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Autore: ThePirateSDaughter    30/06/2009    0 recensioni
31 ottobre 1981... un uomo, in Spinner's End, attende un uomo e una notizia che, anche se non lo sa ancora, gli cambierà la vita... è la mia prima ff, perciò siate clementi... =)
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2.2
Una freddissima ondata investì Severus. Ondata di che cosa? Non lo sapeva, non voleva saperlo. E in quel momento non importava.

Sembrava che il sasso di cui aveva vagheggiato poco prima gli si fosse installato al centro del petto, fermo, immobile, impedendogli il respiro. Le gambe gli cedettero.
Silente osservò l'oscuro uomo davanti a lui barcollare all'indietro, afferrare convulsamente lo sgabello di legno poco dietro di lui e afflosciarcisi sopra.
 
La pioggia, frattanto, continuava a cadere. Sempre più forte.

Severus Piton traeva corti ed affaticati respiri. Sulle braccia sentiva un'orrenda sensazione, come se cera colata ci stesse scivolando sopra. La testa rischiava di esplodergli e le gambe gli tremavano. E sentiva gli occhi pizzicare.
Per un brevissimo istante fu grato alla pioggia.

Silente osservava l'uomo sullo sgabello e, piano piano, la sua espressione si addolcì.
-Vieni, Severus- lo invitò poi, muovendo ampi passi verso di lui -andiamo nel mio studio, ti darò qualcosa di caldo.

Tese una mano verso Piton, che non mosse un muscolo. Non lo guardò neppure.
-O suvvia, Severus. Quanti uomini hai visto morire in vita tua? Essendo al servizio di Voldemort la cosa non deve esserti nuova.
-...

Piton ormai tremava da capo a piedi.
Aveva un'espressione vacua, morta.
Capendo che non sarebbe venuto a capo di nulla di questo passo, Silente prese Piton per un braccio e lo tirò in piedi. Completamente succube Piton lo lasciò fare. Silente girò su sè stesso ed entrambi si sottrassero alle gocce di pioggia, Smaterializzandosi da quel luogo.

*

Nel caldo accogliente del proprio studio Silente lasciò la presa su Piton e si allontanò da lui, appropinquandosi a fare un bel tè caldo.
Con la coda dell'occhio notò che Piton si era lasciato cadere su una sedia, chino in avanti. Le mani erano scosse da un tremito ormai incontrollabile. Silente realizzò che non era assolutamente momento da tè.
Con passi lenti e decisi si portò al suo fianco, guardandolo cupo.
Per lunghi minuti rimasero fermi in quella posizione.

Lily.
Fino a quel momento pensare il suo nome lo aveva distrutto fin nel profondo, logorandogli il cuore ogni anno che passava.
E ora che lei era.... che cosa gli sarebbe successo?
Cosa avrebbe fatto?
Che senso aveva continuare?
Se lei non poteva continuare, vivere, respirare, non c'era ragione esistente al mondo che gli impedisse di morire anche lui.
Lily...
Aveva riposto tutte le sue speranze in quel vecchiastro che ora gli stava accanto, confidando che Lily, almeno Lily, sarebbe rimasta al sicuro, sotto la sua protezione. Erano passate pochissime notti da quando aveva si era votato a Silente, da quando gli aveva chiesto di metterli al sicuro tutti.
E... adesso... che ne rimaneva di lei?
Un corpo morto.
La sua essenza, il suo carattere, la sua vita erano volati via.
Per sempre.

Un urlo di dolore uscì dalle labbra di Piton.
Silente non mosse un muscolo.
E Severus prese la bacchetta dalla tasca, balzando in piedi all'istante e la puntò contro Silente, provando un odio bruciante per lui non appena visualizzò il suo volto vecchio.
-Sectum...- ma si trovò bloccato immediatamente, da grosse e pesanti funi che gli circondavano le braccia, schiacciandogliele contro il petto. La bacchetta gli cadde di mano, mentre Silente continuava a puntargli addosso la sua.
Era senza forze, senza motivazioni. E si trovava ancora bloccato, impedito, come quel pomeriggio in cui aveva perso Lily. Anche in quell'occasione aveva provato a scagliare incantesimi e James Potter gliel'aveva impedito.
E ora era Silente.
-Non ho intenzione di farti del male, Severus. Così come sono sicuro che tu, se ci pensi bene, non vuoi farne a me.
-Scommettiamo?- La voce di Piton era intrisa dell'odio più profondo.
E Silente pronunciò -Lily.
Piton cacciò un ruggito belluino, cadendo in ginocchio, prigioniero del suo stesso dolore, che lo trafiggeva come mille coltelli affilati.
-Mi uccida- mugolò sconfitto, ai piedi di Silente -La prego...
Sollevò il volto verso il vecchio davanti a lui e Silente sentì qualcosa dentro di lui smuoversi.
Piton aveva il viso rigato di bollenti lacrime, i capelli neri grondanti acqua piovana, un'espressione stravolta.
Con un gesto della bacchetta lo liberò dalle funi e Severus cadde in avanti, dove restò. Sdraiato prono e singhiozzante.
-con la tua morte, Severus Piton, non risolverai nulla.
Piton strisciò di nuovo sulla sedia ove era seduto poco prima.

*
-Credevo... che lei... l'avrebbe... protetta...
-Lei e James hannon riposto la loro fiducia nella persona sbagliata. Più o meno come te, Severus. Non speravi che Lord Voldemort la risparmiasse?... Suo figlio è sopravvissuto. ... Suo figlio è vivo. Ha i suoi occhi, esattamente i suoi occhi verdi. Ricordi la forma e il colore degli occhi di Lily Evans, non è vero?
-NO! Perduta... morta...
-è rimorso, Severus?
-Vorreti... vorrei essere morto io...
-E a che cosa sarebbe servito, e a chi? Se amavi Lily Evans, se davvero l'amavi, allora la tua strada è tracciata.
-Cosa... cosa vuole dire?
-Sai come e perchè è morta. Fa' che non sia stato invano. Aiutami a proteggere il figlio di Lily.
-Non ha bisogno di protezione. Il Signore Oscuro se n'è andato...
-... il Signore Oscuro tornerà e Harry Potter sarà in enorme pericolo...
-Molto bene. Molto bene. Ma non lo dica... non lo dica mai a nessuno, Silente! Deve restare fra noi! Non posso sopportare... soprattutto il figlio di Potter... voglio la sua parola!
-Vuoi la mia parola, Severus, che non rivelerò mai la parte migliore di te? Se proprio insisti...

-Sì, insisto.
Silente osservò l'uomo di fronte a lui. Nel suo sguardo, sotto quintali di dolore, leggeva la luce di una nuova determinazione.
-Fatti coraggio, Severus.
Piton distolse lo sguardo.
-Ho... sbagliato tutto. Con lei. Non avrei mai dovuto...
-Sì, non avresti dovuto- finì per lui Silente -qualsiasi cosa tu abbia fatto.
Severus trasse un corto sospiro.
-Se solo... potessi vederla... un'ultima volta.
-Beh- disse Silente - io credo che sia possibile.





Fine 2° chapter!
Vi è piaciuto? Spero veramente di sì!
Qualche spiegazione.... allora, forse Silente sembrerà un po' OOC, però ho cercato di rifarmi il più possibile al settimo libro...
La parte in corsivo sono i dialoghi scrittici dalla santissima J.K.Rowling.
E....... che dire?? Aggiornerò il prima possibile con quello forse sarà l'ultimo capitolo e... aspetto recensioni, buone e "cattive", grazie!
ThePirateSDaughter.
   
 
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