Anime & Manga > Bungou Stray Dogs
Segui la storia  |       
Autore: Vera_D_Winters    11/03/2018    1 recensioni
Questa storia partecipa al "Playing with magic" a cura di Fanwriter.it!
Mi sono riproposta di fare una raccolta di one shot tempo permettendo, utilizzando i prompt suggeriti da Fanwriter.it
E' la mia prima storia in questo fandom, siate clementi
Primo prompt:
4. A e B sono amici da sempre, ma vengono smistati in casate diverse e si allontano, complici anche i nuovi compagni e la competitività.
Personaggi protagonisti: Dazai e Chuuya
Parole: 1120
Secondo prompt:
21. Durante il Ballo del Ceppo, A frega B al suo cavaliere/dama.
Personaggi protagonisti: Oda, Ranpo e Akiko
Parole 1007
Terzo prompt:
10. Durante la partita di Quidditch A si fa male e B gli è subito al fianco, non prestando attenzione agli altri.
Personaggi protagonisti: Akutagawa e Atsuhi
Parole 1200
Quarto prompt:
Notte prima dei M.A.G.O
Personaggio protagonista: Odasaku
Parole 1000
Quinto e ultimo prompt:
41. A e B vengono sgamati quando si presentano in Sala Grande con le cravatte invertite
Personaggi protagonisti: Dazai e Chuuya
Parole 1136
Genere: Comico, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Chuuya Nakahara, Doppo Kunikida, Osamu Dazai, Ryuunosuke Akutagawa, Sakunosuke Oda
Note: AU, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il cielo non era stato affatto clemente quel giorno, ed una pioggia violente e incessante inondava da ore il campo di Quidditch. Ciononostante la partita non era stata rinviata, poichè le condizioni climatiche da sempre non erano considerate una buona scusa per invalidare un incontro.
Inoltre la partita che stava per iniziare sarebbe stata relativamente facile, o almeno così credevano praticamente tutti i giocatori e  gli spettatori trepidanti sotto l'acquazzone. Atsushi Nakajima infatti era l'unico giocatore davvero promettente di Tassorosso, e sebbene spesso e volentieri il ruolo di cercatore poteva essere decisivo nella risoluzione degli incontri, Serpeverde possedeva l'attacco migliore della scuola, con Ryonosuke Akutagawa a trainare con rabbia e la giusta dose di cattiveria tutto il suo team. 
Implacabile. Così era stato definito spesso e volentieri persino dagli insegnanti. 
Ed in effetti al fischio di inizio fu proprio il giovane dalla particolare capigliatura nera e grigia a scattare per primo, la scopa che volava come una scheggia nonostante il vento che impenitente cercava di spazzarlo via. 
«Quale enorme forza di volontà Akutagawa! Nessuno è come lui!» 
Tuonava estatico il commentatore ufficiale di tutte le partite, il rosso Michizo, il cui cerotto bianco sul naso ormai era scivolato via a causa della pioggia scrosciante e della forte umidità.
Ed in effetti nessuno riuscì a fermare il morettino del terzo anno, che scartando un bolide e uno dei cacciatori avversarsi segnò il primo punto a soli cinque minuti dall'inizio del match. La pluffa era schizzata tra i cerchi con violenza e velocità inaudita, tanto che il portiere di Tassorosso nemmeno l'aveva vista arrivare.
Ed ovviamente i Serpeverde sugli spalti eruppero in grida di gioia che quasi contrastarono i tuoni.
L'atmosfera era più che infiammata nonostante la tempesta che imperversava sul campo, e la pluffa era nuovamente in mano alla squadra verde e argentea.
Il povero Atsushi intanto provava a volare più alto degli altri alla disperata ricerca del boccino d'oro, il quale era ancora più difficile da vedere con quelle condizioni atmosferiche. Cercava di non ascoltare la folla, la cronaca secondo per secondo, cercava di rimanere concentrato nella speranza di chiudere l'incontro il prima possibile. Ormai era talmente infreddolito da non sentirsi più le mani, e come tenesse la presa sul manico della scopa era un mistero persino per lui.
Un altro punto segnato da Akutagawa però, diede la spinta al giovane dai capelli argentei, che decise di darsi nuovamente una mossa.
Sfrecciò zigzagando tra gli altri compagni, superò i cacciatori avversari, scese in picchiata e poi riprese quota, sferzando la cortina di pioggia con la propria scia. 
E stava cominciando a spazientirsi quando finalmente lo vide: svolazzava con quel suo suono ronzante, oltre l'orecchio di uno dei battitori della propria squadra.
Senza esitazione Atsushi si gettò quindi in avanti, inseguendo la pallina dorata che sembrava aver intuito il suo arrivo. Il cacciatore di Serpeverde che lo tallonava dall'inizio, lo seguì a ruota, ma era troppo lento. Il giovane Tassorosso aveva già allungato il braccio, e le sue dita quasi avevano sfiorato il freddo metallo delle pomo alato. Era fatta... era...
Improvvisamente ogni cosa sembrò tacere, ed il tempo parve arrestarsi: bocche spalancate e spaventate ora si rivolgevano non più verso l'alto, verso il cercatore, bensì verso il basso, dove Akutagawa si stava per schiantare.
Il giovane dai capelli argentei non aveva visto come ciò era potuto accadere, ma non appena vide l'antagonista finire rovinosamente tra il fango e la terra, dimenticò completamente ciò che stava facendo e girò il manico di scopa esattamente dalla parte opposta.
