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Autore: Mireia    24/04/2005    1 recensioni
-STORIA AL MOMENTO SOSPESA-Ele ha 16 anni e vive una vita normalissima. Genitori normali, amici normali, scuola... tutto normale. Ma è poi davvero così normale? Incroci amorosi, amicizie particolari. Salti al futuro e passi indietro racconteranno la sua storia e quella delle persone che la circondano.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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33

33. DON'T LET ME ALONE

 

 

Jake aveva accettato solo all'ultimo minuto ad accompagnare Cath al cinema assieme al nuovo fidanzato di lei. In realtà lei non era certa che lui fosse un tipo a posto. Prima di tutto era amico di lunga data di Jake, e dire solo questo equivaleva a depennarlo dalla lista dei possibili amori di Cath. Per quanto le si potesse dire lei era un spezzacuori che andava sempre a scegliere ragazzi antitetici al fratello minore.

Daniel Stanford era un biondino dai begli occhi azzurri... moto, giacca di pelle, muscoletti ben evidenti... un ben di Dio, in poche parole... ma era proprio dei ragazzi come lui che la nostra bella signorina Sounder si guardava bene. Nel suo passato c'era già stato un tipo come Daniel. C'era stato e poi se ne era andato portandosi via il suo fragile cuore. Non gliel'aveva mai realmente restituito e lei non aveva fatto nulla per riprenderselo. Lo odiava, anche se spesso si chiedeva cosa avrebbe fatto il giorno in cui inevitabilmente lo avrebbe rivisto.

-Sorellina, inizia a non piacermi proprio per nulla questa situazione- Jake nervoso- avrei voluto accompagnare Ele e Fra.

-Quelle due possono cavarsela benissimo da sole per una volta e poi io oggi ho bisogno di te.. lo sai che non mi piacciono i tipo come Danny Stanford.. ma tu, testardo mi hai organizzato un appuntamento con lui, quindi paga... starai con noi.

-Lo sai che per avere venticinque anni sei ancora piuttosto infantile? Donne della tua età vivono fuori casa e hanno una famiglia.

-Beh, non è detto che presto me ne faccia una anche io.

-Non dirmi che sei incinta anche tu!- Jake cadendo dalle nuvole.

-Ma che ti salta in testa, fratello della malora!- Cath arrossendo fino alla punta dei capelli- io non sono incinta, ma anche se fosse non saresti certo tu a dovertene preoccupare... piuttosto, evita di fare come il tuo amico Mattie.. non vorrei mai trovarmi con una cognata diciannovenne.

-Tranquilla... io ed Ele siamo attentissimi- lui sorridendo maliziosamente al ricordo di quello che avevano fatto poche ore prima.

-Sveglia! Cadi dalle nuvole! Che protettore sei se ti incanti tutte le volte che nomino la tua bella?- la ragazza dandogli un pizzicotto sul braccio.

-Sorellina, stai decisamente esagerando- cercando di vedere se Danny stava arrivando si o no- ma quell'essere ha intenzione di arrivare alla fine del film?

-E' amico tuo, non mio.

-Potrebbe diventare il tuo nuovo ragazzo... o pensi ancora a quel Kevin.

-Kevin chi?- distogliendo lo sguardo.

-Non me la dai a bere piccola peste... Kevin l'amore della tua vita che ti ha mollato per una tua amica e che è scappato in capo al mondo con questa.... almeno fino a quando non finiranno i soldi di paparino e sarà costretto a tornare...

-Ah, quel Kevin.

-Non fare la finta tonta Cat, lo sappiamo tutti e due quanto sei stata male per quel ragazzo.

-Oh Beh, sono cresciuta... non soffro più

-Se lo dici tu...- lui dubbioso- oh, ecco Dan che arriva!

Il tizio si avvicinò con la tipica camminata molleggiata dei "fighi" e porse alla bionda bellezza una rosa bianca da poco recisa.

-Grazie- lei sorridendo imbarazzata- il film sta per iniziare.. forse dovremmo entrare, non credete?

 

La coda era a dir poco spaventosa. Centinaia di macchine una di fronte all'altra. Maledizione! Avevo fretta!

Ele al mio fianco era nervosa. La partenza si stava avvicinando... solo un mese... un mese e sarebbe dovuta tornare a Novara. Grazie al cielo Faith le aveva concesso di scambiare la sua presenza con quella di Jake.... però come spiegare tutto ai suoi genitori?

