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Autore: MonkeyDBalestrino    11/02/2018    0 recensioni
Questa è una storia che ho immaginato pochi giorni fa quando ho rigiocato a god of war 3 remastered e narrerà di un nuovo avversario per lo spartano e anche (nonostante abbia poche informazioni a riguardo) Di sua moglie e di suo figlio , l'avversario avrà delle alleate già conosciute dallo spartano e narrerà anche in parte di come Kratos penso sia arrivato nelle terre vichinghe spero di avervi incuriositi
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Altri, Atreus, Kratos, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Grecia.

Mikos si muoveva rapido tra i detriti, spostandosi senza problemi sui resti delle costruzioni mostrando un’agilità incredibile, cosa che Atena non poté fare a meno di non notare e disse "sei davvero agile per un semplice umano...oh scusa non volevo offenderti è che non ho mai visto un umano così giovane muoversi così velocemente" lui atterrando in cima a una colonna semidistrutta facendola crollare lasciandosi scivolare nel vuoto rispose "beh sono sempre stato portato per gli sforzi fisici e mi sono allenato per molti anni puntando a diventare il più forte della mia isola" poi si staccò dai frammenti della colonna e salto dal altro lato di un dirupo, allora Atena che lo seguiva fluttuando chiese "che isola era ?" lui si fermò immobile ripensando alla sua isola e rispose con tono leggermente nostalgico "si chiamava Vulcano è lì che ho temprato in mio corpo nello stesso modo in cui ho imparato a temprare il ferro" detto questo calo il silenzio tra i due mentre continuavano ad avanzare, Mikos si perdeva tra i ricordi vissuti sulla sua amata isola, tra cui uno in particolare riaffiorò nella sua mente Atena lo osservo e si senti triste per quello che gli era successo per colpa sua o almeno in parte. 

Flashback

Vulcano un paradiso pescoso,dalle belle spiaggia e dalle lussureggianti foreste abbondanti di selvaggina e alberi immensi ma soprattutto l’isola abbondava di minerali e per questo lo stesso Efesto aveva scelto questo luogo per posizionare la sua forgia benedicendo i fabbri e gli artigiani del isola; che erano obbligati a creare armi per ogni esercito che potesse pagare e proprio su quest’isola un ragazzo poco più che quindicenne dai corti capelli castani e il fisico slanciato avanzava tranquillo per la foresta avviandosi verso casa quando ad un tratto senti un tocco sulla spalla si giro e non vide nessuno ma avverti comunque una presenza e infatti girandosi si trovo davanti un ragazzo dal fisico robusto vestito con una toga bianca e blu dai capelli e la poca peluria sul viso biondo scuro, che sghignazzava il Moro disse scuotendo il capo "non cambierai mai amico mio ma mai davvero ahaha" lui sorrise e disse "sei tu che sei un credulone Mikos ahahaha" il moro rispose "tu resti un immaturo, comunque Orkos come mai da queste parti ?" per poi riprendere a camminare per la foresta "non posso venire a trovare il mio compagno di allenamento ?" a quelle parole Mikos sbianco mentre gli tornavano in mente i ricordi della loro ultima “sessione” di allenamento e con tono supplichevole rispose"ti prego non mi dire che sei venuto per allenarti di nuovo con me, l'ultima volta mi hai fatto svegliare all'alba e mi hai fatto fare tante di quelle flessioni che poi non riuscivo più nemmeno a sollevare il mio maglio e mi hai rallentato il lavoro per la creazione della mia.....”Orkos con tono di scherno imitando l’amico e gesticolando come se stesse martellando qualcosa rispose "della mia migliore spada bla bla boa possibile che tu non pensi ad altro !?!?" lui in risposta gli diede una debole spinta e con una leggera risata l’amico fece per controbattere, scherzando tra loro senza accorgersene si trovarono nel folto della foresta e poco lontano da loro, vicino a un gruppo di massi e ad alcuni bassi torrenti che affiacavano dei piccoli alberi e videro nel torrente delle donne che stavano lavando i panni, i due giovani si avvicinarono e salutarono le ragazze, Orkos andò verso una donna bionda "saluti madre" " saluti figlio e ciao anche a te Mikos, perché siete qui ?" Mikos disse "stavo andando verso la mia fucina perché volevo un paio di cose e ho trovato Orkos lungo il tragitto e senza accorgersene siamo finiti qui" la donna rispose "ok perfetto ma.... un momento non hai sentito di quello che è successo e i campi della tua famiglia !!" Mikos si spavento "No. Cosa è successo ?!!?!" Lei rispose "qualcosa o qualcuno ha distrutto tutto e ha..attaccato tua nonna e tuo nonno beh è sparito!!?!?" il ragazzo sbianco ad apprendere quella notizia poi strinse i pugni pensando al accaduto e girandosi verso l’amico con lo sguardo carico d'odio disse "chiama gli altri andiamo a caccia!" lui rispose con un cenno di assenso e corse verso la città mentre Mikos partì a tutta velocità verso la fucina per prendere le armi che aveva creato e non ancora venduto a un esercito, arrivo stravolto e asciugandosi la fronte grondante di sudore prese e apri di scatto la porta  venendo investito dal calore della fornace, appena entrato si mise a cercare subito le armi da lui create”DOVÈ ???DOVÈ??? AAARGHHH !!!EPPURE LAVEVO MESSO QUI!!!!!” mentre cercava senti una mano su la spalla, si volto e trovo davanti il volto leggermente sporco di cenere di suo nonno “che succede Mikos ?” "devo andare a caccia qualcuno ha superato la protezione dei campi e li ha distrutti non aspettatemi !" l’uomo si fermo e osservo il volto del nipote contratto in una smorfia d’odio e rispose “la vendetta non porta a nulla, va se vuoi va ma telo sconsiglio” il ragazzo rispose adirato “NON MI INTERESSA SE NON PORTA A NULLLA NESSUNO PUÒ TOCCARE LA MIA FAMIGLIA, MI HAI ADDESTRATO PER COMBATTERE E VOGLIO FARLO!!!!” il nonno rimase internedetto e si mise a riflettere su quello che gli aveva detto il nipote pensava a quando lo aveva visto combattere, certo suo nipote era forte e lo sapeva ma forse non era ancora pronto per rischiare la vita senza pensarci due volte o per combattere realmente, attirato dal rumore il padre fece la sua comparsa anche lui sporco di cenere e chiese “che succede ?” “Sto per andare a uccidere quel bastardo che si è permesso di toccare la mia famiglia; ecco quello che succede, ma non riesco a trovare le mie armi AHAHAHAAARRGHHH!!!!”per poi prendere e rovesciare un tavolo in preda a l’ira facendo cadere a terra un gran numero di oggetti di metallo che emisero un grande fragore, l’uomo rispose al figlio “tu non vai.” il ragazzo si fermò e guardò il padre negli occhi e rispose irritato “IO VADO !!!!” e continuò a cercare le sue armi finalmente iniziando a trovare qualcosa, il padre si avvicinò prima che potesse prendere qualcosa e afferrando la mano del figlio che si giro osservandolo serio “Io vado, questa è la mia battaglia ,” “non è vero ci andrò io con altri uomini” “NO HO GIÀ PERSO IL NONNO NON PERDERÒ ANCHE TE” il ragazzo gli afferrò il braccio e si inginocchiò di fronte al Padre “ti prego padre tu ormai non riusciresti a reggere lo scontro, lo dici sempre anche tu “il futuro è nei giovani” e allora lascia che lo dimostri” “ma...ma non posso è troppo rischioso” il ragazzo si rialzò e fece per risplendere ma a quel punto il nonno intervenne e disse “se vuoi andare vai, combatti e torna solo se avrai vinto altrimenti torna lo stesso come un guerriero, perché proprio come per forgiare il ferro anche un guerriero per quanto il suo spirito ardente deve essere battuto quando ancora giovane” poi si avvicinò al figlio e gli sussurrò “tranquillo andrò a chiamare quel mio amico” allora l’uomo guardò prima il genitore poi il figlio e disse “Stai attento.” il ragazzo sorrise e si mise in fretta la corazza e gli schinieri poi indosso velocemente 2 spade, uno scudo oplite nero, una lancia e infine prese un pugnale di bronzo la cui elsa era a forma di civetta e aveva l’effigie di Atena, il nonno poi gli porse le armi per i suoi compagni e con tono orgoglioso "se è un cinghiale ricordati di schivare la carica e di ucciderlo in fretta e di evitare che scappi.” lui rispose "ho i miei amici non ci sfuggirà nulla"rispose con un sorriso, poi guardò suo padre "stai attento e ... e tieni" dandogli dei cestus in cuoio, poi un ultimo abbraccio il padre e il nonno lo lasciarono andare. 

