33. DON'T
LET ME ALONE
Jake
aveva accettato solo all'ultimo minuto ad accompagnare Cath al cinema assieme
al nuovo fidanzato di lei. In realtà lei non era certa che lui fosse un
tipo a posto. Prima di tutto era amico di lunga data di Jake, e dire solo
questo equivaleva a depennarlo dalla lista dei possibili amori di Cath. Per
quanto le si potesse dire lei era un spezzacuori che
andava sempre a scegliere ragazzi antitetici al fratello minore.
Daniel
Stanford era un biondino dai begli occhi azzurri... moto, giacca di pelle,
muscoletti ben evidenti... un ben di Dio, in poche parole...
ma era proprio dei ragazzi come lui che la nostra bella signorina
Sounder si guardava bene. Nel suo passato c'era già stato un tipo come
Daniel. C'era stato e poi se ne era andato portandosi
via il suo fragile cuore. Non gliel'aveva mai realmente restituito e lei non
aveva fatto nulla per riprenderselo. Lo odiava, anche se spesso si chiedeva
cosa avrebbe fatto il giorno in cui inevitabilmente lo avrebbe rivisto.
-Sorellina,
inizia a non piacermi proprio per nulla questa situazione- Jake nervoso- avrei voluto accompagnare Ele e Fra.
-Quelle
due possono cavarsela benissimo da sole per una volta e poi io oggi ho bisogno
di te.. lo sai che non mi piacciono i tipo come Danny
Stanford.. ma tu, testardo mi hai organizzato un appuntamento con lui, quindi
paga... starai con noi.
-Lo
sai che per avere venticinque anni sei ancora piuttosto infantile? Donne della
tua età vivono fuori casa e hanno una famiglia.
-Beh,
non è detto che presto me ne faccia una anche io.
-Non
dirmi che sei incinta anche tu!- Jake cadendo dalle
nuvole.
-Ma
che ti salta in testa, fratello della malora!- Cath arrossendo fino alla punta
dei capelli- io non sono incinta, ma anche se fosse
non saresti certo tu a dovertene preoccupare... piuttosto, evita di fare come
il tuo amico Mattie.. non vorrei mai trovarmi con una cognata diciannovenne.
-Tranquilla...
io ed Ele siamo attentissimi- lui sorridendo
maliziosamente al ricordo di quello che avevano fatto poche ore prima.
-Sveglia!
Cadi dalle nuvole! Che protettore sei se ti incanti
tutte le volte che nomino la tua bella?- la ragazza dandogli un pizzicotto sul
braccio.
-Sorellina,
stai decisamente esagerando- cercando di vedere se
Danny stava arrivando si o no- ma quell'essere ha intenzione di arrivare alla
fine del film?
-E'
amico tuo, non mio.
-Potrebbe
diventare il tuo nuovo ragazzo... o pensi ancora a
quel Kevin.
-Kevin
chi?- distogliendo lo sguardo.
-Non
me la dai a bere piccola peste... Kevin l'amore della
tua vita che ti ha mollato per una tua amica e che è scappato in capo al
mondo con questa.... almeno fino a quando non finiranno i soldi di paparino e
sarà costretto a tornare...
-Ah,
quel Kevin.
-Non
fare la finta tonta Cat, lo sappiamo tutti e due
quanto sei stata male per quel ragazzo.
-Oh
Beh, sono cresciuta... non soffro più
-Se lo dici tu...- lui dubbioso- oh, ecco Dan che arriva!
Il
tizio si avvicinò con la tipica camminata molleggiata dei
"fighi" e porse alla bionda bellezza una rosa bianca da poco recisa.
-Grazie-
lei sorridendo imbarazzata- il film sta per iniziare..
forse dovremmo entrare, non credete?
La
coda era a dir poco spaventosa. Centinaia di macchine una di
fronte all'altra. Maledizione! Avevo fretta!
Ele
al mio fianco era nervosa. La partenza si stava avvicinando... solo un mese...
un mese e sarebbe dovuta tornare a Novara. Grazie al
cielo Faith le aveva concesso di scambiare la sua presenza con quella di Jake.... però come spiegare tutto ai suoi genitori?
-Che
diavolo prende a questa città oggi!- urlai
suonando ad un tizio che cercava di fare il furbo provando a superarmi.
