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Autore: cdm05    10/02/2018    2 recensioni
Derek e Stiles non sono mai andati d'accordo, ma grazie ad una strana richiesta da parte del ragazzo il loro rapporto si evolverà in qualcosa di estremamente delicato e particolare. L'ironia di Stiles non mancherà e a volte metterà in difficoltà la pazienza di Derek altre volte lo farà semplicemente ridere.
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Spero che vi piaccia anche questa storia,
Buona lettura.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Derek aprì piano gli occhi e si ritrovò di nuovo nella stanza da cui poco prima Stiles era scappato.
-Stiles! Dov’è Stiles?-
Deaton apparse immediatamente bella visuale del maggiore.
-È nella stanza accanto con Steve.-
-Cosa è successo?-
-Siete svenuti, l’effetto della sostanza che vi avevo iniettato è finito prima del previsto.-
-Okay, ora che si fa?-
-Mentre eravate svenuti, Steve ha portato a termine gli esperimenti ed è arrivato alla conclusione che la maledizione che vi è stata lanciata è molto particolare, serve per allontanarvi,    con il tempo indebolirà il vostro legame fino a consumarlo.-
-Ma...ma non è possibile.-intervenne Derek, Deaton lo fissò e poi continuò la spiegazione.
-Quando il legame sarà completamente esaurito, sia tu che Stiles proverete un enorme dolore sia fisico che emotivo che vi porterà quasi ad impazzire.-
-Dio, si può evitare in qualche modo tutto questo?-
-Si, solo che sarà molto doloroso e il vostro legame dovrà essere molto forte per poter superare quello che subirete.-
-Ce la faremo, dovremo solo parlare per risolvere alcune questioni prima.-
-Si, certo, avrete tutto il tempo che vi serve per parlare e chiarirvi.-
-Se caso mai non ci riuscissimo cosa succederebbe?-
-Non potreste stare mai più l’uno vicino all’altro.-
Derek dopo quella frase sbiancò,  non sarebbe riuscito a stare lontano da Stiles nemmeno per una settimana intera figuriamoci per sempre. Dovevano riuscirci, per il loro bene. È vero che litigavano spesso ma il loro era amore: puro, forte e infinito. Derek ne era convinto avrebbero tentato e ci sarebbero riusciti perché si amavano, tanto nonostante le molte incongruenze.
Il loro era un legame forte ma difficile da gestire, instabile per via dei particolari ma stabile quando necessario. Era forte ma al contempo debole, era impossibile da dissolvere dagli altri ma molto facile per Derek e Stiles, il punto debole del rapporto erano solo e unicamente loro due.
-Bene, dov’è Stiles?-
-Vieni ti accompagno.-
Derek seguì Deaton per lo stretto corridoio che collegava il salone con le altre stanze, quando arrivarono nella camera dov’era Stiles il corpo inerme del ragazzino attirò l’attenzione del maggiore che si precipitò subito al fianco del figlio dello sceriffo.
Stiles si svegliò urlando e Derek lo strinse forte tra le sue braccia.
-Shh, ci sono io con te. Oh piccolo, cosa ti hanno fatto?- sussurrava piano quelle parole all’orecchio del minore tentando di consolarlo. Quando smise di urlare, il minore, si lasciò andare ad un pianto liberatorio.
-No, non piangere, ti prego Stiles, non piangere.-
Il figlio dello sceriffo non smise di piangere ma si accoccolò al petto di Derek facendolo sorridere leggermente.
-Shh, basta piangere.-
Deaton, nel frattempo, li osservava dalla porta, li scrutava da lontano ma il loro amore si notavano anche da lì, il modo in cui il maggiore stringeva Stiles e il modo in cui questo si accoccolava al suo petto,  il modo in cui Derek asciugava le lacrime al ragazzino, il modo in cui gli sussurrava parole dolci all’orecchio, il potere che il maggiore con cui riusciva ad influenzare Stiles. Deaton ne era convinto: ce l’avrebbero fatta, avrebbero superato l’ostacolo che gli era stato posto davanti.
-Ragazzi venite di là quando siete pronti.-
Derek alzò lo sguardo verso il druido, annuì e poi torno a consolare il più piccolo. Dopo che si fu calmato gli spiegò la situazione, tutto quello che avevano scoperto sulla maledizione, il modo in cui eliminarla e i rischi che si correvano.
-Sei sicuro?- chiese Derek per l’ennesima volta guardando Stiles.
