Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: minsugasbitch    28/02/2018    0 recensioni
"Mi hai rubato il ragazzo già una volta, Yoongi, cosa ti fa pensare che te lo lascerò fare di nuovo?"
"Jimin non è il tuo ragazzo. E, se vuoi proprio sapere come la penso, io direi anche che preferisce me."
"Stiamo a vedere chi arriva prima, allora."
In una competizione, ci sono sempre almeno un perdente e un vincitore. Certo, a meno che entrambi non perdano di vista il premio, troppo occupati ad innamorarsi l'uno dell'altro.
Genere: Angst, Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Jung Hoseok/ J-Hope, Min Yoongi/ Suga, Park Jimin, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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2.

"Tae?" la voce di quell'insopportabile ragazzino, Jeon Jungkook, fu la causa dell'interruzione del bacio piuttosto animato che il ragazzo si stava scambiando con Kim Taehyung.
Taehyung era un'anima spensierata, incontrollabile. Era come un fiume sempre in piena, e le sue correnti erano così forti da travolgere chiunque, attirato dalla sua sconfinata bellezza, commetteva l'errore di immergersi in quelle acque.
Era quello che era successo a Jungkook, circa un anno prima. 
Taehyung l'aveva colto un paio di volte a fissarlo insistentemente. Consapevole del suo bell'aspetto e incredibilmente sicuro di sé, il ragazzo, più grande di Jungkook di un paio d'anni, gli aveva permesso di avvicinarsi. 
Se, solitamente, Taehyung era l'opera d'arte più bella, la più esclusiva tra tutte, una di quelle che è possibile osservare solo da lontano, ecco che a Jeon Jungkook era stata concessa la possibilità di ammirarla da vicino. E, di certo, Jungkook non se la fece scappare.
Per quel ragazzino, Taehyung fu il primo in tutto. Era completamente rapito da lui, dal suo essere così diverso dal resto.
Ma, per Taehyung, Jungkook era soltanto uno dei tanti. 
Quando, dopo una decina di mesi passati insieme, si ritenne abbastanza soddisfatto, constatando che Jungkook era rimasto totalmente impantanato nei sentimenti che aveva ormai sviluppato per il maggiore, ogni barlume di interesse che il ragazzo nutriva nei confronti del più piccolo si spense.
Si era stufato, lo annoiava.
Taehyung conobbe Yoongi appena un mese dopo. 
Se Jungkook rappresentava la purezza, l'ingenuità e la dolcezza, per Taehyung, Min Yoongi era esattamente l'opposto.
Disinteressato, rude, incredibilmente stronzo, tanto da far impazzire Taehyung sin dal primo momento. Per la prima volta, fu lui a ritrovarsi a desiderare qualcuno, e non viceversa.
Min Yoongi, dal suo canto, restò abbastanza colpito dal ragazzo, la prima volta che lo vide. Era di una bellezza incredibile, tanto da farlo sentire quasi a disagio. Tuttavia, il vero interesse nei suoi confronti nacque in lui solo quando scoprì che il ragazzo era fidanzato con nientedimeno che Jeon Jungkook.
Nonostante la differenza di età, i due si conoscevano bene. Per molti anni, Yoongi era stato un caro amico del fratello maggiore di Jungkook, avendo avuto così modo di vederlo crescere. Poi, quando le cose tra lui e suo fratello erano finite in malo modo, il biondo aveva ben pensato di farla pagare proprio a lui, che, in quella storia, non c'entrava proprio un bel niente.
E quale migliore occasione, se non quella di fregargli il ragazzo?
"Jungkook!" Taehyung si voltò, incontrando lo sguardo del più piccolo. 
Nei suoi occhi si leggeva chiaramente un misto di rabbia e dolore. Yoongi sorrise, senza togliere le mani dai fianchi del ragazzo di fronte a lui.
"Che cazzo stai facendo?"
"Ehi, ragazzino, non sei troppo piccolo per dire le parolacce?" Jungkook, che aveva soltanto quindici anni, gli rispose alzando il terzo dito. 
A quei tempi, quando Yoongi di anni ne aveva ben diciannove, il maggiore lo sovrastava in altezza e peso. Jungkook aveva ancora le fattezze di un ragazzino, mentre quelle del biondo erano ormai più simili a quelle di un giovane uomo.
Taehyung si staccò dal biondo, avvicinandosi al ragazzino.
"Mi dispiace, Jungkook, non avresti dovuto scoprirlo in questo modo." ma no, in realtà non gli dispiaceva affatto, e questo Min Yoongi lo sapeva benissimo.
"Da quanto tempo va avanti? Quando pensavi di dirmelo?" Taehyung fece per rispondere, ma il maggiore lo bloccò, cingendogli i fianchi. Jungkook strinse i pugni.
"Dai, Jungkookie, non prendertela con Taehyung! Non è mica un reato preferire i ragazzi più maturi; anzi, direi che sarebbe un reato l'esatto opposto." poggiò il mento sulla spalla di Taehyung, ridacchiando. "Quel coglione di tuo fratello lo sa che giochi al dottore con gli altri ragazzi?" Taehyung rise, prima di voltarsi di nuovo verso il maggiore e fare unire ancora una volta le loro labbra, noncuranti del resto.

