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Autore: Justice Gundam    08/03/2018    3 recensioni
Reborn, un continente sconosciuto, dove smog nero e piogge acide rovinano ancora di più gli edifici fatiscenti che costeggiano le strade della capitale Reborn City. Intere città ridotte in rovina, Pokemon in fuga, e dietro le scene, un'organizzazione che tira i fili per i propri terribili scopi. Questo mondo ha bisogno di eroi... e sarà qui che, mentre Ash e Misty affrontano il loro viaggio attraverso Unima, accadimenti misteriosi porteranno Vera, Drew, Max ed Hitomi, in una corsa contro il tempo per fermare il Team Meteora e riportare un raggio di luce agli abitanti di quel mondo crudele. (Contestshipping)
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Drew, Max, Nuovo personaggio, Vera | Coppie: Drew/Vera
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Anime
Capitoli:
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Pokemon: A World Reborn

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 55 - Abra senza controllo

Il Dr. Connal, in quel momento, non poteva che dire di aver avuto giorni migliori. Nonostante lui e Zel stessero facendo tutto il possibile per convincere lo Abra intrappolato nella loro macchina PULSE a collaborare, il piccolo Pokemon Psico si rifiutava di collaborare, e nessuna delle loro tattiche riusciva a fare breccia nel suo ostinato rifiuto. Ogni volta che uno dei due scienziati del Team Meteora si avvicinava alla macchina, Abra usava su di loro i suoi poteri di teletrasporto per allontanarli.

"Niente da fare... sto provando ad inviare alla mente di Abra delle immagini che lo tranquillizzino..." commentò Zel, parlando ora con la voce di Eve. "...le sue difese mentali sono troppo forti. Il processo che lo ha connesso alla macchina PULSE non ha fatto altro che rafforzarle... in pratica, la nostra stessa invenzione si è ritorta contro di noi."

Il Dr. Connal grugnì e si sfregò il mento, cercando di spremersi le meningi per trovare una soluzione a questo problema. "Questo è... veramente un problema. Senza l'aiuto di Abra non possiamo aggirare il sigillo che ci separa dal nostro obiettivo ultimo. Questo esperimento avrebbe potuto essere un passo decisivo per la riuscita dei nostri piani... ma temo che a questo punto, dovremo abbandonarlo e concentrarci sul recuperare le Quattro Chiavi nella maniera tradizionale."

Zel scosse la testa e parlò di nuovo, questa volta con la sua personalità maschile. "La comandante suprema Lin non sarà contenta di tutto questo... la mia ricerca subirà un notevole rallentamento, dopo questo fiasco." affermò. "Cosa si può fare... come se non bastasse, abbiamo a che fare con questi invasori che stanno cercando di penetrare nella nostra base e mandare all'aria il nostro progetto..."

Il Dr. Connal si bloccò per un istante quando Zero menzionò la comandante suprema. Ancora quella strana sensazione che lo prendeva quando sentiva quel nome misterioso. Lin... perchè gli faceva tornare in mente quella bambina feroce e crudele che gli dava sempre tanti grattacapi? Era stata una paziente che lui non era riuscito ad aiutare, e una che lui considerava a tutt'oggi il suo più grande fallimento, e adesso... sentire il nome della comandante suprema del Team Meteora gli riportava alla mente questi pessimi ricordi.

Ma non erano che ricordi, giusto? Non poteva essere che questa Lin e quella che lui aveva cercato senza successo di correggere all'orfanotrofio fossero la stessa persona. Erano passati già alcuni anni, ormai... e poi, quella bambina così terrificante era scomparsa, no?
I pensieri del Dr. Connal vennero interrotti da un suono di passi frettolosi che arrivarono dal corridoio dietro di lui. Una recluta del Team Meteora fece irruzione nella stanza del PULSE, e si fermò a riprendere fiato giusto per un secondo prima che entrambi gli scienziati si voltassero verso di lui per chiedergli cosa stesse accadendo.

"Signor Zel... Dottor Connal... perdonate se mi presento così..." ansimò, facendo un saluto mentre ancora la sua respirazione non si era stabilizzata.

Zel era troppo frustrato perché gli importasse qualcosa della forma. “Lasciamo perdere… che cosa sta succedendo? Proprio ora che siamo nel bel mezzo di un importante esperimento…” chiese.

Lo scagnozzo si schiari’ la voce, evidentemente turbato. “Ecco… comandante Zel, abbiamo ricevuto comunicazione… che la comandante suprema Lin in persona sta arrivando, e sarà qui entro breve! In effetti... non credo che ci metterà più di mezz'ora!”

Zero strinse i denti e si sentì gelare il sangue nelle vene. Quella sì che era una notizia preoccupante… per dire poco ed esprimere chiaramente il concetto. Se davvero Lin stava per arrivare, avrebbe sicuramente visto che la situazione non era sotto controllo come lei immaginava, e li avrebbe puniti severamente. Bisognava a tutti i costi rimediare agli errori commessi, e se possibile far funzionare quella stupida macchina.

Anche il Dr. Connal, conosciuto per la sua freddezza, comprendeva che lui e i suoi colleghi erano nei guai, e dovevano trovare un modo per limitare il danno e sperare di non essere puniti troppo severamente. Lo psichiatra criminale restò per un attimo come inebetito dalla notizia, ma si ricompose quasi subito e cercò di pensare a come tenere Abra sotto controllo o, nella peggiore delle ipotesi, terminare l'esperimento.

E per quanto Connal si sforzasse a pensarci… alla fine era solo una la conclusione a cui approdava. Dopotutto, il nemico del tuo nemico poteva essere un amico, anche se solo temporaneo…

“E va bene.” Rispose infine Connal. “Vorrà dire che sfrutteremo a nostro favore ciò che Vera e i suoi amichetti stanno cercando di fare. A questo punto… loro sono i soli che io conosca che siano in grado di tenere testa ai Pokemon di Sirius. Informali che il Dr. Connal vuole parlare con loro.”

“Con tutto il dovuto rispetto… trovo che sia una mossa alquanto azzardata.” ribatte' prontamente Eve. “Vera e i suoi compagni non ci aiuteranno di certo. Avranno sicuramente dei sospetti sul motivo per cui gli stiamo chiedendo aiuto. E non mi sembra che l'ultima volta che vi siete incontrati, vi siate poi lasciati in buoni rapporti.”

“Me ne rendo conto. Ma a questo punto, meglio una possibilità qualsiasi che nessuna.” ribatte' il dottore. “Se Lin tornasse qui e vedesse che tutto è piombato nel caos in questo modo, non credo che ne usciremmo vivi…”

“Su questo… ho l'impressione che siamo perfettamente d'accordo.” Fu la pronta risposta di Eve, che poi passò il controllo del corpo di Zel alla personalità di Lumi. “Ehm… è solo che… non vorrei che dovessero fare del male al povero Abra. So che… cercheranno di aiutarlo in tutti i modi, ma…”

“Non abbiamo il tempo di pensare a queste cose.” Affermò il Dr. Connal. “Presto, con me. Dobbiamo fermare il PULSE-Abra prima che Lin ritorni!”

Dall'interno della macchina PULSE provenne un verso stridente pieno di rabbia e rancore, e i pochi oggetti rimasti intatti nella stanza cominciarono a fluttuare in aria come se venissero sollevate da mani invisibili, prima di essere rumorosamente scaraventati in giro. Il Dr. Connal riuscì a ripararsi appena in tempo prima che una lampada lo colpisse in piena faccia, mentre Zel si scanso' per evitare un comodino che scivolava sul terreno e minacciava di colpirlo alle gambe...

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Nello stesso tempo, diversi chilometri più in là, la città di Zirconia venne investita da un'altra ondata di energia psichica, che cominciò a teletrasportare in giro numerosi oggetti… anche di grandi dimensioni! Il Pokemon Center locale venne scoperchiato, il tetto a cupola scomparve di colpo e riapparve in cima alla villa di Serra… e nello stesso tempo, una gran quantità di oggetti del Pokemon Market venne trasportato in volo su una terrazza della villa, dove la signora Serra stava fumando una sigaretta. La ex-modella e il suo elegante Glaceon guardarono con espressione quasi annoiata le merci che venivano trascinate sul davanzale e lasciate cadere lì senza tanti complimenti.

