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Autore: xxlollipamxx    23/02/2018    1 recensioni
Pamela ha scritto come vorrebbe che fosse la sua vita, chi vorrebbe che ci fosse ad accompagnarla. Questo però non le basta... vuole andarsene davvero, vuole scappare! E quale meta potrebbe essere migliore della Corea del Sud, di Seoul, di quel posto che tante volte ha sognato?
Uno scontro inaspettato e un nuovo caro amico daranno inizio a tutto, le faranno incontrare due persone importanti...
Il suo cuore e la sua testa lotteranno che per scegliere tra l'amore che ogni ragazza sulla faccia della terra desidera e l'amore che lei ha sempre desiderato: si dice che il cuore ha sempre ragione, ma Pamela ascolterà davvero il suo cuore o si lascerà trascinare da qualcosa di più facilmente raggiungibile e decisamente meno complicato?
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, T.O.P.
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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You won't be able to sleep because of your fluttering heart

14

A thing I need to know

 

Quelle che credo siano parole innocenti mi rimbombano nella testa appena sento l'abbraccio di SeungHyun farsi più debole. Mi allontana di colpo e ho quasi paura di incrociare il suo sguardo perché non so cosa potrei leggerci. Il cuore mi batte forte, chissà cosa sta pensando, chissà cosa sta aspettando di fare o che io faccia. Quelle semplici parole cosa possono avergli fatto pensare? Deve essere stato quello perché fino a un attimo prima era tutto perfetto. Ho proprio l'invidiabile capacità di dire sempre la cosa sbagliata nel momento ancora più sbagliato...

Sogghigna, quasi amaramente; questo mi fa alzare istintivamente gli occhi e trovare quel briciolo di coraggio che serve per guardare i suoi. Non sta guardando me, ha lo sguardo rivolto altrove, credo verso un punto indefinito aldilà del fiume ed è talmente indecifrabile che non riesco a tranquillizzarmi. Si alza e torna in casa, mentre io non so che fare. In che modo lo hanno infastidito le mie parole? Che senso gli ha dato? Per quanto io stia provando a sforzarmi non riesco ad arrivare ad alcuna risposta e tutto il vino che mi annebbia la mente non aiuta.

Mi alzo titubante, dalla soglia lo vedo seduto sul divano mentre continua a bere. Che sia questa la parte del suo carattere di cui parla MaRu? Se non si trattasse di lui, probabilmente avrei già perso interesse. Io sono già abbastanza lunatica, non mi serve una persona che cambia umore altrettanto velocemente vicino a me. Se è lui, però, posso provare a capire e comunque devo affrontarlo, non posso restare qui fuori in eterno.

Prendo quello che abbiamo lasciato a terra e poi varco la soglia dell'immensa portafinestra di vetro decisa a voler capire. Cammino verso di lui che sembra non interessarsi a me o a quello che faccio. Sono indecisa se sedermi o no, chissà se sto invadendo troppo il suo spazio, se è solo spaventato per la velocità con cui sta succedendo tutto tra di noi. Lascio tutto sul tavolino e mi siedo sul divano, lontano da lui, credo sia meglio lasciarlo sbollire per un po' prima di chiedere, non vorrei peggiorare la situazione.

Siamo stati insieme per un po', eppure non penso di aver capito ancora molto su di lui. Chi dice che le donne sono complicate evidentemente non ha ancora avuto il piacere di conoscere Choi SeungHyun. A volte ho pensato di esserci riuscita o che comunque ero molto vicina alla soluzione del mistero, ma dopo stasera credo che non mi spiegherò mai fino in fondo i suoi comportamenti. Nemmeno MaRu che lo conosce da una vita ha ancora svelato quello che si nasconde dietro il suo strano carattere, come posso pensare di farlo io che spesso non riesco ad intuire neanche l'ovvio?