In seguito il nonno si recò in città,più precisamente al bordello, dove sapeva che avrebbe trovato il suo amico una volta lì ignoro le donne seminude che cercavamo di richiamare la sua attenzione e una volta arrivato si mise dove era il suo amico trovandolo subito per fortuna e disse “ho bisogno di un favore.” l’uomo nella penombra rispose con voce possente e leggermente scocciata “Di cosa hai bisogno” “mio nipote ha voluto partire per uccidere quella cosa che ha distrutto i miei campi e attaccato casa mia non temo molto per lui ma vorrei che tu lo tenessi d’occhio per favore” l’uomo si alzò dal letto pieno di donne dove riposava, mostrando un fisco possente e muscoloso e rispose “baderò a tuo nipote” “grazie Kraa” ma prima che finisse la frase l’uomo era già uscito dalla porta .

Mikos partì di corsa verso la sua dimora una volta arrivato si mise ad aspettare i suoi amici mentre osservava ciò che era successo ai meravigliosi campi di sua nonna e ricordandosi di lei andò di corsa a cercarla trovandola sul letto a riposare con una benda stretta a fasciargli le ginocchia, la donna si riscosse quando vide il nipote e disse fioca "Mikos nipote mio." il ragazzo le accarezzò la fronte "tranquilla nonna quando avrò trovato chi ha distrutto i tuoi campi gliela farò pagare cara !" la donna si preoccupò “Mikos non farlo, non metterti in pericolo per una cosa così sciocca” “io lo farò e tornerò senza un graffio, telo prometto, tu pensa a riposarti,” La nonna penso e rispose "se può aiutarti ti diro quel poco che ho visto, ricordo solo una specie di grugnito, un fetore maleodorante e eh .. una forza mostruosa e tuo nonno che mi spingeva per andare a combattere e poi non lo ho più visto" rispose triste il ragazzo allora non ci vedeva più dalla rabbia e disse alla nonna che sarebbe tornato con entrambi fosse stata l'ultima cosa che avrebbe fatto e uscì dalla stanza mentre la nonna iniziava a pregare che gli dei lo proteggessero. 

