Serie TV > Teen Wolf
Segui la storia  |       
Autore: cdm05    18/02/2018    2 recensioni
Derek e Stiles non sono mai andati d'accordo, ma grazie ad una strana richiesta da parte del ragazzo il loro rapporto si evolverà in qualcosa di estremamente delicato e particolare. L'ironia di Stiles non mancherà e a volte metterà in difficoltà la pazienza di Derek altre volte lo farà semplicemente ridere.
:
:
Spero che vi piaccia anche questa storia,
Buona lettura.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Quando la luce si spense, i due ragazzi, controllarono immediatamente i tatuaggi e videro qualcosa che lì stupì, i disegni che avevano impressi sulla pelle non erano più neri ma ora erano caratterizzati dal colore della luce della luna, bianca e pura.
Stiles accarezzò con le dita il tatuaggio di Derek facendo molta attenzione per paura di potergli fare male e il maggiore si beò di quelle carezze.
-Bene, noi vi lasciamo un po’ da soli, in più abbiamo molte cose di cui parlare.- disse Deaton volendo lasciare soli i due ragazzi.
Una volta che Deaton e Steve furono usciti, Stiles ne approfittò per poggiare un delicato bacio sulle labbra del maggiore. Più che un bacio era uno leggero sfiorarsi di labbra ma bastò a confortare entrambi. Il figlio dello sceriffo, poi, riportò lo sguardo sul tatuaggio di Derek.
-E’ bellissimo.- sussurrò continuando a passare con delicatezza le dita sul punto in cui la schiena di Derek era marchiata dal simbolo del loro amore.
-Stiles, sei stato grandioso prima, quando mi hai accarezzato la mano mi sono sentito come in paradiso, mi hai salvato da quel dolore incessante, mi sentivo perso, come se mancasse un pezzo di me, ma poi ho sentito le tue carezze. E’ stato orribile, ma poi sei arrivato tu, mi è bastato guardarti negli occhi e ho dimenticato tutto il dolore. Mi sei bastato tu.-
Stiles si lanciò tra le braccia del maggiore che lo accolse molto volentieri. I due si alzarono rimanendo abbracciati e andarono a posizionarsi sul divano fissando il camino accesso. Rimasero così per quelle che sembrarono ore, le ore più belle della vita di entrambi.
-Hale?-
-Mhm?-
-Ti amo.-
-Ti amo anch’io Stilinski.-
-Lo so, mi amano tutti.-
-Ma smettila.- disse Derek iniziando a fare il solletico a Stiles.
-Basta, basta.-
Il maggiore non smise.
-Sai Stilinski, ti credevo più resistente, invece ti sei fatto abbattere da un po’ di solletico.-
-Io non mi faccio abbattere da un po’ di solletico Hale.-
-Ah si?- chiese Derek continuando torturare il figlio dello sceriffo.
-Si, non hai visto cosa sono stato capace di sopportare?- disse Stiles pentendosi subito dopo delle sue stesse parole.
Derek tornò serio ma non si tolse mai quel dolce sorriso dalla faccia.
-Si, ho visto.- disse baciandolo.
-Ti amo.-
-Ti amo.-
Si sorrisero a vicenda e poi decisero di alzarsi.
-Mi accompagni nella cupola?-
Derek lo guardò scettico.
-Daiiii, ti prego, ti prego, ti prego.-
-Ma non ti stanchi mai?-
-No, mai! Sono uno Stilinski, non mi stanco!-
Derek rise, lo prese per mano e lo portò alla cupola. Sembrava il solito cliché, ma ad entrambi non importava nulla, gli bastava essere insieme, avere la certezza di essere un noi, la certezza di non essere soli. Forse era un pensiero un po’ egoista, però, entrambi avevano bisogno di qualcuno, si compensavano a vicenda, si completavano a vicenda e questo era l’importane. C’era solo un ultima cosa da risolvere e poi tutto sarebbe realmente finito: bisognava distruggere l’Ani-ra.
