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Autore: Bad Devil    11/03/2018    1 recensioni
Mille domande affollavano la sua mente, mille questioni sul come e perché fossero arrivati lì, ma quando la tenebra calò completamente, furono i sussurri a distrarlo.
"Molto maturo da parte tua." Replicò nervoso, ormai quasi del tutto immerso nell'oscurità. Quei cupi sibili avevano completamente pervaso l'ambiente, andando a sommarsi ad un tetro vociare quasi litanico, ripetuto, ostile e terrificante.
"...li senti anche tu?"
[Scriddler / RiddleCrow][Slowbuild relationship][From Enemies to Friends / Lovers (?)][Slash]
[Don't Starve - AU][La lettura non richiede conoscere il videogioco]
Genere: Avventura, Slice of life, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi, Slash | Personaggi: L'Enigmista, Scarecrow
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Titolo: “What lurks in the shadows”
Autore: Cadaveria Ragnarsson
Fandom: Batman
Personaggi: Jonathan "Scarecrow" Crane; Edward "The Riddler" Nygma
Pairing: Pre-Scriddler
Genere: Missing Moments, Slice of Life,
Rating: Arancione (per sicurezza, può variare)
Avvertimenti: Don't Starve AU
Disclaimer: I personaggi presenti in questa storia non sono reali, né di mia proprietà. Inoltre sono maggiorenni. Non ho nessun diritto legale su di loro a differenza degli autori e, dalla pubblicazione di questo scritto, non vi ricavo un benché minimo centesimo.

Note: Don't Starve è un videogioco prodotto dalla Klei Entertainment nel quale pochissimi elementi vengono forniti al fine di comprendere la storia vera e propria. Come dice il nome stesso, lo scopo è non morire di fame, mentre tutto quello che il giocatore compie per sopravvivere è vissuto come una scoperta. Per la mia storia ho scelto di utilizzare l'ambientazione del gioco: vi saranno alcuni elementi di riferimento ad esso, ma saranno descritti e vissuti anche dai due sfortunati protagonisti, pertanto non è necessario conoscere la serie per poterla leggere e, spero, apprezzare.



Chester



L'alba del loro terzo giorno venne accolta con tacito entusiasmo. Entrambi si misero ben preso in marcia per esplorare la zona limitrofa e buona parte del circondario, sfamandosi lungo la via con dei semi e alcune bacche. Non era stato un pasto soddisfacente, né lontanamente capace di fermare i morsi della fame, ma era stato meglio di niente. Crane era riuscito ad abbattere qualche arbusto di piccole dimensioni, ricavando della legna per il falò della notte, mentre Edward aveva scorto qualcosa di ben più atipico. Il cadavere riverso in terra, pulito fino all'osso e con una picca conficcata nel costato, giaceva sulla pianura. Intorno a lui sembravano esservi i suoi miseri averi.

"Crane, da un po' un'occhiata..." Edward ispezionò con attenzione la zona, prima di avvicinarsi con cautela. Raccolse lo zaino e lo aprì, scoprendo al suo interno tre corde, un piccone rudimentale quanto la loro ascia e, quella che a prima vista sembrava una specie di balsamo.
"Ugh. Dalla puzza sembra qualche schifezza omeopatica o new age." Commentò disgustato, ma comunque soddisfatto del bottino. Decise di portare le corde a mano, lasciando spazio all'interno perché Crane potesse riporvi un po' di legna. Fu quest'ultimo a farsi carico dello zaino, mentre il ragazzo raccoglieva la legna e lo aiutava a riporla. A zaino pieno, ne trasportò un po' a mano, ma alla fine, stanco, propose di trovare un'area dove accamparsi successivamente e poter depositare i loro materiali nel frattempo. Quando avvenne l'incontro, era già pomeriggio inoltrato. Edward si era avventurato nel bosco in cerca di cibo, quando a catturare la sua attenzione fu un osso piantato verticalmente nel terreno. La staffa, perché di quello si trattava, era perfettamente pulita e di un bianco candido, sulla cui sommità spiccava uno occhio cremisi. Si guardò intorno più volte, prima di estrarla dal terreno, ma fu solamente dopo averla stretta in mano che notò una forma indefinita, sbavante e di color arancione saltare verso di lui.
"E tu cosa cazzo-" Dimentico di ogni dignità il ragazzo gridò, iniziando a correre nella direzione da cui era arrivato, sperando nell'aiuto di Crane. Questi era accorso al grido del compagno, ma nel vedere la scena si arrestò, serrando la presa sull’ascia. Edward correva a tutta velocità in linea retta, seguito da una sgargiante creatura sbavante. Non intervenne, non percependo un reale pericolo, privilegiando l'osservazione. Edward era in puro panico, con la staffa stretta tra le mani e una marea di imprecazioni sepolte nella gola seguite da grida di aiuto. Quando, a pochi metri dal dottore il ragazzo inciampò, questi si voltò verso la creatura, indietreggiando sull'erba. In preda al terrore, poi, gli lanciò addosso la staffa, colpendolo sulla sommità con un sonoro boink.
Edward aveva continuato ad indietreggiare, ma la creatura si era arrestata, restando sul posto, come in attesa di qualcosa. Ricordava un po' un cane, nell'atteggiamento, sembrava respirare in modo affannoso con la bocca, sebbene fosse priva di occhi, da che ne potesse dire Crane. Con estrema cautela, quest'ultimo gli si avvicinò. Nel non vedere una reazione aggressiva, avanzò ancora e protese una mano verso di essa, sotto lo sguardo incredulo di Edward che continuava a gridargli di "ammazzare quello schifo". Non appena il dottore fu sul punto di sfiorarlo, la creatura spalancò le fauci, ripiegando la parte superiore del corpo all'indietro, come ad aprirsi per mostrare l'interno. Era di natura organica, chiaramente, ma asciutto e... vuoto.

