Ciao a
tutti!
Questa
è
la prima fan fiction che scrivo e spero che vi piaccia!
Sarò
felice se saprò che serve a regalare il sorriso ad anche uno
solo di voi!
Nel caso
non vi piacesse lasciate pure un commento,in fin dei conti dalle
critiche
costruttive si impara a migliorare!
Inoltre
vorrei aggiungere che questa storia è nata dalla mia
fantasia per cui
riferimento a persone,luoghi e/o fatti
reali è puramente casuale.
Dopo
questo un bacio a tutti voi e buona lettura!
XD
Chapter
One: Una normale e noiosa giornata di scuola.
Era una
mattina come tante.
La
sveglia inesorabilmente suonò con impeccabilità
alle 6.45.
La nostra
protagonista di alzarsi dal letto proprio non ne voleva sapere.
Il
mattino era sempre un momento delicato,era una lotta interiore tra il
voler
girarsi dall'altra parte e continuare a dormire e il doversi alzare per
passare
sei ore ad ascoltare vecchi noiosi che blateravano di cose inutili.
Purtroppo,volente
o non volente,la nostra dolce fanciulla doveva alzarsi.
Così,con
tutto l'impegno e la buona volontà possibile,aprì
molto molto lentamente gli
ochhi e si stitacchiò.
Ciondolò
fino al bagno dove si rinfrescò il viso con dell'acqua che
l'aiutò a svegliarsi
un pochettino di più.
Subito
dopo andò in cucina dove trovò la tavola
strapiena di dolci e dolciumi vari per
la colazione comprati o preparati dal suo premuroso papà.
Guardò
l'ora e vide che già era in ritardo perciò
divorò in un solo boccone le sue
fette biscottate con nutella,tanta nutella,e corse a vestirsi.
Battè
ogni possibile record di velocità andando verso la stazione
della metropolitana
quando,toccandosi la tasca dei jeans,si accorse di aver dimenticato
l'abbonamento e il cellulare a casa.
Si
precipitò di nuovo a casa per prenedere ciò che
aveva scordato ma,alla
fine,arrivò in ritardo a scuola.
Dopo
un'ora ad aspettare fuori da scuola per entrare,finalmente
riuscì ad arrivare
in classe.
Entrata
vide subito il suo migliore amico,Dave, che la salutava con un
sorrisone e
avanzava verso di lei per raccontarle qualcosa.
Nel
frattempo la salutò anche il suo vicino di banco,Jack,un
ragazzo un po' strano
ma decisamente gentile e simpatico.
Con gli
altri non parlava molto,forse perchè essendo in quella
scuola solo da
quell'anno non aveva ancora legato molto con gli altri.
-Buon
giorno Perfida!- la salutò Dave-come mai questo ritardo?- le
chiese ghignando
-Buon
dì
Pazzo!- disse ridendo la ragazza -semplicemente sono dovuta tornare a
casa a
prendere una cosa che avevo dimenticato...-
-La testa
immagino! Perfida tu ti dimentichi sempre le cose!- disse ridacchiando
Dave
-Mai
quanto te vecchietto! Io mi dimentico perchè nella mia mente
geniale ci sono
già troppe cose da ricordare!- rispose con molta molta
modestia la fanciulla.
-se
se...come no...- lei stava per rispondere ma entrò il prof
di italiano e il
loro piccolo litigio del buon giorno venne interrotto.
Loro
erano fatti così,scherzavano sempre.
Erano una
coppia assurda,due pazzi che giravano insieme.
Si
conoscevano da solo qualche mese ma sembravano amici da una vita.
Erano
sempre insieme,avevano gli stessi gusti e le stesse idee folli e
assurde.
Molti
dicevano che erano una coppia perfetta ma tra di loro c'era solo una
vera e
profonda amicizia.
Isadora
avrebbe fatto di tutto per il suo amico Dave e Dave avrebbe fatto di
tutto per
la sua amica Isa.
All'improvviso
la voce calma e gentile del professore interruppe i suoi pensieri
-ragazzi
tirate fuori il libro di italiano che leggiamo un sonetto di Foscolo
oggi-
Isadora
non controllò neanche in cartella e guardò Jack.
Lui capii
cosa voleva dire la ragazza e mise in mezzo ai due bachi il suo libro.
Come
sempre lei lo aveva dimenticato.
Stranamente
le ore quella mattina passarono piuttosto velocemente.
Dave, Isa
e Jack stavano uscendo da scuola progettando l’imminente
week-end insieme
quando l’attenzione della ragazza fu attirata da
qualcos’altro,anzi sarebbe
meglio dire qualcun altro.