Ciondolano ancora per
strada quando Fury li contatta. Una chiamata breve «Riportate il
culo dov’è più utile» in cui s'interpretano gli stitici
complimenti del Direttore.
Barton tiene a malapena gl'occhi socchiusi – creature di nebbia sono
il poco che distingue.
L'abbraccio alle spalle di Natasha è un pretesto per stringerla a
sé, ma Romanoff prende seriamente il compito di fargli da guida.
Finché non è il naso di Clint a pretendere il ruolo.
«È gulasch l'odore che sento?»
«Non lo so, né voglio scoprirlo.»
«Non hai fame?»
«Sì, ma non mi fido dell’olfatto d'un falco[1].»
Clint s'arrende sbuffando.
Tra la neve di Budapest,
Natasha raccogliere nostalgia a fiocchi.
«Pensavi davvero che fossi troppo bella per morire?»
Barton tace.
Il sì è un segreto tra loro.
|