizzazione XIII" per aprire Kingdom Hearts e riavere il nostro Cuore; ad ogni modo le cose fallirono quando durante lo scontro decisivo con un ragazzo che maneggia indegnamente il Keyblade, un'arma in grado di raccogliere il cuore degli Heartless Emblema per ricostituire Kingdom Hearts, chiamato Sora. Mi ritrovai in svantaggio perché tutti gli altri dodici membri dell'Organizzazione XIII fallirono nello scopo di proteggere Kingdom Hearts: otto vennero sconfitti, tre tramavano alle mie spalle e uno è il Nessuno di questo Sora. Rimasi da solo e Kingdom Hearts fu danneggiato da un intervento esterno, per la precisione dalla persona che m'insegnò tutto sui Cuori, Ansem il Saggio. Erano condizioni critiche per me, così decisi di ritirarmi e ricominciare il mio piano da capo: dopo una lunga ricerca ho trovato questo mondo deserto e vi costruiì sopra questa villa grigia in cui residiamo ora, poi mi misi in cerca di voi nuovi Nessuno, e fu più arduo del solito, perché il danneggiamento di Kingdom Hearts fu talmente grave da creare squilibrio nei Mondi e nel loro ordine, portando a far apparire i Nessuno in mondi di tutti e tre i Reami: quello Oscuro, quello della Luce e quello di Mezzo. Ora ci rimangono da fare solo due cose: reclutare un ultimo membro in grado di usare il Keyblade, in modo tale da non dover aspettare che Sora uccida questi Heartless da solo, e fare in modo che Sora sopravviva, in modo tale che ci aiuti a completare Kingdom Hearts. Ciò implica una differenza nei modi di agire rispetto all'altra Organizzazione: prima agivamo in anonimato, creando disordine e chaos tra i Mondi sfruttando gli Heartless come vittime sacrificali, ora dobbiamo fare in modo che Sora non sospetti che siamo Nessuno e che non vi sia una Nuova Organizzazione. Inoltre dobbiamo far credere a Sora che io sia morto ma a questo penserò io al più presto. > Xemnas aveva una teatralità estrema anche se non aveva un Cuore e l'enfasi con cui fece questo discorso, nonostante fosse solo a scopo informativo, avrebbe potuto farlo passare per un attore drammatico di un musical. Immaginai che avesse tutti i ricordi, o comunque la maggior parte, della sua vita da umano; probabilmente ora sarei invidioso, ma da quanto avevo capito c'era solo bisogno di pazienza e la maggior parte dei nostri ricordi sarebbe tornata. Almeno così speravo. < Benissimo: è tempo di mettersi immediatamente all'opera. Vi dividerò in coppie e andrete in cerca di un custode del Keyblade per i Mondi, una volta trovato tornerete qui e mi segnalerete in quale Mondo risiede, al resto penserò io. Io nel frattempo penserò a come inscenare la mia morte. Xirec andrà con Xailm, Mixazani con Xariz. Un'ultima cosa, se v'imbatteste in Sora > s'interruppe un attimo e magicamente fece apparire l'immagine di un ragazzo di media altezza, dal fisico slanciato, i capelli castani con una pettinatura a punta, occhi azzurri e che impugnava un'enorme chiave come fosse una spada, e io immaginai fosse il famigerato Keyblade < cercate di non farvi vedere, e nel caso in cui l'incontro ravvicinato sia inevitabile toglietevi i mantelli e vestitevi di abiti normali; evitate di usare i vostri poteri e non dite il vostro nome: tutti i membri dell'Organizzazione precendenti avevano una X nel nuovo nome da Nessuno, di conseguenza Sora potrebbe nuovamente sospettare della nostra presenza. Inoltre se rischiate di fallire in combattimento, ritiratevi. La vostra presenza è più importante della ricerca. Detto questo, al momento i Mondi da esaminare sono Crepuscopoli e la Città di Mezzo: Xirec e Xailm andrete nel primo, Mixazani e Xariz nel secondo. Ripeto un'altra volta: non arrischiatevi: la vostra vita prima di tutto >. Ci alzammo tutti dalle nostre sedie, Xirec, il ragazzo olivastro che mi squadrava, e Xariz, l'unica ragazza, aprirono i portali oscuri e nuovamente non vidi altro che nero.