Uscito fuori si mise a osservare i danni i campi erano distrutti e vari alberi totalmente sradicati e alcuni servi erano stati uccisi ma quando guardò le impronte lasciate al suolo si mise in allerta non ne aveva mai viste di simili e non sembravano nemmeno di un animale che si muove a quattro zampe però guardandosi intorno i danni erano tutti riconducibili a degli animali però sorgeva il dubbio di come avessero fatto a superare il recinto e a sradicare gli alberi , Mikos rimase ad osservare le traccia per capire che direzione seguire fino a quando Orkos non lo raggiunse con la "truppa" tutti erano sconcertati dai danni e dai morti, Mikos a un certo punto si riscosse si alzò e disse "so dove sono andati." Dopo avere detto questa frase si tolse le armi di dosso e le diede ai compagni sapeva già cosa dare e a chi : a Orkos passo una spada, uno scudo e una lancia, a Theopilos passo una serie di pugnali essendo risaputa la sua abilità con essi e una spada corta, a Kyros diede un arco e una spada leggera visto che oramai era conosciuto in tutta l'isola per la sua mira, a Narses il migliore tra loro ad andare a cavallo gli porse una serie di lance leggere e una molto più robusta per combattere e infine a Gordias il più abile porse uno scudo e una spada, poi diede una corazza a tutti e sellati i cavalli si avviarono verso la foresta seguendo i segni della devastazione, mentre cavalcavano Mikos ne approfitto e ringrazio i suoi compagni per essere venuti ad aiutarlo Narses rispose "non c'è di che Mikos stai tran.....LAAAAAAAAA!!!!" grido quando vide un movimento il lontananza tutti partirono al galoppo inseguendo l'animale che sentendoli si diede alla fuga per sfortuna l'animale riuscì a schivare le frecce e le lance che gli vennero lanciate e riuscì ad arrivare vicino al sentiero della montagna dove i cavalli per qualche motivo si rifiutarono di proseguire i ragazzi cercarono di spronarli fallendo tutti, allora smontarono e ripreso a inseguire l'animale ormai sparito del tutto del quale si vedeva solo la polvere che aveva alzato correndo, Gordias infuriato disse inginocchiandosi al suolo e guardando verso un punto impreciso "schifoso animale, tranquilli non è lontano" Mikos fiuto l'aria sentendo un odore a lui terribilmente familiare e disse estraendo le sue armi "e non è solo." i ragazzi ripresero la caccia trovando non solo l’animale fuggitivo che scoprirono essere un cinghiale, ma radunato in torno ad una grande roccia anche tutto il resto del branco già messosi in allerta al loro arrivo, i giovani estrassero le armi e si lanciarono verso gli animali inferociti lanciando un fiero grido di guerra, Narses arrivo per primo abbattendo vari avversari con le lance ma mentre si girava esultando trionfate accadde qualcosa che nessuno di loro si sarebbe immaginato l'enorme roccia in mezzo al branco si alzò in piedi tutti la guardarono esterrefatti mentre i cinghiali si allontanavano per dare spazio a quel l'essere misterioso Mikos sussurro "avevo sentito parlare di creature simili ma non pensavo esistessero!" Kyros disse "che cos'è quella creatura e cosa più importante come si uccide ?" Gordias nel frattempo rifletteva e a un certo punto esclamò "ma certo ora si spiega tutto deve essere stato quel essere a buttare giù la barriera intorno ai tuoi campi, ora si spiegano quelle strane impronte e come hanno fatto a sradicare gli alberi" Orkos domando "allora che cos'è ?" Mikos rispose "e un ci..." ma non poté risponde re perché videro l'enorme essere alzarsi in piedi e mostrare una mole gigantesca ma soprattutto un orribile occhio in mezzo alla fronte allora tutti esclamarono increduli "UN CICLOPEEE?!?" il mostro non si curò di loro e inizio ad andarsene, Mikos grido ai sui amici "IO NON MELO LASCIO SCAPPARE, SIETE CON ME !!!!" loro si guardarono e dopo essersi battuti il petto dissero "FINO ALLA FINE DEL MONDO" Mikos sorrise e disse "ALLORAAAAA CARICAAAAAAAAA!!!!!!" il gruppo di guerrieri si scagliò verso il branco di cinghiali senza timore con l'intento di farsi strada verso il ciclope, fu Gordias a iniziare lo scontro devastando i nemici con pochi fendenti di spada e respingendoli con colpi di scudo, ma alle sue spalle un cinghiale si preparava alla carica scagliandosi verso di lui per fortuna Narses sene accorse e scese di corsa dal cavallo e imbracciando la lancia pesante impalo l'animale, per poi estrarla subito e mettersi di fianco a Gordias che gli sorrise riconoscente; nel frattempo Theopilos e Kyros si facevano strada schivando con agilità impressionante la carica dei cinghiali superandoli senza fatica per poi prima ancora di ricadere a terra estrarre coltelli e arco per uccidere i malcapitati con una divina precisione lasciando dopo il loro passaggio solo un corpo trapassato in più punti , Orkos con tutta la sua forza tranciava i cinghiali con pochi fendenti e difendendosi con lo scudo rompendo loro le ossa e infine Mikos che come una furia si faceva largo tra i cinghiali scavalcandoli e subito dopo trafiggendoli con le spade, sembrava inarrestabile alla fine raggiunse il ciclope che lo guardò rimanendo immobile e dopo avere estratto le spade da un cinghiale le punto verso il gigante che assunse uno sguardo serio. Mikos grido con tono carico di odio "hai osato ferire mia nonna e distruggere i