<< Andiamo a prendere un pò di scatoloni in macchina prima>>
<< Ok>> risposi a Stefan.
Ci avviamo verso il suo furgoncino e prendiamo qualche valigia.
<< Ti sei informata per capire dove sia il tuo dormitorio?>>
<< Certo amore, è qui vicino fortunatamente>> dico mentre metto in spalla lo zaino con alcuni libri dentro.
Arriviamo davanti la porta principale del dormitorio dove c'è un via vai di ragazzi e ragazze che entrano ed escono.
Entriamo nell'atrio, ci sono gruppi di persone sparse ovunque. Il posto è molto grande, colorato con arredamento molto moderno, divani enormi, tavoli con parecchi computer e poltrone che sembrano essere comode.
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Eccomi qui, davanti la porta della mia stanza.
<< Forza, forza apri>> insisto.
<< Amore guarda che hai tu la chiave>>
Ah, giusto, per la troppa emozione non ricordavo di averla messa in borsa. Inserisco la chiave e apro la porta.
<< Fico>> esclamo. La stanza è un pò più grande di quanto immaginassi, ai due lati apposti, destra e sinistra, ci sono i due letti, una piazza e mezzo, con accanto il comodino e una cassettiera. Dalla parte opposta al comodino,nella parte sinistra, si estende un grande armadio a 4 ante, credo sia in comune perchè non ne vedo altri. Mentre a destra dopo il grande letto noto una porticina e decido di andarla ad aprire.
<< Non credevo avessimo anche il bagno in camera!>> non è molto grande ma mi posso accontentare.
<< L'hai vista questa?>> mi chiede Stefan.
Richiama la mia attenzione verso la grande finestra che occupa quasi un'intera parete. Ci affacciamo appoggiandoci al piccolo divano situato proprio sotto la finestra.
<< Penso che sia la miglior vista che potessi desiderare>> da qui vedo tutto il grande piazzale del campus.
Con Stefan cerchiamo di sistemare qualche scatole,mettere già in ordire qualche indumento, dopo di che inizio a preparare anche le lenzuola per il letto. Mi ci stendo sopra e stranamente lo trovo sorprendentemente comodo.
Dopo due minuti mi raggiunge anche Stefan. <
Mi giro verso di lui e lo fisso cercando la sua attenzione. Gli poso un braccio sopra il petto e lo abbraccio. Finalmente si gira nella mia direzione e mi abbraccia a sua volta.
<< Mi mancherà non averti sempre qui>> tiro fuori.
<< E a me mancherai tu>> mi da un bacio a stampo. Ma a me non basta e appoggio nuovamente le mie la labbra sulle sue. Sta volta cerco qualcosa di più di un semplice bacio a stampo, la mia lingua chiede l'accesso alla sua bocca, quindi gli do un piccolo morso sul labbro inferiore. Finalmente capisce quale sia il mio intento e anche lui a sua volta infila la sua lingua all'interno della mia bocca. Il bacio si fa sempre più appassionante, quindi decido di spostarmi e mi metto a cavalcioni sopra di lui. Mentre le nostre labbra rimangono incollate, lui sposta le sue braccia e inizia a far scivolare le sue mani su e giu per la schiena ma con un piccolo gesto io gliele sposto verso il mio lato B. Le mie invece sono una infilata nei sui capelli, l'altra , mentre mi distendo sopra di lui, sta scivolando dal suo petto fino a raggiungere l'interno dei sui boxer.
<< Non credo sia il caso, potrebbe entrare chiunque>> dice lui a bocca stretta mentre continua a baciarmi, nel frattempo ha spostato le sue mani sotto la mia maglietta e ha raggiunto i seni.
<< Prima di un mese non ci vedremo, quindi sta zitto e tira giù quei pantaloni che sento già che qualcosa di tua proprietà è già in erezione>> . Mi slaccia il reggiseno e subito dopo dai suoi pantaloni sfila il portafoglio per prendere il preservativo. In men che non si dica diventiamo una cosa sola, i nostri corpi si muovono in sincrono, prima lentamente poi sempre più velocemente finche entrambi non raggiungiamo l'apice.
Per un'altra mezz'ora rimaniamo distesi nel letto a chiacchierare, poi veniamo interrotti da un forte rumore.
<< Cosa è stato?>> ci affacciamo fuori dalla porta.
<< Sarah che diavolo succede?>> chiedo.
<< Purtroppo mia sorella se ne è andata e mi son dovuta trasportare le valige tutta sola>>
<< Potevi chiamare o chiedere aiuto a qualcuno>> le dico io preoccupata mentre Stefan da gentiluomo porta qualche valigia dentro.
<< A parte il fatto che non ci siamo scambiate i numeri...>> comincia lei.
<< Ma sapevi che sarei venuta...>> non riesco a completare la frase.
<< Sono venuta qui, ma ho sentito che eravate un pò impegnati>> si mette a ridere.
<< Oh merda>> mi copro gli occhi.
<< Vedi Zoey te lo avevo detto che non era il caso.>> continua Stefan con un tono arrabbiato e preoccupato.
<< Scusaci, che vergogna>> cerco di farmi perdonare.
<< Ma stai tranquilla>> dice << però per le prossime volte mettiamo delle regole>> continua con la sua risata.
Aiutiamo Sarah con le sue valige, poi decido di fare una piccola chiamata a mia madre dalla durata di dieci minuti, stranamente anche lei andava di fretta.
Ridendo e scherzando il tempo è passato molto velocemente.
<< Dovremmo andare a cena>> Stefan si gira verso di me.
<< Si, ho parecchia fame. Sarah vuoi venire con noi?>> chiedo.
<< Ehm.. no, grazie. Diciamo che ho già qualcuno che mi ha invitata per un'altra cena>> dice voltandosi di scatto verso la finestra.
<< Già hai fatto delle conquiste>>
<< Non proprio>>
Bussano alla porta e Sarah si avvicina subito alla porta.
<< Sei pronta?>> urla .
<< Tra poco>> risponde Sarah che si gira verso di noi in modo titubante e con le guance paonazze.
<< Oh, no, aspetta. >> prendo fiato. << Perchè lui?>>
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che ne pensate? A volte mi sento una cretina a scrivere e non so mai se continuare.
xoxo