Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: minsugasbitch    28/02/2018    0 recensioni
"Mi hai rubato il ragazzo già una volta, Yoongi, cosa ti fa pensare che te lo lascerò fare di nuovo?"
"Jimin non è il tuo ragazzo. E, se vuoi proprio sapere come la penso, io direi anche che preferisce me."
"Stiamo a vedere chi arriva prima, allora."
In una competizione, ci sono sempre almeno un perdente e un vincitore. Certo, a meno che entrambi non perdano di vista il premio, troppo occupati ad innamorarsi l'uno dell'altro.
Genere: Angst, Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Jung Hoseok/ J-Hope, Min Yoongi/ Suga, Park Jimin, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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1.

"Ripetimi ancora una volta perché lo stiamo facendo, ti prego."
"Cristo, hyung, piantala di lamentarti!" il ragazzo dai capelli rossi sollevò entrambe le braccia in aria, lamentandosi. "Ti sto facendo un favore, cazzo!" il biondo sbuffò, senza rispondergli. "Oh, hai proprio ragione Hobi, grazie tante!" continuò il rosso, imitando un ringraziamento che l'altro non gli avrebbe mai dato.
"Perché mai dovrei ringraziarti? Lo stai facendo più per te che per me." borbottò il biondo, sbuffando ancora una volta. "E poi, se proprio devo venire con te, non potevamo almeno prendere la macchina?" la palestra in cui Jung Hoseok, il suo migliore amico, lavorava in qualità di insegnante di danza, distava appena quindici minuti a piedi da casa dei due; eppure, a lui parve di stare camminando da una vita.
"Dio, Yoongi, ma quanti cazzo di anni hai? Ottanta?" lo prese in giro l'amico.
"Ventiquattro, coglione, quindi vedi di portarmi un po' di rispetto." sbottò il più grande, che affrettò il passo per raggiungerlo, solo per poterlo colpire al braccio.
"E comunque, se la smettessi di riempire il computer di virus con tutti i porno di merda che ti guardi, adesso non saresti costretto a venire con me!"
Min Yoongi adorava il suo migliore amico, davvero, ma, se c'era una cosa che non sopportava, era l'abitudine odiosa che aveva l'amico di alzare fin troppo il volume della voce, specialmente in momenti come quello.
"Ti dispiace alzare un po' la voce? Credo sia rimasto ancora qualche messicano che non ti ha sentito mentre sbandieravi ai quattro venti cosa cazzo faccio nel mio tempo libero." sibilò a denti stretti il più grande, scuotendo il capo. Come ho potuto farmi convincere così?
"Oh, andiamo hyung," il rosso ridacchiò, afferrandolo per un polso e trascinandolo dentro l'edificio che avevano finalmente raggiunto. "sono certo che non te ne pentirai! Hai idea di quanti ragazzi gay seguono le mie lezioni? Cavolo, a volte mi pento di essere etero, probabilmente a quest'ora mi sarei scop-"
"Hoseok-ah!" una voce dolce e incredibilmente femminile fece voltare i due amici, interrompendo in tempo il rosso. 
Quello che si trovava davanti a lui, era probabilmente uno dei più bei ragazzi che Min Yoongi avesse mai visto. Era biondo, non molto più basso di lui, anche se sembrava decisamente più piccolo, e aveva le labbra più belle e carnose che Yoongi avesse mai visto, la vita incredibilmente stretta.
"Oh, Jimin-ssi, sei arrivato presto!" Hoseok salutò il biondino, accarezzandogli una spalla. "Lui è-" Yoongi si protrasse in avanti, superando l'amico, e tese la mano verso il biondo, Jimin.
"Mi chiamo Min Yoongi, ma puoi chiamarmi anche Suga." il ragazzo gli rivolse un sorriso gentile, stringendo la sua mano. Forse non avrei dovuto lamentarmi poi così tanto.
"Park Jimin, molto piacere! Sei per caso nuovo? Frequenterai con noi?" la voce di Park Jimin venne aggiunta all'elenco mentale delle qualità che lo rendevano estremamente sexy agli occhi del maggiore.
"Cosa? No, Yoon-" Yoongi interruppe di nuovo il migliore amico, lanciandogli un'occhiataccia. Fai fare a me, cazzo.
"Non è il genere di attività fisica che mi piace fare." chiarì il ragazzo, facendo deliberatamente apparire quella risposta incredibilmente ambigua. Gli rivolse un sorriso innocente, mentre, davanti a lui, Park Jimin dalle labbra carnose e la vita stretta stava arrossendo. Yoongi si leccò le labbra, lasciando la mano al ragazzo. "Sono qui soltanto per fare compagnia ad Hobi, è il mio migliore amico." si giustificò. Jimin annuì, per poi congedarsi e recarsi negli spogliatoi per cambiarsi.
Vedendolo allontanarsi, Yoongi ebbe modo di ammirare il suo fondoschiena, che finì anch'esso sull'elenco.
"Hai finito di guardargli il culo? Possiamo andare?" Hoseok gli passò una mano davanti agli occhi, attirando la sua attenzione.
"Ti prego, dimmi che lui è uno di quelli di cui mi parlavi." Yoongi seguì l'amico all'interno di una grande sala piena di specchi posti lungo tutte le pareti. Il rosso fece cadere per terra il borsone che stava portando a tracolla, senza rispondere al maggiore. "Ehi, ti ho fatto una domanda!"
"Ma per favore, Yoongi, non hai bisogno di sentirlo dire da me che è gay. Penso che, se avesse potuto, ti avrebbe chiesto di accompagnarlo a cambiarsi negli spogliatoi, se sai che intendo." Hoseok gli diede una pacca sulla schiena, prima di sedersi a terra e iniziare a fare stretching.
"Beh, gli avrei dato una mano volentieri." il biondo scrollò le spalle, prima di sedersi per terra, accanto al borsone dell'amico.