“Dovevo aspettarmelo…” commentò Serra, come se niente fosse. “Che seccatura. Adesso dobbiamo raccattare tutta questa roba e restituirla al Pokemon Market.”

Glaceon?” chiese la Eevolution glaciale, e puntò lo sguardo verso il tetto del Pokemon Center che era stato appoggiato sopra quello della loro villa. Non aveva causato danni, per fortuna, ma si poneva la domanda di come sarebbe stato possibile toglierlo da lì.

Serra alzò le spalle con indifferenza. “Non c'è molto che si possa fare ora come ora, non credi?” chiese retoricamente. “Aspettiamo che i nostri baldi giovani riescano a togliere di mezzo ciò che provoca questi fenomeni, e poi penseremo al resto.”

Uno schianto metallico non troppo lontano fece fare una smorfia a Glaceon, che si voltò in quella direzione e notò una bicicletta che si era letteralmente piantata nella finestra di un'abitazione.

Eoooon…

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Sirius non aveva altra scelta. Con un gesto, richiamò il suo Tyrantrum sconfitto nella Pokeball. Accanto a lui, anche Astro ed Eclisse si ritrovavano in difficoltà. I loro Pokemon si stavano battendo con accanimento, ma anche così, era solo questione di tempo prima che Max e i suoi compagni riuscissero ad avere la meglio. Con un grugnito frustrato, Sirius arretro' di qualche passo, e cercò con lo sguardo qualcosa che potesse aiutarlo ad uscire da quella difficile situazione… ma più cercava, più si rendeva conto che c'era ben poco che potesse fare per evitarsi la sconfitta. La rabbia e la frustrazione crescevano… com'era possibile che lui, uno degli uomini di fiducia di Lord Solaris, venisse messo all'angolo in questo modo? Erano passati soltanto pochi giorni da quando il suo nome faceva paura a tutti i membri della resistenza… e adesso non riusciva ad avere la meglio su quella mocciosa di Hoenn?

Fla, flabebe'!” esclamò il piccolo Pokemon Folletto che solo da poco si era unito alla squadra di Vera. Cercando di apparire deciso, puntò il suo fiorellino verso Sirius come se fosse una pistola… e il comandante del Team Meteora non poté fare altro che ritirarsi ancora di più.

“Maledizione… com'è possibile che sia andata così?” ringhio'. Con movimenti spadmodici, afferrò al Pokeball del suo Seviper, pur sapendo che a quel punto non c'era molto che la vipera dai denti a sciabola potesse fare per opporsi al Glaceon di Vera… “Non avrei mai immaginato che vi sareste rivelati un tale problema, voi mocciosi di Hoenn… devo ammettere che mi state mettendo all'angolo!”

“Ho l'impressione che ti sbagli, Sirius. Noi ti abbiamo già messo all'angolo.” Lo scherni' Drew, non resistendo alla tentazione. Il suo Absol era appena riuscito a sconfiggere il suo avversario grazie ad un ben piazzato Sbigoattacco… e adesso era accanto al suo allenatore, mentre Astro ed Eclisse cercavano in qualche modo di rallentare il gruppo.

“Niente da fare… adesso esci tu, Solrock!” esclamò Astro, mandando in campo un familiare Pokemon fatto di roccia meteoritica, scolpita in modo da rassomigliare ad un sole stilizzato.

“Lunatone… a questo punto, dobbiamo fare quello che possiamo!” esclamò la giovane Eclisse. Con un abile lancio, la Dama Meteora fece uscire il Pokemon uguale ed opposto al Solrock del suo compagno. Un Pokemon di tipo Roccia/Psico che assomigliava ad una falce di luna fluttuante con un viso dall'espressione distaccata e priva di emozione. La strana creatura volteggio' su sé stessa e si mise in guardia, restando sospesa a pochi centimetri dal pavimento. Ritenendo che fosse il caso di tentare almeno di resistere, Sirius fece cadere a terra la Pokeball del suo Seviper, che uscì con un sibilo battagliero e agitando la sua coda a lama.

“Non crederete certo… che vi permetteremo di passare!” esclamò Sirius, e per la prima volta da quando Vera lo aveva conosciuto, il comandante del Team Meteora sembrava effettivamente spaventato. “Astro! Eclisse! Non retrocedete! Se raggiungono la stanza del PULSE-Abra e lo disattivano, sarà stato tutto inutile!”

Eclisse pensò tra sé che a quel punto c'era già poco da fare, ma non era davvero il caso di contraddire Sirius, quindi inghiotti' il rospo e si risolse di fare quello che poteva per arginare quell' invasione. “E va bene… Lunatone, usa il tuo attacco Psicoshock!”

“Solrock… adesso usa Turbofuoco per bloccare i tuoi avversari!” esclamò Astro. I due Pokemon meteoritici agirono in sincronia: Solrock volteggiò su sè stesso, avvolgendosi in un vortice di fiamme rosso-arancioni che poi scagliò con letale precisione verso il Gardevoir di Max... mentre Lunatone prese di mira Alty: si sollevò in aria di mezzo metro e cominciò a girare su sè stesso, formando una massa di energia azzurra e viola attorno al proprio corpo, e poi scagliandola contro la maestosa Pokemon Drago/Volante.

"Non credo che sarà tanto facile." disse telepaticamente Gardevoir. Il Pokemon Psico/Folletto alzò un esile braccio e si teletrasportò, evitando con un discreto margine la fiammata di Solrock, che si schiantò sul terreno, e si trasformò in un ruggente vortice di fiamme che salì fino al soffitto, ma non riuscì ad intrappolare Gardevoir. Quest'ultimo scagliò un attacco Fogliamagica, e bersagliò Solrock con una raffica di proiettili di luce verde a forma di foglia... ma il Pokemon Roccia/Psico si dimostrò un avversario scaltro e riuscì a difendersi con un altro attacco Turbofuoco, questa volta avvolgendosi in un una fiammata turbinante che disintegrò i colpi energetici prima che questi potessero raggiungere il bersaglio. Alty spiccò il volo e riuscì ad evitare l'attacco Psicoshock, poi rispose con un Dragopulsar che colpì in pieno la Lunatone di Eclisse... ma non riuscì ad infliggere abbastanza danni da metterla a terra, e la Pokemon lunare rispose quasi subito.

"Adesso, Lunatone! Colpiscilo con Gemmoforza!" esclamò Eclisse. Lunatone eseguì un'altra giravolta su sè stessa e fece apparire alcuni cristalli di luce attorno a sè... dai quali proruppero alcuni raggi laser che si diressero verso Alty. L'Altaria di Ortilla prese quota, e riuscì ad evitare il primo e il secondo colpo... ma il terzo e il quarto giunsero a distanza troppo ravvicinata, ed Alty non ebbe altra scelta che subirli.

"Alty!" esclamò Ortilla. Appena in tempo, Alty riuscì a proteggersi chiudendo le ali attorno a sè per attutire il colpo il più possibile, ma anche così venne scagliata a terra dalla potenza dell'attacco Gemmoforza. Ma Eclisse non ebbe il tempo di vantarsi della mossa: il Walrein di Hitomi, ancora in attività, bersagliò Lunatone con un Raggiaurora, e riuscì a colpirla in pieno e a farla cadere a terra!

"Signor Sirius, qui si mette male... dobbiamo ritirarci, temo che ormai questa base sia perduta!" affermò Eclisse.

Il comandante del Team Meteora, con suo grande rammarico, non potè che dare ragione alla sua sottoposta. "Hmph... e va bene. Non credo che possiamo fare molto, a questo punto..." affermò infastidito. "Ma dobbiamo almeno portare con noi quello che ci serve per continuare il progetto, o tutto quello che abbiamo fatto non sarà servito assolutamente a nulla."

