Daphne Greengrass è
la peggior stronza che abbia mai messo piede alla
scuola
di magia e stregoneria di Hogwarts.
Sarebbe
più piacevole giocare a golf con il diavolo piuttosto che essere la
prossima
persona che ha voglia di umiliare.
Peccato
che sia anche la persona più fortunata che io abbia mai incontrato
nei
miei sedici anni di vita.
Partiamo
dal presupposto che è tipo bellissima, con i suoi capelli biondi e
lisci
come la seta, i suoi occhi azzurri come il ghiaccio e il suo corpo che
farebbe
morire di invidia anche alla regina delle passerelle babbane.
Oltre
a tutto questo, è una di quelle purosangue, Serpeverde
naturalmente,
primogenita di una delle famiglie più importanti e ricche
del
mondo magico, tanto da passare le vacanze estive nella tenuta di
gente
come Narcissa Black Malfoy.
Il
suo essere una figlia di papà con il conto in banca alle stelle, le da anche
il
privilegio di possedere un guardaroba così grande che le hanno dato
una
stanza apposta nel dormitorio dei Serpeverde.
Infine,
come ciliegina sulla torta, c’è da aggiungere che è la ragazza più
popolare
e desiderata di Hogwarts. Il sogno erotico di ogni
singolo
esemplare
del genere maschile, senza escludere i Grifondoro
come mio
fratello
Ron ed Harry.
Dimenticavo
il dettaglio che è la causa delle mie disgrazie: è
fidanzatissima
con il desiderio proibito di noi altre povere comuni mortali
con
la vita assolutamente imperfetta, vale a dire con Draco Malfoy.
Ok
è un Serpeverde della peggior specie.
Ok
è un viscido, uno sbruffone ed anche un bastardo.
Ma
è il classico tipo che non passa inosservato. Si è fatto decisamente più
bello
con il passare degli anni. Non si mette più tre kg di gel e ha un fisico
muscoloso
che lo rende il vero motivo che trascina ogni femmina a vedere
le
noiose partite di Quiddich. Culminano ovviamente
tutte, con lui che si
leva
la maglietta e si asciuga il sudore da quei pettorali scolpiti mentre la
sua
ragazzi gli si butta al collo!
Viene
spontaneo chiedersi quale sia il mio problema …
Il
mio nome è Ginevra Molly Weasley.
Il
primo giorno di scuola del mio quinto anno, sono andata a sbattere su
Draco
Malfoy, e sono rimasta fulminata. Sarà la botta che ho preso
cadendo,
ma da allora non ho smesso di fissarlo nemmeno per un secondo
durante
i pasti. Fino a che non ho commesso il grave errore di prendermi
una
di quelle sbandate che sono diventate il principio di un
innamoramento
non corrisposto. Tranne che nei miei sogni.
Ci
sono però una serie di piccoli, neanche tanto, dettagli …
Numero 1 : Fisicamente non sono
chissà cosa, o almeno è la mia scarsa
autostima
a dirlo, nascondo le mie forme femminili sotto pesanti maglioni,
ho
le lentiggini che sono troppo evidenti, e i miei capelli rossi non si
decidono
a stare a posto. Nemmeno se vendessi la mia anima al diavolo.
Numero 2 : Dal mio cognome è
evidente … sono povera e uno i vestiti che
la
gente come loro definisce “di seconda mano”.
Numero 3 : Al mio primo anno di
scuola, come accadde agli miei sei
fratelli,
sono stata smistata a Grifondoro. Servono spiegazioni
ulteriori?
Numero 4 : non sono una sciupa
uomini, tutt’altro. La mia esperienza si
riduce
a un bacio rivoltante dato a Dean Thomas. Normalmente preferisco
la
compagnia di un buon libro a un bel ragazzo.
Numero 5 : Sono una Weasley e
questo la dice lunga. Per non parlare del
fatto
che, come già anticipato in precedenza, sono un maschiaccio che
gioca
a quiddich meglio di molti miei compagni, non indosso
tacchi e
l’unica
gonna che sono riuscita a portare è quella della mia divisa
scolastica.