"Che cosa sei?" Gli domandò Crane, notando delle piccole zanne tutte intorno al bordo della cavità, molto piccole e per niente affilate. Iniziava a credere che il terrore di Edward fosse stato tutto causa di un fraintendimento.
"Dammi del cibo." Ordinò al rosso, senza distogliere lo sguardo.

"Oh, certo. Nutriamolo! Inizia con la tua mano, io a quel coso non-"

"Adesso, Edward." Questi rimase a lungo combattuto, ma infine, serrando le labbra in una smorfia seccata, fece come richiesto, dando a Crane una manciata di semi.
Il dottore li ripose attentamente all'interno della cavità della creatura, ma questa si serrò solo parecchi istanti dopo, ritornando chiusa e docile come pocanzi. Quando Crane avvicinò nuovamente la mano, la creatura riaprì le fauci, mostrando i semini intatti.
Solo allora Edward sembrò prendere coraggio e avvicinarsi. Non era aggressiva, nemmeno dopo aver subito un attacco. Non mangiava.

"O non apprezza i semi, e per inciso nemmeno io, oppure..." lo scrutò attentamente, prima di formulare la propria ipotesi. "Potrebbe essere una sorta di mimic?"

"Mimic?"

"Uh... sono creature immaginarie. Si camuffano da oggetti inanimati per attaccare le persone, adescandole con tesori o ricchezze. In questo caso... azzarderei possa essere una specie di scrigno. Un baule portatile, se vogliamo." Jonathan lo guardò annoiato, considerando però le sue parole.
"Potrebbe essere... anche se sicuramente non è di questo mondo." Edward sorrise amaro.

"Credo che la definizione di questo sia molto relativa al momento, Jonathan."
L'uomo non replicò, testando la teoria del ragazzo e riponendo alcuni pezzi di legna al suo interno.

"Convincilo a seguirti." Disse solamente, posandosi l'ascia su una spalla e tornando a raccogliere risorse. Edward riservò un'occhiata torva, tanto a Crane quanto al misterioso essere vivente, a disagio nel trovarsi da solo con lui. Si spolverò gli abiti e si avvicinò, invitandolo a seguirlo. La creatura non mosse un solo passo.

"Dai?" Insistette, battendosi una mano sulla coscia. "Forza!" Ma non importava quando lo incitasse, la creatura restava ferma sul posto. Fu allora che Edward riprese in mano la staffa e subito notò un cambiamento.
"Oh..." mosse qualche passo e subito la creatura balzò per raggiungerlo.
"È questa che segui..." provò per diversi metri e, a teoria accertata, raggiunse il dottore.

"Avete fatto amicizia?" Gli domandò questi, mentre il rosso, con spocchia e a testa alta lo sorpassava.

"Ovviamente."

Jonathan gli allungò dei pezzi di legna. "Tieni. Fagli portare anche questi."
Edward afferrò il primo ciocco di legno al massimo della distanza, provando quindi ad approcciarsi alla strana creatura. Non sentendosi minacciato, adempì alla mansione senza problemi.
Seguirono Crane per almeno un paio d'ore, dopo. L'infaticabile dottore ebbe pace solo dopo aver, letteralmente, spaccato l'ascia rudimentale che maneggiava, dando fine alle sue mansioni. Entrambi si diressero quindi allo spiazzo scelto per la notte e Edward accese un falò. La creatura si era messa tranquilla accanto ad essa e al primo velo di tenebra si era accucciata sulle zampine, appisolandosi.

"Gli serve un nome." Disse il rosso ad un tratto.

"Scusa?"

"A questo coso. Non possiamo continuare a chiamarlo bestia, o creatura. Gli serve un nome."

"E come vorresti chiamarlo? Eyebone*?"

"Dio, come sei creepy." Edward rimase a lungo in silenzio, sorridendo poi tra sé e sé mentre lo guardava.
"Chester.**"

"...pessimo."

"È perfetto!" Il piccolo battibecco fu breve, quando finalmente le poche bacche furono arrostite, insieme ai semi i due li divisero equamente per nutrirsi. Il pasto era stato meno scarno di quelli precedenti, ma nemmeno lontanamente sufficiente a sostentarli.
Calò la notte, portando con sé sussurri e sciagura. Entrambi furono troppo distratti dal suono di un carillon per notare le oscure mani che sul terreno strisciavano verso il loro fuoco.



Continua...
Cadaveria Ragnarsson




Note:
*Eyebone: in gioco, è il nome della staffa con l'occhio; mentre **Chester è esattamente il nome della creatura piccola e arancione, per l'appunto, una chest portatile. Vi è una variante sotterranea per Chester, trovabile solamente nelle grotte sotterranee: Hutch. E' simile a Chester, ma il suo aspetto ricorda vagamente un pesce abissale. L'oggetto a cui è legato si chiama Star-Sky, un'adorabile boccia con un pesciolino rosso dentro. Perché Starsky e Hutch. Già. Dovevate saperlo.
Vi assicuro, inoltre, che la reazione di Edward non è forzata. Dopo qualche giorno nel mondo di Don't Starve, dove tutto è potenzialmente pronto a uccidervi, vedervi una cosa carina come Chester che vi corre incontro è assolutamente morte. Pur sapendo cosa fosse Chester e avendo tra le mani una katana moddata da 1000 damage a colpo, la prima volta che ho raccolto Star-Sky e ho visto Hutch sono fuggita squittendo "e tu cosa cazzo sei?!". Poi ho realizzato.
Me ne vergogno ancora oggi.

Come al solito grazie a La Dama di Picche per il sostegno e a tutti voi che seguite la storia <3

CadaveriaRagnarsson
  
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