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Autore: ludo22    21/03/2018    2 recensioni
Sirius parlò per primo.
-Peter parla nel sonno.-
/Quattro (+1) momenti in cui James e Lily si innamorano e qualcun altro è lì per vederlo.
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Marlene McKinnon, Petunia Dursley, Severus Piton | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Note autrice:
 
 
-Sono pessima, lo so, me ne rendo conto, abbiate pietà di me, ve ne prego.
 
-Ringrazio chiunque abbia messo la mia storia tra le preferite, le ricordate e le seguite.
 
-Capitolo finale (mi mancherà tantissimo continuare a scrivere dei miei due scemini preferiti dai punti di vista dei loro amici/nemici, but whatever…)
 
-No beta, perché sono povera.
 
 

Caught between a strong mind, and a fragile heart

  
 
 
I Griffyndor del settimo anno erano seduti in circolo vicino al fuoco morente, mentre una confortevole oscurità li circondava. Gli altri studenti erano già andati a letto da parecchio, e il castello era stranamente silenzioso.
 
Lily e Marlene sedevano a gambe incrociate davanti il camino, la fiamma arancione illuminava solo parzialmente i loro volti. James, Sirius e Remus erano, invece, sdraiati sul pavimento, le schiene rivolte verso le poltrone, mentre Peter era appollaiato (in precario equilibrio) sul bracciolo di quella dove era appoggiato Remus. Alice e Frank occupavano un divanetto. Dorcas e Mary facevano capolino da due poltrone, mentre una decina di altri Gryffindor spuntavano chi dal pavimento, chi dalle poltrone e chi dai divani.  
 
Avevano già parlato di tutti gli argomenti di routine, ognuno di loro attaccandosi a diverse bottiglie, rubate da Sirius, di Butter beer e Fire Whiskey. Era stato deciso che David Fenwick era il più sexy tra i Ravenclaw, dato che, durante l’estate gli erano cresciuti dei bicipiti enormi.
 
Avete visto che braccia?, aveva chiesto Lily, e James aveva, di riflesso, contratto le sue.
 
 
(Non che gli interessasse ciò che la rossa pensava delle braccia!
 
Tantomeno delle sue braccia – che erano perfette così com’erano, grazie tante!)
 
 
William McAdams e Linda Song erano stati l’ultima coppia sorpresa a pomiciare da un prefetto, confesso Remus arrossendo lievemente, e Lily ne aveva approfittato per chiedere a Sirius sei stato tu a fare la spia?, cui il ragazzo aveva risposto facendole l’occhiolino e legandosi i capelli in una sorta di approssimativo chignon.
 
Chi è l’insegnante più in forma?, aveva poi chiesto Alice, e un coro di MINERVAAA da parte di Sirius e James aveva fatto guadagnare loro un cuscino in piena faccia da parte di Remus.
 
Quando la risata fu morta, Dorcas bevette un altro sorso, appoggiò la bottiglia su un tavolo e si guardò intorno.
 
-Va bene, è tempo delle…- annunciò, sbiascicando leggermente. –storie imbarazzanti.-
 
Sirius parlò per primo:
-Peter parla nel sonno.-
 
-Non è vero!- Peter per poco non si strozzò, bevendo un sorso di Fire Whiskey.
 
-Ricordate quando cadde dal letto alle quattro del mattino, urlando dell’emmental svizzero…-
 
-Che mi avevi rubato, se ricordo bene, Padfoot!- sbottò Peter indignato. –E quella è stata l’UNICA VOLTA!-
 
Lily buttò la testa all’indietro, ridendo per lo scherzo che Sirius aveva tirato al povero Peter, e James fu costretto ad ammirare il modo in cui la luce del fuoco giocava con i suoi capelli e con la sua pelle chiara.
 
(No, non fu proprio costretto.
 
Diciamo che si perse.
 
Anche se non avrebbe dovuto farlo e… quante altre volte dovrai farti spezzare il cuore da Evans, eh, Potter?)
 
 
Sbatté le palpebre un paio di volte e scosse piano la testa, girandosi verso i suoi migliori amici.
 
-Sirius spreca almeno mezz’ora al giorno a farsi i capelli.- Peter aveva un lampo di malignità nelle iridi chiare.
 
-Mi avevi detto che erano naturali.- ribatté velocemente Mary con finta indignazione.
 
-Detto tra noi, Mary,- Sirius alzò la mano per prendere la parola, sommerso dalle risate degli altri studenti. –la pioggia scozzese non fa bene ai miei ricci stupendi.-
 
Marlene alzò gli occhi al cielo, ma Lily annuì e si passò una mano tra i lunghi capelli rossi, identificandosi, evidentemente, un po’ troppo bene nel ragazzo.
 
James sbatté nuovamente le palpebre. 
 
 
(No, lui e Evans erano amici!
 
No, Evans non gli piaceva, nemmeno un po’!)
 
 
-James,- annunciò Frank. –sta iniziando a mettersi il dopobarba e cerca di disciplinarsi i capelli. Sta certamente cercando di conquistare qualche ragazza.-
 
Il suo migliore amico si sporse per dare un’annusata, e rise, confermando le parole dell’altro ragazzo, mentre gli scompigliava i capelli.
 
James sentì le guance ardere.
 
 
(Non stava cercando di conquistare qualche ragazza.
 
Non stava cercando di conquistare nemmeno una ragazza in particolare, e grazie tante!)
 