Dopo un paio di minuti, una decina di ragazzi e ragazze fecero il loro ingresso all'interno della sala. Yoongi fece vagare lo sguardo tra loro, finché la figura minuta del ragazzo appena conosciuto non attirò la sua attenzione. Jimin lo stava guardando a sua volta, mordendosi il labbro inferiore. Adesso indossava una tuta larga, in contrasto con la canottiera aderente che evidenziava i muscoli sottostanti. Il più grande gli sorrise, prima di voltarsi verso l'amico, che aveva iniziato a parlare.
"Iniziate con lo stretching, ragazzi, tra cinque minuti ci diamo da fare!" disse, per poi indicare l'amico. "Non fate caso a lui, è il mio coinquilino e migliore amico." Yoongi sollevò una mano per salutare i presenti, lievemente in imbarazzo. Non aveva mai amato particolarmente trovarsi al centro dell'attenzione di fronte a così tanti sconosciuti. "Ed è single!" aggiunse poi il rosso, facendo ridere qualcuno dei ragazzi. Un paio di ragazze lo guardarono di sottecchi, mentre lui fulminò con lo sguardo il migliore amico. Jung Hoseok, io ti uccido.
"Avete già iniziato?" un ragazzo fece il suo ingresso all'interno della sala, col fiatone. I capelli neri erano scombinati, probabilmente a causa di una corsa, dato il respiro affannato. 
Le cose continuano a farsi sempre più interessanti.
"Kookie, ce l'hai fatta!" Hoseok accolse il ragazzo, scompigliandogli i capelli.
"Ho corso il più veloce che potevo, hyung, ho perso di nuovo l'autobus!" si giustificò il ragazzo, evidentemente più piccolo di Hoseok, e quindi anche di Yoongi.
"Non preoccuparti, Kookie, abbiamo appena iniziato il riscaldamento." 
Kookie si sedette per terra ad angolo della sala, in uno dei pochi spazi liberi rimasti, finendo proprio accanto a Jimin. 
Yoongi li vide sorridersi e scambiarsi qualche parola; poi, il moro prese a guardarsi attorno, finché il suo sguardo non incontrò quello del biondo. Yoongi piegò la testa, senza distogliere lo sguardo. Aveva come la sensazione di conoscerlo, quei lineamenti gli erano in qualche modo familiari, eppure non riusciva proprio a ricordare dove l'avesse già visto. Strano, pensò, è difficile per me dimenticarmi di uno del genere. Il moro distolse lo sguardo, abbassando gli occhi sulle sue ginocchia piegate per via di un esercizio di riscaldamento.
Quando iniziarono a provare diversi pezzi di coreografie, diverse volte Yoongi si trovò costretto a dover distogliere l'attenzione dalle figure di fronte a lui. Quel Jimin continuava a ballare guardandolo, leccandosi le labbra, senza mai distogliere lo sguardo da lui. E, come se non fosse già abbastanza attraente, quel ragazzo era anche dannatamente bravo a ballare. Se prima, fuori da quella sala, gli era sembrato un ragazzo abbastanza timido, beh, adesso sembrava completamente un'altra persona.
"Hobi, credo di esserti debitore." aveva detto al rosso, quando il ragazzo si era avvicinato a lui per prendere la bottiglietta d'acqua che aveva lasciato all'interno del suo borsone. Per tutta risposta, il migliore amico gli fece l'occhiolino.
Accanto a Jimin, Kookie continuava a lanciargli sguardi di nascosto, squadrandolo. Per un momento, la cosa fece sentire il biondo a disagio, ma alla fine il maggiore decise semplicemente di ricambiare quegli sguardi, senza preoccuparsi troppo di non farsi notare.

