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Autore: Jack83    27/02/2018    2 recensioni
8 Anime 8 vite che stanno per essere sconvolte ma qualcuno proverà a evitare ciò
Genere: Azione, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tomoe attese l’arrivo del padre con un certo nervosismo, non sapeva come avrebbe potuto reagire alla domanda che gli avrebbe posto.
Continuo a guardare la stanza cercando di trovare un modo per calmarsi un po’, osservando per esempio le immagini del pianeta sanato oppure quella di famiglia ma niente, l’ansia rimaneva li ad attanagliarla.
Quando senti scattare la serratura della porta balzo in piedi e si avvicinò ad essa.
Akira quando la vide spalancò gli occhi sorpreso -Tomoe cosa ci fai qui? Non dovresti essere con Akechi?- Chiese lui con fare dolce
La ragazza sorrise imbarazzata -Akechi è ancora al lavoro- rispose lei alla seconda domanda poi, facendosi seria, rispose alla prima domanda -Papà, dove sono gli Ikisatashi?-
L’alieno aggrotto le sopracciglia -Sono partiti- rispose lui -e non so se torneranno presto, perché me lo chiedi figliola?-
L’aliena abbassò il capo -Volevo dargli la notizia della mia gravidanza padre, volevo far sapere a Ki-chan che stavo per diventare madre.-
Akira andò verso la portafinestra e guardò all’esterno -Sai che non ho mai approvato la tua relazione con Kisshu e sai benissimo come la penso degli Ikisatashi-
-Papà- fece Tomoe -E’ una tua fissa questa, loro sono dei bravi ragazzi hai visto cosa sono riusciti a fare! Hanno portato la vita su questa landa desolata! Perché tutto questo astio verso di loro! Poi dove sono andati? Dimmelo?-
L’uomo si voltò verso la sua bambina -Tomoe sono ripartiti per la terra con l’incarico di ambasciatori, forse è vero che quello che penso degli Ikisatashi ed in particolare di loro tre, potrebbe essere solo una mia fissazione ma posso anche avere ragione.-
L’aliena abbassò il capo arrabbiata -Mi chiedo cosa sia questo tarlo che ti rode da tanti anni! Sai perché ho lasciato Ki-Chan? Perché lui continuava a pensare all’umana contro cui combatteva.
Lo sentivo che per lui alla fine ero solo una amica, anche dopo che gli ho donato me stessa e lui si è donato a me.-
Akira aprì la bocca per la sorpresa ma non ebbe il tempo di parlare che la ragazza continuò a parlare -Non ci siamo lasciati solo perché me lo hai imposto ma anche perché volevo che per lui io non fossi una sostituta! Lui doveva amarmi perché ero io, Akechi mi ama perché sono io e non la seconda in qualcosa, mentre con Kisshu sarebbe stato così.-
Tomoe riprese fiato per calmarsi e ricominciare a parlare -Con lui volevo almeno essergli amica, un conforto e volevo che fosse presente quando lui o lei nascerà, per fargli da zio almeno questo.-
Il padre osservò la figlia triste -Quando ho saputo della decisione del consiglio era ormai tardi per opporsi perché quando l’hanno presa ero in missione, mi spiace figliola-
La ragazza a quel punto abbracciò il padre -Scusa padre se sono scoppiata così, Akechi dice che sono i miei ormoni fuori controllo a causa della gravidanza.-
L’uomo ridacchio triste -Sai anche tua madre aveva questi sbalzi quando ti aspettava-
Tomoe strinse ancora di più il genitore e si mise a piangere -Se fosse ancora qua forse saprebbe cosa dirci e consigliarci-
-Molto probabile- rispose lui e così cominciò a cullare la figlia.
 
