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Autore: Spensieratezza    20/02/2018    2 recensioni
Siamo alle prime stagioni. Stefan ferito viene trasportato da una spaventata Elena, in casa Salvatore. Damon dovrà fare il possibile per aiutarlo a guarire.
Coppie Stefan/Damon . Klaus/Elija
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Damon Salvatore, Stefan Salvatore
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incest
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Era circa mezzanotte quando entrambi si svegliarono,ma restarono fermi sul letto.

Damon si era svegliato per primo e quello che era successo, gli piombò addosso come un pugno.

Erano fratelli e quello che avevano fatto…però cavolo se l’avrebbe rifatto. Si chiese se c’era stato sempre questo tra suo fratello e lui e non l’avevano voluto ammettere neanche a sé stessi. Sì, certamente avrebbe voluto tante volte sentire il fratello più vicino…però..

“Mmm..” mugolò Stefan.

“Guarda che lo so che sei sveglio.” Disse Damon con un sorriso.

Stefan lo fisso. "Non volevo privarti del piacere di fissarmi." disse e prima che potesse aggiungere altro, Il maggiore gli salì sopra, coprendolo con il suo corpo.

“Beh..io..sono un po’ sorpreso che tu sia ancora qui..” disse Stefan, guardandolo.

“Che c’è? Pensi di essere l’unico a volere le coccole, dopo il sesso?”

“Noi non abbiamo fatto…sesso..” disse Stefan.

Damon ridacchiò “Vuol dire che allora la razione che mi aspetta è doppia.”

“Damon..tutto questo…noi..non..”

Damon lo baciò profondamente per non lasciarlo finire.
 


“Mmmm…mmmm..” Damon aveva messo a tacere la sua debole protesta, facendolo sospirare tra le sue labbra.

“Damon..”
 
Ma ecco che una porta sbattuta, li fece sobbalzare.



“DAMON!” fu la voce adirata di Elena.
I due fratelli si guardarono in preda al panico.
 
“Vestiti, presto. Mettiti qualcosa addosso.” Disse Damon, piombando giù dal letto e pensando ad alzarsi su i jeans.

Stefan era anche lui con i jeans calati e pensò a tirarseli su e a rimettersi la maglietta, visto che era a torso nudo.
 


Stefan!” gridò la voce petulante di Elena, mentre scendeva nei sotterranei.
 
Quando scese nei sotterranei, Elena non trovò nessuno ovviamente e si spaventò molto.

“Stefan! Damon!!” gridò ancora, per poi trovarseli tutti e due in salotto.

Stefan in piedi, Damon seduto sul divano che beveva un bicchiere di whisky.
 


“Stefan, stai bene??”

“Elena, che bello vederti!” disse Stefan con un sorriso, mentre lei gli si gettava le braccia al collo. Stefan però continuava a guardare Damon, con aria preoccupata.

“La coppietta felice si è ricongiunta.” Disse Damon con una smorfia disgustata.

“Oh, Stefan, stai bene.. mi dispiace tanto di non esserci stata per te.” Disse Elena toccandogli il viso “Ma Damon mi aveva soggiogata per stare lontano da qui!” disse Elena rivolgendo al corvino uno sguardo di puro odio, ricambiato da lui.

“Peccato non aver pensato di dare una data più prolungata al soggiogamento.” Disse Damon con un sorriso inceneritore.
 
“Devi scusarlo, Elena. L’ha fatto solo per aiutarmi a guarire più in fretta.”

“Dimmi cosa ti è successo! Voglio sapere tutto!”

“Ti basti sapere che è stato molto doloroso. Credimi, non ti servono i…dettagli.” Non voleva suonare una cosa a doppio senso, ma Stefan sul finire della frase, non potè fare a meno di guardare Damon.  “Il punto è che ero così sfinito..eravamo entrambi molto stanchi..che abbiamo pensato di riposarci un po’, saremmo comunque tornati da te entro..stanotte!”

“Stanchi?? Capisco te, ma Damon cos’ha fatto per essere stanco?” disse Elena con aria ancora più odiosa.

Stefan non aveva il coraggio di guardare Damon in faccia. Sapeva che ci avrebbe trovato un ghigno tipico suo.
 


