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Autore: Soly_D    02/03/2018    2 recensioni
Il tuo cuore rattoppato con fatica è ora capace di amare il doppio, di amare me, solo me.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Dedicata a G.
Ti amo.

Darling, you look perfect tonight.
("Perfect" - Ed Sheeran)

Io a 10 anni disegnavo vestiti per le bambole, sola nella mia camera da letto, seduta ad una scrivania colma di libri e foto di famiglia. La mia mano piccola e delicata stretta intorno alla matita scivolava lenta sul foglio, avevo i capelli legati in una coda ordinata, in bocca un dolce cioccolatino rubato dalla credenza della sala da pranzo e dondolavo la testa leggera sgombra di pensieri al ritmo di una canzone che proveniva dalla finestra.
Tu a 13 anni facevi l'amore per la prima volta nella vecchia casa di campagna dei tuoi genitori su un materasso logoro che cigolava ad ogni spinta insicura. Con le dita grassocce stringevi i fianchi di una ragazzina più grande che non avresti rivisto, avevi i capelli biondi appiccicati al viso sudato, la bocca impastata di saliva, tabacco e piacere misto alla sensazione di non sapere veramente cosa stessi facendo.


Io a 13 anni passeggiavo per la prima volta con le mie amiche nella piazza del paese gremita di gente, con le mani lisciavo la mia gonna forse troppo lunga rispetto a quelle delle mie coetanee e cercavo di aggiustare i capelli piastrati un'ora prima ma già arricciati per la calura estiva. Con la bocca secca per la sete pregustavo il momento in cui avrei potuto bere il mio succo di frutta al bar, sperando di essere notata da qualche ragazzo carino a cui magari piacessero i libri come a me.
Tu a 16 anni camminavi in quella stessa piazza, la mano sinistra infilata nella tasca dei jeans e la destra intrecciata con la mano della tua ragazza, la tua prima storia seria, che più tardi, dopo un cocktail di troppo, avresti baciato con la stessa bocca di sempre, quella impastata di saliva, tabacco e piacere. Ma quella notte ci sarebbe stato spazio anche per la dolcezza, le belle parole, le promesse.


Io a 18 anni festeggiavo il mio compleanno con parenti e amici di scuola in un bel ristorante di lusso, le mani sudate per l'emozione, i capelli ben acconciati dal parrucchiere che miracolosamente non si arrendevano al caldo e ai numerosi balli, le labbra lucide di rossetto e il cuore diviso tra sogni da realizzare (terminare gli esami di maturità con il mio agognato 100, cominciare l'università, progettare viaggi) e sogni che ancora non si realizzavano (quel ragazzo carino a cui piacevano i libri, alla fine, non si era presentato).
Tu a 21 anni ti struggevi solo nella tua stanza per la fine del tuo grande amore, le mani strette intorno alla testa che non voleva saperne di dimenticare scene e parole dolorose. La bocca sapeva di tabacco molto più del solito e i capelli sporchi di lavoro avrebbero avuto bisogno di una lavata, ma un cuore spezzato pesa troppo anche solo per fare un passo.


Io a 20 anni amo te, anche se non ti piacciono i libri e ogni tanto ti correggo i verbi. Ti amo nella tua macchina nuova parcheggiata sotto un cielo stellato e ti accarezzo il viso ispido di barba con mani sicure. Ho alcuni capelli sparsi sul sedile reclinato, altri sul petto nudo, altri ancora infilati tra le nostre bocche che si baciano (prima o poi porterai un paio di forbici per tagliarmeli, mi dici) e mi chiedo se tu possa sentire quanto forte mi batte il cuore quando mi guardi un po' più intensamente, quando mi stringi un po' più forte.
Tu a 23 anni ami me, anche se non so cucinare e sono un po' maldestra. Mi ami in quella stessa macchina, sotto quello stesso cielo stellato, e le tue dita strette sui miei fianchi sono meno grassocce e più ruvide di quando eri ragazzino, i capelli sono sempre arruffati a causa mia e la bocca ha il sapore della pizza mangiata al volo e di una sigaretta fumata a metà per la fretta di baciarmi. Il tuo cuore rattoppato con fatica è ora capace di amare il doppio, di amare me, solo me.


E pensare che mi basta affacciarmi dal balcone per vedere in lontananza il tuo
o fare una passeggiata a piedi per venirti a trovare.
Avrei potuto, voluto conoscerti prima, amore mio,
ma non sarebbe stato il momento giusto per nessuno dei due.
Lo è ora.
Non ci resta che godercelo per il resto della nostra vita.

  
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