Fumetti/Cartoni americani > Spider Man
Segui la storia  |       
Autore: ladyzaphira    15/03/2018    1 recensioni
*Momentaneamente sospesa e in fase di revisione*
What if ...? Della serie a cartoni "Ultimate Spiderman".
Una misteriosa ragazza, dai lunghi capelli bianchi come la neve e l'espressione malinconica entrerà ben presto a far parte della squadra del nostro arrampica-muri preferito.
Chi è questa ragazza, qual'è la sua storia?
Dal 3° capitolo:
-“Un’ultima cosa Peter” lo fermò Coulson, prima che il giovane eroe uscisse dal suo ufficio “Non entrerò nei dettagli, perché non sono di mia competenza però …” esitò un momento “… Snow non ha vissuto una vita esattamente facile, ma è una brava ragazza, ti prego di tenerlo sempre a mente”
Peter corrucciò la fronte, confuso da quello strano discorso.
Perché avrebbe dovuto pensare male di Neve?!
Insomma almeno l’80% dei supereroi aveva un passato oscuro, pertanto non l’avrebbe sorpreso più di tanto se anche per lei fosse valso lo stesso.
E comunque Nick Fury doveva per forza aver visto del buono in lei altrimenti non l’avrebbe reclutata, giusto?-
.................
Accenni alla serie anime "Tokyo Ghoul".
La storia sarà ambientata principalmente nella serie Ultimate (2012), con alcuni elementi presi da altre serie tipo Spectacular e così via.
Genere: Angst, Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Harry Osborn, Norman Osborn, Nuovo personaggio, Peter Parker
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Peter e Neve trascorsero quel quarto d’ora che li separava dalla pausa pranzo discutendo per lo più del programma scolastico di quest’ultima finchè la conversazione andò seneramente avanti per conto suo, spaziando su argomenti diversi.
 
Superata la tensione, la sorpresa e, soprattutto, l’imbarazzo iniziale tipico di quando si comincia a conoscere qualcuno, l’aspirante supereroe aveva avuto modo di constatare che non poteva esserci interlocutrice migliore dell’albina per dare libero sfogo alla sua leggendaria parlantina.
Neve seguì i suoi discorsi con attenzione, mostrando sincero interesse.
Riuscì perfino a strapparle un sorriso, seppur smorzato da quel velo di malinconia che la ragazza sembrava portarsi appresso, quando gli raccontò di come Sam avesse fatto scattare l’allarme nell’aula di chimica, due volte!!
 
“Si direbbe un tipo interessante questo Sam” commentò l’albina osservando diversi studenti passare per i corridoio.
 
Ormai quasi tutti si stavano dirigendo verso la mensa.
 
“Eh dipende dai punti di vista, credimi” affermò Peter, scuotendo il capo.
Solo allora fece caso all’improvviso affollamento nel corridoio, il quale gli ricordandò che fosse giunto il momento anche per loro di avviarsi.
 
Come previsto Peter e Snow trovarono i restanti membri della squadra al loro solito tavolo, due di loro, precisamente Ava e Danny, si erano procurati già il piatto del giorno mentre Luke e Sam stavano aspettando il loro turno per riempire il vassoio poco lontano.
Spiegare la nuova situazione agli altri fu come assistere ad uno spettacolo tragicomico. Ava rimase a bocca aperta in un’imitazione dell’urlo di Munch, Sam quasi non si strozzò con il puré di patate, Luke cadde dalla sedia e Danny fece, beh, in realtà fu l’unico a non dire assolutamente nulla, limitandosi ad osservare Snow con espressione curiosa.
 
“Cough!! Cough!! S-Stai scherzando Parker?!” ansimò Sam, una volta che fu riuscito a liberare la trachea ustruitasi con il puré.
 
Peter incrociò le braccia al petto, sospirando.
“Ti pare che scherzerei su una cosa del genere?! E’ stato Coulson ad informarmi, e Snow sa già perfettamente chi siamo”
 
“Ma … ma perché Fury non ci ha informati?! Insomma una nuova compagna, senza offesa eh” si premurò di aggiungere Luke rivolto a Neve, che per tutto il discorso non aveva proferito una sola parola.
“Nessun problema Powerman, comprendo la vostra sorpresa” disse l’albina “Del resto non si può dire che sia stata una cosa ponderata, Fury mi ha fatto una proposta e io l’ho accettata, niente di più”
“Conosci Fury?!” esclamò Sam.
“Mi pare evidente che lo conosca idiota!! O non sarebbe qui a parlare con noi” sibilò Ava, lanciando un’occhiataccia al compagno di squadra.
 