suoi campi e hai preso mio nonno MELA PAGHERAIII SCHIFOSO ABOMINIOOOOO!!" per poi scagliarsi verso il mostro una volta vicino il ragazzo tentò un affondo puntando verso il ventre della bestia ma quando era vicino il gigante lo prese e lo scaglio via, facendogli perdere una spada, i ragazzi seppur stanchi per avere sconfitto i cinghiali corsero verso l'amico trovandolo abbastanza malconcio aveva accusato il colpo ma comunque era già pronto per un nuovo attaccò infatti, si rialzò e più veloce di prima imbracciando lo scudo su un braccio e la spada su un altro si fiondò nuovamente sulla creatura ormai inferocita stavolta il ciclope alzo il braccio possente e lo fece ricadere su lo scudo alzato del ragazzo causando un forte rumore metallico che si propagò nell'aria e una grande ammaccatura sullo scudo che comunque rimase integro e prima che il gigante potesse scagliare un alto pugno Orkos scaglio la sua lancia conficcandogliela nel braccio distraendolo, Mikos ne approfitto per fargli un taglio sul ventre dal quale fuoriuscì in fiotto denso di sangue scuro che macchio la tunica del ragazzo, il gigante grido di dolore e torno a concentrarsi sul giovane già proto per un nuovo affondo, ma stavolta il gigante lo affermo e iniziò ad avvicinarselo alle fauci spalancate Mikos si dimenava cercando di liberarsi dalla presa ferrea e poco prima di venire decapitato dal mostro, riuscì a liberarsi un braccio e a colpire il bestione dritto sul unico occhio obbligandolo a lasciarlo cadere a terra, sfruttando la confusione del mostro per riprendere fiato e per osservare dove fossero i suoi compagni, fu felice di trovarli a incitarlo durante il suo scontro e pronti a intervenire nel caso non cela facesse, torno a guardare il ciclope appena in tempo per schivare un suo colpo finendo con lo sbilanciarsi ma preparandosi già per un altro attacco, Mikos ne approfitto e uso quel che rimaneva dello scudo ormai piegato e lo conficco nella gamba del ciclope per poi finire schiacciato a terra dalla mano del gigante ,sentendo il rumore di qualcosa che si spezzava sotto la pressione ma capi per fortuna che era la sua lancia e forse qualche sua costola, con tutte le sue forze oppose resistenza alla presa del ciclope che si allentò solo quando frecce e coltelli si conficcarono nella carne del braccio lacerandola, la bestia si giro e vide Theopilos e Kyros entrambi ormai accorto di munizioni mentre si scagliavano verso il gigante che li ignoro bellamente riiniziando a premere su Mikos , ma quando li vide a pochi metri da lui con un solo movimento li spazzò via "ARGHHH MOSTRO SCHIFOSO" ruggirono i ragazzi una volta caduti a terra ma rialzandosi subito "anf anf che razza di bestia vero Kyros"-"si anf se Mikos non riesce a sovrastarlo, dovremmo aiutarlo in qualche modo anf" "ROAAAARRRRR"si voltarono quando udirono il ruggito del mostro che si teneva il polso sanguinante dove si poteva notare il pugnale di Mikos che lo aveva trafitto la mano, Mikos si rialzo e si scaglio disarmato verso il bestione iniziando a martellarlo di pugni con furia animalesca riuscendo solo far infuriare la bestia, ma quando il ciclope si stava preparando a un nuovo attacco Mikos con un poderoso destro li colpi allo stomaco riuscendo a mozzargli il fiato e a farlo piegare in due, Mikos sfrutto l’occasione per riprendere fiato mentre si preparava a un nuovo attacco ma prima ancora di abbassare lo sguardo sul ciclope fu scagliato a terra sovrastato dall’enorme peso della bestia il ragazzo ormai troppo stanco per risollevarsi lotto con tutte le sue forze ma invano, fino a quando il ciclope alzo entrambi i pugni per aria preparandosi per il colpo di grazia ormai Mikos vedeva la sua fine è si parò il volto con le braccia aspettando il colpo di grazia, fino a che "ti arrendi già amico mio ughf!" "Già non è da te, uff quanto pesa!!!" il ragazzo a sentire le loro voci si riscosse e non poté fare a meno di sorridere a i suoi compagni infatti Orkos e Gordias con gli scudi alzati avevano bloccato il potente attacco del mostro, Mikos allora senti nuove energie e approfitto della distrazione di ciclope per colpirlo con tutta la sua forza con un montante alla mandibola che scricchiolo orribilmente all'impatto l'animale rimase intontito dal colpo e allora Gordias grido ai compagni "ADESSOOOOO ADDOSSSOOOOOOOOO!!!!!!!" mentre andava alla carica seguito da Orkos e Mikos nel istante in cui iniziarono la loro carica la bestia si era leggermente ripresa dall'attacco e nonostante adesso avesse la mandibola più strota che dritta, inizio a caricare i tre guerrieri che prontamente si inginocchiarono alzando gli scudi verso l'alto permettendo a Theopilos di usarli come rampa per saltarci sopra e mentre era in aria scaglio due pugnali sulla spalla del mostro per poi estrarre la sua spada corta e ferire la spalla del mostro ma per sua sfortuna mentre attaccava il mostro lo tramortì con la sua carica sbalzandolo dietro di lui i ragazzi ancora a terra videro il loro amico cadere a terra ferito "NOOOOO THEOPILOSSSSS MOSTRO, ORRIBILEEE TI DISTRUGGEROOOO!!!" correndo verso il ciclope Mikos arrivo per primo dal mostro, prese la rincorsa e salto sul ciclope afferro i coltelli rimasti nella spalla lacerandolo fino al petto ricadendo a terra di fianco alla bestia che continua a ignorare i