Marco era già in piedi dentro la cucina ed osservava Keiichiro preparare la colazione per gli altri.
Si era proposto per dargli una mano ma il cuoco-scienziato aveva gentilmente declinato l’offerta fattagli dalla spia.
Aveva comunque preparato la tavola ed ora aspettava che gli altri scendessero, cosa che successe dopo pochi attimi.
Infatti i due sentirono delle voci e dei passi avvicinarsi, così che l’italiano uscì dalla cucina ed entrò nella stanza da pranzo.
Pei, il primo assieme a Retasu a scendere ed entrare nella stanza, quando vide com’era vestito: un pantalone da sci bianco, una maglia bianca dolce vita a maniche lunghe e degli anfibi bianchi, esclamò
-Come diavolo ti sei conciato?- fece l’alieno perplesso, come Retasu, di fronte all’abbigliamento della spia.
-E’ solo una parte della mia tenuta di oggi, visto che siamo in una zona piena di neve e visto che s’è il pericolo di incontrare dei pessimi elementi è mimetica.-
Rispose Marco alzando le spalle.
Intanto era scesa il resto della squadra pronta per fare una lauta colazione.
-Ehi Ichigo- fece Minto quando vide che la rossa stava addentando l’ennesima fetta biscottata con marmellata di fragole -non ti sembra di esagerare?-
-No- rispose lei dopo aver mandato giù il boccone ed essersi pulita la bocca con un tovagliolo -Kei è bravissimo a fare le marmellate-
-Lo so- ribatte la mew bird -ma lasciane anche per gli altri-
Lei sbuffo e bevve un sorso di the.
Per il resto la colazione era trascorsa troppo tranquillamente a causa di una aria di tensione che si respirava dalla sera prima.
-Allora verrai con noi?- Fece Retasu a Marco aveva finito di bere il suo caffelatte.
-Sì, Reatsu perché dovrei tirarmi indietro?- la ragazza arrossi imbarazzata.
La spia poi guardò i presenti con uno sguardo preoccupato -So che le cose che vi ho riferito ieri vi hanno ferito ma il mio lavoro a volte è crudele-
-Se lo dici te- fece sbuffando Kisshu -Ora però è meglio muoverci-
Ryo e Keiichiro annuirono alle parole del verde -Noi staremo qui a monitorarvi- disse l’americano poi si voltò verso l’italiano -Puoi darci le radioline?-
Il castano annui andò verso il magazzino e ne uscì con una valigetta.
La posò sul tavolo, l’aprì e ne estrasse quelli che assomigliavano a dei tappi.
-Questi sono dei comunicatori miniaturizzati basta infilarli nell’orecchio e ci terremo in contatto.-
I tre alieni ne presero uno a testa e lo osservarono con fare perplesso.
-Guardate che i canali uditivi nostri e vostri sono praticamente uguali, quindi non avrete problemi ad utilizzarli- Fece Keiichiro dolcemente
-Al massimo diventerete sordi se terrete il volume troppo alto- fece acida Minto che si guadagno gli sguardi torvi dei tre.
-I punti a voi assegnati sono segnati sui gps dei cellulari quindi potete partire quando volete-. Spiegò Ryo alla squadra
-Intanto che discutete io vado a finirmi di preparare- detto ciò la spia lasciò la stanza e tornò nella sua stanza
-Va bene- fece l’americano poi tirò fuori dalla tasca dei pantaloni quattro oggetti che somigliavano a dei portachiavi -Qui ci sono dei Robot come Mash, così che potrete essere informati da eventuali chimere nella zona.- e gli lancio verso le ragazze che ne erano state fino ad allora sprovviste.
Ognuna aveva un mash di colore diverso: Blu per Minto, Viola per Zakuro, Verde per Retasu e Giallo per Purin.
-Hanno le stesse funzionalità del vecchio mash ma sono miniaturizzati.- spiegò Pei
-Speriamo che non abbiano la stessa pessima abitudine del vecchio mash di saltar fuori quando non doveva.- esclamò Minto
-Beh la colpa era di qualcuno che ci attaccava nei momenti meno opportuni- rispose Ichigo guardando torva i tre alieni, con Kisshu che sorrideva sornione.
-Ok- fece Taruto scettico -Muoviamoci che prima iniziamo prima finiamo-
Purin sorrise alle parole del suo fidanzato -Noi partiamo allora- prese la mano dell’alieno e si catapultò fuori non prima di essersi trasformata.
Zakuro sospirò, guardò Minto che prese la sua spilla, poi il resto della squadra -Sarà meglio andare-
Quindi si trasformò assieme a Minto e si fece portare da Pei al punto a loro assegnato.
-Ok micetta, andiamo?- Fece Kisshu
Ichigo annui e si trasformò -Ok, noi andiamo- fece lei prendendo la mano del suo ragazzo
-Cercate di non fare troppi casini- disse Ryo
La rossa alzo semplicemente un lato della bocca in tutta risposta mentre Kisshu sbuffò alla battuta del biondo, quindi partirono anche loro.
Proprio in quel momento apparve Pei -Siamo gli ultimi a quanto vedo.-
In quel momento Marco scese di nuovo nel soggiorno, addosso aveva una pesante giacca bianca, sopra la testa quella che sembrava un cappello anch’esso bianco e un fucile a tracolla.
-Io sono pronto e voi?- chiese ai suoi compagni
Retasu allora si trasformò, annui  e poi prese la mano dell’alieno che sorrise ma appena vide avvicinarsi la spia si acciglio.
-Immagino che devo prenderti anche io la mano- un sorriso poco convinto di Marco fece capire all’alieno che nemmeno a lui piacesse la situazione.
-Ok andiamo- Pei fece cenno con la testa alla spia di prendere la mano con cui teneva Retasu e poi sparirono per il loro punto di ritrovo.
 
