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Autore: Sakura_822    04/02/2018    2 recensioni
Mikan e Natsume sembrano non sopportarsi da quando si sono conosciuti,
Ma allora perché quando si parla di Natsume, Mikan sente sempre una fitta al cuore?
E perché Natsume non riesce a staccarle gli occhi di dosso?
Quando Mikan sarà nei guai, Natsume farà di tutto per salvarla.
Ma perché? Non sarà che... No, non diciamo assurdità.
O forse si?
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mikan Sakura, Natsume Hyuuga, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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* MIKAN *

 

sbattei le palpebre più volte nel buio che si era andato a formare man mano sempre più spesso. Non sapevo neanche da dove, o come, si fosse formato, o “inspessito”, fatto sta che era quasi impossibile vedrmi la punta del naso, come tutto ciò che mi circondava ovviamente.

 

Non mi piaceva il buio, mi metteva ansia, anche quando vivevo ancora con il nonno avevo questo problema, passavo infatti le notti più oscure accanto a lui, una delle sue dolci mani tra i capelli e la sua voce tremolante, a causa dell'età, a rischiararle, accompagnato dalla sola luna come spettatrice.

 

 

La testa mi pulsava, sopratutto a causa della febbre, visto che di maltrattamenti fisici non ne avevo subiti stranamente.

Avevo però si una morsa allo stomaco, causata dal pugno che mi era stato inferto a seguito della minaccia sul rivelare il “potere”, non avevo ancora capitò però di che ''potere'' stessero parlando, anzi, volendo essere del tutto sincera, non avevo idea del perchè si fossero interessati a me, Reo sapeva del mio alice, che mi conferiva la capacità, appunto, di annularne quelli altrui, di poteri, intendiamoci.

 

Allora perchè? Cosa volevano da me?

 

Centra forse qualcosa con mia madre? Narumi-sensei mi aveva accennato qualcosa al riguardo, ma nulla di che, a parte che si trattava di una donna misteriosa con poteri straordinari, pari ai miei, la quale sparì nel nulla dopo avermi data in affidamento al nonno, dal quale però è stato impossibile -così mi disse Narumi-sensei - ricavarne altre, di informazioni.

Non perchè si rifiutasse, ma mia madre era una donna che sapeva come nascondere le traccie del suo passaggio.

 

Davvero una donna del genere era, mi correggo, è mia madre?

Siamo proprio agli antipodi allora: lei bella, misteriosa, potente, ed immagino anche, perchè no, seducente!

 

Io, beh, l'opposto, infatti.”

 

Pensandoci bene però, avevo un gran fascino nascosto io, me lo diceva anche il nonno “sono solo le persone che non se ne accorgono” mi ripeteva sempre, e se lo dice il nonno allora deve essere vero! Assicurato! Parola di Mikan Sakura!

 

Nonostante la situazione fosse tutt'altro che facile, la mia allegria e positività non mi abbandonavano mai, ne andavo fiera, eh che cavolo!

 

Avevo i polsi legati, ma le caviglie erano libere: forse sarei riuscita addirittura a scappare senza l'aiuto di nessuno, e, a quel pensiero, mi sentii pervasa dall'orgoglio.

 

Guarda e impara Natsume! Posso benissimo cavarmela da sola!”

 

la testa adesso era molto più leggera, che la febbre non mi facesse effetto?

Beh, d'altrone come biasimarla: Nessuno, e dico NESSUNO, era immune a Mikan Sakura!

 

In seguito a una decina di minuti scarsi sentii Reo dare l'ordine a qualcuno di andare... a cercare qualcosa?

 

Avevo sentito bene?

 

Scossi la testa.

 

Poco importa che pretesto fosse a questo punto, adesso gli uomini incaricati di sorvegliarmi se ne erano andati e ciò comportava alla via della libertà.

 

Mi mossi in quel buio oscuro e spaventoso, in silenzio e stando affiancata agli scatoloni alla mia destra, per non finire “sballottata” come in un flipper, per tutto il magazzino, dato che non volevo incappare in spiacevoli incontri, Reo, per l'appunto.

 

Mi pizzicavano gli occhi a causa dello sforzo con cui cercavo di farmi una qualche tipo di piantina sul dove mi trovassi. Di certo erano stati stupidi ad abbandonarmi, ma se ciò comportava alla mia fuga, mi andava più che bene.

 

 

Un passo alla volta, la mano che scorreva contro il ruvido cartone, mi accompagnarono per questa partita a mosca cieca.

 

Sentii in lontanaza dei rumori e , notando anche come la nebbia si stesse diradando, mi affrettai ad appiattirmi contro una pila di scatole vicina.

