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Autore: Elgul1    18/03/2018    1 recensioni
Questa storia è un What if di cosa sarebbe potuto accadere, secondo me, se invece di Shouyou, Gintoki avesse avuto come maestro Utsuro diventando il più temibile assassino a disposizione dei Naraku.
Gintoki ha sempre vissuto per servire e aiutare il suo maestro Utsuro che lo ha cresciuto come un figlio. Da anni commette crimini di ogni genere uccide coloro che infangano il buon nome dei Narakue chi rappresenta una minaccia per l'ordine imposto. La sua strada però, durante la sua missione più pericolosa, sarà costellata di numerosi incontri che riusciranno a portarlo verso la dritta via che sembra irragiungibile?
Genere: Azione, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gintoki Sakata, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza
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La città era in pericolo e lei lo sapeva. 
Con un  balzo si portò in mezzo a una strada e, con facilità, falciò altri due Naraku permettendo così ad altri civili di correre verso i rifugi. "Coraggio muovetevi!" Urlò mentre le esplosioni le facevano da contorno. Mentre proseguiva la sua strada una figura la incuriosì. 
 
Aveva una maschera di volpe simile a quella di Gintoki ed era in cima ad una palazzina. 
 
Tsuky scaglio i kunai verso il suo avversario senza dargli il tempo di reagire. Ma, senza alcuna fatica, questi li evitò con un salto rispondendo anche lui con la stessa arma della bionda, che scansò per un soffio. Mentre stava per lanciare una seconda raffica lo sconosciuto cercò il corpo a corpo provando a colpirla con un calcio allo stomaco che lei bloccò incrociando le braccia ma venendo sbalzata all'indietro. L'uomo non le diede tregua e lanciò altri due pugnali che presero in pieno la spalla destra della ragazza aprendo una ferita. Senza pensarci minimamente Tsuky gettò un altro pugnale che l'uomo stavolta bloccò con la punta delle dita e spedendoglielo contro con una facilità disarmante, prendendola alla gamba sinistra. Tsuky trattenne l'urlo che le era rimasto in gola, non gli avrebbe mai dato quella soddisfazione.
 Si buttò su di lui come una furia provando a ferirlo o impensierirlo ma quello scansava ogni suo attacco con semplicità, come se conoscesse il suo stile di lotta. A un certo punto Tsuky spiccò un balzo e lanciò un kunai, l'uomo lo evitò trovandosi davanti però la giovane che provò l'attacco frontale ma che, col pugnale, colpì il nulla. " I miei complimenti, sei migliorata moltissimo, mia allieva..." Mormorò il suo avversario che si trovava alle sue spalle.
Tsuky sbiancò: quella voce, il suo stile di lotta... c'era solo un uomo capace di essere così veloce da sparire alla vista e bloccare al volo dei kunai.
" Jiraya..." Sussurrò lei visibilmente sconvolta mentre l'uomo, con una manata là colpì alle spalle facendola cadere a terra priva di sensi.
 
 
-
 
 
Gintoki aveva fatto più in fretta che poteva ma era stato vano. Quando arrivò a Yoshiwara vide che l'attacco era ormai cominciato: ovunque sentiva le grida della gente in fuga, il frastuono dei combattimenti e il fuoco diramarsi per le strade.
 
 - Maledizione.- Pensò fra se e se continuando a correre per la strada principale, " Gin-san!" Sentì gridare. Si girò trovandosi davanti il volto esausto di Kagura che, con le mani sporche di sangue, sembrava avesse combattuto contro qualcuno. " Kagura dove sono Hinawa e gli altri?" Domandò lui preoccupato vedendo solo lei li. 
" Sono al palazzo principale. Stiamo scortando tutti quelli non in grado di lottare lì ma è difficile, Tsuky è introvabile." Rispose la ragazza in ansia. Gintoki sbiancò.
" Dove è stata vista l'ultima volta?" Chiese.
" Vicino al suo solito rifugio, era stato avvistato qualcuno di sospetto ed è corsa da sola." Spiegò lei. Gintoki annuì e, voltandosi verso la strada maestra, mormorò:" Kagura, va ad aiutare gli altri per l'evacuazione. Andrò a cercare io Tsuky." 
" Ma Gin..." 
" Fa come ti ho detto!" Ruggì lui con un tono che non ammetteva repliche. " La tua forza serve più a loro che a me in questo momento. Va, ci penserò io al resto." Concluse. Lei annuì e tornò da dov'era venuta. 
Gintoki invece procedette sulla sua strada. Sentì dei passi davanti a se: due naraku gli si pararono davanti ma, prima che potessero fare qualsiasi cosa, gli tranciò di netto la testa. Era furioso e chiunque si fosse messo sulla sua strada l'avrebbe pagata cara.
 