Lo osservo con la coda dell'occhio, tengo le mani strette a pugno sulle gambe indecisa su cosa dire, ma col dubbio anche se dire o meno qualcosa visto che di solito non sono in grado di scegliere le parole giuste. Se solo fossi più sicura di me riuscirei a dire o fare qualcosa, qualunque cosa. Sospiro dalla frustrazione e me ne accorgo solo dopo averlo fatto. Mi ucciderei a volte, ma di certo non posso riprendermi il sospiro. Ho la certezza che avrei dovuto fare più attenzione quando SeungHyun sogghigna. Non mi guarda in faccia, ma riesco a vedere lo stesso la sua espressione irritata (o almeno è così che io l'ho interpretata). Sospiro ancora inconsciamente e mi porto di riflesso una mano sulla bocca, come se questo possa mascherare in qualche modo i miei sospiri. Lui si alza e va verso la cucina tornando con un altro calice nonostante io abbia riportato dentro quelli che stavamo usando fino a poco fa. Si siede, lo riempie buttando giù il contenuto con un solo sorso e fa lo stesso per altre quattro volte, tanto che senza neanche pensarci all'ennesimo sorso mi alzo e glielo tolgo dalle mani guadagnandomi un'occhiataccia che quasi mi incenerisce. << Non può vedermi nessuno qui dentro! >> esclama acido e questo risponde ad una delle domande che mi sono fatta, il motivo è davvero quello che ho detto. << Sai che c'è? È che sono stato un idiota. Mi sono avvicinato a te troppo in fretta. Io lo sapevo che dovevo andarci piano, ma la mattina mi svegliavo felice di aver passato del tempo con te. >>. Se solo non sapessi che a breve arriverà un “ma” potrei benissimo prendere queste sue parole come la più bella dichiarazione d'amore di sempre. Tutti sogniamo di essere il sorriso di qualcuno e mai avrei immaginato di essere proprio il suo. << Ti credevo diversa. >> aggiunge.

<< Io... >> vorrei tanto riuscire a spiegarmi in qualche modo, ma la sua ultima frase mi fa morire in gola qualunque altra parola io voglia pronunciare.

<< Se l'avessi saputo fin dall'inizio, mi sarei comportato diversamente. Di solito me ne frego delle ragazze che frequento, ma credevo che stavolta poteva essere diverso perché mi avevi fatto pensare che non fossi come le altre. >>. Sento il cuore lacerarsi. Ha chiaramente interpretato male le mie parole, ma non so come spiegarmi.

<< S- >> cerco di iniziare a dire qualcosa, qualunque cosa che gli dia un motivo per smetterla di evitare il mio sguardo perché, se solo mi guardasse negli occhi, riuscirebbe a capire quello che a parole non so esprimere.

<< Sei stata brava. Sei riuscita a farmi credere che non ti interessasse tutto quello che c'è intorno a me... mi hai fatto credere che fossi una di quelle ragazze difficili da trovare, una di quelle che arrossiscono e si imbarazzano per uno sguardo, una di quelle a cui basta la tua presenza per stare bene... >> smette di parlare e, quando sto per iniziare io, lo vedo sogghignare e le parole mi muoiono ancora una volta in gola. Come può crollare tutto così in un attimo, per una sola frase? Non che fosse uno di quei rapporti indistruttibili, uno di quelli costruiti con delle fondamenta solide, ma non immaginavo bastasse così poco per buttare tutto giù. << E invece ti è bastata una svista per trasformarti da cerbiatto in volpe. >> aggiunge. Esattamente, cosa crede che io voglia da lui?

<< Volpe? >> domando incredula.

<< Pensandoci, potrei anche darti quello che vuoi... posso farti vivere una vita di lusso... mi basta sapere se ami di più Gucci o Dior. O ti piace Chanel? Forse preferisci delle scarpe? Delle Louboutin vanno bene? So che a voi ragazze piacciono. >> si sta prendendo gioco di me e non ho intenzione di lasciarglielo fare, di certo non perché ha capito quello che voleva capire.

<< Smettila! >> esclamo arrabbiata. Essere fraintesa è qualcosa che non sopporto, ma venire giudicata senza che mi sia data l'opportunità di spiegare o che si aspetti che io riesca a spiegarmi è quello che più odio... anche se si tratta di SeungHyun.

<< Quello che dico ti tocca? >> chiede sarcastico. Il suo tono mi da sui nervi. Stringo le mani a pugno, talmente forte che le unghie si conficcano nella carne e fanno male, ma ne ho bisogno per evitare di dire come sempre le cose sbagliate. Gli occhi si riempiono di lacrime. Se già nella mia lingua non riesco a trovare le parole giuste, come posso pensare di riuscirci in una lingua straniera? Soprattutto quando la mia testa non ha intenzione di collaborare poi...

