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Autore: Spensieratezza    17/02/2018    2 recensioni
Siamo alle prime stagioni. Stefan ferito viene trasportato da una spaventata Elena, in casa Salvatore. Damon dovrà fare il possibile per aiutarlo a guarire.
Coppie Stefan/Damon . Klaus/Elija
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Damon Salvatore, Stefan Salvatore
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incest
Capitoli:
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Quando Damon era salito per dare la brutta notizia a Stefan, lui non l’aveva presa bene.

“Non c’è più neanche una sacca di sangue?”

“Stef, ascolt…”

“NO. Sono stufo di fare il malato qua dentro! Mi sono rotto. Voglio uscire. ORA.”

Damon lo guardò, socchiudendo gli occhi.

“Non sei ancora lucido.”

“Certo che non lo sono. Sono affamato!”
 


Damon a velocità da vampiro, gli fu davanti subito, impedendogli di uscire dalla porta della stanza.

Stefan lo guardò con una smorfia esasperata.

“Damon, fammi uscire. Credimi, ho apprezzato tantissimo il nostro…pigiama party, ti ringrazio per avermi disintossicato, ma ora devi proprio LASCIARMI ANDARE.” Sottolineò duramente quelle ultime parole, per suonare ferreo.

“Mi dispiace, Stefan, non posso farlo.”

Stefan alzò gli occhi al cielo.

“Cos’hai intenzione di fare? Di tenermi chiuso dentro questa stanza per sempre? Si può sapere che cazzo ti prende?? STO BENE!”

“No che non stai ancora bene! Sei affamato! Nelle condizioni in cui sei, potresti uccidere qualcuno!”
Stefan rise.
“Quella è più una cosa che faresti tu. Io uccido solo animali, tutt’alpiù.”

“Cerrrto! Devo ricordarti i tuoi periodi da squartatore??”

“Appartengono AL PASSATO!”

“Guardati. Hai una furia omicida nello sguardo. La riconosco. È la stessa che avevo io quando mi preparavo ad ammazzare, uccidere, squartare, qualunque cosa, non importava se umana o no!”

“Quindi ti preoccupi per me! Di nuovo! Vai a procurarmi tu una sacca di sangue, se ci tieni così tanto.”

“Certo, così appena esco, tu ti dai alla fuga. Mi credi uno scemo?”

“Stai facendo di tutto per dimostrarlo!" gridò Stefan, poi più controllato, aggiunse "Dunque, io non posso uscire, tu neanche, almeno chiama ELENA!” disse infine appoggiando due dita sull'attaccatura del naso.
 


Damon si allontanò da lui e cominciò a camminare in tondo sul tappeto persiano marrone della stanza. La situazione era già abbastanza stressante, senza che la metteva in mezzo.

“A proposito, che fine ha fatto? Gli hai detto di stare alla larga, non è vero?”

“Senti, le sacche di sangue non sono l’unico modo..” disse, guardandolo a stento negli occhi.

“Che cosa vuoi dire?”
 
Damon si costrinse a guardarlo in faccia.

“Bevi da me.” disse con sguardo atono.
 


Un momento di silenzio accompagnò queste parole.

“Stai scherzando. Cos’è, il primo aprile? Eppure siamo a Febbraio.”

“Non sto scherzando, Stefan.”
Stefan rise.
“Primo, sei mio fratello, e l’idea di bere il tuo sangue, è ripugnante, okay? E secondo, se credi che il sangue animale non mi faccia bene, cosa credi che potrebbe farmi il sangue vampiro? Magari mi avvelenerebbe di nuovo.”

“Non è così..lo so.”

“Cosa? Tu..oddio..” disse Stefan, nauseato.

“Guarda che..è una cosa normale..tra..insomma..vampiri che..voglio dire..con le mie conquiste..era..una cosa normale..ma era più frequente durante gli inizi della trasformazione…ora non..”

“Basta, basta, non dire un’altra parola!” disse Stefan, che aveva sentito tutto con sempre più crescente nausea.
 
Damon l’aveva guardato duramente e si era avvicinato a lui.



“Non avvicinarti, tanto non berrò il tuo sangue.” Disse Stefan, indietreggiando e trovandosi di nuovo ai piedi del letto.

“Ho fatto tanto per curarti, credi che mi possa fermare adesso? Non c’è sangue, Stef, le scorte sono finite. Te l’ho già detto una volta, basta con i capricci!”

“Non…non va bene..è troppo strano.” Disse Stefan, mettendo le mani avanti.

Damon sospirò.
 
“Voglio solo che tu stia bene. Prendi il sangue che ti serve, che hai bisogno e quando senti che è abbastanza, semplicemente ti stacchi. Vedimi solo come una preda normale.”