 
-
 
 
Quando riaprì gli occhi Tsuky si trovò completamente legata a una sorta di ragnatela. Attorno a se vide una terrazza affacciata sulla città in fiamme. Si trovava nel suo punto d'osservazione, dove era solita andare durante i turni di guardia. Provò a smuoversi ma sentiva le braccia troppo pesanti e la ragnatela era troppo dura per liberarsi. 
" Ben svegliata mia bellissima allieva..." Disse con una voce suadente il suo ex maestro uscendo dalla penombra e mettendosi davanti a lei. 
" Cosa ci fai tu qui? Credevo che fossi morto..." Sussurrò lei. Lui fece un ghigno divertito e mostrò la gigantesca bruciatura che gli aveva devastato metà faccia. Tsuky trattenne un conato di vomito di fronte a quella vista. 
" La morte è un concetto così misero e soppravalutato... Sono rinato." Annunciò lui allargando le braccia e spostandosi indietro per farsi vedere con la toga nera come la notte dei Naraku.
" Ti sei unito a dei pazzi..." Mormorò lei con un tono freddo e beccandosi un violento schiaffo sulla guancia destra.
" Non osare parlarmi in questo modo! Sono e sarò per sempre il tuo maestro..." L'ammonì lui colpendola di nuovo e aprendo un piccolo taglio sulla sua guancia. 
" Perché sei tornato qui?" Chiese allora Tsuky sputando un grumo di sangue ai piedi dell'uomo. 
" Per due motivi ovviamente..." Disse lui iniziando a dirigersi verso la porta che dava sull'intera città " Il primo motivo era per una missione per conto del mio capo Oboro, colui che mi accolse tra i suoi ranghi qualche anno fa, dovevo punire il Corvo e mi ha spedito qua..."  Un ghigno malvagio apparì sul suo volto mostruoso. " Il secondo motivo è perché volevo vedere l'ultima delle mie prede..." Concluse lui avvicinandosi al bordo della terrazza.
" Che cosa intendi dire?" Domandò lei visibilmente turbata dalla frase. 
" Sai perché ti ho cresciuta? Perché ti ho addestrata?" Lei non rispose ma stette in silenzio." Un ragno di solito la sua preda la uccide subito per mangiare, ma io no. La nutro e la curo e poi, quando raggiunge la maturita, la uccido e godo di un piacere immenso e questo ho fatto con te..." Spiegò sorridendo.
 Tsuky era senza fiato, tutto quell'addestramento, tutte quelle cure solo per quello? Una lacrima scese lungo le sue guance, lei credeva in lui. Quando credeva fosse morto, quattro anni fa, aveva pianto per giorni interi la sua scomparsa. Si sentiva svuotata e adesso lo stesso uomo che l'aveva accudita la voleva uccidere. 
" Dimmi solo perchè..." Sussurro lei con un filo di voce.
" Ho sempre cercato una preda che superasse ogni altra per gusto e di piacere e alla fine sono arrivato a concludere di voler uccidere qualcuno che si avvicinasse a me come carattere, per questo ti ho addestrata, ma purtroppo ho notato che sei cambiata, e fin troppo..." Rispose lui con un tono duro e freddo. " Ti sei innamorata di uno stupido uomo. Del corvo per giunta, ti sei fatta degli amici e questo non lo posso tollerare..." Continuò facendo apparire una fiamma nella sua mano. " Adesso brucerò questo posto fin dalle fondamenta, distruggerò tutto privandoti così di ogni legame e poi prenderò ciò che mi spetta." 
" Ti prego no!" Urlò lei. " Uccidi me, poniamo fine a questa storia ma non fare del male a loro, ti prego Jiraya!" Continuò lei implorandolo. 
Il guercio stette in silenzio fissandola male: due occhi colmi di rabbia e delusione erano di fronte a Tsuky. Spense la fiamma e si avvicinò a lei e poi la colpì con un pugno rigirandogli il volto. " Tu devi solo tacere, è chiaro? Guarda come ti sei ridotta, sei una vergogna!" Provò a colpirla con un'altro pugno ma una mano lo bloccò in una stretta dura come l'acciaio." Levagli le mani di dosso..." Mormorò una voce. 
Jiraya si voltò prendendo in pieno un pugno di Gintoki che lo scaraventò dall'altra parte della stanza.       
 