-Calmati
Fra- Ele altrettanto irritata. Doveva accompagnarmi in ospedale per una visita
di routine. Ero furibonda con Matt. Era all'università e non poteva
portarmici. Non che la compagnia della mia amica mi desse fastidio... solo che.. insomma, maledizione... io volevo Matt! Non che ce l'avessi con lui, lo avevo spinto io a continuare gli
studi piuttosto che lasciare tutto per seguirmi a Novara... avrebbe chiesto un
trasferimento di studi come Jake... ma a causa del ritardo della richiesta ci
sarebbe voluto del tempo. Forse tre o quattro mesi.
-Io
sono calma!- urlai per poi suonare rivolta sempre allo stesso furbo- ma questo posto è pieno di imbecilli.
-Rilassati- Ele cercando di calmarmi- Respira... non ti fa
bene arrabbiarti... e non fa bene nemmeno ai miei nervi.
-Oh,
scusa tanto, te lo hanno mai detto che non si
contraddicono le donne incinte?!- suonando di nuovo al furbo.
-Comportati
da persona ragionevole e io la smetterò di contraddirti!
-Maledizione
Ele! Lo sai anche tu che Matt mi sposa solo per il bambino- dopo un istante di
silenzio proseguii il discorso iniziato la sera prima
e che mi aveva dato molto sui nervi.
-Non
è vero! E anche se fosse devi ammettere che
sarebbe uno dei pochi ragazzi decenti rimasti che sanno riconoscere i propri
errori.
-Parli
di errori tu...
-Io
parlo di errore nel senso lato. Cazzo! Hai diciannove
anni! Ti sembra logico avere un figlio a diciannove anni?!-
mettendosi a gridare.
-Diciotto.
-Come?
-Ne
ho ancora solo diciotto... diciannove a Novembre.
-Non
hai risposto alla domanda.
-Non
me la ricordo più...
-Ti
sembra logico avere un figlio a diciotto anni?
-Non
lo so se è logico ma... Cazzo! mica me lo sono scelto io! Non l'ho chiesto.
-Però
potevi.. anzi... puoi ancora tirarti indietro.
-Sono
contro l'aborto e tu lo sai benissimo...
-Anche io, maledizione! Non parlavo dell'aborto! Parlavo
dell'adozione o quello che ti pare... ma non puoi
crescere un figlio alla tua età.. è una responsabilità
troppo grande!
-E'
per questo che sposo Matt...
-Lo
sposi solo per il bambino.
Rimasi
in silenzio a fissare la pioggia che cadeva fitta sul parabrezza.
-Cazzo,
Fra, lo sposi solo per il bambino?!- urlò Ele.
-No- risposi con un filo di voce.
-Ne
sei innamorata?
-Sì.
-Tanto
da sposarlo... ?
-Non
lo so... insomma... sono stata catapultata nel mondo
degli adulti in pochissimo tempo. Prima ero una ragazzina spensierata.. beh, magari non proprio spensierata, ma potevo scegliere
e disporre della mia vita... avevo piani e progetti..
-Adesso
non ne hai più?
-No.
Adesso ho la responsabilità della vita di mio figlio e di quella di
Matt... se io me ne vado, se torno in Italia da sola..
Matt non avrà la possibilità di vedere suo figlio che in qualche
occasione...
-E
non pensi alla tua vita? Tu volevi scrivere... volevi
viaggiare.
-Volevo
anche dei bambini... e li avrò... solo prima
del previsto... ma Santo Cielo! Se fossi stata nella
mia stessa situazione cosa avresti fatto? Me lo dici, eh?
-Non
lo so-abbassando il tono- forse lo stesso.
Le
sorrisi e lei ricambiò il mio sorriso.
Fu
un attimo. Una distrazione suppongo. Non mia,
però.
Una
macchina di grossa cilindrata ci fracassò la fiancata.
Un
rumore assordante riempì l'abitacolo e poi il nero. Il nero e delle
voci. Voci che dicevano cose strane. Urlavano, sussurravano.
Luce
abbagliante nei miei occhi.
Il
film in questione era uno della lunga saga di Meg Ryan. Con precisione era C'è Posta Per Te. Lacrimevole,
stucchevole, simpatico, allegro, incantevole, di scarso effetto ma di una
dolcezza infinita.
Cat
era seduta in mezzo ai due ragazzi. Il fratello pareva poco interessato alla
visione del film, mentre
il vicino sembrava piuttosto preso nel cercare di guardare oltre
alla notevole scollatura della ragazza, cosa che ovviamente non era sfuggita
alla bionda in questione che lanciava richieste di aiuto al fratello accanto.