I due ragazzi rimasero per qualche altra ora nella cupola tenendosi per mano ma poi qualcosa li distolse dalla loro pace: il suolo sotto di loro tremava. Derek e Stiles si alzarono di botto e corsero fuori dalla cupola accorgendosi che era solo il terreno della cupola a tremare. Andarono a chiamare Deaton per informarlo della situazione, il druido si precipitò a comunicare l’accaduto a Steve che corse subito a controllare la cupola.
-C’è sempre stata una forte fonte di magia sotto la cupola, ma ora l’energia sta diminuendo all’improvviso.-
Deaton, Derek e Stiles si scambiarono un’occhiata preoccupata. Poi il minore intervenne.
-Se mi ricordo bene, l’Ani-ra prendeva il potere da una città sotterranea che aveva un’alta concentrazione di magia, giusto?- 
-Si.- sussurrò in risposta Deaton afflitto per la situazione.
-Secondo te, potrebbe essere questo il luogo dov’è la città sotterranea?- chiese Derek voltandosi verso Stiles.
-Potrebbe essere un ipotesi forse è meglio se chiamiamo Scott, in più non sa neanche perché siamo qui, dobbiamo informarlo su tutto.-
-Si sono d’accordo.-
-Bene, vado a chiamarlo allora.- disse Stiles uscendo dalla stanza per andare ad informare il suo migliore amico.
-Chi è Scott?-  chiese, nel frattempo, Steve.
-E’ l’alpha del nostro branco.-
-Ah. Quanti siete nel branco?-
-Molti meno di voi, questo è certo. Diciamo che il nostro è un branco un po’ particolare, ci sono coiote mannari, chimere, banshee, lupi mannari e Deaton.-
-Beh, di sicuro è un branco aperto a tutti.-
-Pensa che fino a qualche settimana fa c’era anche un umano.-
-E poi? E’ morto?-
-No, si è trasformato, era Stiles.-
Nel frattempo anche Stiles era tornato .
-Scott e gli altri stanno arrivando.-
-Okay, gli hai detto di prepararsi ad un possibile scontro?-
-Si, mi credi stupido?-
-Sinceramente?-
-Si.
-Beh, un pochino stupido sei.-
-Hey!-
-Scusate ragazzi potremmo tornare alle questioni più importanti?- si intromise Deaton.
-Si scusa.- rispose Stiles tornando serio.
-Se davvero sotto la cupola c’è la città da cui si ‘nutre’ l’Ani-ra dovremmo distruggerla o almeno danneggiarla solo che non possiamo visto che non è il nostro territorio.- disse il druido spostando lo sguardo poi su Steve.
-Dovremmo spiegare a tutto il branco la situazione e decidere cosa fare con una votazione.-
-Ma non abbiamo il tempo per organizzare una votazione.-
-Non preoccupatevi, ci penso io, voi andate alla cupola e , mentre aspettate i vostri amici, cercate di trovare qualcosa che possa rendersi utile.-
-Va bene, ci raggiungi lì dopo?- chiese Deaton guardando negli occhi l’alpha del Branco Antico.
-Si.-
-Steve, sta attento.-
-Tranquillo.- rispose il diretto interessato andando poi via.
I tre si avviarono verso la cupola con passo tranquillo, come se non stesse accadendo nulla di importante a cui loro dovevano partecipare. Quando arrivarono si misero subito a gironzolare per la struttura in cerca di qualcosa di utile sa cui potessero ricavare informazioni.  Passò mezz’ora poi Stiles attirò l’attenzione degli altri.
-Ho trovato qualcosa!- urlò.
Deaton e Derek si avvicinarono al minore osservando l’oggetto che quest’ultimo stringeva tra le mani. Era una strana pietra viola, sembrava un diamante,  grossa quanto il pugno di una mano e sistemata accanto al tronco di uno degli alberi. Derek si avvicinò ancora di più facendo spostare Stiles che se ne stava tutto rannicchiato cercando di osservare meglio la pietra, il maggiore la prese in mano facendola illuminare.