loro attacchi e imperterrito, continuava la sua carica con la terra che tremava al suo passaggio, nel frattempo anche Narses seguito da Kiros usarono i loro compagni come rampa andando il primo a trafiggere il collo del mostro con la spada rimanendo aggrappato alla spada mentre il secondo con la sua lancia lo trafisse nel diaframma per poi piantare i piedi a terra cercando di rallentare l'avanzata del colosso, il mostro, a causa di queste ferite fu obbligato a fermarsi e in quel istante senza esitazione Orkos e Gordias attaccarono la bestia trafiggendogli il ventre con le spade, Gordias inizio a colpire a ripetizione il volto con lo scudo che iniziò a piegarsi malamente dalla potenza degli impatti. Dietro di loro Mikos aiutando Theopilos ad alzarsi "grazie del aiuto puoi tenermela per favore ?" "Cosa ?" "Questa" disse sfilandosi la corazza restando a petto nudo mostrando le varie ferite subite Theopilos stranito gli chiese il perché di quel gesto e Mikos rispose "devo essere più veloce" e con uno scatto disumano raggiunse i compagni una volta aggirato il ciclope che ora si stava dibattendo cercando di liberarsi dagli attacchi dei ragazzi Mikos disse "RAGAZZI RESISTETE FINIAMOLOOOOOOO" Goridas disse "Fai in fretta non so quando riuscirò OHHHH!!!!!" Per poi venire scagliato a terra lontano lo seguirono presto il resto dei suoi compagni Mikos allora strinse i pugni con rabbia guardò il ciclope anche lui stremato dalla battaglia nel suo solo occhio e prima di prepararsi a scattare verso il mostro per l'attacco decisivo gli ritornarono in mente le parole di un famoso uomo e disse con la voce che gli tremava dalla rabbia "la mia vendetta....SI COMPIE ORAAA!!!!" E si lancio sul animale che inizio una nuova carica una volta l'uno di fronte all'altro Mikos si abbassò per schivare il colpo del ciclope e mostrando una forza non sua riuscì ad afferrarlo per lo stomaco e a sollevarlo caricandoselo in spalla sotto gli occhi stupiti dei suoi compagni e si mise a correre verso il ciglio di un burrone con l'intento di gettarlo ma una volta arrivati all'orlo del precipizio il ciclope riprese le forze afferro Mikos con la sua mano che ormai stremato e vedendo la sua fine prossima pensava "scusate amici miei, scusa nonna, scusa nonno, scusa padre, scusa madre. Non celo ho fatta..." abbandonandosi alla sua fine smettendo di lottare, ma poi noto mentre il ciclope lo sbatteva a terra per poi iniziare lentamente a portarlo alla bocca che infissa nella carne aveva una spada o perlomeno l'elsa di una spada per lui fin troppo conosciuta allora riprese coraggio e penso "ANCHE SE NON CELA FARÒ IO GIURO SU GLI DEI CHE QUESTO IMMONDO ABONIO LO PORTERÒ CON ME FINO ALLE VISCERE DEL TARTARO" e ripreso coraggio quando ormai era prossimo alla morte con tutte le sue forze carico un pugno rivolto verso l'occhio del mostro ma quando lo scaglio ciò che sentì non fu il suo occhio ma il rumore come di una lama infissa nella carne e infatti quando apri gli occhi si ritrovò il volto sporco di sangue e pochi centimetri da esso una larga lama appartenete sicuramente a una spada seppur corta che aveva trafitto il retro del cranio del ciclope per poi fuoriuscire dalla sua stessa bocca, il ciclope cadde a terra morto e Mikos una volta a terra noto che la spada del suo salvatore era collegata a una lunga catena Mikos la segui con lo sguardo e dal altro capo del burrone noto un uomo alto muscoloso dalla pelle pallida e dai tatuaggi rossi non lo riconobbe , ma comunque rimase affascinato dalle sue armi ma riuscì a osservarlo solo per qualche istante prima di venire richiamato da qualcosa di più importate "Mikos..? Una voce quasi un sussurro fece girare il ragazzo che si giro subito e noto un uomo accanto a quel uomo misterioso che gli stava venendo in contro "MIKOSSSS!!!!" il ragazzo lo squadrò da capo a piedi prima di alzarsi e zoppicante con le lacrime a gli occhi iniziare ad andargli incontro gridando con gioia "NONNOOOOO!!!! NONNOOOOOO!!!!" corse verso l'anziano abbracciandolo felice di rivederlo per poi scoprirlo coperto anche lui di ferite una volta ripescati i suoi compagni iniziarono a tornare verso al dimora di Mikos che subito mando dei servi a prendere i loro trofei lasciati sul campo di battaglia e disse orgoglioso che quella stessa sera si sarebbe tenuto un banchetto per festeggia il ritorno di suo nonno perciò serviva tanta carne poi andò a farsi medicare e a prepararsi insieme a i suoi compagni per la festa continuando però a pensare al misterioso uomo bianco e rosso e anche, se sarebbe mai riuscito a creare armi anche solo minimante simili. Fine Flashback . Alla fine Mikos leggermente affatiato dalla corsa ruppe il silenzio dopo essere balzato per superare un piccolo burrone su una scogliera che probabilmente prima della morte di Poseidone era semplicemente una parte del monte Olimpo, li vide i resti di un enorme imbarcazione sistemati in modo da formare un riparo dalla pioggia incessante li sdraiata su un giaciglio intenta a mormorare parole incomprensibili vi era una donna visibilmente anziana che si riscosse appena Mikos le si avvicinò poggiandole un bacio su la fronte e disse con tono dolce "Ciao nonna sono tornato e ho con me qualcuno che vorrai vedere sicuramente" detto ciò le fece cenno con la mano di avvicinarsi.