"Certo che eri proprio un bel pezzo di merda, eh?" parlò finalmente Hoseok, quando il biondo finì di raccontargli cos'era accaduto anni prima tra lui e Jeon Jungkook, che quel giorno si sarebbe recato a casa loro per delle lezioni straordinarie col rosso.
"Ti prego, non dirlo nemmeno, tutta la mia relazione con Taehyung è solo un grande buco nero, ormai." il rosso addentò il suo tramezzino, prima di grattarsi il mento. Sembrava stesse riflettendo su qualcosa in particolare.
"Aspetta, è lui il ragazzo di cui mi hai parlato quando ci siamo conosciuti?"
"Cazzo, Hobi, mastica con la bocca chiusa!" il biondo gli tirò un tovagliolo appallottolato, poi annuì. "Comunque, sì, è lui. La prima volta che ci siamo visti avevo appena rotto con lui."
"Vuoi dirmi che sei stato per, quanto? Due anni? Con quella puttanella?" chiese il rosso, quando finalmente ebbe inghiottito il boccone. Di nuovo, Yoongi annuì.
"Era la mia puttanella, però. Con me è stato totalmente diverso rispetto a come si è comportato con Jungkook." disse il maggiore, ripensando a diversi episodi della sua storia col ragazzo.
Chissà come, Yoongi era riuscito a farsi amare da uno come Kim Taehyung.
"Non direi, dato che alla fine ha fatto le corna anche a te." Hoseok rise, prima di bere un sorso d'acqua.
"L'ha fatto proprio per questo." Yoongi sollevò le spalle, poggiando poi all'interno del piatto il cucchiaio, una volta finito di mangiare.
"Che intendi, scusa?" chiese l'amico, piuttosto incuriosito. Il biondo non aveva mai voluto parlare di quella relazione.
"Taehyung si era innamorato di me, ed era una cosa totalmente nuova per lui; cioè, di solito succedeva il contrario, erano gli altri ad innamorarsi di lui." disse. Era la prima volta che ne parlava con qualcuno. Fino a quel momento, Hoseok non aveva mai conosciuto molti dettagli della sua storia con il ragazzo. "E io l'ho amato. Cazzo, Hobi, lo amavo un sacco. Ma a lui questa cosa faceva paura. Temeva di restare scottato, credo." si fermò un attimo per bere un bicchiere d'acqua, prima di riprendere a parlare. "Era sempre stato lui ad avere il controllo della situazione, su tutti i suoi ragazzi. Con me, invece, era un vero agnellino, mi lasciava fargli tutto quello che volevo." concluse, sospirando.
"Che persona del cazzo, però." commentò Hoseok, alzandosi da tavola col suo piatto in mano.
"Non sai quanto, Hobi." Yoongi si alzò a sua volta, avviandosi fuori la cucina.
"Ehi, coglione!" lo chiamò il rosso, costringendolo a voltarsi. "Aiutami a sparecchiare, almeno oggi, che tra poco Jungkook sarà qui!" il biondo sbuffò, prima di fare come l'amico gli aveva chiesto.