“Sì, si può dire che io conosca Fury abbastanza bene” rispose tranquillamente Snow “Ad ogni modo se per voi la mia presenza rappresenta un problema, posso sempre …”
 
“Assolutamente no” affermò Peter dimenando con fare esagitato le mani davanti al petto “Nessun problema Snow!! Siamo solo un pò sorpresi tutto qua, non è così ragazzi?”
 
I ragazzi si scambiarono un’occhiata incerta tra loro, ma alla fine annuirono.
 
“Comunque sia” incominciò Neve dopo qualche momento di silenzio imbarazzante “Sentitevi pure liberi di riparlarne all’Eliveivolo direttamente con Fury, insomma per non avere problemi”
“Tranquilla Snow” replicò Pete con un sorriso gentile “Nessuno avrà problemi con te”
 
L’albina lo guardò incuriosita.
Fatta eccezione per lo shock iniziale quel ragazzo, Spiderman, sembrava aver preso abbastanza bene la sua presenza nel gruppo.
Certo, Fury le aveva detto che si trattava di un giovane molto alla mano, seppur un pò timido agli inizi, però aveva anche capito che le cose con i suoi compagni non stavano andando esattamente rosa e fiori.
A pensarci bene poteva dire di capirlo, o per lo meno provarci.
Non doveva essere stato facile per un eroe auto-didatta, che era già sul campo da un po’ (due anni stando a quel che le aveva detto Fury), accettare all’improvviso una serie di regole rigide come quelle dello S.H.I.E.L.D, il controllo costante, e dei compagni inesperti che lo obbligavano a far coincidere la sfera “lavorativa” con quella privata.
 
Specie in un periodo come quello dell’adolescenza, dove si sente il bisognoso di avere i propri spazi.
  
Dal canto suo Peter stesso era sorpreso di come stesse prendendo bene la situazione.
Quella ragazza gli stava facendo una buona impressione, e non lo pensava solo perché lo aveva ascoltato blaterare per più di un quarto d’ora senza mai intimargli di chiudere il becco!!
Ovviamente era ancora presto per dare giudizi.
Per di più non era che Neve si stesse aprendo granché, ma immaginava fosse normale considerando che si erano appena conosciuti.
 
Non pretendeva certo di farsi raccotare la storia della sua vita al primo incontro, anche se Coulson lo aveva lasciato con un sacco di domande in mente.
 
“Allooora, tu unirai a noi per la gita didattica di domani?” domandò Ava a Snow, forse sperando così di rompere il ghiaccio con la nuova arrivata che si era nuovamente chiusa nel silenzio.
Semplicemente, ad un certo punto, aveva tirato fuori un libro di chimica dalla sua borsa a tracolla e si era messa a leggerlo, senza più prestare attenzione a loro e …
 
… Neanche al suo pranzo a quanto pareva, visto che aveva ingerito sì e no un paio di bocconi del suo panino.
 
“Neve?” chiamò Peter.
Snow alzò lo sguardò dal capitolo cinque del libro, sbattendo le palpebre.
“Uh? Oh, scusatemi” mormorò, spostandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio imbarazzata “Mi avete chiesto qualcosa?”
 
“Non hai fame?” domandò il castano anticipando Ava che stava per parlare.
Gli indicò il piatto dove giaceva ignorato un’invitante cheeseburger con contorno di insalata.
 
Snow sussultò, guardando il suo piatto “N-No in effetti, non proprio …”
 
Peter fece per replicare ma Neve lo batté sul tempo, rivolgendosi alla ragazza di origini caraibiche.
 
“Stavi dicendo qualcosa su una gita didattica?”
“Sì, scommetto che Peter non te l’aveva ancora detto” ghignò Ava lanciando un’occhiata al ragazzo.
“Ehm, forse perché non c’è stato il tempo materiale per farlo?” ribatté l’altro.
 