-Si Der, rischierei la mia stessa vita per te e ora che mi si presenta davanti l’occasione di farti stare bene sono disposto a coglierla anche se significherebbe rischiare di non poter più stare al tuo fianco.- disse il figlio dello sceriffo.
-Okay, però, prima di andare..-
Derek non completò la frase si avvicinò piano alle labbra del minore e le baciò. Fu un bacio pieno di tristezza, intriso di paura ma anche di speranza, un bacio a cui entrambi cercavano di aggrapparsi per scappare insieme dalla realtà, un bacio che in quel momento era il loro porto sicuro, un groviglio di labbra e lingue che sarebbe potuto durare per sempre.
-Va bene, ora andiamo di là.- sospirò il maggiore.
-Derek, ho paura.- disse Stiles bloccandosi.
-Hey, ci sono io.-
-Der ti prego, tienimi per mano e conducimi verso di noi, verso il nostro amore, verso quello che siamo e quello che diventeremo. Ti prego, amami e aiutami a sopravvivere.-
-Sono qui.- rispose il maggiore porgendogli semplicemente la mano.
Quel gesto poteva non valere nulla per gli altri ma per loro due era qualcosa, qualcosa che li avrebbe condotti verso la loro strada, verso il loro futuro, quel gesto era un offerta, Derek offriva a Stiles un posto sicuro dove stare, una casa, Derek offriva a Stiles tutto il suo amore e tutto il suo coraggio, Derek offriva a Stiles la sua vita e Stiles gli prometteva che l’avrebbe custodita che amore, perché l’unica cosa che amava era Derek. In una semplice stretta di mano i due vedevano rappresentato il loro percorso, le loro esperienze, il loro amore.
Si diressero verso il salone con passo insicuro, si sedettero sulle sedie stringendosi ancora la mano, si guardarono negli occhi e poi Deaton parlò.
-Vi farà male, dovrete concentrarci sul vostro legame, sui momenti passati insieme, tutti, anche quelli che avete vissuto prima che diventaste compagni, dovrete concentrarvi non sul legame dei vostri lupi ma sul vostro. Se oltre al legame da soulmate non c’è alcun amore o emozione che vi leghi allora la maledizione non si scioglierà ma andrà solo ad aggravarsi, se invece siete presenti nel cuore del vostro compagno anche senza il legame la maledizione si scioglierà. Non dovrete far altro che concentrarvi su di voi, qualunque cosa succeda non smettete di pensare al vostro rapporto, a tutto quello che avete passato insieme, non lasciate che il vostro amore si dissolva.-
I due ragazzi si guardarono poi annuirono verso Deaton e iniziarono a concentrarsi su di loro chiudendo gli occhi. Il druido lasciò il posto a Steve che iniziò a farneticare qualcosa in una lingua al druido sconosciuta, ma, ad un tratto, una luce azzurra si liberò dalle dita dell’alpha per poi avvolgere le mani unite di Derek e Stiles. I due ragazzi non percepivano nulla di quello che gli stava accadendo erano concentrati sulle immagini che gli si presentavano nella loro mente, erano ricordi di loro due, dai più recenti ai più lontani nel tempo. Uno in particolare colse l’attenzione di Stiles, c’era lui, con una felpa rossa, che si lanciava in acqua per recuperare Derek che era stato precedentemente immobilizzato da Jackson. Ricordava perfettamente quella scena, fu la prima volta in cui salvò Derek, quando lo aveva visto annegare non era riuscito a reprimere l’istinto di buttarsi subito in acqua e salvarlo, era stato più forte di lui. Solo in quel momento Stiles si rese che aveva sempre amato Derek, all’inizio come semplice amico, se così si può definire il rapporto che avevano in passato, poi, solo in seguito, aveva imparato ad amarlo nel senso più completo della parola.
L’immagine della piscina scomparve e nelle menti di entrambi si presentò un nuovo disegno di loro due, ne Derek ne Stiles, però, ricordavano quel momento. C’erano loro due, camminavano tenendosi per mano su una spiaggia deserta, era tutto così realistico, così bello e sereno che entrambi senza accorgersene rilasciarono l’aria con un sospiro di sollievo. Poi l’immagine cambiò, ora la spiaggia non era più deserta, c’erano tutte le creature che avevano sconfitto che li circondavano e avanzavano piano verso di loro, i dottori del terrore, il segugio infernale, Kate, l’Anuk-Ite e tutti gli altri. I due ragazzi strinsero le loro mani ancora di più facendosi forza a vicenda, Derek cercava di proteggere Stiles e Stiles cercava di proteggere Derek. I tatuaggi di entrambi iniziarono a bruciare, un dolore insopportabile, il minore si stava arrendendo, soffriva troppo non riusciva più a resistere poi però pensò a Derek a tutto quello che avevano passato insieme, a tutte le volte che erano sopravvissuti, pensò ai molteplici dolori che aveva già subito in passato e allora , in quel momento capì che poteva resistere ancora se quello voleva significare poter passare il resto della vita con Derek.