Nord. 

“Ho vissuto come un guerriero. Sono morto come un Dio. Dopo avere compiuto il più atroce dei sacrifici mi è stata negata la liberta. Ho avuto la mia vendetta per ciò che mi è stato fatto. Ho sofferto e fatto soffrire più di chiunque altro. Ma sono stato capace di fare pace con me stesso e di compiere un unico gesto per finire la mia vendetta e soprattutto per ridare Speranza al mondo o almeno a ciò che ne resta”. Erano questi i pensieri che affollavano la mente dello spartano Kratos mentre si trovava sospeso tra la vita e la morte in un sonno senza sogni ormai non sa più nemmeno lui da quanto e nemmeno gli importava. 

Kratos apri gli occhi all’improvviso trovandosi non sapeva dove, sapeva solo che quel luogo “aveva un'aria familiare” inizio ad andare in giro per quei campi che gli sembravano già visti e mentre camminava pensava “non possono essere i campi elisi, e nemmeno un illusione ma chi potrebbe fare una cosa simile Atena forse bhaa a chi importa” d'un tratto trovo un albero anch’esso familiare una volta vicino decise di sedersi per riposarsi, non sapeva perché ma si sentiva stanco e stranamente felice, si sedette sotto l’albero e appoggio la schiena sul tronco e chiuse gli occhi, mentre si rilassava senti un suono dolce e delicato che si stava avvicinando a lui ormai non gli importava di ciò che accadeva ma quel suono lo aveva già sentito infatti a un tratto senti una voce chiamarlo timidamente “p.. Padre ?” a quel punto Kratos spalanco gli occhi e li punto verso una piccola figura in cima alla collina appena e la vide ebbe un flash di cosa aveva fatto e scosse la testa spaventato cercando di cacciare via quel

Ricordo, ma la figura corse verso di lui sorridendo e con gioia esclamò “Padre!!, Padre!!! sei tornato ahah” Kratos rimase impietrito vedendo la sua piccola Calliope corrergli incontro, non si mosse fino a quando la bambina non gli salto addosso mentre con le braccia esili gli avvolgeva il collo in un abbraccio lui lentamente ripose e si mise a mormorare il suo nome come se non ci credesse, l'aveva vista molte volte nei suoi incubi e l'aveva riabbracciato nei campi elisi ma ora la sentiva davvero tra le sue braccia e sentiva il cuore che gli stava scoppiando, d'un tratto mentre stringeva sua figlia senti un'altra voce anch’essa femminile ma più matura che diceva “CALLIOPEEE CALLIOPEEE DOVE SEI ???!?“ Kratos ebbe nuovamente un flash di ciò che aveva fatto ma lo ignoro passando una mano su la testa della sua bambina accarezzandole i capelli dolcemente “andiamo ci cercano” Kratos disse “s..i si andiamo piccola mia” si alzarono e andarono verso quella voce appartenente a una donna visibilmente anziana che appena vide la piccola disse “Calliope non deve andare in giro da sola grazie al cielo….” La donna rimase impietrita davanti alla figura che era con lei e con passo calmo le si avvicinò e la piccola disse rimanendo abbracciata al padre “non ero sola” la donna si lascio andare e disse appoggiando le mani su Kratos “figlio mio… come possibile sei qui, sei qui ahahha grazie al cielo ha ha” Kratos un po’ rigido guardo la madre estasiata, lui ripose con tono sorpreso “m..m.madre ? Madre !!” sorrise e abbracciò la donna e penso “ma allora questa deve essere Sparta, non mi importa come sono tornato devo andare da Lysandra solo da lei avrò la risposta che cerco” appoggio la figlia le diede una carezza sul volto e si mise a correre verso casa sua la trovo subito e spalancò la porta e con sua sorpresa ad un tavolo vi era lei, bella come quando l'aveva lasciata, lei si alzo ed elegante andò verso di lui “finalmente sei tornato” emettendo una leggera risata, guardando il volto del marito rimasto imbambolato come se avesse visto uno spettro per poi posargli un bacio su le labbra, dopo Kratos la prese e si porto subito le sue mani davanti al volto osservandole per poi rilassarsi e stringerla forte a se, ma prima che potesse poggiare nuovamente le labbra su quelle della moglie qualcuno in un’altra stanza parlo “bentornato fratello, sempre pronto con le donne vero ahaah” Kratos si blocco e cerco con lo sguardo il fratello vedendolo sbucare da una sala con in mano un melograno e sorridendogli Kratos bacio la moglie e la strinse a se ignorando il fratello seppur stupito della sua presenza. Poi la porta si spalancò e uscirono fuori Callisto e Calliope che corse verso la madre mentre Kratos si avvio verso il fratello “che succede Kratos non mi riconosci ?” fece ironico il marchiato, Kratos rispose semplicemente “no Deimos e solo che ricordavo l’ultima volta che ci vedemmo” Deimos rispose “io invece ripenso a quando da bambini ci allenavamo con lancia e scudo , ti va di rifarlo in onore dei vecchi tempi per vedere se sei ancora più forte di me ??!?” sorrise con fare di sfida il fratello addentando il frutto “forse dopo” si allontanò leggermente per guardare la sua famiglia e disse in un sussurro quasi inudibile “grazie” poi una voce allegra alle sue spalle rispose “prego” si giro e vide Pandora ed esclamò “ma cosa sta succedendo?!?!”,

 “HAAAAAA MOLLAMI MA SEI MATTO ?!???!!!” Fece una donna mai vista da Kratos perché l'aveva afferrata per il collo senza troppi complimenti Kratos la mollo subito e mentre riprendeva fiato disse “sapevo anf anf che non dovevo farlo anf mai dare ascolto anf ai nani” Kratos non fu mai più confuso. 