-Che diavolo prende a questa città oggi!- urlai suonando ad un tizio che cercava di fare il furbo provando a superarmi.

-Calmati Fra- Ele altrettanto irritata. Doveva accompagnarmi in ospedale per una visita di routine. Ero furibonda con Matt. Era all'università e non poteva portarmici. Non che la compagnia della mia amica mi desse fastidio... solo che.. insomma, maledizione... io volevo Matt! Non che ce l'avessi con lui, lo avevo spinto io a continuare gli studi piuttosto che lasciare tutto per seguirmi a Novara... avrebbe chiesto un trasferimento di studi come Jake... ma a causa del ritardo della richiesta ci sarebbe voluto del tempo. Forse tre o quattro mesi.

-Io sono calma!- urlai per poi suonare rivolta sempre allo stesso furbo- ma questo posto è pieno di imbecilli.

-Rilassati- Ele cercando di calmarmi- Respira... non ti fa bene arrabbiarti... e non fa bene nemmeno ai miei nervi.

-Oh, scusa tanto, te lo hanno mai detto che non si contraddicono le donne incinte?!- suonando di nuovo al furbo.

-Comportati da persona ragionevole e io la smetterò di contraddirti!

-Maledizione Ele! Lo sai anche tu che Matt mi sposa solo per il bambino- dopo un istante di silenzio proseguii il discorso iniziato la sera prima e che mi aveva dato molto sui nervi.

-Non è vero! E anche se fosse devi ammettere che sarebbe uno dei pochi ragazzi decenti rimasti che sanno riconoscere i propri errori.

-Parli di errori tu...

-Io parlo di errore nel senso lato. Cazzo! Hai diciannove anni! Ti sembra logico avere un figlio a diciannove anni?!- mettendosi a gridare.

-Diciotto.

-Come?

-Ne ho ancora solo diciotto... diciannove a Novembre.

-Non hai risposto alla domanda.

-Non me la ricordo più...

-Ti sembra logico avere un figlio a diciotto anni?

-Non lo so se è logico ma... Cazzo! mica me lo sono scelto io! Non l'ho chiesto.

-Però potevi.. anzi... puoi ancora tirarti indietro.

-Sono contro l'aborto e tu lo sai benissimo...

-Anche io, maledizione! Non parlavo dell'aborto! Parlavo dell'adozione o quello che ti pare... ma non puoi crescere un figlio alla tua età.. è una responsabilità troppo grande!

-E' per questo che sposo Matt...

-Lo sposi solo per il bambino.

Rimasi in silenzio a fissare la pioggia che cadeva fitta sul parabrezza.

-Cazzo, Fra, lo sposi solo per il bambino?!- urlò Ele.

-No- risposi con un filo di voce.

-Ne sei innamorata?

-Sì.

-Tanto da sposarlo... ?

-Non lo so... insomma... sono stata catapultata nel mondo degli adulti in pochissimo tempo. Prima ero una ragazzina spensierata.. beh, magari non proprio spensierata, ma potevo scegliere e disporre della mia vita... avevo piani e progetti..

-Adesso non ne hai più?

-No. Adesso ho la responsabilità della vita di mio figlio e di quella di Matt... se io me ne vado, se torno in Italia da sola.. Matt non avrà la possibilità di vedere suo figlio che in qualche occasione...

-E non pensi alla tua vita? Tu volevi scrivere... volevi viaggiare.

-Volevo anche dei bambini... e li avrò... solo prima del previsto... ma Santo Cielo! Se fossi stata nella mia stessa situazione cosa avresti fatto? Me lo dici, eh?

-Non lo so-abbassando il tono- forse lo stesso.

Le sorrisi e lei ricambiò il mio sorriso.

Fu un attimo. Una distrazione suppongo. Non mia, però.

Una macchina di grossa cilindrata ci fracassò la fiancata.

Un rumore assordante riempì l'abitacolo e poi il nero. Il nero e delle voci. Voci che dicevano cose strane. Urlavano, sussurravano.

Luce abbagliante nei miei occhi.

 

Il film in questione era uno della lunga saga di Meg Ryan. Con precisione era C'è Posta Per Te. Lacrimevole, stucchevole, simpatico, allegro, incantevole, di scarso effetto ma di una dolcezza infinita.