Intanto Ichigo e Kisshu stavano cominciando la loro esplorazione.
La mew rosa sembrava ancora più pensierosa della sera prima e l’alieno l’aveva notato.
-Un soldo per ogni tuo pensiero?- fece il verde
La ragazza lo guardò leggermente sorpresa -Non sapevo che tu conoscessi quel modo di dire.-
Il verde sorrise con fare sbarazzino -Sono una spugna che assorbe tutto mia cara ma dimmi cosa c’è che ti angustia?-
-Se tu potessi modificare il passato cosa vorresti fare?- rispose lei.
-Io- Fece Kisshu -Non so, ci sono tante di quelle cose. Salvare i miei genitori naturali, dire al mio io del passato di non comportarsi come un’idiota… Non so ci sono talmente tante cose. Te invece?-
Ichigo si fermò e guardò il ragazzo -Forse, quando ci hai salvato dal chimero falena di Pei, avrei impedito ai tuoi fratelli di portarti via*.-
Il verde alzò un sopracciglio e ridacchio -Adesso passi te per una hentai- la mew neko a quella battuta fulminò l’alieno -Che hai capito, così avremmo avuto un prigioniero e forse potevamo trovare un modo per raggiungere prima la pace.-
Lui scosse la testa ma annui divertito  -Ok micetta mi hai convinto-
Proprio in quel momento Mash saltò fuori gracchiando -Chimera Animale.- partendo verso una determinata direzione dentro il bosco.
I due si guardarono seri e poi, annuendo all’unisono, partirono dietro al robot.
 
Anche Purin e Taruto erano stavano cominciando la loro esplorazione.
L’alieno continuava ad osservare con interesse il completo da combattimento della ragazza che si sentiva lusingata da questo.
-Ti piace ciò che vedi?- chiese lei con fare sbarazzino.
-Cosa!?- chiese arrossendo il ragazzo -Sì, beh diciamo che mi stavo chiedendo se non hai freddo con quei pochi abiti addosso.-
Purin sorrise -Vorresti scaldarmi ancora un po’?- Chiese di ramando lei.
Taruto divenne simile ad un semaforo -Ma che cavolo dici, pensiamo alla missione che è meglio-
Lei rise alla reazione del fidanzato -Dai Taru-Taru stavo scherzando, comunque stranamente non ho molto freddo e te? Solo con quel gillet e quel gonnellino dovresti morire di freddo.-
A quel punto l’alieno ci penso su un momento -Già, è da quando siamo qua che non sento molto freddo, sarà che sono abituato ai freddi più intensi di Ghea.-
La biondina scrollo le spalle -Forse, comuque volevo chiederti una cosa.-
-Dimmi-
-Vorrei sapere qualcosa dei tuoi genitori? Che tipi sono?-
Taruto guardò attonito la fidanzata per un momento poi parlò
-Sono dei tipi normali, sono degli scienziati- cominciò a spiegare.
-Papà si chiama Shuji e come carattere simile a Kisshu mentre la mamma si chiama Nakano ed più simile a Pei.-
-Tu quindi sei una via di mezzo tra i due- ridacchio la biondina
-Già- borbotto l’alieno -comunque erano molto fedeli a deep blue e quando fummo scelti per la missione sulla terra furono molto felici.-
Purin annuì -Immagino-
-Solo che non abbiamo potuto dirgli nulla al nostro ritorno- Il ragazzo a quel punto si fermò stringendo i pugni e abbassando il capo per la rabbia e la tristezza.
-Perché Taru-Trau?- Chiese la fidanzata
-Perché sono scomparsi misteriosamente poco prima del nostro ritorno ma sono sicuro che sono ancora vivi-
Purin a quel punto si lanciò verso il suo amore per abbracciarlo stretto e fargli sentire il suo calore, cosa che fece calmare il ragazzo.
Quel momento fu però interrotto dal mash giallo della mew scimmia che si attivò e i due capirono che il loro obbiettivo era vicino.
 