Stefan lo guardò incerto.

“Non sono sicuro di riuscirci.”

“Sei assetato, Stefan, ne hai bisogno.” Disse Damon
 
Stefan deglutì. “Sei..sei un bastardo..sono le stesse parole che ti ho detto quando..”

“Quando mi hai trasformato, sì. Avanti!
 
Stefan lo guardò. Sospirò e poi si concentrò sul collo di Damon.

Candido, bianco e stranamente invitante.

Stefan alzò lo sguardo, incontrando gli occhi azzurri di suo fratello.

Come due zaffiri…

Damon lo guardò negli occhi e ci lesse desiderio in quello che vide.

Gli occhi di Stefan si erano fatti più scuri, quasi resi rochi dall’eccitazione che aveva cercato per tutto quel tempo di negare, di spegnere.
 
Stefan si avvicinò quindi a lui e aprì la bocca per morderlo.



Lo morse come se stesse assaggiando un drink piacevolmente fresco e gustoso.

Un drink che ti scoppia nella testa come milioni di fuochi d’artificio.
 
Damon era vampiro da moltissimi anni e sapeva riconoscere la fame nel predatore e in quel momento sentiva che Stefan aveva dimenticato la fame – o sete che dir si voglia – per lasciarsi trascinare da qualcosa che era insieme bramosia e desiderio intenso.

Stefan non lo stava mordendo come un assetato di sangue, qualcosa nel suo morso dolce e languido, gli ricordava la dolcezza degli amanti.

Quella consapevolezza lo stordì, fino a fargli chiudere gli occhi e fargli sentire mille brividi attraverso il suo stomaco, quindi,il maggiore gli mise una mano sul fianco, che era scoperto dalla maglietta appena sollevata.

Quella piccola porzione di pelle lasciata scoperta, era bollente sotto le dita di Damon. Senza quasi accorgersene, lo strinse un po’ di più.
 
“Così…sì..” disse Damon, reclinando la testa all’indietro, mettendo una mano sulla testa di Stefan, per incoraggiarlo.

I suoi capelli gli solleticavano il collo, dove piano piano si stava avventando sempre di più.

Si sentiva tremare le gambe.

Sopraffatto dalla sua bocca sul suo collo, dall’averlo così vicino.
 


“AHH..” gemette con tono soffocato, fino ad arretrare fino al letto, dove fu costretto a sedersi, portandosi dietro anche Stefan, che sembrava ora essersi lasciato andare completamente e non voleva mollarlo. Continuò a morderlo, anche mentre lo seguiva sul letto, fino a continuare in posizione inginocchiata.
 
“Piano,Stefan.” Damon cominciò a sentirsi la vista annebbiata, tutti i sensi ovattati, a dire la verità.

Avere il fratello così vicino a lui, quel contatto così ravvicinato, lo confondeva, non erano mai stati così vicini e fisici e ora la cosa stava loro sfuggendo di mano.

“Mmm…”
 
Sentiva Stefan gemere e anche il suo collo farsi più sensibile, nel punto in cui Stefan gli stava succhiando e tirando via il sangue. Sentiva le labbra di Stefan muoversi sulla sua pelle e non sentì neanche più il dolore, ma solo..piacere.

Reclinò il capo all’indietro, mentre Stefan affondava sempre di più sul suo collo ma non con lo scopo di fargli del male, ma sembrava, con lo scopo di sentirlo. E Damon lo sentiva eccome. Si sentiva eccitato da quelle attenzioni, eccitato da quella vicinanza. Da quella..bocca.

Gli strinse forte i capelli tra le dita.



“Fermati, Stefan.” Disse con il capo reclinato all’indietro, ma Stefan non aveva nessuna intenzione di fermarsi.

Stava sudando. Desiderò di togliersi i vestiti, per prendere un po’ d’aria.
 
Gli strinse forte di nuovo i capelli e lo costrinse ad alzare la testa dal suo collo.

Abbassò lo sguardo a guardare Stefan, il suo volto. Anche Stefan lo guardò e Damon potè vedere il suo viso.
 
Aveva la bocca piena sporca del suo sangue e gli occhi indiavolati e sorpresi in un moto di sorpresa ed estasi, come un vampiro appena trasformato.

Diosanto, è bellissimo..
 
“Ti ho detto di fermarti!” disse arrabbiato, continuando a tenerlo saldamente per i capelli. Voleva fargli male, ma vederlo in quello stato, gli faceva desiderare altri impulsi, ugualmente violenti sì, ma di altra natura. Forse era per questo che si sentiva così arrabbiato.