Cat era seduta in mezzo ai due ragazzi. Il fratello pareva poco interessato alla visione del film, mentre  il vicino sembrava piuttosto preso nel cercare di guardare oltre alla notevole scollatura della ragazza, cosa che ovviamente non era sfuggita alla bionda in questione che lanciava richieste di aiuto al fratello accanto.

La sala era buia e decisamente fredda. Maledizione erano alla fine di aprile e c'era il condizionatore acceso! Ehi tipo lì del condizionatore.. non siamo mica ad Agosto!

Cat era nervosissima. Testa come una corda di violino da poco tesa. Porca miseria ma quello scriteriato, porco, bavoso voleva spostare il suo sguardo a raggi x dal suo seno?! Odiava essere osservata, odiava essere scrutata in quel modo poco casto.. o almeno lo odiava se a farlo era la persona sbagliata.

Il primo tempo ebbe fine su una delle scene più belle.

Jake si voltò per niente stupito dell'espressione della sorella, ma decisamente disgustato dal fatto che l'amico ancora non avesse staccato lo sguardo dalla maglia di lei.

-Dan... vorresti prendere i pop-corn, per favore?- il ragazzo con un sorriso studiato.

-Ma io veramente..- vedendo l'espressione dell'altro- con vero immenso piacere- disse levandosi dai piedi alla velocità della luce.

Cat si voltò come una furia verso il vicino.

-Ti ammazzo se mi fai uscire di nuovo con un porco del genere. Se non ti avessi obbligato a venire mi sarebbe saltato addosso tra il primo e il terzo minuto di film.

-Pensavo fosse quello che ci volesse dopo Kevin.

-Maledizione scordati Kevin! Fa parte del passato ormai... io voglio parlare di Dan!

-Che ha Dan?

-E' un maiale!

-Solo perchè ha dato una sbirciatina alla tua scollatura? Sorellina dovresti sapere che non sarebbe un ragazzo normale se non lo facesse...

-Parlo anche della sua mano sulla mia coscia verso metà del primo tempo... parlo delle cose oscene che mi ha sussurrato nell'orecchio e parlo anche del suo piede che sfregava contro il mio!

-Cosa da innamorati Cat..

-Ma io e lui non siamo "innamorati"... non fa altro che dire sciocchezze... l'unico gesto carino è stato quel fiore! Se almeno si fosse preso la briga di comperarlo e non rubarlo dai vasi di rose fuori dal cinema.

-Te ne sei accorta.. io glielo avevo detto che te ne saresti accorta...Cat, scusa, ma sei troppo pignola.. l'importante è il pensiero no?

-Tu hai mai regalato fiori usati ad Ele?

-no.. ma...

-Micheal con Sabry?

-No... beh...

-Matt lo ha mai fatto con Fra?

-Sì, una volta...

Cat lo guardò come se avesse detto una bestemmia.

-Va beh, non erano proprio usati... diciamo che erano di Jess... quelli che regalava ad Ele prima che se ne andasse... beh una volta Matt ne ha preso qualcuno perchè si era dimenticato di comperarli per Fra.

-Non ho parole in proposito.

-Ma alla fine è il pensiero che conta.

-Vorrei vedere se Fra sarebbe d'accordo con te se lo venisse a sapere...

-Penso di sì.. perchè non dovrebbe- lui sorridendo malizioso- ma non hai intenzione di dirglielo, vero?- serio di colpo.

-Tranquillo... non lo dirò a nessuno, anche se Mattie se lo meriterebbe... ma come si fa a regalare fiori usati a qualcuno!

-Sei troppo severa..

-E tu sei troppo facilone per..- venne interrotta da Jake.

-Sai quando dicevi che Kevin è storia vecchia e che lo hai dimenticato?

-Sì me lo ricordo- rassegnata.

-Beh... Kevin è in questa sala.

Le pupille di Cat si strinsero di colpo. Il suo cuore perse un battito e sbiancò di colpo.

-Stai scherzando, mi stai prendendo in giro, fratellino.

-No no no, non oserei mai- sorridendo e indicando con il dito una figura che si stava sedendo poco lontano da loro- eccolo lì piccola Cat... attenta a non svenire...

-Ti odio- lei di rimando prima di rimanere incatenata negli occhi del ragazzo che l'aveva fatta soffrire più di chiunque altro prima di lui.