" Gin... Che ci fai qui?" Domandò lei con un filo di voce mentre lui tranciava i fili della tela con colpi secchi della spada. 
" Sono venuto a prenderti, mi pare logico..." Replicò lui con voce seria prendendola in braccio e avviandosi alla porta. 
" Ma sei ancora ferito, non saresti dovuto venire..." Mormorò ancora lei. 
" Non mi interessa un corno della mia situazione. Coraggio, ti porto via da qui..." Rispose lui con un tono che non ammetteva repliche e piuttosto teso
" Dove credi di andare con la mia preda!" Urlò Jiraya furioso lanciando un kunai. Gintoki si voltò di scatto e lo deviò a terra con la katana appena estratta soprendendo visibilmente il ninja. 
" Lei è qui per una ragione vedere: distruggere la sua città e te soccombere!" Esclamò. " Deve capire che solo essendo come me lei potrà raggiungere la vera forza! Cosa ne puoi sapere tu della forza, sei solo un misero perdente!" Aggiunse lui inveendo contro il bianco. Gintoki non rispose ma stette zitto  proseguendo verso l'uscita. Con calma appoggiò Tsuky accanto alla porta e sussurrò:" Aspettami qui, tornerò subito ok?" 
" Non puoi batterlo, lui è il ragno, il mio maestro..." Disse lei con un filo di voce. Non voleva perderlo, non ora, non in quel momento. Lui la guardò e, per un istante, Tsuky ebbe paura: lo sguardo che aveva non era quello del solito Gintoki pelandrone, non era quello che lui teneva sempre con lei e Kagura, erano gli occhi spiritati di un demone.
 " Credimi, per come sono adesso colui che deve temere davvero è l'uomo che si trova in quella stanza." Sussurrò lui entrando nella stanza a spada sguainata. Era furioso con se stesso per essere fuggito li, per come era stata trattata Tsuky e per come Oboro aveva deciso di punirlo colpendolo dove era più fragile. Non lo avrebbe più permesso.
 