"Comandante Sirius! Dama Eclisse, Cavaliere Astro!" esclamò una recluta che stava arrivando all'improvviso in quel momento. Senza nascondere il loro stupore, i tre graduati dell'organizzazione terrorista guardarono verso la recluta che si stava avvicinando... e che, senza neanche attendere che il comandante dall'occhio bionico gli desse il permesso, annunciò la notizia. "E'... è importantissimo! Sta arrivando! La comandante suprema Lin sta arrivando! Tra non più di mezz'ora sarà in vista!"

Sirius aveva voglia di dare una strigliata a quel sottoposto per la sua mancanza di disciplina... ma la notizia lo agghiacciò al punto tale che ogni altra considerazione venne rapidamente dimenticata! L'occhio bionico di Sirius si illuminò in un'espressione di orrore, allarme e paura... e anche Astro ed Eclisse restarono agghiacciati!

"La... la comandante suprema Lin? Noi.. noi... non ne sapevamo niente!" esclamò Eclisse balbettando.

"Cosa? Ma di chi state parlando?" fu la domanda che Vera rivolse al Team Meteora un istante dopo. "Come sarebbe... comandante suprema?"

"Sta... venendo qui?" esclamò Laura. La sua Lilligant sbattè gli occhi con espressione spaesata, e la sua mete ritornò per un attimo alla Lin che conosceva lei. Che inquietante coincidenza... era lo stesso nome della ragazzina che tiranneggiava tutti all'orfanotrofio del Dr. Connal...

"Pensavo... pensavo che fosse Lord Solaris il capo del Team Meteora! Chi è questa Lin?" esclamò Max, e per un attimo, si ritrovò a ripensare anche lui a quello che aveva raccontato Laura un attimo prima.

Sirius riuscì a tenere sotto controllo il terrore che provava, e diede una risposta al gruppo della resistenza. "Beh, questo dimostra che non sapete proprio nulla del Team Meteora, branco di idioti!" esclamò Sirius. "Spiacente di deludervi... ma Lord Solaris è soltanto il secondo in comando della nostra organizzazione. Lin è la nostra comandante suprema, onnipotente e spietata... nessuno è in grado di competere con lei! Proprio nessuno! E non ho nessuna voglia di trovarmi qui quando lei verrà qui e vedrà che avete rovinato il nostro ultimo progetto!"

"Cosa? Esiste... qualcuno che dà ordini persino a Lord Solaris?" chiese Hitomi. La sua espressione distaccata sbiadì, e la bambina sgranò gli occhi in un misto di sorpresa e paura. Aveva visto di persona a che livello fosse Solaris... quanto potente doveva essere quella Lin per riuscire a metterlo in soggezione fino a questo punto? Hitomi non aveva nessuna voglia di scoprirlo da sola...

"E allora... allora noi che dovremmo fare?" si chiese Ortilla, cominciando ad andare in panico. Alty si rialzò e si scrollò le piume, poi guardò preoccupata verso la sua allenatrice... proprio quando una scossa di terremoto cominciò a scuotere la base segreta del Team Meteora dalle fondamenta. "E... e adesso che succede? C'è... un terremoto?"

"Absoooool!" esclamò lo Absol di Drew. Il ragazzo dai capelli verdi e Vera si avvicinarono, come in trance, e si presero una mano l'un l'altra.

"Va... tutto bene, Vera. Dobbiamo cercare di mantenere la calma." affermò Drew. Vera provò un brivido di emozione nel sentire la mano di Drew che stringeva la sua, ma relegò rapidamente certi pensieri superficiali ad una parte remota della sua mente... erano in una situazione estremamente pericolosa, e se le reazioni di Sirius, Astro ed Eclisse erano proporzionate, allora c'era il caso che qualcuno non ne sarebbe uscito vivo...

"Maledizione, e adesso che si fa? La comandante suprema ci darà tutti in pasto al suo Hydreigon... se saremo fortunati..." si lamentò Astro tenendosi la testa tra le mani.

"Soooolrooooock!" Persino i Pokemon dei due soldati scelti erano in panico, e lo esprimevano girando su sè stessi come due trottole... e il gruppo di Vera, completamente spiazzato, si guardava attorno alla ricerca di un'idea per cavarsela.

"Non... non so niente di questa Lin..." affermò Vera, mettendo da parte quella vocina odiosa che le urlava dietro che non poteva essere una coincidenza che avesse lo stesso nome della bambina che una volta terrorizzava Laura. "Ma se è davvero terribile come dite... è più forte persino di Lord Solaris? Ma allora noi... noi cosa possiamo fare, adesso? E gli altri... miss Saphira, Ritchie e tutti gli altri... dove andranno?"

"Dobbiamo andarcene subito... e sperare che anche gli altri abbiamo abbastanza buon senso da fare lo stesso!" affermò Gardevoir telepaticamente.

"Aspettate..." arrivò un'esortazione da parte di Sirius. "Forse... forse ho un'idea che ci consentirà di uscire tutti vivi, con un briciolo di fortuna. Non mi interessa nulla di voi, e anzi sono disgustato all'idea di collaborare... ma se la vostra sopravvivenza è il prezzo da pagare per la mia, non è un prezzo che mi dispiace pagare..."

"Il disgusto è reciproco. Allora di cosa si tratta?" chiese Hitomi serrando gli occhi e cercando di mantenere il sangue freddo. Il suo Walrein emise un bramito profondo e fissò con ostilità l'uomo dall'occhio bionico, che prese un bel respiro in modo da calmare i nervi usurati da quella giornata piena di emozioni forti.

"L'esperimento che stavamo tentando, il PULSE-Abra, si è rivelato un fallimento." affermò Sirius. "Se voi ci deste una mano a fermarlo una volta per tutte, in modo che non si verifichino altri effetti collaterali dovuti ai poteri psichici di Abra... se non altro ci prenderemmo una strigliata dalla comandante suprema, ma non trapelerà che abbiamo fallito nel difendere questa base. E' inteso che dovete andarvene subito dopo aver fermato Abra, altrimenti Lin ci distruggerà tutti quanti... e credetemi, non sarebbe una morta rapida, nè tantomeno indolore."

"Il... comandante Sirius ha intenzione di terminare così il progetto PULSE-Abra?" sussurrò Astro ad Eclisse, che gli fece cenno di stare zitto mentre Lunatone si muoveva su e giù come per dire di sì.

"Tagliamo corto i particolari inquietanti..." affermò Max. "Che cosa dovremmo fare?"

Sirius fece cenno al gruppo di seguirlo nella zona più interna del nascondiglio. "Venite con me. Il tempo non è dalla nostra parte." affermò. "Astro, Eclisse... voi andate a fare la guardia e avvertite subito se vedete la comandante suprema. Mi affido a voi. La mia vita è nelle vostre mani."

"S-sissignore!" risposero in coro i due soldati scelti. Solrock e Lunatone si misero sull'attenti a modo loro, e seguirono i loro allenatori mentre si affrettavano verso la postazioni di guardia. Eclisse pensò tra sè che in realtà non le sarebbe dispiaciuto più di tanto vedere Sirius finire nelle fauci dello Hydreigon della comandante suprema, ma in quel momento erano in gioco anche la sua vita e quella di Astro...

"Maledizione, in che guaio mi sono andata a ficcare... pensare che mi sono unita al Team Meteora perchè ero davvero convinta che avrebbero creato un nuovo mondo più equo..." pensò tra sè la giovane donna, e gettò uno sguardo dietro di sè per verificare che Astro, Solrock e Lunatone la stessero seguendo. "Da quando quella donna maledetta ha usurpato il posto a Lord Solaris, tutto è andato al diavolo..."

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La ragione del terremoto sarebbe stata più che evidente a chiunque avesse potuto vedere quel colossale Steelix che scavava senza posa nelle viscere della montagna, provocando una serie di smottamenti e scuotendo la base segreta del Team Meteora dalle fondamenta. Sulla sua schiena, piazzati dietro una delle sue creste metalliche in modo da essere ben protetti, si trovavano Saphira, Noel ed Anna - la leader della resistenza aveva pensato di portare al sicuro i gemelli prima di tornare alla base nemica e recuperare sia i loro Pokemon che la Tiarametista di Anna.