Dopo un paio d'ore, la sala iniziò a svuotarsi a poco a poco. Yoongi si alzò, passando all'amico il borsone.
"Dammi solo un attimo, hyung, poi andiamo!" gli disse il rosso, sorridente. Non capiva proprio dove trovava le forze, dopo due ore passate a dimenarsi, di sorridergli in quel modo.
"Okay, ma facciamo piano, mi sono stancato solo a guardarvi." Hoseok scosse la testa, ridacchiando.
"Sei sempre il solito."
"Hoseok-hyung!" il ragazzo dai capelli scuri si avvicinò al rosso, grattandosi la nuca. "Sei ancora disposto ad aiutarmi con quel pezzo?" dietro di lui, Yoongi scorse Jimin in procinto di lasciare la sala, e si mosse per seguirlo. Tuttavia, Hoseok lo bloccò per un polso. 
"Certamente, Kookie! Tutto per il mio allievo preferito! Non credo che al mio coinquilino darà fastidio, dico bene?" Hoseok si rivolse a lui, sorridendogli. In quel momento, Jimin lasciò definitivamente la sala. Fottuto Hobi.
"Eh?" Yoongi sbuffò, abbastanza contrariato.
"Domani Kookie verrà a casa nostra per provare alcuni passi, hyung, devo aiutarlo con una coreografia." gli spiegò il rosso. Il maggiore annuì.
"Nessun problema." aggiunse. "Min Yoongi, comunque." distrattamente, il biondo gli porse la mano. Ci volle qualche secondo prima che il moro rispondesse al saluto, stringendogliela a sua volta. Lo stava guardando con un'espressione indecifrabile.
"Scommetto che non ti ricordi di me, Suga." 
C'era qualcosa, nel modo in cui il ragazzo aveva pronunciato il suo nome, di incredibilmente familiare; così come i suoi lineamenti e il suo sorriso sghembo. Adesso ne aveva la certezza: si conoscevano.
"Ehi, come sai il suo soprannome? Vi conoscete già?" chiese Hoseok, confuso tanto quanto lui.
"In un certo senso, sì." il ragazzo sorrise ancora una volta, e in quel momento a Yoongi venne in mente qualcuno a cui non pensava da diverso tempo. Ripensò al soprannome con cui il rosso l'aveva chiamato diverse volte. Kookie, mh?  
Fu quasi come ricevere uno schiaffo in pieno volto. Non può essere davvero lui.
"Jungkook?"

 
   
 
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