Deaton, invece, era preoccupato,  osservava i volti dei due contratti dal dolore, le loro mani che sembravano non volersi sciogliere, ma la cosa che lo preoccupava di più erano le magliette di entrambi: stavano bruciando nel punto in cui i due avevano i tatuaggi, si vedeva la forma del disegno sulla pelle di tutti e due i ragazzi oltre il tessuto, era luminoso, sembrava che la luce che prima le mani di Steve avevano sprigionato, ora, era sotto la pelle dei due ragazzi, era un spettacolo meraviglioso poi però tutto si spense. Così, all’improvviso, la luce si spense e Deaton si preoccupò che i tatuaggi dei due ragazzi fossero scomparsi, però non si avvicinò per controllare, aveva paura che potesse interrompere l’incantesimo in atto e anche di spezzare il legame tra i due che forse, si era già dissolto.
I due ragazzi si sentirono morire dentro, avevano la sensazione che gli mancasse qualcuno. Avevano l’impressione di aver perso qualcosa di importante ma in quel momento nessuno dei due si rendeva conto di cosa fosse, era tutto confuso, si sentivano distrutti, sentivano un dolore incessante, disumano, brutale, oltre i limiti di ogni sopportazione. Entrambi avevano la sensazione che qualcuno gli stesse strappando il cuore dal petto e glielo stesse portando via. Quel emozione opprimente che entrambi sentivano stava sgretolando la loro anima in modo crudele. Pensarono sul serio di star morendo, gli era stata tolto la cosa più bella e preziosa che entrambi possedevano, avevano perso l’amore, gli era stato strappato da sotto la pelle in modo brutale, li avevano marchiati con le cicatrici che non sarebbero mai andati via ma avevano lasciato scappare il motivo per la quale le ferite erano state aperte, gli avevano dato un motivo per vivere e poi glielo avevano sottratto costringendoli, però, a continuare ad esistere solo con il ricordo doloroso di quello che una volta li rendeva felici.
Poi, Stiles, aprì piano gli occhi, spostò lo sguardo verso le loro mani ancora unite e circondate da luce azzurra. Sorrise, semplicemente sorrise, nonostante tutto il dolore, sorrise, strinse la presa e con il pollice iniziò ad accarezzare il dorso della mano del maggiore, le vene del ragazzino si colorarono di nero e Derek finalmente aprì gli occhi, incrociò lo sguardo di Stiles e sorrise a sua volta. Anche le vene del maggiore si colorarono di nero assorbendo il dolore del più piccolo, sapevano entrambi che quello che stavano facendo era inutile ma servì ad entrambi per capire che non erano soli. Il dolore scompare pian piano lasciando spazio ad una sensazione di sollievo, ora andava meglio, l’uno sentiva la presenza dell’altro e viceversa. I loro sguardi non si separarono mai fino a quando la luce azzurra che li circondava non svanì tranquillizzando i due ragazzi: era tutto finito.
Deaton invece era ancora preoccupato, incrociò lo sguardo di Steve in una silenziosa richiesta di avvicinarsi e l’alpha annuì, così il druido si alzò e si avvicinò a Derek e Stiles. I due alzarono lo sguardo verso Deaton e lo guardarono confusi.
-Che succede?-
-I vostri tatuaggi.- disse semplicemente il druido.
I due ragazzi controllarono i tatuaggi e rimasero sorpresi nel non vederli.
-Dove..che fine hanno fatto?-
-Io non..- tentò di dire Deaton ma fu interrotto dalla luce azzurra che riapparve e circondò nuovamente i due, era concentrata soprattutto nei punti in cui, una volta, erano presenti i tatuaggi, poi una striscia di luce di un azzurro più scuro collegò i due punti e i due ragazzi furono colti di sorpresa da una sensazione nuova. Si sentivano la stessa persona, erano collegati ma questa volta non da un filo invisibile ma da uno visibilissimo e anche molto brillante.
 
   
 
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