"Okay, ragazzi, reggetevi forte. Credo che siamo quasi arrivati." affermò Saphira, la cui voce si sentiva a malapena tra il rombo della terra che cedeva come burro sotto la spinta del mastodontico Steelix. I due gemellini si tennero stretti alla cresta metallica del serpente d'acciaio, sollevati che finalmente quella galleria buia sbucasse all'esterno. Pochi secondi dopo, una sciabolata di luce invase il tunnel scavato dallo Steelix gigante, costringendo i tre passeggeri a coprirsi gli occhi per un paio di secondi... e l'aria fresca delle rive del Lago Tanzanite li colpì in faccia subito dopo un secondo, annunciando che finalmente erano riusciti a risalire in superficie.

"STEEEEEL!" ringhiò il mastodontico Pokemon Acciaio/Terra, come se volesse dire ai suoi passeggeri che si scendeva alla fermata. Anna e Noel non ci pensarono su due volte e scesero con un balzo giù dalla schiena del serpente metallico, contenti di essere finalmente usciti da quel posto orribile.

"Ce l'abbiamo fatta! Siamo fuori! Grazie, miss Saphira!" esclamò vivacemente Anna, stringendo a sè il suo Jirachi di peluche. "E anche Nostra ti ringrazia molto! Avanti, Noel, dì grazie anche tu! Nomos lo ha già fatto!"

"Ehm... in realtà non credo che... oh, lasciamo perdere." rispose il fratello gemello, con tra le braccia il suo Cleffa di peluche. "Piuttosto... grazie, signorina Saphira. Non so come avremmo fatto senza di lei. Ma... quel Sirius ha ancora la nostra Tiarametista e i nostri Pokemon."

"Di questo non dovete preoccuparvi, piccoli, perchè non durerà ancora a lungo. Anzi, se ne ho la possibilità farò io in modo che la vita di quel verme non duri a lungo." sentenziò Saphira, e rivolse ai gemellini un pollice in alto. "Voi... siete in grado di tornare al rifugio da qui?"

"Sì, non è un problema! Nostra e Nomos ci sapranno guidare!" affermò la piccola Anna. "Ma lei, miss Saphira, stia attenta, per favore!"

La giovane donna dai capelli bicolore non ebbe esitazioni. "State tranquilli, me la caverò. Non preoccupatevi per i nostri compagni, se è come penso io, adesso avranno anche già messo alle strette il Team Meteora. Molto presto questo incubo sarà finito. Andiamo, Steelix! Dobbiamo ancora dare una lezione a quei balordi che ti disturbavano!"

Lo Steelix gigante fece un cenno con la testa e si immerse di nuovo nella galleria che aveva scavato, facendo tremare la terra con il suo passaggio. Noel ed Anna restarono lì ad osservarla per qualche secondo, prima che il movimento della terra si quietasse al punto da non poter più essere percepito... poi, senza perdere altro tempo, si incamminarono lungo la stradina ricoperta di ciottoli che portava al rifugio Belrose, pregando tra sè che Saphira e i loro compagni se la cavassero, e senza sapere il terribile rischio a cui tutti loro stavano andando incontro...

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Con un attacco Abbattimento ben assestato, il Rhydon di Pietro distrusse una videocamera di sorveglianza, e il Krookodile di Fern fece lo stesso con una seconda usando un attacco Pietrataglio. Il coccodrillo scarlatto colpì il terreno con i suoi artigli e fece sollevare da esso una raffica di rocce che colpì la telecamera, riducendola in un catorcio... e Simone, rimasto dietro al gruppo, deglutì impressionato. Davvero, se avesse provato a combattere contro quel gruppetto di ribelli, i suoi Pokemon sarebbero stati ben presto sopraffatti...

"Tutto qui? Pare proprio che non avremo alcuna difficoltà a sistemare il resto del Team Meteora." affermò Fern con fare annoiato. Ritchie e Sparky fecero cenno al resto del gruppo di restare indietro mentre si avvicinavano ad una porta scorrevole in acciaio, e il topolino giallo si caricò per un istante mentre prendeva di mira il pannello elettronico che la controllava.

Un attacco Tuonoshock dopo, il pannello elettrico andò in cortocircuito, e la porta si aprì con un sibilo sinistro, permettendo al gruppo di fare finalmente irruzione nel laboratorio. Ritchie e il suo fedele Pikachu entrarono per primi, con Fern e Cain subito dietro.

"Fermi tutti e mani in alto! Siete tutti in arresto!" esclamò Cain, atteggiandosi a sceriffo... prima di fare un sorriso un po' sciocco e alzare le spalle. "Hey, non mi guardate così, ragazzi. Ho sempre voluto fare un'entrata ad effetto!"

"Bella prova, principessina, ma non credo che li abbiamo impressionati più di tanto." affermò Charlotte entrando a sua volta nel laboratorio, e vedendo che il Team Meteora aveva già preparato un piccolo comitato di benvenuto: il Dr. Connal e il suo Raichu, assieme a Zel e alla sua Magnezone, entrambi in piedi accanto alla macchina PULSE nella quale era rinchiuso l'Abra che avevano scelto per il loro esperimento. "Guarda chi si rivede. Il dottor Barbagianni e il bel tenebroso... siete qui per una festa a sorpresa?"

"La tua ironia non mi tocca, Charlotte. Ormai ne ho visti tanti, di ragazzi difficili che usano il sarcasmo per mascherare il loro risentimento e la loro rabbia verso il mondo, ma non è un meccanismo sano di gestire la propria ansia." affermò. "Ma... questa lezioni le possiamo rimandare a quando sarai di nuovo nel mio orfanotrofio. In questo momento... abbiamo dei problemi ben più importanti a cui pensare."

La macchina PULSE si attivò in quel momento, e i rimasugli dei mobili che erano stati buttati all'aria poco prima vennero sollevati in aria da qualche forza invisibile e risucchiati in una specie di vortice, per poi essere scagliati in giro con una violenza inaspettata! Appena in tempo, la Magnezone di Zel reagì usando un preciso e potente attacco Cannonflash, sparando dal suo occhio principale un raggio di energia argentato che intercettò i detriti a mezz'aria e li ridusse in trucioli inoffensivi.

"Ecco, ne avete appena avuto una dimostrazione." commentò il misterioso scienziato del Team Meteora, parlando con la voce maschile dal tono borioso di Zero. "La macchina PULSE è fuori controllo, e non abbiamo modo di avvicinarci per riportare Abra sotto il nostro controllo."

"Ah. Dunque c'è un Abra là dentro." commentò Pietro con un'alzata di spalle. "Adesso provate a trasformare anche i Pokemon che non si sono evoluti, eh?"

Zel storse il naso irritato. "Le tue domande ironiche sono fuori luogo, ragazzo, soprattutto se consideri che questi potrebbero essere gli ultimi momenti di vita di tutti noi..."

Improvvisamente, Zel si diede uno scapaccione su una tempia, e il controllo passò di colpo alla sua personalità più mite, Lumi... che non sembrava nemmeno lei essere dell'umore giusto per le mezze misure. "Zero... questo non è il momento di disprezzare questi ragazzi! Potrebbero essere l'unica speranza sia per noi che per il povero Abra!"

"Ma di cosa state parlando? Che sta succedendo qui?" chiese Ritchie, cominciando ad irritarsi. La Ninetails di Charlotte e il Krookodile di Fern fissarono con sospetto gli scagnozzi del Team Meteora lì riuniti, e il piccolo Sparky caricò di nuovo le guance pronto a far partire un'altra scarica elettrica nel caso il nemico avesse cercato di fare qualche brutto scherzo.

"Pika pikachu?" chiese Sparky inquadrando il Raichu del dottore. La versione evoluta di Pikachu scosse una mano per dire che non aveva intenzione di combattere e che potevano fidarsi di lui e del suo allenatore.