-Cos..come hai fatto?- chiese il figlio dello sceriffo subito incuriosito dall’accaduto.
-Non lo so, prendila tu e vedi cosa succede.- rispose Derek passando la pietra al ragazzino.
L’oggetto si spense momentaneamente ma poi si riaccese una volta entrato in contatto con la pelle di Stiles. Deaton osservava attento quello che stava succedendo.
-Tieni.- disse il minore passando la pietra al druido che la prese con cautela tra le mani. La pietra si illuminò ancora ma, questa volta, il bagliore della luce era molto più debole.
-Che strano.-
-Bene, dobbiamo portarla da Steve, forse lui ci saprà dire cos’è.- disse Deaton avviandosi verso l’uscita della cupola seguito dai due ragazzi.
Mentre camminavano, il telefono di Stiles squillò facendolo sobbalzare leggermente.
-E’ Scott.- informò gli altri.
/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\
-Scott?-
-Hey, Stiles, siamo vicino al Nemeton, come entriamo?-
-Aspettate, veniamo noi verso di voi.-
-Okay.-
\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/
La chiamata si concluse e Stiles avvisò gli altri dell’arrivo del branco.
-Bene, passiamo a prenderli e poi andiamo da Steve.- disse Deaton.
Camminarono in silenzio fino all’entrata poi, dopo aver raggiunto gli altri, Stiles iniziò a spiegare la situazione ed il perché erano lì. Nel frattempo vennero raggiunti anche da Steve il quale si presentò al branco. I ragazzi vennero condotti direttamente alla cupola dove era avvento il terremoto.
Deaton iniziò a spiegare che avevano trovato una pietra particolare che forse era collegata all’Ani-ra. Non ebbe il tempo di finire di parlare che il terreno venne mosso da una scossa di terremoto.
-Ecco di cosa parlavamo.- sospirò Stiles guardandosi intorno.
D’un tratto la pietra che il druido aveva il mano cambiò colore, da viola chiaro passò ad un blu più scuro. I ragazzi corsero subito all’esterno della cupola e guardandosi intorno si accorsero che quella volta il terremoto non era avvenuto solo all’interno della struttura ma anche all’esterno.
Il terreno intorno agli alberi iniziò a colorarsi di nero tracciando la forma delle proprie radici, dopo alcuni minuti tutto il suolo era ricoperto da linee nere che andavano ad incrociarsi per poi arrivare tutte in un punto, per poi concentrarsi tutte sotto la cupola.
Il branco tornò all’interno della struttura per cercare di capire cosa stesse succedendo. I ragazzi si bloccarono non appena arrivarono all’ingresso.
Stiles iniziò a tremare alla vista del orribile creatura che occupava il centro della struttura, Derek se ne accorse e gli strinse la mano accarezzandogli, poi, il dorso con il pollice cercando di tranquillizzarlo. All’interno del branco, gli unici ad aver visto l’Ani-ra erano Derek, Stiles e Isaac, ed ora ritrovarselo davanti  provocava a tutti e tre una sensazione terribile. La creatura avanzava a passo lento verso di loro, in realtà, era diretta verso Deaton che reggeva ancora in mano la pietra.
-Deaton, la pietra, passamela.- urlò Scott.
Il druido fece come gli era stato detto e l’Ani-ra si ritrovò ad avanzare verso l’alpha. Scott lasciò che si avvicinasse e poi illuminò gli occhi trasformandosi.
L’Ani-ra sussultò alla vista del colore degli occhi da Alpha di Scott dando la possibilità a quest’ultimo di distrarlo passando così la pietra a Derek.
Stiles, nel frattempo, era indeciso sul trasformarsi o meno, non sapeva se sarebbe riuscito a gestire il lupo una volta perse le sue sembianze, ma gli bastò guardare l’Ani-ra avvicinarsi pericolosamente a Derek per decidere, si trasformò posizionandosi, poi, davanti al maggiore in modo da proteggerlo.