“Curare Stefan, richiede molto impegno. E fatica.” Disse con una delle sue tonalità più sensuali. Era lontano, ma Stefan avvertì la sua voce come se gliel’avesse sussurrata all’orecchio e avvampò.

“Stefan, stai bene? Mi sembri ancora..” disse Elena.

“Sto bene! Sono stufo di doverlo ripetere!” disse Stefan, scattando a chiudersi in bagno e sbattendo la porta.
 
Ma che cosa gli hai fatto, Damon?”

“Ehi, barbie, primo: non tutti i problemi del mondo sono colpa mia! Gli sbalzi umorali di Stefan non SONO, colpa mia!”

“Non la bevo. Sta così dopo aver passato queste ore con te. Damon, se scopro che gli hai fatto del male, io..”

“Cosa? Cosa mi fai? Vuoi competere con un vampiro?” gli disse Damon, sfidandola.
 
Elena scosse la testa stordita, per riprendersi, poi andò alla porta del bagno e appoggiò la testa sulla porta.



“Stefan, io vado. È molto tardi. ci sentiamo domani?”

“Sì, scusami, Elena,sono un po’ nervoso..la cura è stata..particolare e mi fa ancora un po’ male lo stomaco.”

“Sono..solo contenta che tu stia bene. Ci sentiamo domani. Per qualunque cosa chiama!”
 
E detto così, uscì dalla villa senza degnare il corvino di un saluto.
 
“Donne.” Disse Damon, nauseato.
 


In quel momento il minore uscì dal bagno.
 
“Dovevi proprio provocarla? Non potevi proprio farne a meno?” reagì arrabbiato, Stefan.

“Ma insomma chi è lei per intromettersi così nella nostra vita?”

“Damon, lei è la mia ragazza!!”

Damon scosse la testa.

“Stefan, non potrà mai funzionare. Tu sei un vampiro, lei è solo umana. Da tanto tempo sto cercando di dirtelo.”

“Sembravi averlo accettato..ora perché hai cambiato idea? A causa di quello che abbiamo fatto qualche ora fa??”

Damon lo fissò basito.

“Mi pare ovvio!”

Stefan sgranò gli occhi.

“Vuoi rinnegarlo? Lo immaginavo, lo sai? Prima gemi come una verginella qualunque su di me, ricambi i miei baci e mi scarichi.”

“Dio, Damon, ma ti stai sentendo?? Sono tuo fratello!! Il fratello che per anni hai evitato, abbandonato, odiato! Il fratello a cui hai giurato un’eternità di sofferenza e ora tu vorresti farmi credere che bastano..due strusciamenti e un po’ di lingua per..non so neanche io che cosa!!”

“Ammetti che mi desideri..e non solo da ieri sera. Un simile cedimento non può esplodere d’un tratto in una sera. Perché non confessi che volevi quello da tanto tempo?”
Stefan fece un sorrisino.

“Non ho niente da confessare, Damon.”

“Quindi..è stato solo uno sfogo fisico per te?”

“Cosa vuoi che ti dica? Che ti amo? Certo che ti amo, sei mio fratello.”

“Non intendevo questo.”

“So benissimo che cosa intendevi, Damon! Ti rigiro la domanda, tu mi ami forse?”

“Potrei..se volessi” disse Damon, bevendo ancora un po’ il suo whisky.
 
Stefan fece una risatina.

“Non ci credo che stiamo facendo questa conversazione. Damon, se questa cosa viene fuori..noi perderemo tutti..amici..Elena..e come potremmo spiegargli una cosa del genere?”

“Non lo so, tu come te lo spieghi?”
 
Stefan non sapeva cosa rispondergli. Damon andò da lui e lo baciò appassionatamente. Un bacio bello lungo.

“Come..te..lo spieghi..” continuava a chiedergli tra un bacio dell’altro.

“Damon..per favore..” disse a quel punto Stefan, sciogliendo a malincuore il bacio e correndo in camera sua.
 
Damon sospirò lungamente, si stropicciò i capelli e poi prese il bicchiere quasi vuoto e con un gesto rabbioso, lo buttò nel camino ancora acceso.
 






















eccomi scusate l'attesa ma per scrivere questo capitolo ho dovuto quasi farmi violenza su me stessa xd io Elena la odio proprio..dover scrivere un capitolo tutto su di lei è stata una bella botta xd non credo comparirà in altre mie storie ahahh
   
 
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