La
sala era buia e decisamente fredda. Maledizione erano alla fine di aprile e c'era il condizionatore acceso!
Ehi tipo lì del condizionatore.. non siamo mica
ad Agosto!
Cat
era nervosissima. Testa come una corda di violino da poco
tesa. Porca miseria ma quello scriteriato, porco, bavoso voleva spostare
il suo sguardo a raggi x dal suo seno?! Odiava essere
osservata, odiava essere scrutata in quel modo poco casto..
o almeno lo odiava se a farlo era la persona sbagliata.
Il
primo tempo ebbe fine su una delle scene più belle.
Jake
si voltò per niente stupito dell'espressione della sorella, ma decisamente disgustato dal fatto che l'amico ancora non
avesse staccato lo sguardo dalla maglia di lei.
-Dan...
vorresti prendere i pop-corn, per favore?- il ragazzo con un sorriso studiato.
-Ma
io veramente..- vedendo l'espressione dell'altro- con
vero immenso piacere- disse levandosi dai piedi alla velocità della
luce.
Cat
si voltò come una furia verso il vicino.
-Ti
ammazzo se mi fai uscire di nuovo con un porco del
genere. Se non ti avessi obbligato a venire mi sarebbe
saltato addosso tra il primo e il terzo minuto di film.
-Pensavo
fosse quello che ci volesse dopo Kevin.
-Maledizione
scordati Kevin! Fa parte del passato ormai... io voglio
parlare di Dan!
-Che ha Dan?
-E'
un maiale!
-Solo
perchè ha dato una sbirciatina alla tua scollatura? Sorellina dovresti sapere che non sarebbe un ragazzo normale se non lo
facesse...
-Parlo
anche della sua mano sulla mia coscia verso metà del primo tempo...
parlo delle cose oscene che mi ha sussurrato nell'orecchio e parlo anche del suo
piede che sfregava contro il mio!
-Cosa
da innamorati Cat..
-Ma io e lui non siamo "innamorati"... non fa altro che
dire sciocchezze... l'unico gesto carino è stato quel fiore! Se almeno
si fosse preso la briga di comperarlo e non rubarlo
dai vasi di rose fuori dal cinema.
-Te
ne sei accorta.. io glielo avevo detto che te ne
saresti accorta...Cat, scusa, ma sei troppo pignola.. l'importante è il
pensiero no?
-Tu
hai mai regalato fiori usati ad Ele?
-no.. ma...
-Micheal
con Sabry?
-No...
beh...
-Matt
lo ha mai fatto con Fra?
-Sì,
una volta...
Cat
lo guardò come se avesse detto una bestemmia.
-Va
beh, non erano proprio usati... diciamo che erano di
Jess... quelli che regalava ad Ele prima che se ne andasse... beh una volta
Matt ne ha preso qualcuno perchè si era dimenticato di comperarli per
Fra.
-Non
ho parole in proposito.
-Ma alla fine è il pensiero che conta.
-Vorrei
vedere se Fra sarebbe d'accordo con te se lo venisse a
sapere...
-Penso
di sì.. perchè non dovrebbe- lui
sorridendo malizioso- ma non hai intenzione di dirglielo, vero?- serio di
colpo.
-Tranquillo...
non lo dirò a nessuno, anche se Mattie se lo meriterebbe... ma come si
fa a regalare fiori usati a qualcuno!
-Sei
troppo severa..
-E
tu sei troppo facilone per..- venne interrotta da Jake.
-Sai quando dicevi che Kevin è storia vecchia e che lo
hai dimenticato?
-Sì
me lo ricordo- rassegnata.
-Beh...
Kevin è in questa sala.
Le
pupille di Cat si strinsero di colpo. Il suo cuore perse un battito e
sbiancò di colpo.
-Stai scherzando, mi stai prendendo in giro, fratellino.
-No
no no, non oserei mai- sorridendo e indicando con il
dito una figura che si stava sedendo poco lontano da loro- eccolo lì
piccola Cat... attenta a non svenire...
-Ti
odio- lei di rimando prima di rimanere incatenata negli
occhi del ragazzo che l'aveva fatta soffrire più di chiunque altro prima
di lui.
Occhi
neri che la studiavano attentamente... poi il loro contatto visivo
fu interrotto dal buzzurro in persona.
