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Autore: kikidabologna    30/06/2009    3 recensioni
Una semplice storia d'amore che culminerà nel matrimonio, e che incontrarà tradimenti e riappacificazioni. Dal capitolo 6: Harry aveva imboccato proprio in quel momento quel corridoio. E quale occasione migliore per farlo ingelosire ancor di più? Josh stava ancora blaterando quando Ginny lo tirò a sé e lo baciò con sfrenata, finta passione. «Disturbo?» Harry si era fermato esattamente di fronte a loro. Il suo tono tradiva il nervosismo. «Cosa vuoi?» domandò la rossa brusca, lasciando Josh e provvedendo subito a nascondere il compiacimento. «Devo parlarti. Puoi venire un attimo con me?» chiese freddo il moro, tendendole una mano. La gelosia gli si leggeva in faccia. Ginny non seppe mai quanto tempo rimase lì impalata come uno stoccafisso a fissare la mano di Harry. Fatto sta che una voce interruppe il fluente corso dei suoi dolci pensieri.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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»And  I’m telling You I’m not Going
 
6. FRAINTENDIMENTI
 
Ginny sbatté dietro di lei la porta del dormitorio più forte del dovuto. Perché ora era tutto più chiaro e riusciva a capire perché Harry l’aveva lasciata: a causa di Romilda. Ginny fremette al solo pensiero. Ora più che mai aveva voglia di vendetta… Tutto quello di cui aveva bisogno era un ragazzo, precisamente Josh Tyler.
 
Josh Tyler non era mai stato quel che si dice un uomo di poche parole.
«…E allora io con un gesto fulmineo l’ho parata! Ti rendi conto? Senza di me la squadra non si sarebbe mai aggiudicata la vittoria»
Ginny continuava ad annuire stancamente e a farfugliare qualcosa ogni tanto, giusto quando lui la interpellava. Quel giorno si sentiva particolarmente vuota… sì, come se dentro di lei i suoi sentimenti e la sua voglia di vivere avessero preso il largo. E non era tutto: si sentiva completamente, malinconicamente sola. Come se Josh accanto a lei fosse invisile, non tangibile. Avrebbe desiderato trovarsi accanto a qualcuno di vero, autentico, dolce… qualcuno come Harry. Ginny scosse vigorosamente la testa, come per scacciare quei futili pensieri: si era ripromessa di non pensare più ad Har… a lui. Ma era così difficile. La rossa sbuffò e si appoggiò alla colonna restrostante con la schiena. Stava quasi per dire a Josh di farla finita con le sue assillanti chiacchere, quando qualcuno la fece trasalire.
Harry aveva imboccato proprio in quel momento quel corridoio.
E quale occasione migliore per farlo ingelosire ancor di più?
Josh stava ancora blaterando quando Ginny lo tirò a sé e lo baciò con sfrenata, finta passione.
«Disturbo?»
Harry si era fermato esattamente di fronte a loro. Il suo tono tradiva il nervosismo.
«Cosa vuole?» domandò la rossa brusca, lasciando Josh e provvedendo subito a nascondere il compiacimento.
«Devo parlarti. Puoi venire un attimo con me?» chiese freddo il moro, tendendole una mano. La gelosia gli si leggeva in faccia.
Ginny non seppe mai quanto tempo rimase lì impalata come uno stoccafisso a fissare la mano di Harry. Fatto sta che una voce interruppe il fluente corso dei suoi dolci pensieri.
«Ma Harry…Cioè Prof.. noi due.. prima volta… insieme… fantastico» balbettò imbarazzato Josh, enfatizzando l’ultima parola con un sospiro di piacere.
Ginny diventò irrequieta: era così presa da Harry che quasi si era dimenticata di Josh. E non si poteva permettere che il suo piano tanto ben congeniato colasse a picco. Lo fulminò con lo sguardo, ma Josh continuò imperterrito, incurante delle sue occhiatacce.
«Lei.. togliere…disturbo..»
«La seguo prof!» si affrettò a dire Ginny, per troncare ogni obiezione da parte di Josh, che, piuttosto spiazzato, la vide afferrare la mano di Harry e allontanarsi con lui.
Potter la stava guidando verso il cortile, dalla parte erbosa dove solitamente si stendevano le coppiette felici.
Era una bella giornata. Il sole che faceva capolino in mezzo al cielo sereno illuminava Harry, regalando al suo viso una straordinaria sfumatura rosata.
Ginny non poté fare a meno di pensare contemporaneamente a quanto fosse bello Harry e a quanto fosse idiota Josh. Anche il più stupido degli ippogrifi si sarebbe accorto che la ragazza lo stava spudoratamente usando per i suoi subdoli scopi personali. Sorrise al pensiero. E quando Harry se ne accorse non poté non sorridere a sua volta.
«Ti ho salvata, eh?» disse mentre il suo sorriso si andava affievolendo, riaccendendo l’espressione rancorosa e fredda di prima. «Da quel tipo, intendo. Josh Tyler, giusto?»
Al pronunciare quel nome il viso di Harry si contrasse in una smorfia di puro odio. Manco avesse nominato Voldemort.
Dato che Ginny lo guardava senza capire e non parlava, Harry prosegui.
«L’ho visto all’ultima partita. Aveva fatto un’ottima parata all’ultimo minuto. Bella scelta, complimenti. Peccato sia solo tutto-muscoli-niente-cervello» aggiunse sorridendo appena.
Ginny fece del suo meglio per taroccare la sua faccia e fingere un’espressione indignata e rabbiosa.
«Mi hai trascinato qui solo per dirmi questo e insultare il mio ragazzo?» chiese con tono furioso, mentre la sua mente vagava in un universo parallelo, nel quale Harry capiva finalmente di aver sbagliato e le implorava perdono, per poi avvicinarsi al suo viso e baciarla appassionatamente.
«Guarda che ho di meglio da fare che stare qui a discutere con te…» mentì ancora la rossa, mentre i suoi pensieri si incentravano sempre su di un fatidico, improvviso bacio di riconciliazione. E invece di arretrare per tornare da Josh, fece un passo avanti sperando di incoraggiare Harry.
«D’accordo…» disse quello rassegnato.
Harry imprecò mentalmente mandando a quel paese il regolamento, la preside e la stessa Romilda. Al diavolo la sua carriera, e coloro che avevano minacciato di espellere Ginny. Non resisté e si sciolse in un sorriso, poco prima di appoggiare le sue labbra su quelle di lei, in un intenso contatto.
«Non sei certo un’ottima Occlumante» aggiunse fissandola malizioso.
Ginny diventò paonazza: Harry aveva visto…tutto…?
Abbassò lo sguardo imbarazzatissima, ma Harry le rialzò il viso sollevandole il mento con l’indice.
«Tutto bene?»
«Sì, sì!!» rispose lei allegramente, riprendendosi.
Insieme si avviarono mano nella mano lungo il vialetto, fregandosene di ciò che accadadeva intorno a loro. Infatti di lì a poco numerosi studenti cominciarono a fissarli con crescente curiosità. Qualcuno addirittura li pedinava per scoprire cosa succedeva tra i due, fermandosi ogni tanto a pettegolare nell’orecchio di qualche compagno. Le voci presto sarebbero arrivate anche alla preside.
«Allora, non mi chiedi scusa?» domandò ad un certo punto Ginny, tranquillamente.
Harry si arrestò di punto in bianco. Sembrava scandalizzato.
«E per che cosa ti dovrei chiedere scusa?» domandò con una nota d’ironia.
«Per le smancerie con Romilda, ovvio»
«Non starai parlando seriamente…»
«E invece sì…»
Harry cominciò a fremere di rabbia. Ginny lo vide irrigidisi a suo fianco.
«Perché, tu non hai colpa? Tutte quelle moine con Josh secondo te come mi hanno fatto sentire?» sbottò irritato, alzando la voce.
Colta in castagna. Harry doveva aver intuito che lo stare con Josh era solo una messa in scena. Ginny aveva sperato con tutta se stessa che il ragazzo non tirasse in ballo proprio quell’argomento, perché sapeva anche lei di aver sbagliato. Ma certo non si sarebbe scusata, aveva un orgoglio e una certa dignità di Grifondoro da difendere. Peccato però che l’amettere il torto fosse l’unica scappatoia da una lunga litigata…
«Allora? Come la metti adesso?» continuò Harry impaziente.
«Io mi sono solo vendicata! Hai cominciato tu!» ribatté Ginny testarda, mollando la mano di Harry che cominciava a sudare.
«HO COMINCIATO IO?» urlò Harry, mentre la frustrazione saliva alle stelle.
Parecchie teste si voltarono verso di loro.
«IO NON HO MAI COMINCIATO, GINNY!! SEI TU CHE TI SEI MESSA IN TESTA QUESTA STUPIDA STORIA!!»
«E’ COSI’ HARRY!! IO VI HO VISTI INSIEME! E TU MI AVEVI LASCIATA! GUARDA CHE SO FARE DUE PIU’ DUE! E SMETTILA DI URLARE, MI FAI VENIRE I BRIVIDI!»
Harry la incenerì un’ultima volta con lo sguardo e se ne andò senza fiatare. Ginny sentì le lacrime salirle agli occhi. Immediatamente le ricacciò giù, perché piangere in quel momento significava sconfitta. E in quel periodo non si sentiva in vena di sconfitte. Forse aveva esagerato mettendo insieme quell’assurda teoria sulla presunta relazione di Harry con Romilda. Forse aveva sbagliato, si era solo confusa mentre faceva i calcoli, forse aveva frainteso tutto…
Impossibile.
Harry l’aveva lasciata.
E lei li aveva visti insieme… 
 
