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Autore: KiarettaScrittrice92    21/03/2018    1 recensioni
Questa è Rainbow city, una delle più belle metropoli francesi, musicale e alla moda. Tutti coloro che vivono qui amano la danza e i vestiti. Tutti qui si stanno dando da fare per realizzare i propri sogni.
E' arrivata un'altra ragazza amante della musica, chissà di che colore sarà il sogno che troverà questa ragazza.
Bene mettiamoci comodi e diamo un'occhiata alla storia di Marinette.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Chemin de briques jaunes
 

Adrien puntò la videocamera del cellulare e, solo quando fu soddisfatto dell’inquadratura, fece partire la diretta live sul blog. 
«Buongiorno carissimi, fans… Oggi è il giorno della nostra partenza!» disse fuori campo.
«Prima però ecco la sorpresa che vi avevamo promesso…» fece invece Marinette, tirando il telo e mostrando alla videocamera e a tutti i loro followers il lavoro a cui si erano dedicati.
Era un bellissimo murales con loro due, nei loro abiti da Boulevard Orange, che facevano due freeze, mentre sotto con il carattere tipico della street art, vi erano scritti i loro soprannomi.
«Eh? Che ne dite?» domandò il biondo, comparendo finalmente nell’inquadratura e indicando con il pollice la parete.
«La nostra prossima tappa sarà Parc Citron.» sorrise la corvina, avvicinandosi a lui.
«Quindi per chiunque si trova in quella zona, presto ci vedrete sgambettare come delle fantastiche cheerleader!» scherzò divertito il modello, ricevendo una gomitata al fianco.
«Alla prossima!» esclamò infine lei, salutando con la mano l’obbiettivo, subito dopo il ragazzo chiuse il video e si rificcò il cellulare nella tasca dei jeans.
«Ci conviene andare, altrimenti Nathalie ci dà per dispersi. È da due mesi che mi tortura sullo stare attento e non dare retta a nessuno. Ha persino annullato tutti i miei impegni per paura di entrare nel quartiere e venire a prendermi.» scoppiarono entrambi in una sonora risata per poi prendere la strada principale e raggiungere finalmente la limousine.
«Allora com’è Parc Citron?» domandò la ragazza non appena l’auto partì, mettendosi più comoda nel sedile che dava le spalle al lato del guidatore.
«Mmmh... È un parco... Pieno di alberi di limoni.» le rispose lui ridendo.
«Ma davvero? Ti giuro che non me lo sarei mai aspettato. – commentò Marinette, ridendo a sua volta, dopodiché si alzò e si mise di fianco a lui – A parte gli scherzi: dimmi com’è...»
«Beh... Non ci sono stato molto, solo per un paio di servizi, ma... Credo che sia uno dei quartieri più belli di Rainbow city assieme a Rue Vert... In questo periodo dell’anno è sicuramente di un verde acceso e l’odore di limoni rende tutto magico, per non parlare della sede di Filles Aller Aller, è beh... Beh forse a quella non posso fare molti complimenti... Insomma sprizza femminilità da ogni mattone.» più andava avanti a parlare più lei si perdeva nei suoi occhi smeraldini e sognanti, nelle sue labbra rosee che si muovevano sinuose, descrivendo quel luogo.
«Ah per non parlare del gelato!» esclamò all’improvviso il biondo, alzando di qualche decibel la voce e facendola sobbalzare.
«Eh?» domandò confusa la ragazza.
«A Parc Citron ci sono un sacco di chioschi per il gelato, anche se il migliore è sicuramente quello di Andrè.» disse con un sorriso estasiato, facendo scoppiare a ridere la ragazza.
«Che ho detto di strano?» domandò allora lui.
«Nulla... nulla... È che, pensi sempre a mangiare...» gli rispose, continuando a ridere, divertita.
«Sei bellissima quando sorridi.» fece lui all’improvviso.
«Io... che... non...»  balbettò, diventando completamente paonazza.
«Ok ok... Scusami, non volevo mandarti in tilt.» la prese in giro, spostandosi nel sedile dove prima si trovava Marinette, in modo da allontanarsi da lei e lasciarla tranquilla di riprendersi dal suo imbarazzo.
Non ci misero molto ad arrivare e non appena la limousine si fermò dove iniziava la zona del parco e i due ragazzi fecero i soliti gesti abitudinari che ormai facevano ogni mese all’arrivo in un nuovo quartiere.
«Un sentiero di mattoni gialli? Sul serio?» domandò divertita la corvina, osservando con aria corrucciata le sue scarpe da ginnastica rosse che spiccavano sopra la stradina.
«Benvenuta nel mondo di Oz, mia cara Dorothy.» le sorrise lui.
La ragazza alzò finalmente lo sguardo, posandolo sulla distesa verde che circondava il sentiero, mentre l’odore dolce e pungente dei limoni le entrava nelle narici. Quel posto era davvero magico e lo sentiva in ogni fibra del suo corpo, come sentiva che forse, in quel posto perfetto, qualcosa sarebbe potuto cambiare.
«Beh... Allora andiamo verso la città di Smeranldo, caro il mio... – storse la bocca indecisa – Cosa preferisci essere? Lo spaventapasseri, l’uomo di latta oppure il leone codardo?»
«Magari... una scimmia volante!» disse all’improvviso allungando le mani e cominciando a farle il solletico, facendola subito scoppiare a ridere, presa dai singulti che le provocavano le sue dita che si muovevano veloci sul suo corpo.
«Adrien... Smettila... Sme... Dai...»
Lui si bloccò, ridendo a sua volta, dopodiché con un nuovo sorriso, la incoraggiò a proseguire per la strada.

  
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