"Rai! Rai raichu..." affermò, con grande sorpresa di sparky, che drizzò le orecchie come se avesse sentito qualcosa di incredibile.

"Pikachu?"

"Quello che noi vi chiediamo adesso... è di fermare quell'Abra, prima che la comandante suprema arrivi e trovi tutta questa confusione." continuò Connal.

Il gruppo di Ritchie rimase senza parole davanti all'improvvisa rivelazione di una comandante suprema... e anche l'arrogante Fern e l'apatica Florinia mostrarono dei chiari segni di sgomento. "Cos...? Hey, hey, hey! Un momento, gente, un momento... mi sono persa qualche puntata, per caso?" chiese Julia, muovendo freneticamente le mani davanti a sè. "Come sarebbe a dire 'comandante suprema'? Non era Lord Solaris il capo di questa baracca?"

"LO era... fino a un paio di anni fa, più o meno." continuò Zel con la voce di Eve. Magnezone alzò gli occhi al cielo e fece girare un po' le sue mani-magnete in segno di rassegnazione. "Ma poi è stato sconfitto in una lotta di Pokemon da Lin, che ne ha preso il posto. Adesso è lei che comanda il Team Meteora con il pugno di ferro... e se dovesse scoprire che voi siete qui, e che il progetto PULSE-Abra non ha avuto successo... beh, mi basti dire che molto presto, tutti voi desidererete non essere mai nati."

"Nine?" chiese la Ninetales di Charlotte.

"Quello che conta, in questo momento... è che voi siete gli unici in grado di fermare il PULSE-Abra e salvare il salvabile!" continuò Zel con la voce di Zero. "Noi del Team Meteora non siamo in grado di avvicinarci... PULSE-Abra ci teletrasporta lontano prima che noi possiamo fare qualsiasi cosa."

Quasi a voler dimostrare quello che diceva lo scienziato dalla personalità multipla, la macchina PULSE si attivò di nuovo, brillando di luce azzurra... e Zel venne sollevato da dove si trovava tramite telecinesi, poi scomparve... e riapparve un attimo dopo, solo per essere scaraventato sul terreno, dove andò a sedersi con un grugnito di disappunto. "Ecco. Esattamente quello che volevo dire."

"E quindi... voi vorreste che noi fermassimo questo PULSE-Abra in modo che voi non vi mettiate nei guai con questa... Lin?" chiese Ritchie con evidente sospetto. "Non so neanche che cosa sia questo... PULSE di cui parlate!"

"Quello... te lo spiegheremo più tardi." affermò Cain. "Per il momento... non credo che abbiamo molta scelta, in effetti. Dobbiamo fermare quella macchina PULSE e liberare l'Abra che è imprigionato là dentro."

"Questa unità ritiene che sia la decisione migliore." commentò Florinia.

"Pika pikachu, pika!" esclamò Sparky dicendo di sì con la testa.

Ritchie guardò il suo starter che lo osservava come per convincerlo a fare come dicevano tutti gli altri... e poi fissò nuovamente la macchina PULSE, che mandava delle luci inquietanti tutt'attorno. Il Pokemon al suo interno continuava a ribellarsi al controllo del Team Meteora...

"CRedo... che a questo punto non ci sia altra possibilità." affermò il ragazzino di Kanto. "Se questa Lin è davvero temibile come dicono... temo che collaborare con il Team Meteora, almeno per il momento, sia l'unico modo per salvarci."

"Bene. Mi fa piacere che almeno su questo, siete disposti ad usare il cervello." rispose Connal. "Allora, vediamo un po' cosa sapete fare contro quel PULSE-Abra."

Con prudenza, Ritchie cominciò a muoversi verso il macchinario, che continuava ad emettere strani rumori... e il resto del gruppo si piazzò dietro di lui, pronto ad intervenire in caso di bisogno. Un suono acuto e penetrante riecheggiò nella stanza, e Ritchie e Sparky fecero un passo all'indietro, temendo che il Pokemon imprigionato stesse per attaccarli. Per fortuna, quella reazione di allarme durò solo per un momento prima che la macchina si quietasse.

"Okay... credo che sia il caso di andarci piano." disse Ritchie. "Sparky... puoi tentare un attacco Tuononda, tanto per fare un primo approccio?"

"Pika!" esclamò il Pikachu con il ciuffo. Con uno squittio acuto, il Pokemon Elettro scagliò una debole scarica energetica che attraversò il terreno e colpì la macchina PULSE. L'effetto fu istantaneo, e numerose spie sulla superficie del macchinario infernale si illuminarono freneticamente, segnalando un'anomalia.

"Attento, Ritchie! Non ho la più pallida idea di cosa possa fare quell'aggeggio!" lo avvertì Charlotte. Lentamente, la macchina tornò alla normalità, e le luci che si erano accese su di essa si spensero... ma Zel e il Dr. Connal immaginavano che era solo l'inizio del vero incubo.

"Adesso... se non sbaglio, è il momento in cui quell'affare fa uscire il Pokemon, e questo viene trasformato..." disse Cain. Con un cigolio sinistro, un portellone sul lato della macchina si aprì, e rivelò il Pokemon che era stato racchiuso al suo interno - un piccolo umanoide che ricordava un po' una volpe, due orecchie corte ed occhi che restavano chiusi. Sembrava indossare un'armatura con due spalline ed una piastra frontale, e aveva tre dita per ogni mano e piede. Aveva inoltre una coda abbastanza spessa, dello stesso colore oro del resto del suo corpo.

"Eccolo... stai attento, Sparky, non ho idea di cosa succederà adesso..." affermò Ritchie. Il Pikachu con il ciuffetto si mise in guardia e fece un cenno con la testa, mentre il piccolo Abra si alzava in piedi con lentezza ma anche con decisione. Il Pokemon Psico voltò la testa da una parte all'altra, e per un attimo Ritchie e Sparky ebbero l'impressione che fosse soltanto confuso e non avesse idea di cosa fare o di dove si trovasse.

Ma Abra non perse tempo a contraddire qusta impressione iniziale.

Con un inquietante suono di metallo strappato, i tubi che collegavano Abra alla macchina andarono in pezzi sotto l'inarrestabile pressione di una scarica di energia mentale che il Pokemon Psico emanò dal suo piccolo corpo... e i ragazzi furono costretti ad indietreggiare per evitare di essere colpiti dai frammenti di metallo contorto che Abra scaraventò tutt'attorno a sè. Ora non più trattenuto, Abra si sollevò in aria e puntò le braccia verso il soffitto... e nello stesso momento, una colonna di energia azzurra si sollevò dal terreno e inghiottì in parte la macchina PULSE, illuminando l'intera stanza! Le macerie che infestavano il laboratorio vennero sollevate da terra da una forza invisibile e conversero verso Abra, per poi cominciare a roteare attorno a lui come un ciclone soprannaturale!

"Restate indietro!" esclamò il Dr. Connal, facendo diversi passi indietro, con il camice che fluttuava pericolosamente nel vento soprannaturale che il Pokemon Psico aveva creato. La Ninetales di Charlotte si piazzò davanti al gruppo e usò un attacco Ondacalda, sollevando le sue code come la ruota di un pavone, e poi scagliando una fiammata enorme contro una massa di detriti che si dirigevano su di loro come una raffica di proiettili.

"Phew... bel colpo! Grazie, Charlotte... grazie, Ninetales!" affermò Pietro tirando un sospiro di sollievo, mentre il suo Rhydon proteggeva Florinia offrendo la schiena ad un'altra pioggia di pezzi di roccia e metallo. Ritchie e Sparky riuscirono in qualche modo a mantenere l'equilibrio sotto la pressione del vento, e videro che Abra stava cominciando a cambiare forma: una massa di energia dall'aspetto minaccioso si stava raccogliendo attorno alla testa e alle braccia del piccolo Pokemon... e sotto gli occhi increduli di Ritchie e Sparky, l'energia si condensò attorno a lui, e si trasformò in una sorta di futuristica armatura di metallo composta da un elmetto grigio con uno spuntone acuminato sulla fronte e un visore nero davanti agli occhi; un paio di spalliere e di piastre d'acciaio sugli avambracci, sulle quali luccicavano delle spie luminose; e una piastra di armatura sul torace, a cui centro si trovava una sorta di gemma rossa luminosa dalla quale si dipartivano degli impulsi energetici sotto forma di luci che si diramavano attraverso il corpo della piccola creatura. Ma la cosa più terrificante era senza dubbio quell'invisibile aura psichica che aleggiava attorno alla creatura, provocando delle distorsioni nell'aria e dando al PULSE-Abra un aspetto soprannaturale e quasi alieno. Ritchie aveva l'impressione che il Pokemon mutato fosse qualcosa che non apparteneva al mondo e che non sarebbe dovuto esistere...