Quando ebbero finito, prima di recarsi in camera sua, Yoongi gli fece una richiesta.
"Fai come se non ci fossi, okay? Io me ne starò in camera mia, tanto ho delle cose da sbrigare per il lavoro."
"Vuoi evitarlo, vero?" annuì.
"Non saprei come comportarmi, Hobi. Non ci siamo visti per anni, e le ultime volte non sono state poi così piacevoli. Non sono più lo stronzo che ero prima." la risata di Hoseok lo interruppe. "Okay, forse un pochino. Ma, davvero, se mi avessi conosciuto in quel periodo non ti sarei di certo piaciuto." si grattò la nuca, piuttosto in imbarazzo. Sapeva bene di essere stato un vero idiota, in passato, e di aver ferito tante persone. Gli dispiaceva molto per Jungkook, per come l'aveva trattato senza il minimo rispetto. E, come se non bastasse, l'aveva fatto quando l'altro era soltanto un ragazzino.
"Posso dirti cosa penso io?" chiese il rosso. Yoongi annuì. "Credo che, a maggior ragione, dovresti vederla come una seconda occasione. Kookie è uno dei migliore, insieme a Jimin, e i due sono molto amici. Se verrai altre volte a lezione con me, se vorrai frequentare in qualche modo Jimin, dovrai necessariamente avere a che fare con Jungkook. Capisci che intendo?" lo capiva eccome, purtroppo.
"Sì, hai ragione." il rosso gli fece l'occhiolino.
"Come sempre, no?" il biondo lo ignorò, guardandolo con un sopracciglio inarcato. Che coglione.
"Sì, okay, ma ora piantala. Non so nemmeno se me la sento oggi, comunque. Devo sul serio lavorare."
"Abbi almeno la decenza di salutarlo, okay?" Yoongi annuì, mentre l'amico gli rivolse uno strano sorriso.

Circa un'ora dopo, Jeon Jungkook si presentò a casa dei due ragazzi in tuta e con un borsone sulla spalla.
"Hyung?" Hoseok bussò alla porta della camera di Yoongi, per poi aprirla, senza aspettare nemmeno una risposta da parte del maggiore.
"Hobi ma che ca-" il biondo, una matita dietro l'orecchio e una penna in mano, si voltò verso la porta, trovando il suo migliore amico già in compagnia di Jungkook. "Avevo le cuffie, non ho sentito il campanello." si giustificò, abbozzando un sorriso imbarazzato.
"Figurati, hyung!" Jungkook si avvicinò a lui, sorridente. Ma che cazzo? Avrei giurato che ieri fosse sul punto di uccidermi. Perché adesso sorride?
Yoongi si alzò dalla sedia, facendo poi un mezzo inchino per salutarlo, che il moro ricambiò.
Il ragazzo vide il rosso dietro Jungkook guardarlo e fargli lo stesso sorriso ambiguo che gli aveva fatto poco prima, a pranzo.
"Cavolo, che stupido che sono!" Jungkook si voltò verso Hoseok. "Mi ero proprio dimenticato di dover andare a prendere una cosa in palestra!" lurido figlio di puttana.
"Uhm, hyung, vuoi che ti accompagni?" chiese il moro, ignaro del fatto che quella fosse solo una banale scusa accampata sul momento. Yoongi incenerì il migliore amico con lo sguardo, mimando poi con le labbra un "ti uccido", che Jungkook, voltato verso il rosso, non poté vedere. Hoseok sorrise.
"Figurati, Kookie, non ci metterò molto, resta pure qui!" disse, per poi rivolgersi al biondo. "Hyung, ti dispiace fargli compagnia?" cazzo se ti uccido.
"Affatto." bofonchiò il maggiore, mettendosi le mani in tasca. 
"Siediti pure, Kookie, farò il prima possibile." disse ancora il rosso, indicando il letto del migliore amico. Ma guardalo, adesso lo fa anche sedere sul mio letto senza il mio permesso.

Quando entrambi sentirono la porta di casa chiudersi, Yoongi tornò immediatamente ad occuparsi del suo progetto, ignorando totalmente il più piccolo.
Tuttavia, se quel silenzio imbarazzante stava uccidendo il biondo, i piani di Jeon Jungkook erano ben diversi.
"Min Yoongi." sibilò, infatti, dopo un paio di minuti. Il tono dolce e gentile di poco prima era sparito, e, quando Yoongi si voltò nella sua direzione, trovò ad attenderlo uno sguardo glaciale.
Bene, evidentemente vuole ancora uccidermi.

 
   
 
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