 

L'oscurità che aleggiava fino ad allora era completamente sparita ed ora ero in grado di vedere qualsiasi cosa che prima il buio m'impediva.
Dava quasi fastidio ai miei occhi, infatti iniziai a stropicciarli contro i dorsi delle mie mani.

 

Che ragazzo maleducato!”

 

Reo...
Ne ero certa, quella era la sua voce, ma con chi stava parlando? Il suono emesso dal lui non era troppo lontano da dove mi trovavo ed io non potevo che essere curiosa dello scoprire di chi si trattasse.

 

Forse hai fatto bene a venire Natsume

 

Natsume?! Che ci fa lui qui maledizione?!”

 

Adesso ero davvero in ansia.

Immaginai mi volesse aiutare, altrimenti perchè venire no?

 

Dio Mikan, azziona il cervello”

mi rassegnai al fatto che le domande retoriche non erano fatte per me, credo, anzi, deduco.

 

 

ma forse avrebbe fatto meglio a non muoversi ad ogni modo, maledizione!”

Pensai frustrata,battendo leggermente il piede sinistro a terra.

 

 

Sentii una mano stringermi un polso ed emisi un gridolino, ammortizzato immediatamente da una seconda mano che premette con leggerezza sulla mia bocca, intimandomi a non parlare.

 

“Ruka?!” esclamai ad un volume di voce troppo alto, infatti il ragazzino s'affrettò a farmi cenno di tacere, mettendo un dito a filo dalle sue labbra, soffiandoci leggermente contro per rafforzare l'azione.

 

 

“Sono venuto a cercarti Mikan” sossurrò a bassa voce Ruka, senza lasciarmi il polso.

“Dobbiamo aiutare Natsume!” replicai, cercando di strattonare via il mio arto dalla sua presa, invano.

 

“Ti prego” lo implorai, e, proprio nel momento in cui lui sembrò addolcire lo sguardo, mi divincolai, iniziando ad indirizzarmi verso dove si trovava Natsume.

 

 

“Mikan no!”

 

“Mikan si!”

 

..

.

 

Ma come sei già fuori uso?”

domandò Reo a Natsume, che era sdraiato a terra con un labbro spaccato e parecchi ematomi, rossi e viola ad incorniciargli il viso

Strinsi i denti mentre mi avvicinai alla scena, cercando di non fare rumore
 

Devo fermarlo, ma come??”
Rimasi ad osservare la scena paralizzata dietro a quel che si potrebbe definire un nascondiglio,iniziando a sentire il naso prudere e gli occhi pizzicare. “Vi prego fermatevi..”

 

Goditi il ritocco estetico bastardo”

 

Natsume..”

 

Devi morire Natsume!!”




“NO!!” urlai in preda alle lacrime.

 

Corsi verso Reo, non prima però di aver raccolto da terra un estintore (Why not).

Non gli avrei lasciato fare del male a Natsume, non a causa mia e non sotto i miei occhi, assolutamente.

 

Lui alzò il bastone in ferro, Natsume chiuse gli occhi...

ma io colpii.

 

Reo si accasciò a terra, probabilmente provato anche dalle ustioni, mentre la sua “arma” cadde rovinosamente sul pavimento, insieme all'estintore che avevo usato per ferirlo.

 

Respirai affanosamente, sia per i singhiozzi dovuti allo stress, fatica e dolore che mi aveva procurato quella situzione, ma anche perchè ci era mancato così dannatamente poco...

 

quando riportai lo sguardo sul corvino, i nostri occhi s'incatenarono gli uni negli altri e potei sentire tanti piccoli magnetismi, di poli opposti, attrarsi, due meccanismi che s'innescano e funzionano come fanno pochi,un miscuglio di concretezza ed astrattibilità, quanto palese quanto sottile, come un velo di seta che ti scivola adosso, leggero e fresco.

 

È impossibile spiegare cosa provarono in quel momento, ma entrambi si resero conto che ormai era impossibile definire, non cosa provassero, ma cosa non provassero.

 

“Mikan?”

 

 

 

ANGOLO AUTRICE:

 

allora come state ?? :)

è passato un po' dall'ultima volta che ho aggiornato, scusatemi X(

allora in questo capitolo si spiegano un po' di cose, credo, spero ahahah

forse tra i tre pubblicati questo è dove la forma mi sembra meglio riuscita, anche se un po' corto.

Boh, non so cos'altro aggiungere su questo capitolo sinceramente.

So di per certo che questa non è una po' po' di storia, ma è già tanto che abbia deciso di portarla a termine; comunque intendo rifarmi con le prossime storie che pubblicherò.

Se avete voglia di lasciami un commento mi farebbe molto piacere :)

Alla prossiama ;)

 

 

   
 
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