Occhi neri che la studiavano attentamente... poi il loro contatto visivo fu interrotto dal buzzurro in persona.

-Piccola- disse con aria strascicata- avevano finito i pop corn.. però ho preso un po' di caramelline allo zucchero.. ti vanno?

Cat odiava le caramelline allo zucchero e Kevin, che la stava osservando non da troppo lontano, lo sapeva benissimo e ridacchiava tra se immaginandosi la prossima sfuriata della giovane.

Cat non volle dargli quella soddisfazione e mise in bocca una caramella. Si trattenne dal fare smorfie e dal vomitare. Che schifo! Vide l'espressione di Kevin cambiare dopo quel suo gesto. Poi prese il suo cappotto di pelle che per parecchio tempo era stato ceduto a lei durante le pazze corse in moto e si avvicinò al terzetto.

-Buona sera Jake , come va?- lui salutando e sedendosi vicino all'interpellato.

-Benissimo Kevin... non sapevo fossi tornato così presto dall'America... come sta.. Rowena...

-Ro ed io ci siamo lasciati sei mesi fa..

-Ah.. però ce ne hai messo a tornare...

-Mi ero innamorato di New York.

-Oh beh, non è difficile a credersi vista la tua propensione ad innamorarti facilmente- Cat acida mettendo in bocca un'altra caramellina disgustosamente dolce.

-Ciao Cat non ti avevo notata..

-Strano che prima mi fissassi, allora, visto che ci hai sempre tenuto a precisare quanto non fossi il tuo tipo...- lei ironica porgendo il resto di caramelle a Danny.

-E tu chi saresti?- Dan con aria crucciata.

-Kevin Martin- altro sorridendo sornione.

Se Ele lo avesse conosciuto certamente nei modi lo avrebbe paragonato a Romussi. La stessa faccia da prendere a schiaffi e allo stesso tempo da baciare. Incredibile che una persona come Cat potesse realmente innamorarsi di uno come Kevin... ma forse più strano che uno come Kevin potesse innamorarsi di una come Cat, che alla fine, non era poi tanto diversa caratterialmente dalla nostra Ele, con l'unica eccezione che gli anni le avevano fatto acquisire una certa sicurezza e decisione che mancava del tutto alla nostra amica.

-Ho sentito parlare di te- Dan smettendo di sorridere- se non sbaglio stavi con Row.

-Sì, infatti- lui sempre sorridente

-Beh, adesso che ci hai salutati puoi anche tornartene al tuo posto, no?- la ragazza irritata.

-Se non ti conoscessi bene direi che ti innervosisce la mia presenza.

-Kevin, se mi conoscessi bene non saresti nemmeno venuto qui per tentare di innervosirmi... e adesso taci.. il film sta per proseguire.

La luce si spense e il silenzio calò martellante sulla testa di Cat. Cosa ci faceva Kevin lì?

 

"Vai ai materassi"

"Come?"

"Vai ai materassi.. è dal padrino..."

Il cellulare di Jake suonò nel bel mezzo dell'e-mail.

Cat lo fulminò all'istante mentre Kevin ridacchiava tra se e se.

-Vuoi rispondere, maledizione?- la sorella irritatissima.

-E' il cellulare di Fra....

-Beh, sentiamo che ha da dire.

Il ragazzo rispose alla chiamata velocemente.

-Fra? Ricordi che sono al cinema? Come? Non sei Fra? Il dottor Paulie... salve... io... sì.. CHE COSA?!- quasi urlando.

Il tizio davanti si girò di colpo intimando loro di stare zitti.

-Come? Corro subito... certo.. ok.. grazie dottore.. arrivo.

Jake si catapultò fuori dalla sala con Cat alle calcagne.

-Che è successo? Fra ha avuto problemi con il bambino?- preoccupata la bionda mentre i suoi due spasimanti le si facevano vicini.

-Non lo so... hanno avuto un incidente... devo correre all'ospedale... no... prima devo chiamare Matt!

-Lo chiamo io... tu vai...

-Ma... ti posso lasciare qui o vieni con me?- Jake preoccupato.

-La riporto a casa io, non è un problema- Kevin cogliendo la palla al balzo.

-Benissimo... scusate io scappo- Jake uscendo come una furia dall'edificio e prendendo la macchina. Doveva fare in fretta.

  
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