"Questo... sarebbe il PULSE?" esclamò Ritchie. "Che... che cosa ha fatto a quell'Abra?"

"Nulla di buono, questo è certo..." rispose Julia, mentre cercava in qualche modo di evitare gli oggetti che ancora fluttuavano nella stanza. "State attenti, tutti quanti! Credo che stia per attaccare..."

Il visore di PULSE-Abra si illuminò, e improvvisamente, la luce azzurra che permeava la stanza cambiò colore, passando ad un cupo rosso sangue! Sparky emise uno squittio di allarme, e PULSE-Abra si sollevò ancora di qualche centimetro in aria, e accumulò attorno a sè un'aura di energia a dir poco terrificante...

"Oh, no..." mormorò Ritchie, per poi gridare a squarciagola un allarme. "Presto, toglietevi tutti da davanti a lui! Sta per scagliare un Iper Raggio!"

"Aaaaaabraaaaaa!" strillò il Pokemon mutante. La sua voce era stridula e sgradevole, e sembrava che altri Pokemon stessero gridando assieme a lui, in leggera disarmonia... e il resto del gruppo, seguendo l'avvertimento del ragazzino di Kanto, si tolse di mezzo e si mise al riparo in un attimo di pura concitazione. Mezzo secondo dopo, l'energia che aveva condensato attorno a sè si sprigionò in un enorme raggio di luce bianca che PULSE-Abra scagliò dalle mani con un boato dirompente!

Appena in tempo, Sparky si gettò per terra e si coprì la testa con le mani, e il gigantesco raggio di energia, addirittura più grande di PULSE-Abra stesso, proseguì il suo tragitto e aprì un enorme buco nella parete del laboratorio, per poi continuare la sua corsa distruggendo tutto ciò che si trovava sulla sua traiettoria! Finalmente, dopo aver devastato un'intera ala del nascondiglio del Team Meteora, l'Iper Raggio sfondò una fiancata della montagna e proseguì la sua corsa fino ad esaurirsi in cielo... e non appena fu sicuro che il pericolo fosse cessato, Ritchie aprì lentamente gli occhi e si azzardò a rialzarsi, trovandosi davanti il terrificante spettacolo di ciò che restava del laboratorio...

"Mamma mia... qualcuno l'ha preso il numero di targa di quello space shuttle che è passato appena adesso?" Cain sfoderò una delle sue battute, ma dal tono si poteva capire facilmente che era stupefatto e spaventato come tutti gli altri.

Parte del soffitto era crollata, coprendo il pavimento della stanza di polvere e detriti, e sul muro dietro il gruppo di Ritchie era stato aperto uno squarcio dai bordi bruciati, frastagliati e ancora fumanti, abbastanza grande da farci passare facilmente un automobile.

Incredibilmente, la macchina PULSE era rimasta quasi intatta, a parte alcune lamiere surriscaldate... ma il Pokemon che era stato da poco liberato da essa sembrava avere il fiatone: anche se non si poteva vedere il suo volto a causa dell'elmetto che portava, la postura faceva capire che stava riprendendo fiato.

"Che... potenza immane..." mormorò Pietro. "Questo... questo è il potere di un Pokemon corrotto dal PULSE..."

"Se... devo essere sincero... nemmeno io credevo che il PULSE fosse capace di tanto..." affermò Zel con la voce di Zero. Tra sè e sè, lo scienziato del Team Meteora aggiunse qualcosa. "Maledizione, comandante suprema Lin... anche questo fa parte dei suoi piani? Anche noi non siamo niente di più che pedine sulla scacchiera, marionette a cui lei tira i fili..."

"Adesso, presto! Il PULSE-Abra avrà pur bisogno di un po' di tempo di cooldown prima di attaccare di nuovo!" esclamò Julia.

"Giusto!" Ritchie si riscosse dal suo momento di paura, in modo da approfittare di quei momenti in cui PULSE-Abra si doveva ricaricare. "Presto, Sparky, colpiscilo con un attacco Tuono!"

Il Pikachu con il ciuffo si caricò quanto più possibile, e prese la mira contro il Pokemon mutante. "Pika! Pika pika... CHUUUUU!" esclamò, per poi sprigionare una dirompente scarica elettrica che descrisse uno spettacolare arco sopra di lui, e colpì PULSE-Abra dall'alto, esattamente come un fulmine! Il Pokemon corrotto dal PULSE emise un altro dei suoi versi cacofonici ed agghiaccianti, e cercò come poteva di proteggersi alzando una barriera di energia psichica attorno a sè, ma il colpo di Sparky era troppo potente perchè riuscisse a difendersi del tutto.

"Aaaaaabraaaaa... aaaabraaaaa!" stridette, per poi arretrare di qualche passo e concentrarsi il più possibile e cercare di respingere la scarica elettrica che lo percuoteva. Con uno sforzo non indifferente, PULSE-Abra riuscì a sottrarsi all'attacco Tuono di Sparky, e si rimse in guardia, ma venne colpito da un altro attacco che non si era aspettato.

"Tsk... pensate che sia lui l'unico a poter combattere contro un Pokemon PULSE? Vi faccio vedere io come si fa!" esclamò Fern. "Krookodile, colpiscilo con Sgranocchio!"

Colti di sorpresa dalla mossa di Fern, Ritchie e Sparky non poterono fare altro che restare a bocca aperta quando il Pokemon gaviale si lanciò verso il PULSE-Abra e, prima che quest'ultimo potesse difendersi, mandò a segno un poderoso morso, facendo scattare le mascelle come una mostruosa tagliola. PULSE-Abra stridette di nuovo per il dolore e la sorpresa, e cominciò a dibattersi furiosamente per cercare di liberarsi... ma per fortuna di Fern e Krookodile, la mutazione non sembrava aver migliorato in alcun modo la scarsa prestanza fisica di un tipico Abra.

"Fern? Fern, che stai facendo? Attaccare a testa bassa questo Pokemon senza pensare a quello che fai... potrebbe essere pericoloso!" lo avvertì Ritchie.

"Consigliata ritirata strategica." disse Florinia.

Ma Fern non mostrò alcuna intenzione di seguire i loro consigli. "Tsk... di cosa avete paura? Tanto, un Pokemon Buio come il mio Krookodile è immune agli attacchi Psico. Avanti, Krookodile, stringi di più!"

Fern aveva sottovalutato il suo avversario. Con conseguenze nefaste.

"AAAABRAAAAA!" il Pokemon mutato dal PULSE cominciò a brillare nuovamente... e una sorta di terzo occhio fatto di luce bianca si aprì sulla fronte del suo elmetto. Poi si concentrò per un istante... e scagliò un potente attacco Psichico che, in maniera del tutto inaspettata, travolse il Krookodile di Fern e lo costrinse a mollare la presa, prima di scaraventarlo addosso ad una console danneggiata. Il Pokemon Minaccia si accasciò con un grugnito incredulo contro ciò che rimaneva dei comandi, e restò lì stordito per diversi secondi, prima di rialzarsi scuotendo il capo... e Fern sgranò gli occhi e strinse i denti, furioso ed esterrefatto.

"Per rispondere alla domanda che stai per fare." disse Florinia senza un briciolo di partecipazione. "La mossa usata dal PULSE-Abra prima di Psichico si chiamava Miracolvista. Tale manovra permette alle mosse di tipo Psico di danneggiare gli altrimenti impervi Pokemon Buio."