 
-Alice dorme con un pigiamino adorabile, se non le arrivasse alle caviglie e fosse a forma di orso, certo,- la sua voce gli raggiunse le orecchie e James si focalizzò su quella. Anche lei sbiascicava un po’.
 
 
(James non si chiese come sarebbe stato baciarla in quel momento, quando l’euforia indotta dall’alcool le avrebbe fatto senz’altro schiudere le labbra.
 
James non si chiese come sarebbe stato baciarla davanti a tutti i loro amici – davanti a Padfoot, e a Moony, e a Wormtail, e a Marlene, e a Dorcas, e a Mary, e a Alice, e a Frank…
 
James non si chiese come sarebbe stato…
 
Indovinate perché?
 
Perché non gli piaceva!)
 
 
-Da quanto tempo lo hai, ‘Lice? Dal primo anno?- continuò la rossa, sporgendosi per baciare l’amica sulla guancia.
 
 
(James non se ne rese conto, ma accompagnò meccanicamente il gesto della ragazza, pronto a prenderla al volo in caso fosse caduta.
 
Quando lo realizzò, si riaccomodò sul pavimento, guardandosi attorno per controllare che nessuno avesse notato il suo gesto inconsulto.
 
Solo Marlene sembrò sorridergli un po’ più apertamente del solito, ma decise di prenderla come un segno dell’ubriacatura della ragazza, più che un segnale che avesse effettivamente notato qualcosa…)      
 
 
Alice accettò di buon grado il bacio, mentre Frank grugnì e lei gli diede uno schiaffetto sul braccio.
 
-Mia mamma l’ha fatto per me quando avevo dieci anni!- rise oltraggiata la fidanzata di Frank. -E non è che tu sia tanto meglio, Lils, dato che dormi solo con una maglietta gigante da quidditch e con un paio di slip.-
 
La testa di James schizzò verso l’alto, ma il ragazzo nascose velocemente il gesto fingendo un leggero colpo di tosse.
 
Dall’altra parte della stanza, qualcuno aveva detto qualcosa di davvero molto interessante.
 
Slip. Una maglietta gigante da quidditch. Una maglietta gigante da quidditch che poteva essere, o meno, la sua, da quella volta in cui aveva iniziato a piovere forte, e toccava fare a loro la ronda nel parco di Hogwarts, e l’unico posto in cui avrebbero potuto trovare riparo erano gli spogliatoi del quidditch. Era stato allora che James aveva visto la leggera pelle d’oca sulla pelle della ragazza e aveva prelevato una maglia pulita dal suo armadietto per dargliela. Lily aveva protestato un po’, ma alla fine aveva l'aveva accettata, mugugnando qualcosa che somigliava vagamente a un non ti mettere strane idee in testa, Potter. No, non poteva essere una maglietta da quidditch della taglia giusta per lui, ma decisamente troppo grande per la piccola figura di Lily Evans. Lily fottuta Evans in un paio di slip e con la sua maglietta da quidditch.
 
Strabuzzò gli occhi e si perse per qualche minuto nel miracolo che doveva essere la rossa con indosso soltanto un paio di mutandine e la sua gigantesca maglia da quidditch.
 
 
(James Potter ricordava perfettamente che, la prima volta che aveva visto la bocca di Lily Evans, l’aveva fissata per tutto il tempo in cui lei e Snivellus erano rimasti nel loro scompartimento sull’Hogwarts Express. Ricordava perfettamente che il suo sangue sembrò fermarsi e farsi pioggia. 
 
Allora non ci aveva fatto troppo caso, ma adesso sapeva che certe cose mettono radici nel cervello e non lo lasciano più.)
 
 
La ragazza adesso sedeva con la testa abbassata per impedire ai loro compagni di studio di vedere il rossore che le era salito alle guance.
 
Il suo battito cardiaco era irregolare.
 
Quella ragazza gli faceva male alla salute.
 
Dopo appena qualche secondo dalla sua ultima considerazione, Sirius si sporse.
-Attento, Prongs!- sussurrò, dandogli una leggera botta al fianco.
 
James guardò verso il basso e si maledisse internamente, strappando un cuscino dal divano più vicino.
 
C’era un rigonfiamento, nei suoi pantaloni, che faceva presagire esattamente quanto gli piacesse l’idea di Lily Evans in mutandine e con la sua maglia da quidditch.
 
Evitò, per il successivo minuto, di guardare gli altri occupanti della stanza.
 
Non sapeva chi altro avesse visto, ma desiderò con tutto il suo cuore che un basilisco scendesse dal cielo per mangiarlo vivo.
 
 
(Almeno mi toglierebbe dall’imbarazzo…)
 
 
Facendo un bel respiro profondo, azzardò un’occhiata. Frank e Alice si stavano sussurrando qualcosa all’orecchio, ignari di ciò che li circondava, Lily stava ridendo per qualcosa che aveva detto Remus, e Peter stava annuendo nella loro direzione. Dorcas e Mary stavano ridacchiando per qualcosa che aveva detto la prima, e gli altri stavano semplicemente chiacchierando. Solo Sirius sembrava essersene accorto, mordendosi a sangue il labbro inferiore nel tentativo di non ridere e, in questo modo, smascherare l’amico.
 
Sono salvo, pensò, tirando un sospiro di sollievo, prima di incrociare lo sguardo di Marlene.
 
Lei alzò un sopracciglio e ghignò, in un sorriso malizioso che avrebbe fatto invidia a quello che, assolutamente troppo spesso, esibiva Sirius.
 
Merda… 
   
 
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