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Autore: Raviolo_kun    19/02/2018    0 recensioni
Una semplice storiella, su qualcosa (o qualcuno?) che un po' tutti trascuriamo.
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ci fu, però, un uomo che credette alle parole della creatura e si mise a raccogliere sentimenti, sogni, speranze e tutto quello che poteva raccogliere raccoglieva. Durante i suoi viaggi conobbe una bellissima donna, la quale aveva il suo stesso scopo, decisero di proseguire insieme diventando così compagni di viaggio. Col passare degli anni si creò una famiglia, e dopo altri gli vennero i capelli bianchi, la sua pelle si fece grinzosa e divenne cosciente che la sua vita stava per terminare. Così diede il compito ai suoi figli di continuare a raccogliere per riuscire a ricevere del "tempo", tanto ormai a lui non serviva più, era felice così, aveva visto tanti di quei sentimenti, sogni e cose differenti che gli bastava; aveva trovato la sua felicità accanto alla donna che amava e non gli serviva nient'altro. I figli continuarono le orme del padre e della madre, e anch'essi al fine della loro vita tramandarono le stesse parole alla loro prole, dato che anche loro avevano trovato la propria felicità. E continuò così per secoli... finché non si stancarono anche di questo, non credettero più alle parole felici e di speranza, perché col passare degli anni al fine di raggiungere la tanto acclamata felicità e raccogliere, divennero brutali. E sogni, sentimenti e altro venivano strappati a forza e rubati, il che non portò altro che rimpianti e incubi. Per non ricordarselo più e dimenticare buttarono via tutto ciò che avevano raccolto rimanendo anch'essi vuoti. Fin quando... una ragazza... l'ultima discendente diretta del primo uomo, trovò un piccolo ma dolce e caldo sentimento, cercò di capire e andò su e giù in cerca di risposte ma tutti si rifiutavano anche solo di parlarle, esclusa e non capita da nessuno, poco a poco il suo viso venne rigato da piccole striscioline di acqua calda e salata che scendevano e non finivano di cadere, offuscandole la vista, facendole pizzicare e colare il naso, portandole il singhiozzo. Non le piaceva ma in qualche modo poi, quando finì tutto, si sentì meglio, così ora aveva due bei sentimenti uno caldo e dolce, l'altro tiepido e salato. Risoluta più che mai decise di incamminarsi per raccogliere ancora una volta quello che si era perduto. Durante il suo viaggio riscoprì tantissimi sentimenti e cose differenti. Ce n'erano di cupi, di turbolenti, altri ancora bellissimi e alcuni imperdibili. Ma. Si sentiva che ancora mancava qualcosa, qualcosa di molto importante. 
Infine arrivò ai piedi di una collina immensa, sommersa dalla vegetazione si faceva fatica a vederne la fine; intimidiva tanto era magnifica e sembrava esserci qualcosa là, apposta per lei, che l'aspettava. Prese del coraggio e iniziò a salire quella collina senza fine. Ma arrivò. Alla fine raggiunse la cima. E cosa vi trovò? Beh ma trovò il sentimento che le mancava, una burrasca tutta insieme che la smuoveva dalle budella, le dava una sensazione di assenza di gravità come se tutto ciò che importasse si trovasse di fronte ai propri occhi e nulla al di fuori esistesse più. Era lì che la fissava con sguardo vacuo, era vuoto ormai stanco di aspettare, aveva chiesto dei sentimenti ma l'unico che era stato mai in grado di sperimentare era buio, freddo e insostenibile; sembrava che avesse aspettato lì un'eternità, ad attendere qualcosa che probabilmente non sarebbe mai arrivato. E invece. Eccola lì. In piedi con un espressione indecifrabile, piena di SENTIMENTI. 
Un passo. Un altro. E come se avesse desiderato da sempre farlo si fiondò sul ragazzo a cingerlo in un enorme abbraccio e ad entrambi uscirono quelle gocce dagli occhi, tanto fastidiose quanto belle. Rimasero così, avvinghiati l'uno all'altra per un periodo indefinito quasi con il timore che potesse finire tutto nel momento in cui si fossero lasciati. Poi il ragazzo chiese alla ragazza che cosa volesse in cambio di tutti quei sentimenti, le disse che aveva diritto a del "tempo", lei scosse gentilmente la testa e dolcemente rispose di non volere altro che lui, non le importava di altro "tempo". Il dio fu entusiasta di sentir pronunciare quelle parole, da colei che oramai aveva capito non volersi più separare, ma purtroppo per lui ormai il suo periodo sulla Terra era scaduto e doveva fare ritorno su dagli altri Dei. Insieme decisero di lasciare la Terra ed ritornare dove una volta viveva il ragazzo. Così abbandonarono questo mondo, vivendo insieme per l'eternità. Lasciando però, a quegli umani ormai vuoti, dei sentimenti da cui riniziare e venne concesso anche un po' di "tempo".
 
FINE.
   
 
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