"Ugh... me ne sono accorto, Flobot, grazie tante!" ringhiò Fern, ripresosi dal suo stupore. "E voi, cosa state là a fare? Datemi una mano, no?"

"Come se stesse facendo tutto lui... però ha ragione, è meglio darsi da fare." commentò Pietro. "Avanti, Rhydon, usa il tuo attacco Battiterra sul PULSE-Abra!"

"Ninetales, attacca con Fuocofatuo!" esclamò Charlotte. Con un grugnito, il Rhydon di Pietro pestò un piede a terra e scagliò un'ondata sismica contro il nemico mentre quest'ultimo sembrava occupato a rimettersi in guardia. Ma era soltanto un'impressione - PULSE-Abra si spostò di colpo ed evitò l'attacco Battiterra, solo per ritrovarsi sulla traiettoria del Fuocofatuo di Ninetales, e una raffica di fiammelle fatate lo raggiunse e surriscaldò la corazza che indossava, provocandogli una scottatura. "Haha! Bel colpo, Ninetales! In questo modo, si indebolirà man mano."

"Per metterlo ancora più in difficoltà..." disse Florinia, mentre mandava in campo un altro Pokemon lanciando la Pokeball con un gesto noncurante. "Prego, Torterra... attacca con Parassiseme."

Il possente Pokemon Erba/Terra, simile ad un'enorme testuggine con un alberello che cresceva sul suo guscio, apparve accanto Sparky, e senza perdere tempo scagliò una raffica di semi addosso al PULSE-Abra, ricoprendolo di piante rampicanti che cercarono subito di succhiare la sua energia...

"Tutta una perdita di tempo." commentò Zel, parlando con la voce di Eve. "L'abilità speciale di PULSE-Abra è Magicscudo."

"Cosa?" fu la risposta di una sorpresa ed irritata Charlotte. "Adesso ce lo dice!"

Purtroppo, la verità delle parole di Eve apparve chiara: nonostante la scottatura, PULSE-Abra non perdeva di vigore, e i rampicanti creati da Parassiseme cercavano senza successo di fare presa sulla sua corazza.

"Heh... bella cavolata che avete fatto." affermò Fern. "Se lasciavate fare a me..."

"Sì, abbiamo visto che bel risultato che hai ottenuto." tagliò corto Julia alzando gli occhi al cielo. "Ora... se abbiamo finito di litigare tra noi, perchè non pensiamo a fermare questo Abra impazzito, please?"

"Ci stiamo già pensando." disse Ritchie. "Forza, Sparky, usa Flash! Vieni, Zippo, abbiamo bisogno anche del tuo aiuto!"

Il Pikachu con il ciuffo si rimise in guardia e, vedendo che PULSE-Abra stava già cercando di caricare un altro attacco, sprigionò un lampo di luce che lo abbagliò per qualche secondo e lo costrinse ad indietreggiare. Nello stesso momento, Ritchie mandò in campo il suo Charizard, che non perse tempo e si librò immediatamente in volo con un ruggito di battaglia. "CHAAAARRRRR!"

"Wow, che forza! Un Charizard! Io adoro questo tipo di Pokemon!" esclamò Charlotte in visibilio. "Forza, Ninetales, diamogli una mano! Usa Giornodisole!"

"Nine..." affermò la volpe a nove code. Volteggiò elegantemente su sè stessa, e aprì le sue code a ventaglio, un attimo prima che una pioggia di raggi di sole invadesse la stanza semidistrutta, e Zippo guardò Ninetales in segno di ringraziamento e poi usò un attacco Lanciafiamme, scagliando contro PULSE-Abra una enorme fiammata. Il Pokemon corrotto si difese alzando una barriera energetica che lo avvolse del tutto, e riuscì a reggere alla pressione delle fiamme per diversi minuti... ma alla fine, Zippo ebbe la meglio, e il suo Lanciafiamme infranse lo scudo e travolse l'avversario. Sparky aggiunse qualcosa di suo, caricandosi per un attimo prima di sprigionare un attacco Fulmine che investì PULSE-Abra, inghiottendolo in un mare di fuoco e fulmini!

"Wow, questo sì che lo definirei... favoloso!" affermò Cain, il cui Nidoking era già uscito e pronto alla lotta. "Un bel colpo davvero, ragazzo mio!"

"Grazie, Cain..." affermò Ritchie, tirando un sospiro di sollievo e aggiustandosi il berretto. "Ma... ho paura che non sia ancora finita. Se così fosse, Zippo e Sparky non avrebbero fatto tanta fatica."

I due Pokemon, in effetti, non si erano aspettati che il loro attacco si rivelasse decisivo... e quindi, non vennero colti di sorpresa quando, una volta che il fumo si fu diradato, la piccola ma minacciosa figura di PULSE-Abra apparve e ricominciò a fluttuare verso di loro. Sparky e Zippo si rimisero in guardia, e i Pokemon del resto del gruppo - a cui ora si era aggiunta la Zebstrika di Julia - si prepararono a sostenere un altro scontro con quell'Abra potenziato...

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In tutto questo, Simone era rimasto in disparte, appena fuori dalla stanza, a guardare con un misto di incredulità ed orrore quello che stava succedendo. Aveva già sentito parlare in termini scioccanti del potere di un PULSE-Pokemon, ma quello che riusciva a vedere da lì... andava oltre ogni sua immaginazione!

"Non... non posso... crederci... era... era per questo... che tutti noi stavamo... combattendo?" boccheggiò la giovane recluta. "Con... con questa cosa abominevole... il Team Meteora... vorrebbe purificare il mondo? Tara... e tutti i nostri compagni... loro... loro sono morti... per questo? Per questa... mostruosità? Non è possibile... tutto quello che abbiamo fatto..."

La giovane recluta si sedette sul terreno, ancora incapace di credere ai suoi occhi e alle sue orecchie. La morte di Tara aveva già avuto effetti devastanti sul suo spirito... ma vedere di persona quello che il Team Meteora stava facendo, la realizzazione di tutto l'orrore di cui erano capaci, aveva infranto definitivamente ogni illusione che Simone poteva avere sulla giustizia della loro causa. Simone non potè fare altro che restare seduto sul terreno, senza quasi più la forza di rialzarsi, e fissare con sguardo perso la battaglia che il gruppo della resistenza stava sostenendo contro lo Abra mutante. Il Pokemon corrotto dal PULSE si era ripreso in vantaggio, e aveva colpito Zippo e la Ninetales di Charlotte con un poderoso attacco Psichico, scaraventando via i due Pokemon Fuoco con un semplice pensiero concentrato su di loro! Il Krookodile di Fern intervenne, mettendo a segno un attacco Battiterra che fece incespicare il Pokemon Psico... ma PULSE-Abra si riprese in fretta e tornò all'attacco...

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Con uno schianto fenomenale, lo Steelix gigante infranse il pavimento rinforzato della base del Team Meteora, scuotendo l'intero complesso e facendo cadere numerosi macchinari e mobili. Saphira, ben aggrappata al dorso del gigantesco serpente d'acciaio, si spazzò via la polvere dal vestito e fece cenno alla creatura di abbassarsi, poi saltò giù e cominciò a dare un'occhiata alla stanza in cui erano riemersi. Sembrava una sorta di magazzino, a giudicare dalle casse sparse qua e là... ma nulla di tutto questo le interessava, in questo momento. Quello che davvero le importava era ritrovare le Pokeball di Noel ed Anna, e possibilmente anche la tiara di Anna... ma quella era sicuramente da un'altra parte, probabilmente ancora in possesso di quel comandante del Team Meteora che l'aveva rubata...

