Il Dono – Oltre la morte
Paura
Pov Edward
La guardo dormire da molte ore ormai, dopo essersi svegliata urlando mi sono fatto raccontare l’incubo. Tremando e balbettando è riuscita a parlarmene.
Man mano che proseguiva nel racconto mi sono accorto, che i dettagli coincidevano con i ricordi che ho visto milioni di volte nella mente di Rosalie. Ha pianto per quasi un’ora prima che si calmasse abbastanza per riaddormentarsi “ mmmh ” la vedo girandosi di spalle e sospirare tranquilla.
Giro lo sguardo verso la sveglia, sono le 05:30.
Suo padre è salito verso le dieci per controllarla e poi si è messo davanti alla tv.
Strofino dolcemente il viso fra i suoi capelli inebriandomi del suo profumo. Ha un odore buonissimo che mi fa bruciare la gola, appena l’ho conosciuta stavo per cadere in tentazione ma mi è bastato guardarla negli occhi, per innamorarmene perdutamente.
È bellissima ed è mia.
“ la mia Isabella ” mormoro
Pov Isabella
Apro lentamente gli occhi e mi stiracchio come un gatto. Mi scosto i capelli che mi erano finiti davanti agli occhi e fisso il soffritto per qualche secondo. All’improvviso mi torna in mente la serata di ieri e soprattutto di chi era con me. Edward dov’è?
Mi porto a sedere scostando di poco le coperte “ Edward ” non ricevendo risposta e sapendo che se era in casa mi avrebbe certamente sentita, mi strofino la faccia con le mani.
Alzandomi scosto le coperte dal letto per fargli prendere aria e un rumore di carta attira la mia attenzione. Guardo tra le lenzuola e trovo un foglietto piegato, che prima non avevo notato.
Lo prendo e lo dispiego.
Una calligrafia elegante mi appare sotto gli occhi. Leggendolo non posso fare a meno di sorridere…
Mia carissima Isabella,
perdonami se quando ti sveglierai non sarò al tuo fianco,ma sono dovuto andare a casa solo per cambiarmi. Sarei voluto essere li quando i tuoi meravigliosi occhi, si sarebbero aperti su questo nostro nuovo giorno.
Ti prometto che tornerò da te il più presto possibile e che starò con te il resto della giornata. Mi farò perdonare…
Immensamente Tuo Edward
“ ahh ” chiudo gli occhi e mi stringo al petto il foglio.
Ancora non ci credo di essere diventata la sua ragazza. Sono la ragazza di Edward Cullen. Rileggo ancora una volta la sua lettera e mi soffermo a lungo su << Immensamente Tuo Edward >>
Immensamente.
Tuo.
Edward.
“ mio ” socchiudo le palpebre sorridendo come una ebete “ E’ MIO ” urlo buttandomi all’indietro sul materasso.
Pov Rosalie
“ metti questi Rosalie ti stanno benissimo ” mi consiglia mia sorella indicandomi un paio di jeans neri molto stretti “ e sopra questo ” e mi lancia un top color champagne per poi continuare “ e sopra questo bellissimo giacchetto ”
La guardo alzando gli occhi al cielo “ non capisco perché ogni mattina fai così ” mi chiudo in bagno sapendo benissimo che mi seguirà come sempre e infatti tre secondi dopo appare ridendo “ ma come? Perché mi vuoi bene no? ” sbatte gli occhi con l’espressione da cucciolo indifeso.
***
Siamo tutti in salone quando rientra Edward “ passato una buona notte fratellino? ” la voce del mio Emmett lo fa voltare ringhiando “ taci orso ” e con voce strana sparisce al piano di sopra.
“ è di cattivo umore ” il tono serio di Jasper fa smettere mio marito di ridere mentre Alice diventa seria e il suo sguardo si fa vitreo.
Quando torna in se mi guarda con una strana espressione “ Alice cosa c’è? ” Esme preoccupata le va vicino mentre anche Jasper la circonda con un braccio.
“ deve parlare con te ”dice proprio mentre nostro fratello scende e mi si piazza davanti “ Rosalie vorrei che tu parlassi con Isabella ”
Lo guardo arrabbiata “ non voglio averci niente a che fare ” esclamo ringhiando
Lui mi ringhia come risposta “ non puoi far finta che ti importi di qualcuno ogni tanto? ”
Percependo l’aria pesante nostro padre di frappone tra di noi calmando gli animi. Edward sta per dire qualcosa, quando si blocca e si gira terrorizzato verso Alice, che trema vistosamente sorretta dal marito e sussurra solo il nome di Isabella.
Pov Isabella
Canticchiando riordino la cucina dopo aver mangiato.
Dopo aver trovato il biglietto del mio ragazzo, mi sono vestita con un jeans e una camicia, e sono scesa a fare colazione.
Sono ancora con la testa fra le nuvole e sto asciugando un piattino, quando la sensazione del sogno della scorsa notte torna ad impossessarsi di me.
Inizio a respirare male mentre la vista si fa offuscata, sento quelle mani sul mio corpo ed ecco che appare Royce.
“ smettila ti scongiuro ” mi aggrappo al mobile nel tentativo di sorreggermi “ ti prego ” l’aria nei miei polmoni scarseggia e chiudendo gli occhi rivedo quelli uomini che mi toccano.
Il fantasma si fa più vicino mentre le gambe iniziano a cedere “ la mia rosellina deve pagare ” queste sono le ultime parole che sento, mentre cado sbattendo la testa allo spigolo della cucina.
Dopo di che è solo buio.
Ancora non potevo immaginare che da quell’ episodio il mio rapporto con Rosalie sarebbe cambiato per sempre.