-Piccola-
disse con aria strascicata- avevano finito i pop corn..
però ho preso un po' di caramelline allo zucchero.. ti vanno?
Cat
odiava le caramelline allo zucchero e Kevin, che la stava
osservando non da troppo lontano, lo sapeva benissimo e ridacchiava tra se
immaginandosi la prossima sfuriata della giovane.
Cat
non volle dargli quella soddisfazione e mise in bocca una caramella. Si
trattenne dal fare smorfie e dal vomitare. Che schifo!
Vide l'espressione di Kevin cambiare dopo quel suo gesto. Poi prese il suo
cappotto di pelle che per parecchio tempo era stato ceduto a lei durante le
pazze corse in moto e si avvicinò al terzetto.
-Buona
sera Jake , come va?- lui salutando e sedendosi vicino
all'interpellato.
-Benissimo
Kevin... non sapevo fossi tornato così presto dall'America... come sta.. Rowena...
-Ro
ed io ci siamo lasciati sei mesi fa..
-Ah.. però ce ne hai messo a tornare...
-Mi
ero innamorato di New York.
-Oh
beh, non è difficile a credersi vista la tua propensione ad innamorarti
facilmente- Cat acida mettendo in bocca un'altra caramellina disgustosamente
dolce.
-Ciao
Cat non ti avevo notata..
-Strano
che prima mi fissassi, allora, visto che ci hai sempre tenuto a precisare
quanto non fossi il tuo tipo...- lei ironica porgendo il resto di caramelle a
Danny.
-E
tu chi saresti?- Dan con aria crucciata.
-Kevin
Martin- altro sorridendo sornione.
Se
Ele lo avesse conosciuto certamente nei modi lo
avrebbe paragonato a Romussi. La stessa faccia da prendere a
schiaffi e allo stesso tempo da baciare. Incredibile che una persona
come Cat potesse realmente innamorarsi di uno come
Kevin... ma forse più strano che uno come Kevin potesse innamorarsi di
una come Cat, che alla fine, non era poi tanto diversa caratterialmente dalla
nostra Ele, con l'unica eccezione che gli anni le avevano fatto acquisire una certa
sicurezza e decisione che mancava del tutto alla nostra amica.
-Ho
sentito parlare di te- Dan smettendo di sorridere- se non sbaglio stavi con Row.
-Sì,
infatti- lui sempre sorridente
-Beh,
adesso che ci hai salutati puoi anche tornartene al
tuo posto, no?- la ragazza irritata.
-Se
non ti conoscessi bene direi che ti innervosisce la
mia presenza.
-Kevin,
se mi conoscessi bene non saresti nemmeno venuto qui
per tentare di innervosirmi... e adesso taci.. il film sta per proseguire.
La
luce si spense e il silenzio calò martellante sulla testa di Cat. Cosa ci faceva Kevin lì?
"Vai
ai materassi"
"Come?"
"Vai
ai materassi.. è dal padrino..."
Il
cellulare di Jake suonò nel bel mezzo dell'e-mail.
Cat
lo fulminò all'istante mentre Kevin ridacchiava
tra se e se.
-Vuoi
rispondere, maledizione?- la sorella irritatissima.
-E'
il cellulare di Fra....
-Beh,
sentiamo che ha da dire.
Il
ragazzo rispose alla chiamata velocemente.
-Fra?
Ricordi che sono al cinema? Come? Non sei Fra? Il dottor Paulie... salve...
io... sì.. CHE COSA?!- quasi urlando.
Il
tizio davanti si girò di colpo intimando loro di stare zitti.
-Come?
Corro subito... certo.. ok.. grazie dottore.. arrivo.
Jake
si catapultò fuori dalla sala con Cat alle
calcagne.
-Che è successo? Fra ha avuto
problemi con il bambino?- preoccupata la bionda mentre i suoi due spasimanti le
si facevano vicini.
-Non
lo so... hanno avuto un incidente... devo correre
all'ospedale... no... prima devo chiamare Matt!
-Lo
chiamo io... tu vai...
-Ma... ti posso lasciare qui o vieni con me?- Jake preoccupato.
-La
riporto a casa io, non è un problema- Kevin
cogliendo la palla al balzo.
-Benissimo...
scusate io scappo- Jake uscendo come una furia dall'edificio e prendendo la
macchina. Doveva fare in fretta.