Ringrazio
anche solo chi legge.
★Autore:
Kamy
★Fandom:
Naruto.
★
Iniziativa: Questa storia partecipa al Flu&Fluff a cura
di Fanwriter.it!
★
Numero Parole: 512.
★
Prompt: 26.
A
non ama
l’inverno perché sa che si ammalerà
sicuro. Quando sente i primi sintomi si
rifiuta di uscire da sotto il piumone. E “se non puoi
combatterli, unisciti a
loro”, B si arrende e lo raggiunge.
Coccole
sotto le coperte
“Non
ho nessuna intenzione di uscire da qui sotto.
Ogni anno, in inverno, appena inizia a nevicare, mi ammalo.
Quest’anno voglio
giocare d’anticipo, resto direttamente a letto”
borbottò Naruto, tirandosi le
coperte di sopra.
Sasuke
sospirò e aprì la serranda, facendo entrare la
luce nella camera da letto dell’appartamento.
“Lo
sai che finirai davvero per ammalarti se non ti
alzi mai?” chiese.
“Almeno
non mi ammalerò a causa di quel maledetto
inverno. Inoltre sento già i primi sintomi, mi gocciola il
naso e ho un po’ di
nausea” borbottò Naruto.
<
Se ieri non avessi giocato tutto il giorno con la
neve, oggi magari non ti sentiresti male > pensò
Sasuke.
“E
come farai quando dovrai andare in bagno?” chiese.
“Dattebayo!
Porterò il piumone con me!” sbraitò
Naruto.
Sasuke
si grattò un sopracciglio moro e scosse il
capo, facendo ondeggiare i capelli, avanzò di un paio di
passi.
“Per
mangiare, invece?” domandò.
“Mi
preparerò del ramen istantaneo e mangerò anche
quello a letto!” sbraitò Naruto.
Sasuke
raccolse i cuscini da terra e li rimise al loro
posto, appuntò coperte e piumone e si sedette sul letto, guardando la
bozza che
formava il corpo nascosto di Naruto.
“Vuoi
che ti prepari qualcosa di caldo, prima che
quell’influenza si trasformi davvero in febbre?”
domandò Sasuke.
“No!
Mi costringeresti ad alzarmi per bere. Ti conosco”
borbottò Naruto.
Sasuke
sbuffò e roteò gli occhi.
“Almeno
hai messo il pigiama invernale?” domandò.
“Ho
anche le scarpe da notte di lana” rispose secco
Naruto.
<
Fa sul serio. Dannazione a lui e alle sue idee
folli > pensò Sasuke, grattandosi il collo. Si
alzò in piedi, recuperò i
vestiti che Naruto aveva lasciato appallottolati in giro, li
piegò e li mise
nell’armadio.
“Lo
sai che sei un cocciuto che se ne esce sempre con
idee peggiori delle precedenti? Mi hai dimostrato che non
c’è un limite alle
assurdità” brontolò.
Naruto
tossì piano. Sasuke recuperò un bacchetto di
fazzolettini dal cassetto.
“Sei
tu che non capisci. Voglio imbozzolarmi d’inverno,
per uscire come una splendida farfalla d’estate. Inoltre ci
sono un sacco di
attività interessanti che si possono fare nel letto. Sei tu
che non hai un
quadro completo della situazione” spiegò Naruto.
Sasuke
ghignò.
“Mi
arrendo, questo è un discorso convincente anche
per me. In fondo, sai come si dice. Se non puoi combatterli, unisciti a
loro”
disse.
“Non
era batterli?” chiese Naruto.
Sasuke
scostò il piumone e, portando con sé i
fazzolettini, entrò sotto di esso, gattonò fino a
Uzumaki e lo abbracciò da
dietro, baciandogli il collo.
Naruto
gli prese il pacchetto dalla mano, lo aprì e ne
trasse un fazzolettino, soffiandosi il naso.
Sasuke
iniziò a baciargli il collo.
Naruto
socchiuse gli occhi e ridacchiò.
“Avrei
dovuto capire a cosa avresti pensato,
pervertito” sussurrò. Si voltò e
appoggiò la fronte su quella dell’Uchiha,
guardandolo negli occhi, le sue iridi azzurre erano liquide.
“Ti
senti troppo male per darmi un po’ di attenzioni?”
chiese Sasuke.
“Oh,
al contrario. Proprio perché mi sento così che
voglio un po’ di coccole” rispose Naruto. Chiuse
gli occhi e lo baciò.