Senza più riflettere, ma lasciandosi guidare solo dall’istinto, lo spinse, facendolo finire in posizione sdraiata e sovrastandolo, salendo sopra di i lui.
 
“Damon..io non..”

Non sapeva cosa voleva Stefan, forse scusarsi? Beh, aveva molti modi per farlo, dal punto di vista del maggiore.

“Mi hai quasi dissanguato. Adesso pretendo che tu mi restituisca parte di quel sangue, fratello. “ gli disse arrabbiato e ironico.

Stefan sgranò gli occhi spaventati, ma Damon non voleva dargli il tempo di riflettere.

Chinò la testa sul suo collo e lo morse.
 
Il suo morso forse fu un po’ più irruento di quello di Stefan, ma non meno bramoso.

Non gli importava in quel momento di indebolire il minore, che si era appena nutrito.



Stefan l’aveva provocato a più riprese e quando Damon Salvatore si lascia vincere dal desiderio, non ce n’era per nessuno.
 
Sentì Stefan gemere e inarcarsi sotto di lui, per via dei suoi morsi lascivi. Damon sapeva quali punti toccare per godere e far godere, spesso nello stesso momento.

Sentì il minore stringergli forte la spalla, un gesto che tradiva il suo desiderio.
 
“Damon..”

Damon non si curò di rispondere. Piuttosto, continuò a mordere, non per il sangue, ma solo per il gusto di non voler ancora interrompere quel contatto.

La sua fu una scia che si spostò piano dal collo, per andare a finire appena sotto il mento e poi proseguire in su.
 
Stefan era un pasticcio di confusione e sangue, aveva il viso imbrattato di sangue, ma Damon sapeva che non gli importava, dal modo in cui gemeva.

“Damon..baciami!”
 
Lo disse con voce incerta, tremante, ma a Damon sembrò che URLASSE. Quando glielo disse, era arrivato con la sua bocca a giocare con il suo mento vulnerabile.
Damon aprì appena gli occhi, guardò nei suoi e perse ogni inibizione, del tutto.
 
 
Lo baciò. Rare volte Damon Salvatore aveva perso così del tutto il controllo e questa era una di quelle. Si avventò sulla sua bocca, fregandosene del sangue che imbrattava la sua bocca e ora imbrattava entrambi. Fregandosene del sapore che avrebbe avuto nella bocca di Stefan, sentendo in quel momento solo la sua bocca. L’interno della bocca di suo fratello. Un pasticcio disordinato di calore, saliva, agitazione, adrenalina, paura, ma anche eccitazione.
 
Cercò la sua lingua e subito la trovò. Non spaventata, ma fremente come la sua, bagnata come la sua.

Intrecciare la lingua con quella del fratello non bastò a spegnere la sua eccitazione, ma la fece divampare, come se avesse potuto incendiarsi da un momento all’altro.

E più Stefan faceva così, più mugolava e si stringeva a lui in quel modo, più lo faceva impazzire, perdere il controllo.
 
Il bacio divenne vorace, famelico quasi. Quasi come se avesse voluto mangiarlo. E Stefan rispondeva bene, il fratellino sapeva stargli dietro e baciare molto, molto bene.

Sentì Stefan accarezzargli le spalle e la schiena e poi mettere quelle deliziose mani, delicate, dentro la maglietta e accarezzarlo languidamente.

Quasi gli si appannò la vista, mentre stringeva a quel punto il corpo del fratello.

Erano eccitati entrambi e Damon cominciò a strusciare sul fratello, cercando in qualche modo sollievo da quella frizione insopportabile.

Quando la frizione divenne troppo insopportabile da gestire, Damon si slacciò i jeans e sbottonò anche quelli del fratello, che lo guardò con aria sorpresa, ma carica di consenso.

Damon si sdraiò addosso al fratello minore, baciandogli il collo con fare sensuale, una scena che, entrambi convennero, sarebbe anche sembrata una scena da innamorati. Forse quella scena voleva dire tutto, forse niente, chissà.
 
Continuarono a muoversi l’uno contro l’altro, assecondando i movimenti dei loro bacini, fino a quando non vennero, uno dopo l’altro, con solo uno strusciamento.
 






















Note dell'autrice: 

ciaoooo bella genteeeee. Volevo aggiornare ieri e meno male che non l'ho fatto. ahhah. Ho aspettato e ho migliorato questa parte, ad ora è la mia storia preferita tra tutte quelle che ho scritto, tanto che ho deciso di allungarla e non è detto che non ne scriverò altre! :ppp spero che la storia vi piaccia <3 grazie a lovelysweet per seguirla e recensirla *_*

 
   
 
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