"Aspetta un istante, Steelix, vado a dare un'occhiata in giro..." disse Saphira, cominciando poi a cercare tra gli scaffali e i mobili ribaltati dal movimento della terra. La sua attenzione venne rapidamente attratta da un gruppetto di Pokeball poste in un contenitore semiaperto, appoggiato su una mensola pericolante. Senza perdere tempo, Saphira andò a raccoglierlo e guardò all'interno... le Pokeball non sembravano essere diverse da molte altre, ma la giovane donna vide che erano state segnate una per una, e che sotto il coperchio del contenitore c'era un bigliettino attaccato... che le identificava come le Pokeball che erano state prese ai prigionieri più recenti...

"Perfetto! Questo è uno!" esclamò Saphira con un cenno della testa. "Ora però devo ritrovare la tiara di Anna... sicuramente ce l'avrà quella carogna del Team Meteora che l'ha rubata... beh, in questo caso, credo che sia il caso di farlo uscire allo scoperto, e so anche come!"

Tenendosi strette le Pokeball dei due bambini, Saphira corse verso Steelix e montò di nuovo sulla sua groppa, tenendosi stretta ad uno spuntone metallico. "Okay, Steelix. Adesso è il momento di prenderci la nostra vendetta sul Team Meteora. Sei pronto? Stai attento a non esagerare, però... i nostri compagni sono ancora qui, e devono avere il tempo di uscire!"

"STEEEEELIX!" ringhiò il gigantesco Pokemon Terra/Acciaio, per poi ritirarsi rumorosamente nella stessa galleria che aveva scavato, portandosi dietro una Saphira più decisa che mai...

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"ABRRRRRAAAAAA!" La voce stridula e dissonante di PULSE-Abra fece tremare i muri, e il Pokemon Psico sprigionò dal proprio corpo una dirompente aura di luce rosata che si espanse rapidamente attorno a lui e travolse i Pokemon che si trovavano sulla sua strada, scaraventandoli a terra! Il Krookodile di Fern e il Nidoking di Cain rimasero a terra privi di sensi, ma Sparky, che era riuscito ad evitare il grosso dell'attacco rifugiandosi dietro una scrivania, emerse di colpo e scagliò un attacco Fulmine contro l'Abra mutato, colpendolo ma senza fargli troppi danni. Il Dr. Connal e Zel intervennero mandando in campo due dei loro Pokemon - Raichu e Vaporeon, che sferrarono due attacchi in simultanea.

"Raichu, attacca quel Pokemon con Comete!" ordinò il medico criminale.

"Rai, raichu!" esclamò Raichu, facendo un cenno di assenso prima di far volteggiare la coda in aria e scagliare contro PULSE-Abra una raffica di stelle luminose che lo centrò in pieno, facendogli qualche danno.

"Vaporeon, tu continua usando un attacco Bollaraggio!" ordinò Zel. La Eevolution acquatica scagliò una raffica di bolle contro PULSE-Abra, e riuscì a bloccare per un attimo i suoi movimenti, e a far smorzare la dirompente aura di energia mentale che lo circondava.

"Effettivamente mi sembra che adesso si stia indebolendo." affermò il Dr. Connal. "Ma fermare un Pokemon mutato dall'energia PULSE... non è tanto facile."

"Lo vediamo... dobbiamo fare di più se vogliamo sconfiggerlo." fu la risposta di Pietro. Fern strinse i denti e afferrò la Pokeball del suo Roselia, pensando a come fare per riequilibrare la sua posizione... e gettando uno sguardo rabbioso ed invidioso a Ritchie, Zippo e Sparky. Non bastavano Vera e i suoi amichetti di Hoenn a fargli ombra... adesso ci si metteva anche quell'intruso di Kanto? Da quando erano arrivati loro, la fama che si era fatto di promessa delle battaglie di Pokemon era stata offuscata dalla loro abilità... chi credevano di essere, per arrivare lì a Reborn e comportarsi come se fossero degli allenatori veterani? Tra l'altro, credendo di poterli aiutare a fermare il Team Meteora, quando loro non sapevano nulla di Reborn e della sua storia...

Certo, Fern non aveva una gran simpatia per il Team Meteora. Tuttavia... se si fermava e ci rifletteva un po' su, quello che facevano non era del tutto insensato. Cosa immaginavano di fare, i suoi compagni della Resistenza, quando tutto fosse finito? Ammesso e non concesso che sconfiggere il Team Meteora fosse possibile. Da come si stava mettendo, cominciava ad avere il sospetto che la resistenza stesse combattendo una battaglia che non potevano vincere in alcun modo. Avevano ottenuto un po' di vittorie... ma Fern cominciava a credere che si trattasse soltanto di qualcosa di momentaneo.

PULSE-Abra stridette di nuovo, e cominciò a caricarsi, interrompendo i pensieri di Fern. Il Pokemon Psico aveva terminato il periodo di cooldown, e stava caricando un altro Iper Raggio...

"Attenti... si sta caricando di nuovo! O lo fermiamo prima... o dobbiamo trovare un riparo in tempo!" affermò Cain.

"Ora ci provo." disse Julia. "Zebstrika, attacca con Pestone, prima che possa caricarsi del tutto!"

"Rhydon, colpiscilo con Fuocopugno!" ordinò Pietro.

"Torterra. Usare Sgranocchio." disse Florinia.

La zebra elettrica agì per prima, coprì in un lampo la distanza che la separava da PULSE-Abra e mise a segno un attacco con uno zoccolo, che fece barcollare il Pokemon mutato e lo rallentò di un paio di secondi, quel tanto che bastava a Rhydon e Torterra per mettere a segno i loro attacchi. Rhydon sollevò un braccio e colpì con un poderoso pugno infuocato, poi Torterra intervenne e mise a sua volta a segno un attacco Sgranocchio che lasciò il PULSE-Abra barcollante e stordito. L'energia che stava accumulando per scagliare un altro Iper Raggio si disperse, ma il nemico non restò fermo a lungo, e rispose con un attacco Neropulsar - chiuse le mani davanti a sè e sprigionò un'ondata di energia oscura sotto forma di una raffica di cerchi neri che si espansero rapidamente dal suo corpo. Zebstrika, Rhydon e Torterra vennero colpiti e scagliati via... e quando l'attacco cessò Rhydon era a terra privo di sensi, mentre gli altri due Pokemon sembravano in procinto di cedere.

"Strika..." mormorò Zebstrika. Riuscì a rialzarsi e guardò con determinazione PULSE-Abra, ma sentiva che le forze le venivano meno...

"Zippo, Sparky, di nuovo. Tenetelo sotto pressione... Turbofuoco e Ondashock!" esclamò Ritchie. Il possente Charizard scagliò un vortice di fuoco dalle fauci e cercò di intrappolare PULSE-Abra al suo interno, ma il piccolo Pokemon corazzato si teletrasportò a breve distanza e riuscì ad evitare il colpo. L'attacco Ondashock di Sparky lo colpì nel momento in cui riapparve, ma non riuscì a fare più di tanto...

"Pika pika..." disse Sparky scuotendo la testa. La situazione si stava aggravando sempre più... e PULSE-Abra approfittò del momento per incanalare energia per la terza volta.

Ritchie e gli altri si ritirarono e cercarono di pensare rapidamente ad una soluzione... quando l'altra porta di ingresso del laboratorio venne colpita da qualcosa di poderoso e buttata giù con uno schianto assordante, rivelando il Blaziken e la Blastoise di Vera schierati dietro di essa! Subito dopo, Ritchie vide arrivare anche Vera, i suoi compagni, e diversi dei loro Pokemon... anche Laura e la sua Lilligant erano lì, e anche il comandante Sirius, Astro ed Eclisse...

"Vera!" Esclamò Ritchie. "Ragazzi, ci siete anche voi!"

"Già... pare che non abbiamo più tanto tempo." affermò la ragazzina aggiustandosi la bandana. Con un agile balzo, Blaziken entrò nella stanza e indicò il PULSE-Abra che si stava ancora caricando...

"Blaziken!" esclamò allarmato.

Hitomi fece un cenno con la testa, e anche lei e il suo Walrein si tennero pronti a combattere. "Il grande capo di questi farabutti sta per arrivare." disse freddamente la bambina. "Vediamo di calmare questo Abra, e poi tagliamo la corda."

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CONTINUA...

  
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