La folla riprese allora vita con un boato, i compagni di Casata urlarono improperi, Michizo sbraitava qualcosa a proposito del Boccino, e forse qualcuno fischiò, dettando la fine dell'incontro.
Atsushi non era sicuro e nemmeno gli importava.
Atterrò malamente e subito si gettò in ginocchio su Akutagawa, disteso sulla schiena, apparentemente privo di sensi.
«Ryonosuke??? Ryonosuke!! »   
Fu con ansia crescente che il nome del moro venne chiamato, anzi urlato, sotto l'incredulità di parecchi occhi.
I due studenti erano noti per la loro rivalità. Non passava giorno in cui Akutagawa non provava in qualche modo a dare il tormento al Tassorosso, e spesso erano finiti in punizione insieme proprio per questo motivo. 
Ciò che gli altri non sapevano però, era che proprio durante quelle lunghe ore passate spalla a spalla un sentimento diverso dalla rivalità era sbocciato tra i due ragazzi, e proprio tale sentimento era quello che ora muoveva Atsushi.
Ciò che avvenne dopo il fischio di fine partita fu estremamente concitato: nonostante i Serpeverde avessero vinto l'incontro nessuno festeggiò, ed anzi molti degli studenti di quella casta cercarono di oltrepassare le barriere per correre a soccorrere il proprio campione, che però era stato preso in custodia dai professori, diretti immediatamente all'infermeria. I Tassorosso intanto erano insorti in proteste senza eguali, ed i compagni di squadra si erano riuniti attorno ad Atsushi per capire che cosa diamine gli fosse passato per la testa.
Per il giovane fu tutto estremamente difficile, poichè non sola la propria timidezza e riservatezza gli impedivano di spiegarsi a dovere, ma la preoccupazione era tale da fargli tremare follemente le gambe.
Nessuno seppe dire se accadde per la tensione, per la stanchezza, o per il maltempo che ancora imperversava su di loro, penetrando fin nelle ossa dei presenti, ma alla fine Atsushi svenne nel mezzo del cerchio che gli si era formato intorno, e non udì più nulla, se non il beato silenzio di quel fluttuare privo di sensi.
Quando si svegliò, la prima cosa che vide fu il soffitto dell'infermeria, e questo gli fece aggrottare la fronte. Il suo ultimo ricordo era Akutagawa che veniva portato via su una barella sospesa in aria... perchè c'era lui steso su di un lettino?
«Svenire per la troppa tensione... solo tu... »   
La voce strascicata e contrariata del Serpeverde raggiunse le orecchie del giovane disteso, che immediatamente si rizzò a sedere, voltandosi verso l'angolo da cui aveva udito provenire la sua voce. Il moro era lì, seduto su di uno sgabello girevole, i gomiti poggiati sulle ginocchia mentre scrutava il compagno dai capelli argentei dal taglio asimmetrico.
Sembrava stare bene visto che aveva anche la forza di fare quell'espressione infastidita, ed Atsushi, fregandosene di ogni cosa, gli buttò semplicemente le braccia addosso, rischiando di farlo cadere a terra tanta era stata la sua irruenza.
E lo strinse, lo strinse con una forza che solitamente non usava, con una decisione che non sempre gli apparteneva, con quella nota di paura che si faceva nuovamente largo in lui, causandogli un vero e proprio tremito.
«Ohi, Jinko... »   
Il nomignolo che Akutagawa gli aveva affibbiato per la sua passione per i felini risuonò risoluto alle orecchie del Tassorosso, che tuttavia non mollò la presa.
«Sto bene... »  
Sopraggiunse allora la rassicurazione a parole. Nemmeno questa però bastò a spezzare l'abbraccio. Atsushi non voleva minimamente saperne di lasciarlo andare.
«Ho avuto paura. » 
Ammise sentendosi estremamente sciocco, ma fu allora che le braccia del moro finalmente giunsero a ricambiare quel gesto iniziato poco prima, circondando le spalle dell'altro, mentre le loro guance si sfioravano, poco prima che lo facessero le loro fronti.
« Questo è perchè sei stupido.»   
Quelle parole risuonarono nel poco spazio rimasto tra i loro volti, tuttavia risultarono priva di scherno, anzi, vi era una dolcezza di fondo, come se gli avesse detto: ti voglio bene. A modo suo ovviamente, come sempre.
«No, è perchè sono innamorato. »   
Fu quindi la pronta risposta, e prima che Akutagawa potesse protestare, un bacio venne rubato con il rumore di uno schiocco e l'impronta di un sorriso sulle labbra incredule del Serpeverde.
Che li vedessero in quel momento non era importante, dopotutto la reazione di Atsushi durante la partita era stata più esplicativa di qualsiasi altra cosa, perciò perchè fingere?
Non vi era alcun motivo per farlo, mentre molti motivi esistevano per prolungare quel momento. 
E fu quello che Atsushi fece, dimenticandosi del Quidditch, delle loro Casate e del temporale che ancora imperversava oltre le mura del castello.



// Angolo Autrice
Questa oneshot è stata scritta un po' di getto lo ammetto, ma tutto sommato penso possa andare bene.
Atsushi e Akutagawa non sono tra le mie ship preferite, però credo stiano bene insieme e quindi ho voluto provare a scrivere anche di loro due. Spero comunque di averli resi al meglio ^^


 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Bungou Stray Dogs / Vai alla pagina dell'autore: Vera_D_Winters