Il branco rimase stupito alla vista di Stiles trasformato, non tutti lo avevano visto sotto forma di lupo e non tutti sapevano che si poteva trasformare in un lupo completo.
Il figlio dello sceriffo, dal canto suo, non si era fatto fermare dal dolore che gli procurava cambiare corpo, aveva visto Derek in difficoltà e si era lanciato subito a proteggerlo senza pensare, non avrebbe permesso a niente e nessuno di far del male al maggiore.
Dopo aver realizzato quello che stava accadendo il branco circondò l’Ani-ra senza dargli via di scampo e Derek passò velocemente la pietra a Deaton e Steve.
-Cercate di capire di cosa si tratta, noi lo teniamo occupato.-
-Non fatelo uscire dalla cupola, facciamo in fretta.-
È così dicendo i due uomini andarono via. La creatura, come previsto, cercò di seguirli ma Theo e Liam lo bloccarono mentre Stiles e Derek cercavano di morderlo alle gambe.
Sembrava che il branco fosse in vantaggio e che l’Ani-ra non avesse la minima intenzione di contrattaccare così, continuarono a infastidirlo, senza  attaccare con troppa ferocia. Di botto, però, dalle orride mani della creatura spuntarono dei fasci di luce rossa che si andarono ad abbattere su Derek e Stiles. Sembrava che il suo unico scopo fosse diventato quello di distruggere i due licantropi.
All’inizio i due subirono tutti i colpi che gli venivano inflitti  cercando solo di schivarli ma poi Derek alzò lo sguardo verso Stiles e qualcosa di molto potente accadde.
Deaton e Steve stavano tornando alla cupola con la pietra stretta tra le mani, ma poi videro che la struttura veniva ricoperta da una stana sostanza verde chiara, corsero ancora più veloce in soccorso dei ragazzi ma quando raggiunsero la cupola quello che videro li sconvolse, Stiles e Derek in piedi,con il branco alle loro spalle, mentre creavano una specie di scudo in modo da proteggere i loro compagni. Solo Scott si rese conto della presenza dei due uomini al di fuori della struttura.
L’alpha mimò con le labbra una singola parola che scatenò qualcosa di orribilmente pericoloso: ‘la pietra’. Deaton si avvicinò il più possibile a Scott cercando di passargli la pietra senza farsi vedere dall’Ani-ra. L’oggetto, una volta nelle mani dell’alpha, iniziò a brillare come non mai attirando l’attenzione di tutti su di se. La creatura iniziò a attaccare con molta più magia lo scudo creato da Derek e Stiles e i due ragazzi, ormai stanchi, cedettero. L’Ani-ra non perse tempo e si avventò sul maggiore che chiuse gli occhi sapendo di non poter più scappare, il colpo che però attendeva, tardò ad arrivare così riaprì gli occhi e l’unica cosa che vide fu Stiles steso a terra ricoperto di sangue. Si precipitò accanto al corpo del ragazzino e lo strinse tra le braccia, Deaton lo affiancò subito e controllò la ferita del minore.
-La magia con cui lo ha colpito potrebbe essere letale, devo portarlo fuori di qui.-
-Sto.. sto bene. Devo..devo alzarmi.- sussurrò Stiles guardando Derek.
-Tu non vai da nessuna parte,  ora Deaton ti porta fuori di qui poi io ti raggiungo.-
-Se.. se non dovessi farcela..-
-Non dirlo nemmeno.-
-Der, ascoltami. Se non dove..dovessi farcela tu continua a viv..vivere la tua vita, sii felice, sorridi, mostra agli altri il Derek che hai mostrato a me, non rimanere fermo in un angolo a piangerti addosso, non dimenticarti di me ma non lasciare che il mio ricordo ti imprigioni nel rimpianto, amati come ti avrei amato io o trova qualcuno che ti ami con tutto il suo cuore, non sprecare la tua vita a piangere su mio ricordo, vivi.-
-Stiles..-
-Promettimelo.-
-Io..-
-Derek promettimelo.- sussurrò Stiles con tono implorante.