Intanto poco prima 

“OK ora che ho sistemato forse e meglio se vado a vedere come sta ?” lasciando la stanza la donna misteriosa si avvio verso il salone dove su un “divano” si trovava ormai da giorni svenuto quell'uomo che quella stana fiamma azzurra gli aveva detto di proteggere, Pratos Ratos non ricordava come si chiamasse, sapeva solo che ormai erano giorni che dormiva senza dare segni di vita così penso “be forse i nani sapranno dirmi di più e magari avranno qualcosa per farlo svegliare,” dopo aver preso una sacca e un coltello da caccia la donna apri la porta rabbrividendo per il gelo che si trovava fuori dalla sua dimora e inizio ad addentrarsi nella foresta innevata. Mentre si avviava restando allerta senti un rumore e velocemente prese e scagliò il suo coltello colpendo con precisione al fianco del nano che si spavento e disse “stai calma Faye sono io!! sono io!!” lei rise vedendo l’espressione spaventata del nano e disse riprendendo il coltello dal tronco “scusa Sindri ma sai che non devi apparirmi alle spalle così” lui rispose “ sei venuta a cercarmi per tentare di uccidermi ? O ti serve qualcosa perché sai che ho sempre tempo per te ma vorrei evitare di trovare quell’idiota di mio fratello Brokk” “idiota sarai tu !” il nano dorato alzo gli occhi al celo mentre il nano oscuro si avvicinava e dopo avere salutato con un perfetto baciamano Faye disse “allora perché ci hai obbligati a incontrarci” “ho bisogno di due cose primo vorrei sapere a che punto è quella cosa per me a cui stavate lavorando” “non mettere fretta all’arte ” fecero i due nani con tono offeso, lei sbuffo e continuo “e ho bisogno di qualcosa capace di far risvegliare una persona che dorme da giorni ormai” Sindri disse “interessante ma noi cosa ci guadagneremmo ? ” lei prontamente estrasse dalla sacca un vaso di creta su cui era raffigurato un uomo con due spade e dei marchi rossi che si ergeva su una scogliera e lo porse a Sindri che lo afferrò entusiasta e disse osservandolo “Uuuuuu la la un vaso greco qui, incredibile wow chi sa chi è l’uomo che vi e raffigurato ?” il fratello aggiunse “non lo so ma guarda che strane armi meglio una semplice ascia” il fratello concordo, poi Faye aggiunse rivolto al nano oscuro “e a te faro fare un favore da questa persona se si risveglierà se no lo faro io a te, tutto ciò che vuoi” e aggiunse un occhiolino, il nano ci riflette e disse “d’accordo se si risveglierà mandala da me frattempo … prendi” e le lancio un’altro pugnale lei sorrise” e per il mio ham problema” Sindri rispose subito “ si tieni” e gli lancio un sacchetto pieno di erbe e disse “spappolale e mettigliele sotto il naso lo sveglieranno di sicuro” lei le prese lo ringrazio e si avvio per la strada del ritorno sentendosi pero osservata da qualcosa ma decise di non farci caso una volta in casa si avvicino al fuoco per scaldarsi poi prese le erbe e inizio a pestarle in un piccolo mortaio già da li poté sentire il forte l’odore che emanavano dopo di che le prese e lentamente le mise sotto il suo naso. 

Kratos iniziò a guardarsi introno spaesato e infuriato e disse rivolto alla donna “Tu DIMMI DOVE MI TROVO!?!?!!!” Faye si riprese e disse “Primo mi chiamò Faye  secondo ti trovi a Midgard chiunque tu sia, terzo vedi di calmarti sei ancora debole e ti sembra questo il modo di trattare chi ti ha salvato ?!?!” Kratos la guardo era una donna dai capelli scuri rossicci dal aspetto quasi guerriero,nessuna donna tranne Lysandra gli aveva mai tenuto testa o per meglio dire permessa e ciò lo confuse ancora di più, Kratos spaesato continuò a guardarsi intorno poi una volta vista l'uscita iniziò a dirigercisi con passo deciso “HEY dove pensi di andare !!, sei ancora debole le ferite non si saranno ancora rimarginate” Kratos non rispose  e continuò ad avanzare verso la porta, Faye lo afferrò per un braccio cercando di trattenerlo senza successo e venne scaraventata via poi lui arrivo alla porta chiusa e con un calcio prese e la sfondo malamente venendo colpito in pieno volto dal gelo, ignorandolo Kratos riprese ad avanzare per quella terra sconosciuta “TI VUOI FERMARE STUPIDO IDIOTA !!!” la ignoro nuovamente e si diresse nella foresta senza una precisa meta, correndo come un pazzo spazzando via tutto ciò che gli sbarrava la strada, mille pensieri affollavano la mente dello spartano confondendolo, ma una cosa sola era certa voleva stare solo. 

