- A Hoarse Whisper “Kiss Me” / Kisses Where One Person Is Sitting In The Other’s Lap // Vmin

Il divano non era decisamente il posto più comodo dell'appartamento, nessun dubbio a riguardo, ma era tutto cominciato con un film e nessuno dei due pensava sarebbero arrivati a quel punto. Ci speravano entrambi, ma non lo vedevano molto possibile. E poi era successo: i protagonisti della stupida romcom piena di cliché che avevano deciso di vedere quella sera si erano appena dichiarati l'un l'altra dopo mille peripezie ed erano finalmente riusciti a mettersi insieme.

Ma la cosa non toccava minimamente l'attenzione dei due, intenti a riempirsi di baci. Era tutto cominciato con Jimin accoccolato contro Tae, la testa sulla spalla del più alto che, distrattamente, aveva iniziato a posare piccoli baci tra i capelli biondi del ballerino, baci ricambiati con altri sulla spalla e dalla spalla al collo finché non si erano ritrovati a muoversi in contemporanea, l'uno verso l'altro, le gote arrossate di entrambi, un nodo all'altezza della bocca dello stomaco, il respiro vagamente affannato. E dai capelli alle spalle, i baci si erano trasformati in baci sulle labbra, baci con la lingua, e man mano Jimin si era sistemato come meglio poteva, ritrovandosi a cavalcioni di Taehyung, le cosce scoperte dagli shorts che portava in casa. Il castano, d'altro canto, non aveva perso l'occasione per accarezzare i fianchi del più grande, scivolando ti tanto in tanto con le dita sotto la sua maglia.

Le mani erano fredde contro la pelle lievemente accaldata di Jimin e questo, insieme a tutto il complesso della situazione, i loro bacini pericolosamente vicini e separati solo da troppi strati di stoffa, le loro lingue che esploravano fameliche la bocca dell'altro.. Tutte quelle sensazioni erano troppo intense. Il maggiore dei due si ritrovò a separarsi dal bacio, tirando indietro la testa e lasciandosi sfuggire un gemito languido mentre l'altro, tenendolo saldo per i fianchi, lo portava a far aderire il più possibile i loro corpi.

Taehyung continuava ad accarezzare il corpo del ballerino, i fianchi, le cosce, Dio quelle cosce, e a riempire il collo, le clavicole e ogni zona che gli fosse possibile raggiungere di baci, morsi e piccoli segni rossi che l'indomani sarebbero sicuramente stati violacei e più vistosi.

Jimin continuava a farsi travolgere da tutte le sensazioni che stava provando, gli occhi chiusi, la bocca lievemente aperta che sussurrava in continuazione il nome dell'altro, interrotto di tanto in tanto da qualche miagolio quando l'altro si soffermava su qualche punto particolare come ad esempio l'interno coscia, decisamente in alto, pericolosamente vicino al bordo dei suoi boxer. Le sue piccole mani vagavano dalla schiena alle ciocche castane dell'altro cantante graffiando e tirando piano.

"Jiminie," la voce del ragazzo era se possibile più roca del solito, un paio di ottave più bassa, e Jimin sarebbe stato il peggiore dei bugiardi se avesse negato che sarebbe bastata quella a farlo venire seduta stante "Jiminie, baciami. Ora."

E il biondo non aveva motivo di farselo ripetere. Le mani passarono con un movimento languidamente fluido sulle guance del minore per attirargli il viso verso il suo, posando lentamente le proprie labbra contro quelle di un adorante Tae.

Nessuno dei due era sicuro di dove quella serata avrebbe portato, ma quello che in quel momento si prospettava loro davanti era, probabilmente, il migliore scenario in cui tutti e due potevano sperare.

Note d'autrice: Mi scuso perché con questa ho, effettivamente, sforato il limite delle 500 parole ma questo è quello che succede quando alle tre di notte cominci a scrivere su una delle tue otp. Spero di riuscire a contenermi quando troverò idee per la YoonSeok e la NamJin, ma non faccio promesse, ahahah.