Numero 6: Draco Malfoy mi
detesta, non perde occasione per dirmi le
peggiori
cose che gli vengono in mente, quando non p troppo occupato a
rivolgere
la sua attenzione su mio fratello, Harry ed Hermione.
Numero 7 : Sono alla fine, più
invisibile di Mirtilla Malcontenta! E vi posso
assicurare
che a toccare quei livelli ci vuole tanto.
Sto
per iniziare il mio sesto anno ad Hogwarts e sono
senza speranza.
La
mia migliore amica, Luna Lovegood, è sempre troppo
carina con me.
Ha
un atteggiamento che la rende un po’ strana, fatica a socializzare, ma al
contrario
di me, non si preoccupa di quello che la gente dice. Daphne
si
diverte
ad umiliarla, ma non ottiene mai il risultato che spera con lei.
Io
sono sempre quel caso disperato che è un mix tra cenerentola e la
piccola
fiammiferaia …
Quest’estate
sono stata in Romania con la mia famiglia. Mi sono lasciata
coinvolgere
da una specie di chiromante nella lettura della mano.
Ha
detto che sono in arrivo dei cambiamenti, che finalmente avrò quello
che
desidero. E sicuramente non il ragazzo dei miei sogni.
E
con questi presupposti comincia la mia tragicomica vicenda nel mondo
reale.
Dove non ho diritto a una fata madrina che riesce a trasformarmi in
una
principessa. Dove non esistono i finali da fiaba. Nemmeno quando si
tratta
di prendere un voto che sia decente in Pozioni!
Sto
a fissare come un ebete il cielo dalla finestra: una stella cadente e un
desiderio
da esprimere.
Mio
fratello Ron entra nella mia camera, buco, e mi guarda come se stesse
vedendo
per la prima volta un pagliaccio.
-
Che
cosa vuoi Ron?
-
Mamma
mi ha mandato a chiederti se hai fatto i bagagli, e mi ha
detto anche di dirti che devi filare a letto. Domani si ritorna a scuola.
-
Evviva!
Un altro anno a maledire le fortune di Daphne Greengrass e
a cercare invano di prendere una E in pozioni!
-
La
scuola non è così terribile Ginny. Le persone
dovrebbero
desiderare di essere te. Non ti poni problemi di trucco o vestiti, sai
giocare a quiddich e non ti cacci nei guai!
Ho voglia di uccidere mio fratello Ron, quel disegno che ha fatto della mia
persona è così … patetico. Sono senza speranza.
se
potessi esprimere un desiderio, chiederei una mano dal cielo, una
mano
per poter essere diversa da quello che sono.
Ma
ho smesso di credere nelle favole il primo giorno che ho messo piede
ad
Hogwarts. La realtà è che io sono un puntino
invisibile.
Non
sapevo ancora come stavano realmente le cose.
Non
avrei mai immaginato che quando meno te l’aspetti, da qualche parte
hai
il tuo angelo custode, la tua fata madrina che con un colpo di bacchetta
riesce
a rendere le cose interessanti.
Ma
questa è la mia storia ed è bene cominciare dal principio.
Quando
uno snob annoiato decide di renderti quello che non saresti mai
potuta
diventare, ecco che cominciano i guai.
Chi crederia
che sotto umane forme
E sotto queste pastorali spoglie
fosse nascosto un Dio? Non mica un dio
selvaggio, o de la plebe de gli Dei,
ma tra grandi e celesti il più potente
che
fa spesso cader di mano a Marte
la sanguinosa spada, ed a Nettuno
scotitor de la terra il gran tridente,
ed i folgori eterni al sommo Giove.
In questo aspetto, certo, e in questi panni
non riconoscerà sì di leggiero
Venere madre me suo figlio Amore.
Amore, prologo de l’Aminta.
Mentre
mi dedico alla realizzazione del seguito di “No rest for the wicked” ho deciso di
mettermi a fare questa leggera e meno drammatica storia. Una favola dai toni
più classici. Spero vi possa interessare ;)