Faye nel frattempo ripresasi dal comportamento dell’uomo, corse prendere le armi con l’intento i far rinsavire quel pazzo usci fuori constatando che non gli aveva solo sfondato la porta ma gliel’aveva proprio distrutta “ma chi melo fa fare di andargli dietro ??” poi ripensandoci si avvio pensando “se da ferito ha sfondato la porta con facilità pensa da sano, finalmente avrò qualcuno ad aiutarmi” osservo dove si stava dirigendo seguendo gli alberi sradicati malamente e dedusse che si stava dirigendo verso est e per lei sarebbe stato facile anticiparlo, parti tra gli alberi e rapidamente trovo lo spartano che si comportava come una bestia urlando colmo d’Ira ed emettendo solo ringhi come un animale, la donna aspetto il momento giusto e balzo su Kratos che inaspettatamente la afferrò in aria e la scaglio via lei rotolo a terra riuscendo a tornare in piedi “Kratos calmati tu non conosci questi luoghi finirai col fatti uccidere” l’uomo la ignoro e continuo a camminare allora Faye con la sua lancia gli blocco i piedi con l’asta e si trovo agilmente davanti a lui che ancora infuriato rispose “LASCIAMI STARE DONNAAAA !!!!!” la donna si spazientì e appena lo spartano fece per oltrepassarla lo blocco e disse “se vuoi passare combatti con me e dimostra di poter sopravvive re in questo luogo” Kratos la guardo stringendo i pugni irritato, anche se confuso e colmo di rabbia Kratos aveva deciso che non avrebbe voluto ucciderla, così inizio a camminare senza badare a lei che in risposta gli si paro davanti di nuovo impedendogli di avanzare e aggiunse “senti una Fiammetta azzurra mi ha detto di badare a te, io ti ho accolto in casa mia, ho pulito le tue ferite e ti ho fatto risvegliare non so cosa ti sia successo so solo che io mantengo le promesse e perciò tu non morirai eh..!! Mi stai ascoltando” Kratos era immerso ancora nei ricordi di ciò che era accaduto poco fa l'avere potuto ritrovare la sua famiglia gli fece perdere interesse per qualunque cosa dicesse la donna, allora ancora più determinato a perseguire il suo obbiettivo afferrò la lancia della donna che rimase ferma ad osservarlo per poi sentirsi trascinare da l’uomo allora in risposta gli fece uno sgambetto facendolo cadere a terra nella neve gettandogliene anche un po’ faccia con un sorrisetto beffardo sul volto, il cinereo infuriato provo a scagliarsi contro di lei venendo abilmente saltato, una volta rimessosi in piedi provo a afferrare la lancia della donna che riprovò a far inciampare lo spartano fallendo e stavolta fu lei a cadere e a perdere la lancia che fini tra le mani di Kratos che senza fatica la spezzo “bastardo ma perché lo hai fatto!!” Faye gli mollo un pugno nel addome dove era ancora evidenze il segno della profonda ferita con cui era arrivato causandogli una fitta di dolore l’uomo si infuriò e provo ad afferrarla ma lei rotolando a terra schivo il suo attacco e anche quelli successivi facilmente canzonandolo dicendogli “a allora quella fiamma diceva il falso non sei un guerriero, che ce ti fai battere da una donna ? Allora non sei tutto questo granwoooo!!” Kratos aveva ripreso un po’ di lucidità e dopo avere afferrato Faye buttandola a terra e mettendosi sopra di lei “quale fiamma, di che stai parlando DIMMELO !!!” lei cercando di liberarsi rispose “ ti ho trovato seguendo delle starne fiamme azzurre una proprio sopra di te mi parlò dicendomi chi eri e che dovevi aiutarti e che avevi già sofferto” “Pandora… deve essere stata lei “ allora Kratos allentò la presa e lascio Faye rilassarsi che disse “finalmente dai andiamo a caccia senno non ceniamo” porgendogli una spada lui la osservo “io non imbraccerò mai più un'arma” Faye penso “ma è mai possibile, un attimo prima è una macchina da guerra e un attimo dopo non vuole più toccare un arma, ma questo è starno forte” lei rispose “non puoi sopravvivere qui senza un arma !!” e continuò a porgergli la spada, ma lui la ignoro, passo qualche minuto poi spazientitasi Sif disse “aaaargggg!!! Come vuoi allora raccogli la legna per lo meno, alla cena ci penso io” detto questo rinfodero la spada e preso l’arco incoccata una freccia la scaglio subito colpendo un cervo che cadde morto al suolo Kratos si stupì della sua abilità ma mentre Faye si dirigeva a prendere la sua preda nel bosco non noto una figura nascosta e d’un tratto un gigante dalla pelle grigia e con delle corna sulla testa sbucò fuori brandendo un immensa colonna che sembrava incandescente sulla quale era inciso uno strano simbolo, e iniziò a caricare Faye che non si era accorta del suo arrivo; Allora Kratos seppur stanco scatto verso di loro lanciando uno spaventoso urlo di guerra che fece girare la donna verso il mostro poi Kratos una volta vicino al gigante e con una spallata scagliò lontano il gigante poi con un salto gli mollo un pugno che gli ruppe la mandibola facendolo cadere al suolo e prima ancora che si potesse rialzare Kratos lo prese per le corna e gli ruppe il collo dopo iniziò a riprendere fiato e andò a vedere come stava Faye trovandola bene per fortuna,  lei spalanco gli occhi e disse “ahahah e ci credo che non vuoi un arma, non ho mai visto nessuno uccidere un Troll del fuoco a mani nude” Kratos la ignoro e preso il cervo tornarono a casa durante il tragitto Kratos non faceva altro che pensare a cosa gli era successo in quello stranissimo giorno ci penso per tutta la notte non chiudendo occhio, in parte per la porta rotta che lo faceva rimanere in allerta in parte per tutti i pensieri che affollavano la sua mente. 

Autore Grazie a tutti coloro che leggeranno questo capitolo mi scuso per il ritardo e spero che vi piaccia recensite e commentate come preferite io ci ringrazio e al prossimo capitolo

   
 
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