“Non fa niente, ora che ci penso Coulson me ne aveva già accennato” Neve sorrise dolcemente “Al Brooklyn Museum, giusto?”
 
“Già” fece Luke, alzando gli occhi all’idea “Il lato positivo è che dopo avremmo l’intera giornata libera, quello negativo è che ci chiederanno una tesi”
“Coraggio amico, l’esperienza è il cibo dello spirito …” affermò Danny criptico.
“… Che cresce e prende forma in base alle scelte di ogni individuo” concluse inaspettatamente Snow, guadagnandosi un occhiata sorpresa da parte degli altri, in special modo del biondo.  
 
L’albina abbassò lo sguardo con fare dispiaciuto “Ho detto qualcosa di sbagliato?”
 
“Niente affatto” la rassicurò Iron Fist sorridendo “Solo non mi aspettavo terminassi la frase, sei pratica di filosofia orientale?”
“Non proprio, ho letto dei libri”
“Ti piace leggere?” chiese Peter, cogliendo l’occasione al volo per far aprire un po’ la nuova compagna.
“Molto, purtroppo come già sai il mio percorso scolastico non è stato granché lineare e ho cercato di rimediare leggendo il più possibile sui più svariati argomenti”
“Ti sei appasionata a qualche campo in particolare?” domandò Danny.
“Ho una predisposizione nelle materie scientifiche”
“Sul serio?! Anch’io” sorrise Peter.
“Grandioso, un’altra nerd” si lamentò giocosamente Sam a prezzo, però, una gomitata da parte di Luke.
 
Snow sorrise leggermente.
 
Continuarono così per tutta la durata della pausa pranzo, finché non venne il momento di separarsi per frequentare le ultime due ore della giornata.
Peter e Snow si diressero verso l’aula di biologia mentre Luke, Danny e Sam avevano letteratura inglese.
 
Ava infine, avendo un’ora di buco, pensò di sfruttarla in sala studio per portarsi avanti con i compiti.
 
Avevano quasi raggiunto l’aula quando vennero intercettati dal personale incubo di Peter, Flash Thompson.
 
“Pavido Parker!!”
La massiccia figura del giocatore di football di punta della scuola gli apparve davanti all’improvviso.
Peter si esibì un profondo sospiro, che rese Snow alquanto perplessa.
 
“Grandioso, proprio ciò che ci voleva” brontolò.
 
“Ti stavo giusto cercando” esclamò Flash scrocchiandosi le nocche “Sai che ore sono?!”
 
“Ehm, l’ora di biologia?” buttò lì il castano, quasi rassegnato nonché perfettamente consapevole di come sarebbe andata a finire.
L’unica cosa che lo infastidiva era che dovesse accadere proprio davanti a Snow.
“No!!” rispose infatti il bullo con un ghigno divertito “E’ l’ora di fare un bel viaggetto nell’armadietto”
“Evviva …”
 
Neve sbatté le palpebre, colta alla sprovvista, come vide il ragazzone biondo passare il braccio muscoloso attorno al collo del suo capo squadra, come a volergli dare un nocchino, e trascinarlo di forza verso un armadietto specifico, ovvero l’unico della fila ad avere la serratura rotta.
La mano della ragazza scattò ancor prima che il cervello desse il comando ai muscoli, acchiappando Flash per il colletto della giacca sportiva.
 
“Eh?!” fece il biondo sentendosi trattenere.
Si guardò alle spalle, incontrando così gli occhi scuri di Neve con un’espressione sorpresa.
 
“Chiedo scusa” esordì lei pacata “Che cosa avresti intenzione di fare esattamente?”
 
“Uh? Oh, non preoccuparti dolcezza!!” esclamò Flash noncurante “Io e il pavido Parker stiamo solo giocando, giusto amico?!”
 
“Flash, mi stai strozzando” si limitò a sibilare Peter, rotenado gli occhi.
 
Il comportamento passivo del giovane in merito alla situazione confuse ancor di più Snow.
 
