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Autore: Bad Devil    05/03/2018    1 recensioni
Mille domande affollavano la sua mente, mille questioni sul come e perché fossero arrivati lì, ma quando la tenebra calò completamente, furono i sussurri a distrarlo.
"Molto maturo da parte tua." Replicò nervoso, ormai quasi del tutto immerso nell'oscurità. Quei cupi sibili avevano completamente pervaso l'ambiente, andando a sommarsi ad un tetro vociare quasi litanico, ripetuto, ostile e terrificante.
"...li senti anche tu?"
[Scriddler / RiddleCrow][Slowbuild relationship][From Enemies to Friends / Lovers (?)][Slash]
[Don't Starve - AU][La lettura non richiede conoscere il videogioco]
Genere: Avventura, Slice of life, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi, Slash | Personaggi: L'Enigmista, Scarecrow
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Titolo: “What lurks in the shadows”
Autore: Cadaveria Ragnarsson
Fandom: Batman
Personaggi: Jonathan "Scarecrow" Crane; Edward "The Riddler" Nygma
Pairing: Pre-Scriddler
Genere: Missing Moments, Slice of Life,
Rating: Arancione (per sicurezza, può variare)
Avvertimenti: Don't Starve AU
Disclaimer: I personaggi presenti in questa storia non sono reali, né di mia proprietà. Inoltre sono maggiorenni. Non ho nessun diritto legale su di loro a differenza degli autori e, dalla pubblicazione di questo scritto, non vi ricavo un benché minimo centesimo.

Note: Don't Starve è un videogioco prodotto dalla Klei Entertainment nel quale pochissimi elementi vengono forniti al fine di comprendere la storia vera e propria. Come dice il nome stesso, lo scopo è non morire di fame, mentre tutto quello che il giocatore compie per sopravvivere è vissuto come una scoperta. Per la mia storia ho scelto di utilizzare l'ambientazione del gioco: vi saranno alcuni elementi di riferimento ad esso, ma saranno descritti e vissuti anche dai due sfortunati protagonisti, pertanto non è necessario conoscere la serie per poterla leggere e, spero, apprezzare.



Nightfall



Quando Edward riaprì gli occhi, si ritrovò in un bosco. La prima cosa che sentì, fu il cinguettio degli uccellini, la seconda fu una forte emicrania. Si portò una mano al volto per scostare i ciuffi rossi, guardandosi poi intorno spaesato. Era... era una landa, senza dubbio. Verde, pacifica e con della fauna non particolarmente stupefacente. Vi erano dei coniglietti vicino a delle tane scavate nel suolo, un mucchio di uccelli e...

"Crane?!"

Si alzò rapidamente da terra, accusando un capogiro non forte abbastanza da fermarlo. Barcollò fino al corpo disteso del villain, esitando prima di premere due dita sul suo collo per accertarsi del battito. L’uomo era vivo, questo era certo, privo di sensi e completamente inerme, ma vivo. Questi non vi impiegò molto a riprendere conoscenza e, come Edward, si portò una mano alla tempia, stordito da una forte emicrania. Le dita pallide e magre si intrecciarono alla massa scarmigliata di ciocche castane, mentre i denti si serravano in una muta espressione di dolore.

"Nygma...?" Si era tirato a sedere, in stato confusionale, gettando occhiate nervose all'ambiente circostanze.
"Dove siamo?" Domandò con tono seccato, scrutando poi il ragazzo con cipiglio severo.

"Mi sono appena svegliato anche io e, per quanto mi dolga ammetterlo, non ne ho idea. L'ultima cosa che ricordo è Arkham."
La bocca dello Spaventapasseri si contrasse in una smorfia seccata e disgustata, per nulla soddisfatto della risposta ricevuta. Si trovavano nella medesima situazione: smarriti e senza nessun recente ricordo.

"Da che parte pensi sia la città?" Edward scrollò le spalle.

"Onestamente? Non nei paraggi. Guardati intorno: questo non è il tipo di ambiente che trovi nei pressi di una città, men che meno quella discarica di Gotham."
Crane decise finalmente di alzarsi, scrutando ancora severamente l'ambiente. Non poteva contestare le parole di Edward, Niente in prossimità di una città poteva essere così quieto, pacifico e incontaminato.

"Stare fermi non ci aiuterà." Disse Jonathan risoluto, iniziando ad incamminarsi verso una direzione. Edward, presto gli fu dietro, non mancando di sottolineare quanto nemmeno andare completamente alla cieca fosse particolarmente consigliabile, ma comunque lo seguì. Meglio perdersi insieme, che da soli.
Dopo quasi un'ora di cammino, il rosso si decise a prendere la parola. Era stato così assorto nei propri pensieri da realizzare solo in quel momento che fosse ormai l'imbrunire.

"Sta per fare notte." Disse semplicemente. Crane si arrestò.

"Quindi?"

"Quindi ci conviene aspettare il giorno, prima di continuare a vagare senza meta nel buio."

L'uomo sembrò considerare le sue parole. "Vorresti passare la notte qui?"

"Preferirei una suite a cinque stelle, ma direi che posso accontentarmi."
Crane sospirò stancamente, puntellandosi un fianco ossuto con la mano. Non sembrava entusiasta, ma al momento non avevano opzioni migliori.
La notte sembrava sempre più prossima, l'oscurità impietosa calava istante dopo istante sempre più rapidamente, forzandolo nella propria decisione.

"Va bene, ma appena fa giorno, con o senza di te io me ne vado." Edward si impettì piccato, replicando aspramente come nemmeno lui gradisse la situazione, ma furono parole al vento. Crane aveva deciso di ignorarlo, prendendo posto su un tronco rovesciato per riposare le stanche membra. Edward si sedette poco dopo al suo fianco, il più distante possibile dalla sua irritante figura, ma almeno il piccolo diverbio sembrava essere cessato.
Mille domande affollavano la sua mente, mille questioni sul come e il perché fossero arrivati lì, ma quando la tenebra calò completamente, furono i sussurri a distrarlo.

"Molto maturo da parte tua." Replicò nervoso, ormai quasi del tutto immerso nell'oscurità. Quei cupi sibili avevano completamente pervaso l'ambiente, andando a sommarsi ad un tetro vociare quasi litanico, ripetuto, ostile e terrificante.

"...li senti anche tu?"

Edward rise.

"Come se non sapessi che sei tu. Piantala. Non funziona."

Una presa forte si serrò sulla spalla del rosso, che in risposta scattò in piedi e avanti di qualche metro, voltandosi adirato, nel buio.

"TI HO DETTO DI SMETTERLA!" I sussurri si facevano sempre più forti, incomprensibili, quasi lo stordivano. La voce di Crane era distante, le sue grida di dolore la coprivano, mentre i colpi si facevano sempre più forti e mirati.
Vi impiegò poco, Edward a comprendere che non ci fosse Crane dietro, ma in ancor meno tempo l'oscurità li divorò entrambi.



Continua...
Cadaveria Ragnarsson




Note:
Grazie per aver letto il primo capitolo!
Lo so... ho un'intera AU Scriddler da completare e molte persone mi hanno contattata personalmente per chiedermi di continuarla...
Vi adoro (davvero! <3) e mi scuso per averne iniziata un'altra senza avervi dato qualcosa di nuovo da leggere... Tempo al tempo, arriveranno capitoli nuovi anche dell'altra.
Spero che questa Starve!AU possa incuriosirvi ed interessarvi, fatemi sapere cosa ne pensate <3

CadaveriaRagnarsson
  
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