<< Non- >> riesco a dire solamente, mentre la mia testa continua ad elaborare una frase di senso compiuto che lui non possa interpretare male di nuovo.

<< Il mondo è un posto freddo, sporco... non mi piace, ma è così che va. Ed io, come un idiota, mi faccio fregare sempre. >> le sue parole sono amare. << Sapevo di non poter più sperare in un legame sincero... la vita che viviamo, il modo in cui viviamo, non ce lo permette. >> sta praticamente parlando da solo da fin troppo tempo e continuare a sentirlo parlare di me come quella che lo vuole per chi è o per quello che possiede fa davvero troppo male.

Esco da casa sua senza neanche accorgermene, esco da quello che fino a poco tempo fa doveva essere il nostro “pianeta fuori dal mondo”, quello dove lui mi avrebbe protetta. Prendo un taxi come se fosse abitudine e, solo una volta fuori casa mi accorgo di non avere nulla con me. È tardissimo e, in una situazione normale, non mi sognerei nemmeno di svegliare MaRu, ma mi vedo costretta. Sto per suonare al campanello, quando una mano di posa sulla mia spalla.

<< Cosa ci fa una signorina da sola a quest'ora della notte per strada? >> sento quella voce e non posso non riconoscerla. Lee JiWook, l'affascinante ceo dai modi di fare eleganti, è qui davanti a me. L'ultima volta che l'ho visto, avevamo lasciato una cena in sospeso. Mi tornano in mente quei pochi momenti passati insieme e quanto mi ricordasse SeungHyun, mentre stasera è l'ultima cosa che penserei di lui.

Inclina la testa di lato guardandomi dolcemente, in attesa di una mia risposta che tarda ad arrivare. Si avvicina al taxi e paga il tassista che, finalmente, va via. << Grazie. >> dico a testa bassa, vergognandomi dell'accaduto.

<< A giudicare dal tuo viso, qualcosa non deve essere andato come credevi. >> legge dentro di me meglio di quanto riesca a fare io e mi viene spontaneo guardarlo negli occhi, quei profondi occhi scuri. << Una bella donna non dovrebbe mai essere così triste. Non puoi mai sapere quando il tuo principe azzurro ti si parerà davanti. Non ignorarlo, lascia che ti adori. Lasciati amare dal più profondo del suo cuore. >>

Non ho nemmeno il tempo di rispondere, che arriva MaRu con la sua auto e si avvicina con passo svelto, forse credendo che fossi in pericolo. La sua espressione cambia quando vede chi è la persona con cui sto parlando. Un saluto di circostanza e JinWook va via, mentre MaRu mi guarda pensieroso. << Ero convinto che fossi con qualcun altro.... >> indaga. Io annuisco impercettibilmente e mi viene istintivo abbassare lo sguardo. << Strano vedere una ragazza in giro senza borsa. >> commenta, forse cercando di fare in modo che io gli dica cosa è successo e a lui non riesco a mentire.

<< È rimasta a casa sua. >> confesso senza però essere in grado di pronunciare il suo nome. MaRu annuisce mettendomi una mano sulla testa con fare protettivo.

<< Quanto vorrei dirti “te l'avevo detto”, ma te lo risparmio. Domani passo a prendere le tue cose a casa sua. >> mi informa ed io lo ringrazio con un mezzo sorriso. Nonostante le nostre incomprensioni, continua ad essere una persona su cui posso fare sempre affidamento, il mio angelo custode in questo posto così lontano da casa.


 

 

 

Buonasera ragazze! 

So di essere in ritardissimo e non sto qui a spiegarvi quanti e quali casini ho avuto col pc che mi hanno tenuto lontana dalle mie storie. 

Come ho detto poco fa ad alcune di voi e come ripeto ormai dalla prima storia che ho postato qui su efp, non abbandonerò mai una mia storia. Appena ho potuto scrivere mi sono buttata su questa che aveva il capitolo già a buon punto, ma conto di continuare l'altra a brevissimo. 

So che non è un bel modo per tornare e magari qualcuna mi maledirà, ma non odiatemi troppo. xD 

P.

 


 

  
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