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" Ti sei definito un ragno prima, non è vero..." Mormorò Gintoki con la testa bassa e che tenendo l'elsa della spada tra le mani. Jiraya lo guardava dall'alto incuriosito: le sue tele di ragno stavano vibrando in modo incontrollato, cosa che iniziò a suscitare un vivo interesse in lui, che sorrise.           " Sappì che il ragno stavolta ha cacciato qualcosa di molto più pericoloso... di un semplice insetto..." Alzò gli occhi che erano due fessure e aggiunse " Sei entrato nel territorio di un corvo e adesso sarò costretto a mangiarti..." Con un balzò si ritrovò di fronte al ninja che, con un salto all'indietro, evitò l'attacco. 
Gintoki tentò di inseguirlo ma Jiraya sfruttava il buio con maestria confondendosi con l'oscurità e attaccando da più lati, ma il bianco, rispondeva a ogni assalto con forza respingendolo sempre indietro nonostante il ninja riuscisse ogni tanto a ferirlo.
 " Te la cavi bene ragazzo, ma con me non hai speranze..." Disse la voce di Jiraya che sembrava essere ovunque nella stanza. Gintoki si mise al centro di essa: i raggi della luna illuminavano in parte la stanza ma non trovava e nè sentiva i passi del suo avversario. " Hai commesso un'errore imperdonabile Jiraya..." Mormorò Gintoki che venne colpito alla spalla sinistra da un kunai perdendo sangue.
 " Ovvero quale?" Chiese  scagliando un altro pugnale che stavolta Gintoki bloccò con la spada. 
" Colpire quello che sto proteggendo..." Annunciò Gintoki chiudendo gli occhi di nuovo e cercando di acuire gli altri sensi.
Si senti una risata che invase l'intera stanza. " Mi stai prendendo in giro? Proteggere ti indebolisce, solo essere vuoti ti rende forte, tu dovresti saperlo. Sei stato il corvo, dovresti essere privo d'emozioni..." Disse lui prendendolo in giro e deridendolo. 
" Un tempo la pensavo come te e avrei sbeffeggiato chiunque avesse detto una tale nefandezza..." Avvertì dei passi alla sua sinistra e deviò un pugnale con una stoccata. " Ma da quando ho conosciuto Tsuky ed altre persone ho capito quello che voglio davvero..." Jiraya gli apparve davanti cercando di colpirlo al fianco. Gintoki parò il primo attacco ma venne preso di striscio al braccio sinistro da un'altro pugnale. Provò a contrattacare ma quello scomparve nel buio. 
" E cosa è che tu vorresti?" Domandò Jiraya visibilmente incuriosito spostandosi per la stanza. " Avere uno scopo: sono stanco di vivere nell'ombra, stanco di commettere omicidi. Portiamo un peso immenso. Le vite che rubiamo, quello che facciamo è sbagliato, io... Non voglio uccidere innocenti. La mia spada è destinata ad aiutare. Io non sono più il Kuroyasha, io sono Gintoki Sakata. È questo quello che sono ora..." Annunciò lui serio aprendo finalmente gli occhi con una nuova luce. 
" E Allora muori!" Gridò Jiraya gettandosi su di lui. Gintoki mise la mano sinistra in avanti venendo preso in pieno dal pugnale che lo trapassò da parte a parte. Chiuse la mano a cui erano legati dei nodi avvolgendo così il braccio di entrambi. 
 
" Ti ho preso..." Mormorò Gintoki con una voce fredda e metallica caricando un colpo e dicendo " Adesso mangia questo!" La spada penetrò nello stomaco dell'assassino che urlo dal dolore ma che contrattaccò pugnalando Gintoki alla spalla sinistra che, senza fermarsi e accusando il colpo, continuava ad affondare la sua lama all'interno delle viscere dell'uomo il sangue ormai stava impregnando l'intero pavimento. Jiraya tossì del sangue dalla bocca e mormorò:" I miei complimenti Corvo... ma hai commesso un errore anche tu..." Gintoki lasciò che il filo che gli legava  cadesse a terra e il corpo dell'avversario crollò a terra con un tonfo. 
" Che intendi dire?" Domandò riprendendo fiato e togliendosi il coltello dalla spalla. 
" Pensi veramente che abbiano mandato solo e soltanto me con qualche uomo a ucciderti qua?" Disse lui iniziando a ridere in maniera incontrollata. Gintoki stava per replicare quando sentì una scossa: l'intera torre stava tremando 
" Ahahaha è arrivato anche lui. Adesso si che si mette male per te..." Esordì Jiraya tossendo sangue ma continuando a ridere. Gintoki sentì un botto: qualcuno stava abbattendo l'edificio. Si precipitò fuori e agguantò Tsuky. Sentì un dolore lancinante al braccio sinistro, ma non aveva tempo. 
 
Iniziò a scendere per il tetto con la risata continua di Jiraya in testa e il rumore assordante di colpi che prendevano in pieno la struttura che cominciò a crollare vistosamente.
 
 
 
 
 
 
 
 
ANGOLO DELL AUTORE: Scusate l'immenso ritardo ma tra altre opere, corso e robe varie non ho mai avuto tempo per sistemare.
Questo combattimento, in parte, l'ho ripreso dal manga l'ho solo modificato :) spero vi sia piaciuto :D alla prossima.
   
 
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