Si vedeva lontano un miglio che era infastidito, ed era altrettanto chiaro che la posizione a cui il bullo lo stava costringendo a adeguarsi (ovvero con la schiena piegata e il suo avambraccio che gli schiacciava la trachea) non fosse per niente comoda, eppure non stava facendo nulla per opporvisi.
Era Spiderman!! Avrebbe potuto ribellarsi in qualsiasi momento.
Avrebbbe potuto prendere Flash per il collo e sbattere lui dentro il famoso armadietto, il tutto senza neanche versare una goccia di sudore.
 
Invece, per qualche motivo, si stava lasciando strapazzare apposta.
 
Perchè?
 
“Sei nuova? Non mi sembra di averti mai vista in questi corridoio” ammiccò Flash con fare lascivo “Altrimenti ti assicuro che non ti avrei dimenticata”
“Effettivamente questo è il mio primo giorno alla Midtown” replicò Snow, socchiudendo gli occhi “E il ragazzo che stai maltrattando in questo momento è stato chiamato  dal preside affinché mi facesse da tutor”
 
“Chi? Il pavido Parker?!”
 
“Proprio così …”
 
L’albina diede un’improvviso strattone al colletto della giacca di Flash.
La forza con cui lo fece fu tale da far quasi sbilanciare il biondo che per non perdere l’equilibrio si trovò costretto a lasciare Peter.
“… Pertanto ti sarei grata se lo lasciassi in pace”
La voce della ragazza si era fatta gelida, tagliente, con qualcosa di più oscuro del classico tono che non ammette repliche tanto che perfino Peter ne restò inquietato.
 
Anche Flash sembrò avere la stessa opinione, poiché prese ad indietreggiare di qualche passo.
 
“Wow amica, non c’è bisogno di scaldarsi …”
 
Più che “scaldarsi”, Peter pensò che “raffredarsi” sarebbe stato il termine più adatto per descrivere quel repentino cambio d’atteggiamento in Neve.
Difatti, per quanto bizzarro, era proprio il fatto che la ragazza anziché animarsi, fosse per rabbia o sdegno, stesse diventando sempre più INESPRESSIVA a far rabbrividire entrambi i coetanei.
Come se qualsivoglia traccia di emozione, di vita, le fosse defluita dal volto.
 
“Ho appena appurato che la tua presenza mi risulta alquanto sgradevole” lo informò Snow incolore.
 
“E’ tutto ok Snow” decise di intervenire Peter, appoggiandole una mano sulla spalla “Flash se ne stava andando, vero?”
“Per questa volta ti è andata bene Parker” sbuffò Flash, ficcandosi le mani in tasca nel goffo tentativo di apparire disinvolto malgrado il crescente disagio “Sarà per la prossima volta”
 
E detto ciò se ne andò.
 
Il castano tirò un sospiro di sollievo, rasserenato dall’essere riuscito ad evitare che la situazione degenerasse in modo inaspettato.
Guardò Neve, la quale non smise di fissare la direzione in cui si era avviato Flash.
 
“Perché lo hai fatto?” domandò ad un tratto l’albina.
 
“Fatto cosa?”
 
“Perché non hai reagito?” precisò Snow, girandosi finalmente a guardarlo.
Sembrava tornata come prima, sempre con quella sua aria malinconica ma i lineamenti del suo viso si erano addolciti, apparendo più UMANI di quanto non lo fossero sembrati pochi istanti prima.
“Sei più forte di lui, avresti potuto farlo” continuò “Avresti potuto difenderti, perché non lo hai fatto?”
“Beh, se lo avessi fatto non sarei stato diverso da lui, non credi?” rispose Peter “Inoltre ho un identità segreta da difendere, Flash non è esattamente un genio ma se di punto in bianco reagissi alle sue prepotenze in stile Spidey non impiegherebbe molto a fare due più due”
 
“… Capisco”
 
Restarono per qualche istante in silenzio.
 
In realtà Snow non capiva, non completamente.
Tuttavia pensò non fosse opportuno insistere ulteriormente, almeno per quel giorno, avrebbe soddisfatto la sua curiosità un’altra volta.

Ora era meglio andare in classe.

.......................

Quarto capitolo!! 
Cominciamo a conoscere Neve, ma stiamo soltando grattando la superficie!!
Vedremo cosa accadrà nei prossimi capitoli ^^
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Spider Man / Vai alla pagina dell'autore: ladyzaphira