Eccomi tornata!! Scusate, ma ero al mare e quelle poche recensioni che ho lasciato ad alcune fic mi sono riusciti solo perché avevo rubato la chiavetta vodafone a mio padre ; )
Come promesso, ecco i ringraziamenti:
Emydema: Vedi di preoccuparti, perché Bonnie farà di nuovo la sua comparsamolto presto… Ma non strapparti i capelli, come dice il mio motto: lietofine forever! Grazie per la recensione!
Erikappa: a me piace buttare benzina sul fuoco ;) Dai no, ma vedi, se Ginny deve vendicarsi, almeno lo deve fare con stile, e Romilda almeno le dà un motivo in più per mettere in atto il suo piano… ma lo sai che le tue recensioni mi tirano su di morale? Perché è proprio ciò che voglio sentirmi dire! XD ..ke altro posso aggiungere…Grazie per la recensione! Un bacione!
Sarina87: Già, Harry è proprio un tonto coi fiocchi…Certo che Ron e Herm cercheranno di aiutarli [ammesso che sia ancora possibile]
… no dai, scherzo… Quei due si rimetteranno insieme prima del previsto, non ti preoccupare… te lo prometto!! L’attesa però sarà un po’ movimentata, perché nel prossimo capitolo (UDITE UDITE) anche Harry si vendicherà!! Eh già, perché il comportamento di Ginny in questo capitolo non gli è proprio piaciuto… Grazie per la fantastica recensione, bacioni!!
E ringrazio anche i 15 preferiti e i 3 seguiti.
Alla prossima, kiki
  
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