Nel quadrante Nord-Ovest Zakuro e Minto stavano anche loro esplorando la loro zona di competenza.
-Zakuro- il richiamo di Minto fece girare la mew lupo verso la compagna.
-Dimmi Mint-Chan?- chiese lei
-Sai non riesco ad avercela con Marco-San per averci nascosto la verità su di lui.-
La ragazza più grande la osservo accondiscendente -Ti capisco, sai- fece lei guardando verso la montagna di fronte a loro.
-Nemmeno io riesco ad essere completamente arrabbiata nei suoi confronti, trovo che sia sincero quando dice che non gli piaccia essere elusivo su certe cose.-
La mew bird sospirò -Lui sembra che si trovi in una situazione simile alla nostra.-
-Cioè?- chiese la ex modella
-Nel senso che sembra che anche lui sia stato costretto a diventare ciò che è ora, intendo una spia.-
Zakuro annuì -Anche a me da questa impressione, non credo che sia piacevole dormire per mille anni, per risvegliarsi in un mondo totalmente diverso, senza aver più nessun tipo di radice ed infine spedito a salvare mondi diversi dal tuo.-
Proprio quando fini la frase i due robot delle ragazze si accesero e partirono verso la montagna facendo scattare di conseguenze le due.
Con Minto che impreco fra i denti.
 
Marco, Pei e Retasu si stavano inoltrando nella loro zona di competenza con i due che osservavano i dintorni cercando qualche segno di chimere o di altra attività strana. 
Nessuno aveva voglia di parlare, troppo concentrati nella ricerca di qualcosa che per ora non saltava fuori fino a quando la spia non fece segno di fermarsi.
-Non notate nulla di strano?- chiese lui senza lasciar trasparire nulla.
-Effettivamente c’è troppa calma- Disse Pei che anche lui aveva notato la troppa calma della zona
-Già- fece Retasu -Non si sente nessun tipo di uccello ne altro animale in giro, sembra che tutti siano fuggiti-
Marco osservò i suoi due compagni di esplorazione e chiese -Andiamo avanti?-
La verde e il viola lo guardarono un momento e poi annuirono.
-Cerchiamo di fare attenzione e speriamo che il robotino faccia il suo dovere-
-Speriamo- fece Retasu in risposta a Pei
Il castano fece un segno con la testa e poi si avviò seguito dai due, ormai erano vicini al canyon quando sia il Mash di Mew Retasu sia Asia si fecero sentire captando qualcosa.
Con il primo che partì verso il fiume mentre la seconda fece sentire la sua voce nella testa di Marco.
-State attenti ci sono tre fonti di energia a poca distanza da qui.-
-Fammi indovinare- rispose mentalmente -Eye, Ringu e qualche tipo di Chimera-
-Già- rispose la voce.
I tre si avvicinarono al canyon con Marco al centro che fece dei cenni a Retasu e Pei di aprirsi ai suoi lati.
La spia si avvicinò con calma al dirupo e quando fu vicino vide due figure fluttuare in cielo.
-Vedo che siete arrivati- Fece Eye che sghignazzava con perfidia.
-Avrei preferito starmene a casa a dormire sai- Rispose il castano puntando l’arma verso i due.
-Ora perché non sparite e vi portare dietro quelle quattro fonti di energia che portano tanti casini-
Ringu si guardò con fare annoiato le unghie e poi rispose -No, vogliamo farvi fuori.-
In quel momento sentì la voce di Reatsu che gridava il nome di Pei che era stato colpito a tradimento e  scaraventato dentro il canyon da un grosso orso polare.
-Retasu non fare cazzate!- Marco si era girato troppo tardi per bloccare la ragazza dal tuffarsi dietro il fidanzato.
Quell’attimo di distrazione fu fatale alla spia che venne colpito anche lui a tradimento dai due alieni e scaraventato all’interno del bosco, distruggendo diversi alberi e finendo la sua corsa contro uno sperone di roccia perdendo i sensi.
 
* Strano che nessuno abbia mai pensato di fare una What if…? Su quell’episodio.
 
Capitolo corto ma fa il pari con gli ultimi due molto corposi, se mi chiedete che fine hanno fatto i genitori di Pei, Taruto e Kisshu beh… Sono scomparsi ma torneranno
   
 
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