-Te lo prometto amore mio.-
Il minore alle ultime parole sorrise, era la prima volta che Derek lo chiamava così e forse anche l’ultima, ma non importava, a Stiles andava bene, aveva vissuto una bella vita in fondo, aveva avuto degli amici che gli erano sempre stati accanto, aveva avuto la sua prima cotta per la ragazza più popolare della scuola, il suo primo bacio, aveva capito cosa significava perdere qualcuno o rischiare di perdere qualcuno, aveva salvato più volte Beacon Hills, aveva imparato ad amare, ad amare qualcuno con tutto il suo cuore tanto da morire per lui. Ora se ne stava andando nel modo migliore che potesse esistere: salvando la sua città e la persona che amava, andava bene così, era arrivato il momento di raggiungere sua madre, Stiles era pronto, così chiuse gli occhi e si lasciò cullare tra le sue braccia, immaginò di essere tra le braccia della donna che lo aveva messo al mondo, immaginò di essere di nuovo bambino quando prima di addormentarsi sua madre lo stringeva tra le sue esili braccia e cantava dolci parole che lo aiutavano a dormire e ora era quello di cui aveva più bisogno: dormire, per sempre.
***
Derek spostò lo sguardo da Stiles che veniva portato via, all’Ani-ra e vi si gettò contro con una forza disumana, lo scaraventò dall’altra parte della cupola e poi gli corse incontro, urlò per il dolore che sentiva dentro, urlò mentre tornava sul corpo della creatura e lo percuoteva, urlò perché voleva ancora Stiles al suo fianco, urlò perché non aveva più le forze per sperare che il figlio dello sceriffo rimanesse in vita, urlò perché era stanco, urlò e poi pianse piano senza farsi sentire mentre continuava a sfogarsi sull’Ani-ra, senza rendersi conto che anche lui veniva ferito dalla creatura. Poi si alzò e si diresse verso la pietra che Scott aveva fatto cadere a terra non appena aveva visto Stiles steso a terra, la strinse tra le mani e sentì uno strano calore propagarsi dal gomito fino alla punta delle dita, sembrava che del fuoco gli scorresse nelle vene ma invece di quella sostanza calda dalle sue dita uscì un fascio di luce azzurra come quella che caratterizzava da poche ore il suo tatuaggio, questa circondo la pietra e pochi secondi dopo dell’oggetto che prima Derek stringeva tra le mani era rimasta solo polvere.
Il maggiore spostò lo sguardo verso il punto in cui prima c’era l’Ani-ra e non vide nulla, ne rimase sorpreso ma poi capì, la creatura che avevano appena distrutto prendeva da quella pietra la sua magia.
Derek iniziò a realizzare quello che era appena accaduto, si accasciò a terra distrutto e iniziò a piangere come non aveva mai fatto in vita sua, venne subito affiancato da Scott che lo strinse forte a se cercando di consolarlo, ma nulla riusciva a farlo sentire realmente meglio, certo, le braccia dell’amico lo confortavano ma non riempivano quel vuoto che sentiva, quel dolore, quel vuoto incolmabile che incombeva su di lui, si sentiva stanco, era stanco di vivere, quella mancanza che gli lacerava il petto, quella mancanza che, Derek sapeva, solo le sue carezze avrebbero potuto colmare, solo i suoi sorrisi, solo la sua ironia, solo lui.
Ecco di cosa aveva bisogno in quel momento, di lui ma non poteva averlo e non avrebbe mai più potuto.

Spazio me:
Buon salve, questo è il penultimo capitolo di questa storia, domenica prossima pubblicherò l'epilogo della sterek,
volevo ringraziarvi di cuore per tutte le letture ed i commenti, spero che la storia vi sia piaciuta.
-blue


 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Wolf / Vai alla pagina dell'autore: cdm05